Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 12

Fortunatamente ho indossato delle scarpe comode, dato che, per arrivare al campo dove si svolgerà la partita impieghiamo quasi un'ora. Durante il tragitto non parliamo molto, ma sto stranamente bene, come non mai. Cole continua a tenermi per mano e a volte ridiamo perché mi faccio trascinare scherzosamente. Che bello, il tempo passa così velocemente che neanche me ne accorgo. Al suo tocco mi sciolgo, non sono più in me. Mi sento bene. Vorrei che fosse sempre così gentile, dolce, romantico. E pensare che lui stia cambiando per me è bellissimo... strano, ma comunque bellissimo.

Soltanto quasi arrivati a destinazione, mi ricordo dei biglietti <<Mi hanno regalato dei biglietti in prima fila per la partita. Prima volevo chiamare per avvisarti, ma non ho il tuo numero... Mi dispiace se hai già preso i biglietti>> mi rattristo e Cole se ne accorge. Allora, sempre tenendomi per mano, mi fa girare verso di lui e mi guarda. Non capisco se sia arrabbiato o meno. La maggior parte delle sue espressioni sono indecifrabili. Ma questo mistero ha il suo fascino, devo ammetterlo.
Continua a fissarmi negli occhi, che sono più lucidi del solito. Poi lascia la mia mano, gesto che mi fa sentire vuota dentro, ma quando mi accarezza il viso, lentamente e dolcemente, sento di nuovo quel fuoco dentro di me.
<<Non preoccuparti... Chi ti ha dato i biglietti?>> chiede quasi impaurito. Ma perché? Ho paura di cosa risponderò.
<<Josh>> ammetto abbassando lo sguardo. Non vorrei farlo arrabbiare, soprattutto perché è di buonumore, cosa che, a quanto ho capito, è molto rara.
Ma mi stupisce mettendo due dita sotto il mio mento e mi solleva il viso. Si avvicina sempre di più alle mie labbra. Vuole baciarmi! Sono così emozionata, ma forse è una decisione fin troppo affrettata. E poi... io non ho mai baciato nessuno. Ho paura. Il cuore mi martella il petto troppo velocemente.
Si avvicina sempre di più a me, ma quando arriva a un centimetro dal mio viso, mi sposto istintivamente, porgendogli il lato destro del mio viso. Sento il suo fiato sul collo che adesso è più veloce. Io chiudo gli occhi: sto per piangere. Avrei tanto voluto baciarlo, ma ho paura che sia uno dei suoi giochetti. E se facesse lo stesso anche con le altre ragazze del primo anno?

Rimaniamo in questa posizione per un tempo che sembra infinito, mentre il rimorso mi uccide lentamente.
<<Andiamo?>> chiedo timidamente, cercando di nascondere la brutta figura che abbiamo appena fatto.
<<Devo andare>> e si allontana senza neanche guardarmi. Soltanto vedendolo andare via da me, mi accorgo che mi sta scendendo una lacrima sul viso, dove, fino a poco fa, si trovava la mano ruvida ma delicata di Cole. Mi asciugo il viso e ripercorro la stessa strada che ho appena fatto all'indietro. Non ho voglia di andare alla partita. Voglio solo buttarmi sul mio letto e deprimermi per il resto della mia vita.

Durante questo lungo e triste tragitto, mi fermo al bar per comprare un pacchetto di cioccolatini e qualche caramella: se devo essere depressa, devo farlo per bene!

Arrivo in camera. Josie è nuovamente uscita, quindi ciò vuol dire che sarò sola per un bel po'. Mi tolgo le scarpe quando mi arriva un messaggio da Josh.
Ella, dove sei? Stiamo per iniziare.
So che è sbagliato, ma decido di non rispondergli, così rimarrà più concentrato sulla partita.

