Capitolo 3
Rebel
Fisso gli occhi nocciola di questa creatura del fuoco. Ci guarda con gli occhi pieni di domande. L'abbiamo trovata io ed Eden nella sua casetta sull'albero. A proposito di Eden, lui ci nasconde qualcosa, secondo me. Appena l'abbiamo vista, gli occhi di Eden si sono riempiti di preoccupazione e sorpresa. Lui la conosce. Ne sono quasi sicura.
<<Chi siete??!>> chiede, ancora un po' tramortita. Mi fa quasi tenerezza.
<<Io sono Eden, creatura della natura e loro sono Rebel, Hurricane e... Zeph>> Arrossisce leggermente quando pronuncia il nome di mio fratello. Eden ha da sempre una cotta per Zeph.
<<Mh, perché mi avete portato qui?>> chiede.
<<Perché eri nella nostra casa sull'albero?>> mi intrometto, senza controllarmi. La ragazza mi guarda e tutto il mondo sembra fermarsi. Il modo in cui mi guarda mi fa sentire i brividi sulla schiena. I suoi occhi sono profondi, color nocciola con striature rosse. Sono meravigliosi. Hurricane, la mia migliore e unica amica si schiarisce la voce.
<<Vuoi rispondere alla domanda di Rebel o vuoi fissarla tutto il giorno?>> esclama, tagliente come una lama. La creatura arrossisce violentemente, imabarazzata.
<<Beh, non pensavo fosse vostra. Cioè, ci vengo da quando avevo 7 anni e non ho mai incontrato nessuno, perciò pensavo fosse abbandonata.>> Spiega, scrutandoci diffidente. Eden sussulta, ma si ricompone subito. Questo comportamento conferma la mia teoria sul fatto che ci sta nascondendo qualcosa.
<<Per questa notte resterai qua, nel nostro rifugio, poi domani ti porteremo a casa tua>> Decide mio fratello. Ma appena pronuncia la parola "casa", lei comincia a scuotere la testa freneticamente.
<<No, non portatemi al castello, non voglio andare lì, vi pre->> La interrompo.
<<Tu abiti al castello???>> Domando, stralunata. A quel punto lei si tappa la bocca, come se avesse detto qualcosa che non doveva dire. Lo credo bene. Adesso la stiamo guardando tutti in cagnesco. I sovrani del regno del fuoco, beh, diciamo che non hanno usato il massimo della gentilezza con noi. In realtà ci hanno esiliato da tutti i regni quindi ci siamo nascosti nella foresta. Serro la mascella.
<<Allora, abiti al castello si o no?>> Sbotta Hurricane.
<<Si... i-io sono la p-principessa... Però vi prego, non portatemi dentro quella prigione, v-vi p-prego...>> Scoppia a piangere, ma non emette nessun suono. Chissà quante volte ha dovuto piangere in silenzio...
<<Va bene, stanotte rimarrai qui, poi vedremo cosa fare di te.>> Afferma con sicurezza mio fratello. La ragazza annuisce piano piano e ricaccia le lacrime indietro. Poi si gira di scatto e i suoi occhi nocciola mi colgono in flagrante mentre la stavo guardando.
Soleil
Mi giro di scatto, sentendo uno sguardo fisso ancora su di me, e i miei occhi si fondono con quelli di Rebel. I suoi sono azzurro cielo, quasi bianchi, i miei sono nocciola, con riflessi rossi. Rosso con bianco. Scuro con chiaro.
Il contatto visivo dura per pochissimi istanti, poi Rebel abbassa lo sguardo. Mi alzo dal piccolo divanetto su cui mi avevano fatto sdraiare ed esco per prendere un po' d'aria. Devo ancora metabolizzare il fatto di essere scappata da casa. Chissà cosa stanno facendo i miei in questo momento...
Uno spostamento d'aria mi fa capire che qualcuno si è seduto per terra affianco a me.
<<Come ti chiami?>> Chiede una voce forte, sicura di sé, ma non presuntuosa. Rebel.
<<Soleil, tu sei Rebel, giusto?>> domando. Lei annuisce.
<<Soleil...>> Pronuncia il mio nome, scandendo bene le sillabe. <<...Mi piace>>.
Sorrido, poi cala il silenzio fra di noi. Rebel è la prima a ricominciare a parlare:
<<A te piace la musica?>> domanda, come se fosse la domanda più importante al mondo.
<<Si, a chi non piace la musica?>> Chiedo a mia volta, sorridendo leggermente.
<<A mio fratello>> Sbuffa.
<<Sicura che tuo fratello non sia un alieno?>> Chiedo, con un espressione esterrefatta. Rebel scoppia a ridere. Il suono della sua risata è musica per le mie orecchie. Chiudo gli occhi per assaporare del tutto la sua melodia. Quando smette, continuo a sentire la sua risata nell'aria. Apro gli occhi. Rebel mi sta guardando.
<<Mi piace la tua risata>> Dico, in un sussurro quasi impercettibile. Ma lei lo sente. Si blocca ed arrossisce leggermente.
<<Di che elemento fai parte?>> Domando, curiosa.
<<Aria>> Risponde, e il vento comincia a scorrere lento, sibilando. Sembra che ripeta come una cantilena la sua risata. Mi avvicino a Rebel e mi sdraio sul prato umido e morbido. Lei fa lo stesso. Mi accuccio vicino a lei e mi metto a guardare il cielo. C'è la luna piena.
<<Sai, ho sempre amato le stelle...>> Sussurra Rebel.
<<Io ho sempre preferito la luna>> Affermo.
Ci addormentiamo così accoccolate, con i raggi degli astri sul prato ed il sole splendente nel nostro cuore.
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