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Il suo jet é già pronto, e lui anche. I suoi uomini lo seguono a tre passi di distanza, guardandosi intorno. Sale sul suo aereo e si mette a sedere, accavallando le gambe. Fa un cenno con la mano e viene subito servito con un bicchiere di vodka.
-Yampi.-chiama il suo braccio destro e amico. Subito lo affianca.-Parlami un pò degli invitati.
-Ci saranno solo due Familie alla festa, di minore importanza.
-E chi sarebbero?
-La Familia Villalpando di Messico, Anitta e Pabllo Vittar dal Brasile.
-Interessante.-sorride-Ho sentito parlare di loro due. Due donne al comando...Mai sentito cosa più assurda.
-Da quello che si dice sono molto pericolose. Il loro fascino femminile spinge in inganno.
-Ma una di loro in realtà é un uomo.
Yampi fa per dire qualcosa, ma non c'è molto da dire. Si siede, quando si rende conto che sono già in volo.
-Per quale motivo é stato organizzato la festa?
-El Conijo Malo ha trovato una compagna.-gli risponde Yampi, non contento gli fa cenno di continuare.-Si chiama Natasha, era la figlioccia di Don Omar, il vecchio Jefe della Repubblica Domenicana.
Scoppia a ridere.
-Quel portoricano, dal profilo di un coniglio, ha sposato una domenicana? La figlioccia del Jefe deceduto?
-Amore.-dice con un alzata di spalle.
-Amore un cazzo. Senti, io dormo un pò.
-Ok.
****
Arrivano a San Juan alle 20 in punto. Scendono dall'aereo già vestiti per l'occasione. Un suo uomo si trovava già lì, ad attenderli con una macchina. Yampi apre lo sportello e lo fa entrare, e dopo entra anche lui.
Il viaggio fino alla villa si svolge in silenzio. Una volta arrivati, l'uomo che guidava esce e corre subito ad aprire la portiera per farli uscire.
La villa é già rumorosa, non attendono oltre e varcano la soglia, ignorando i richiami Delle due guardie, ma ci pensa Yampi.
In un angolo, ci sono sei uomini, due di loro fumano e gli altri quattro bevono e parlano. Uno di loro, pelato e ben piazzato per la sua età, alza leggermente il capo e mette giù il bicchiere. Gli altri, notando questo suo gesto lo guardano perplessi. Lui si limita solo a far cenno davanti a loro e seguono tutti la direzione indicata.
-Non ci posso credere. Che é venuto a fare?
-No lo se, e non mi piace.
Uno dei due che sta fumando, spegne la sigaretta e si dirige verso di loro, con lo gli sguardi dei suoi compagni puntati alla schiena.
Si é accorto che qualcuno lo sta raggiungendo, ma non ci fa caso. Non é il Jefe, ma un suo sottoposto.
-Siamo sorpresi di vederti qui.-gli dice una volta raggiunto. Lo guarda dritto nei occhi.
-Come osi venirmi a parlare. Ti ricordo che non sei un mio pari.-dice freddo superandolo.
Yampi lo segue. Non ci sono grandi invitati. Le famiglie e alcuni del popolo che hanno avuto il privilegio di essere stati chiamati a partecipare.
Fa passare il suo sguardo su ogni figura femminile presente nella sala. Ci sono alcune cameriere che servono. Hanno una divisa comune, niente gioielli e i capelli raccolti.
-Mira ella.-dice Yampi indicando una ragazza.
Segue la direzione indicata, fino alla figura di una cameriera che sta raccogliendo dei bicchieri. Una volta finito solleva la testa e allora la vede meglio.
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