Perché sto così tanto male per un ragazzo che neanche conosco, anche se lui stesso mi ha detto che sono la ragazza che lo conosce maggiormente? Cole è un bellissimo universitario, ma anche un po' troppo scontroso, permaloso, irritante... insomma, una testa calda super affascinante!
In questo momento staremmo seduti vicini a guardare la partita di Josh. Forse avrei già dato il mio primo bacio, un pensiero che mi alletta moltissimo, ma ribadisco e ricordo alla mia mente e al mio cuore che è troppo presto.
Mi svesto e indosso un vestitino nero cosparso di fiori. È molto comodo e lo usavo solitamente per stare a casa a Galena.
Il letto è ciò di cui ho bisogno in questo momento. Il letto, film romantico strappalacrime e il cibo. Non mi ero accorta di aver comprato così tante cose, ma il dolore non si può placare senza una dose XXL di cioccolata.

Mi abbuffo tra le lacrime di fronte al film "Le pagine della nostra vita", che è tra i più emozionanti, romantici e strappalacrime che esistano. Vorrei fare una bella maratona dei miei film preferiti, ma dopo questo non me la sento di continuare.

<<Aiuto! Aiutatemi! Sono in trappola!>> urlo più che posso per farmi sentire. Sono rinchiusa in una gabbia rinforzata.
Vedo un'ombra in lontananza di un uomo.
<<Cole? Sei tu?>> urlo in preda alla disperazione.
La sagoma si fa sempre più nitida e la mia ansia più grande. Provo forte dolore alla testa, che si diffonde in tutto il mio corpo in pochi secondi. Vedo sempre più scuro, sempre più nero. Non c'è più nulla intorno a me.
<<Josh? Aiutami!>> urlo <<C'è qualcuno?>>
Non vedo più niente, poi una scena mi scorre di fronte come una pellicola degli anni cinquanta.
<<Papà!>> grido troppo forte. La gola mi fa molto male.
<<Fermati! Quella macchina ti ucciderà!>> ho come un dejavù. Il più brutto. Il più doloroso.
Le due macchine si schiantano e mio padre muove sul colpo.
<<Papà!>> piango disperata di fronte al corpo del mio defunto padre. Lo inzuppo di lacrime, non riesco a smettere.
Ho paura. Sono sola. Di nuovo buio.

<<Ella, non preoccuparti! Ci sono qui io>> mi sveglia questa voce dolce ma preoccupata che non riesco a riconoscere. Apro gli occhi di colpo e ritrovo seduto accanto a me quel ragazzo a cui avevo negato il mio primo bacio.
<<Che è successo?>> sono tutta sudata, mi trema la voce, sono terrorizzata. Cole prende la mia mano tremante tra le sue e il suo tocco mi tranquillizza in un istante.
<<Perché sei qui?>> gli chiedo, mentre gli occhi mi bruciano ancora.
<<Stavo passando di qui, quando ti ho sentito urlare. Mi sono preoccupato, per fortuna che ho la copia della chiave di questa stanza... Josie me l'ha procurata qualche mese fa>> la sua voce è pacata e rassicurante, non più fredda e distaccata come quando mi aveva lasciata sola per strada l'ultima volta che l'ho visto oggi. Non credo alla storia che stava passando di qui per caso, ma preferisco non fare domande.
<<Scusa, ogni tanto mi capita di fare degli incubi orribili>>
<<Cosa sogni?>>
<<La morte di mio padre>>
Non risponde, ma stringe la mia mano per rassicurarmi.
<<Allora>> fa un sorrisetto tra il timido e il sicuro di sé <<vuoi venire con me in un posto?>>
<<Quale posto?>> chiedo curiosa.
<<È un segreto>> si alza e mi tira delicatamente su. Mi alzo in piedi.
<<Dammi qualche minuto per vestirmi e arrivo>> ma lui fa cenno di no con la testa.
<<Non c'è bisogno, stai bene così!>> io sorrido timidamente e lui si gratta la testa. Non lo capisco ancora. È così strano! Prima si arrabbia - per un motivo abbastanza valido - e poi mi chiede di uscire. Ma scaccio questi pensieri e decido di assecondarlo.
Prima di uscire dalla mia camera, mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi guarda per qualche secondo. È dolcissimo!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro