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27. Tanti auguri, Fada

Legenda personaggi:
Lorenzo Galieni
Andrea Fadani
Andrea, Lisu, Lisandri
Davide Sandella
Giacomo, GiaLiga, Ligambi
Leonardo, Floro, Floreani
Paolo, Masco, Mascolini
Simone De Pisis
Gabriele Lolli
Alessio, Batto, Battistini
Luca Rinaldi


FADANI'S POV

Era la sera del mio ventesimo compleanno, avevo deciso di fare solo una cena con il mio gruppo, perché non avevo poi così tanta voglia di festeggiare: i problemi continuavano, sia con Lory sia con il Lisu e Simone. Simo, come previsto, non credeva ad una singola parola, né di Andrea né mia, e forse aveva fatto bene, perché quello stronzo si era messo con Irene, la ragazza di Salou, pochi giorni dopo essersi lasciato col mio amico. Con Lorenzo, invece, mi ero visto poco prima, dopo aver passato il pomeriggio insieme a Simone; Lory mi aveva scritto, chiedendomi di andare da lui, avevo sperato in una riappacificazione, ma non era stato così: mi aveva chiamato per farmi gli auguri e consegnarmi il mio regalo, che aveva comprato giorni prima, ma non mi aveva dato neanche il tempo di aprirlo perché mi aveva mandato via, mi ero dovuto accontentare di un semplice bacio sulla guancia.
Gabriele, seduto accanto a me, mi vide un po' giù di morale, così: «So che è difficile, ci sono passato anche io da poco, vedrai che andrà meglio» mi consolò.
«Grazie Gabri» risposi, «sei un ragazzo fantastico».
«Ma smettila» ridacchiò, imbarazzato, colpendomi la spalla con la sua.
In quel momento mi resi conto di quanto fosse perfetto Gabriele e di quanto, anche lui, avesse bisogno di trovare qualcuno per superare ciò che aveva passato, così pensai che forse avrei potuto presentarlo a Simone: entrambi uscivano da una situazione molto difficile ed erano due ragazzi meravigliosi.
«Gabri, vorresti conoscere un ragazzo?» proposi, convinto della mia scelta.
«Uno dei tuoi amici?» chiese, guardandosi intorno.
«Sì, ma non è qua» lo informai, «allora è deciso, organizzerò una serata».
«Ci sto, ma non combinare casini» si raccomandò.
Stavo per ribattere, quando mi accorsi che Floro, seduto di fronte a me, stava limonando con Alessio, uno dei suoi due amici che mi aveva chiesto di invitare, rimasi spiazzato e mi girai, istintivamente, verso Masco, il suo ragazzo, che era seduto accanto a lui: si stavano tenendo la mano sul tavolo e lui sembrava tranquillo, come se non se ne fosse neanche accorto; in quel momento Luca, il fidanzato di Alessio, si alzò, andò ad abbracciare Paolo da dietro e gli lasciò un bacio all'angolo della bocca, per poi appoggiare la testa nell'incavo del suo collo. Stavo per chiedere spiegazioni, ma Giacomo mi precedette: «Ragazzi? Ci dovete dire qualcosa?» domandò, sconvolto.
Li stavamo tutti fissando, sconcertati, così ci guardarono imbarazzati, poi Masco prese la parola: «Cosa c'è di strano? Siamo fidanzati tutti e quattro insieme» spiegò.
«Volete qualcun altro?» scherzai, ridendo, accompagnato da tutti i miei amici.
Per fortuna arrivarono le pizze, così iniziammo a mangiare, finendo parecchie birre; dopo una settimana, quella era la prima volta che riuscivo a svagarmi, senza pensare a quanto mi mancasse Lorenzo.
Dopo cena, aprii i regali: quello del gruppo era il mio profumo preferito, Gabriele, invece, mi aveva regalato un paio di occhialini da nuoto, visto che i miei iniziavano a rompersi, Battistini e Rinaldi una canottiera, mentre il regalo di Lory consisteva in due braccialetti di cuoio con una targhetta con l'incisione di una fiamma, in uno, e di un'onda, nell'altro, ed era accompagnato da un biglietto con scritto: "Scegli quello che ti piace di più, l'altro lo terrò io. Ti Amo. Fuegito".
Dopo poco i proprietari della pizzeria spensero le luci ed accesero quelle colorate, trasformando la sala in una specie di discoteca; tutti i miei amici andarono a ballare, mentre io rimasi al tavolo, indeciso se scrivere o no a Lory, ma alla fine non resistetti.

