Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 6

6

Mio padre non si arrese. Provò con altre squadre, ma nessuna vedeva in me nulla di speciale. In effetti, non avevano tutti i torti. A dieci anni ero altissimo, ma anche gli altri bambini si erano sviluppati e correvano più veloci di me. Realizzai 12 gol in 22 partite. Nelle ultime due partite mi misero difensore centrale. Mi tolsero la maglia numero 10 e mi diedero la numero 5. A quei tempi il numero di maglia si poteva cambiare di partita in partita, spesso in base al ruolo.

Mio padre si rifiutò di venire a vedermi giocare.

Mi sentii un po' tradito.

Per fortuna c'era Arturo a tirarmi su di morale, insieme alle altre 50 piante. In quegli anni di insegnamenti avevo appreso tutti i trucchi del mestiere: sapevo come scacciare i parassiti e gli insetti, curare le piante malate, svolgere tutte le mansioni che facevano i miei genitori. E mi piaceva molto.

Col calcio, mio padre alla fine se ne fece una ragione. Era evidente: non ero un fenomeno. Ero diventato un discreto difensore centrale, adatto a una squadra di paese, ma niente di più. Che storia triste. Tutti i ragazzi con un nome da campione come il mio meriterebbero di giocare almeno in "Primera B Nacional". E invece io mi chiamo Diego Armando, faccio il difensore centrale, e sono alto 1,92 metri. Mi viene da ridere.

Mio padre non era deluso di me, anzi, mi rispettava ed era felice che fossi così bravo nei campi. Le cose andavano bene, ma erano piuttosto ordinarie. Si faticava tutto l'anno, si guadagnava quel che bastava, si viveva bene ma senza eccessi.

Adesso mi rendo conto di quanto fosse spropositata quella pazzia del 1978: fare 1.100 km per arrivare a Buenos Aires, pagando biglietti, viaggio, e rovinando il raccolto di mesi di lavoro. Una follia.

Eppure, a sentir mia madre, fu il viaggio più intenso della sua vita.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro