Libertatem
« Libertas (...) non in eo est ut iusto utamur domino, sed ut nullo. »
-Marco Tullio Cicerone, De re publica.
« La libertà (...) non consiste nell'avere un buon padrone, ma nel non averne affatto. »
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Il vento che ti scompiglia i capelli, che ti rinfresca il viso, che penetra fin dentro le tue ossa.
Era così che si sentiva Camila; fresca.
Aveva scelto di vivere quella nuova avventura, salendo sulla macchina di una sconosciuta. Si era fatta catturare da quelle parole, da quel bisogno disperato di una ricerca di libertà.
Ricordava a malapena il suo nome, ma sapeva che avevano, per il momento, una sola cosa in comune, un solo obbiettivo; la libertà.
Incredibile, fino a 24 ore prima pensava che la sua vita sarebbe stata monotona, tutta uguale senza nessuna via d'uscita, e adesso era lì, seduta nel posto del passeggero di una Porsche Boxster 986 decappottabile, andando verso un qualcosa di impreciso e di indefinito.
Ma sentiva che doveva farlo. Sentiva che quella era la cosa giusta.
Allungò la mano, lasciando che l'aria le colpisse il palmo, passandole tra le dita. Tutto intorno a lei scorreva veloce, gli alberi, ogni tanto qualche casa, qualche negozio o locale.
"Sei felice?" sentì dire dalla ragazza al volante accanto a lei. "A che pensi?"
"A questo viaggio," rispose semplicemente Camila. "Non so se sono felice, Lauren, ma penso che potrei esserlo d'ora in poi." girò lo sguardo verso la ragazza, rivolgendole un piccolo sorriso.
Lauren però non la stava guardando. La sua attenzione era puntata verso la strada, nonostante fosse tutta dritta, senza auto né davanti né dietro di loro.
Camila si lasciò scappare un piccolo sospiro, sprofondando maggiormente tra i sedili di quell'auto che da quel momento rappresentava la sua casa. "Ci muoveremo da qui, da Miami," le aveva detto Lauren quel pomeriggio alla tavola calda. "Andremo verso l'Alabama, facendo tutto il perimetro degli Stati Uniti, per poi spostarci all'interno, finché non l'avremo trovata."
"Trovato cosa?" le aveva risposto in un primo momento Camila, seguendo con attenzione le parole della ragazza, rimanendo incantata da ciò che stava dicendo.
"La libertà, Camila." Lauren rispose velocemente, senza neanche pensarci un attimo. Come se fosse così ovvio. La libertà. Un concetto così astratto, ma contemporaneamente così concreto.
Cos'è la libertà? È solo una condizione formale della scelta che, quando si tramuterà in atto, in azione concreta, risentirà necessariamente dei condizionamenti che le vengono dal mondo reale, sottoposto alle leggi fisiche necessitanti, o da situazioni determinanti di altra natura? Oppure c'è qualcosa di più profondo? Qualcosa che nessuno racconta, parla o scrive?
Camila era pronta a scoprirlo, con una compagna di viaggio. Era una sconosciuta, certo, ma i viaggi non sono fatti per conoscere? Per scoprire?
Questa era la base della loro ricerca; scoprire, trovare.
E nel mentre che Lauren guidava verso il confine dell'Alabama, sfrecciando con la sua Porsche, Camila si riempì la testa di immagini e domande, lasciandosi calmare dal vento che le accarezzava il viso e dalla natura che le scorreva intorno.
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