A: Fuegito <3
Piccolo, oggi non è proprio giornata per stare senza di te, dovresti venire qui da me a smettere di mancarmi, e poi, dovresti prendere il tuo braccialetto.

Da: Fuegito <3
Mi dispiace Andrew. :(

Era il primo compleanno che non passavo con Lorenzo, quando, invece, sarebbe dovuto essere il primo da passare insieme come fidanzati, così sentii di nuovo tutta la tristezza ricadermi addosso e gli risposi.

A: Fuegito <3
Ti amo troppo.

Da: Fuegito <3
Ho bisogno di spazio...

Non sapevo più che fare, avrei provato di tutto pur di farlo tornare da me, così scrissi la prima cosa che mi passò per la testa.

A: Fuegito <3
Ti.



Amo.



Troppo.

Tentai di eliminare il messaggio prima che lo inviasse, mi sentivo così stupido per aver dato una risposta del genere, ma ormai il danno era fatto.

Da: Fuegito <3
Cretino, torna a divertirti e stai attento. Buon compleanno. <3

Rimasi a guardare quel cuore per minuti interminabili, poi Dave mi strappò di mano il cellulare e mi trascinò in mezzo agli altri, passandomi una birra; nel frattempo ci portarono anche altri alcolici, così passammo la serata tra bevute, risate e balli, finché, verso l'una, non uscimmo dalla pizzeria.
Non riuscivo a reggermi in piedi, così mi accasciai in un angolo del parcheggio, mentre gli altri andavano via; Davide venne a raccattarmi per riaccompagnarmi a casa e, da quel poco che ricordo e che mi hanno raccontato, rifiutai di salire in macchina con lui, perché non volevo deludere Lorenzo una terza volta.
Fu proprio Lorenzo a trovarmi lì, ma non avevo la facoltà mentale per poterlo riconoscere, così, quando tentò di portarmi in auto, io cercai di respingerlo: «Lasciami stare, sono fidanzato, non ci salgo in macchina con te» farfugliai, senza riuscire ad oppormi fisicamente.
«E con chi saresti fidanzato? Sentiamo» chiese, curioso e divertito.
«Con Lorenzo, Lorenzo» risposi, chiamandolo pure per nome, ma non facendo le associazioni dovute.
«Ha detto Lorenzo di portarti a casa sano e salvo» mi assecondò, ridacchiando.
«Se l'ha detto lui mi fido» acconsentii, salendo in macchina ed addormentandomi poco dopo.
Non avevo altre memorie di quella notte, ricordavo solo quando, la mattina dopo, fui svegliato dal telefono che squillava: «Pronto?» borbottai, con la testa che mi scoppiava.
«Sono Lorenzo» sentii, dall'altro capo, «Ti sei ripreso?».
«Sono ancora intontito, ma sono sicuro di non essere tornato a casa con loro ubriachi» dissi subito, «mi credi, vero?» continuai, col tono di un bambino.
«Sì che ti credo, ti ho accompagnato io».
«Come tu? Ricordo che era Lorenzo» risposi, confuso, «aspetta, conosco solo te di Lorenzo».
Lory rise: «Forse sei ancora ubriaco, riprenditi».
«Riprendimi» supplicai.
«Ciao, Andrea» sospirò.
«No, non andare» implorai, «com'è che alla fine sei venuto?».
«Mi ha chiamato Davide perché tu volevi rimanere nel parcheggio, visto che tutti avevano bevuto, così sono venuto a prenderti» spiegò.
«Grazie, ti amo, vorrei che mi stessi baciando, non che mi stessi mancando».
«Devo andare, grazie a te di aver mantenuto la promessa» attaccò.
Accanto al letto trovai i miei regali, così decisi di riguardarli; quando vidi i due bracciali, scelsi di tenere quello col fuoco e lo legai al polso.
Forse le cose iniziavano a migliorare, Lorenzo mi mancava davvero troppo e speravo che presto saremmo tornati ad essere felici insieme.

NdA
Bentornati! Tanti auguri a Fada! Inanzi tutto, cosa ne pensate di quei quattro? Ahaha. Come vedete la storia tra Andrea e Simone non si è risolta nel migliore dei modi, chissà cosa passa nella testa di Lisandri... E, ovviamente, Fada non riesce a farsi i fatti suoi e tenta di rimediare presentando a Simo Gabriele, il suo amico di nuoto. Tra Fada e Lory, invece, le cose sembrano avviarsi verso una risoluzione felice, che ne dite? Grazie a chi è arrivato fin qua!
Sofia e Luna

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