Capitolo 13 ~ Falò di fine estate
Venerdì sera, l'ultimo venerdì libero prima della ripresa della scuola, il venerdì sera che tutte le ragazze in età scolastica e non, aspettavano con tanto ardore dall'inizio dell'anno...
Ora, noi comuni mortali, ci chiediamo perché le ragazze lo aspettino con così tanto entusiasmo.
Semplice, il falò in spiaggia non era solo la festa più importante dell'anno ma era anche organizzata da una band di fama mondiale, infatti la maggior parte delle persone, erano molto più emozionate di conosce quei ragazzi che per la festa in sé, come mi era stato raccontato da Zoe stessa, sorella di uno dei membri della band.
Ma per quel venerdì sera la ragazza più emozionata e in ansia era proprio mia sorella Megan, anche se lei quei ragazzi li conosceva già da un mese.
Era passato circa un minuto, quando Meg tornò a bussare alla porta del bagno continuando ad urlare: "Emma!! Emma!!! Esci dal bagno, non so cosa mettere!!!"
Sbuffai, ma poi decisi di uscire pigramente dalla vasca.
Meg continuava a camminare avanti ed indietro nella cabina armadio in evidente crisi su cosa indossare.
Mancavano poche ore alla festa in spiaggia e dopo aver saputo dell'uscita con Noah ed Erick, Meg era diventata alquanto nervosa.
Era evidente quanto questa serata fosse importante per lei, la guardai e le sorrisi cercando di rassicurarla.
Dopo due ore finalmente avevamo deciso cosa indossare.
Io avevo scelto un paio di short bianchi a vita alta, abbinati ad un top argento, delle sneakers anch'esse bianche e argento della Louis Vuitton e una clutch bianca con piccole borchiette argento.
Come accessori avevo scelto degli orecchini luminosi un braccialetto con un piccolo ciondolo a forma di cuore, concludendo il look con un trucco abbastanza semplice composto solo da un rossetto rosso, una riga sottile di eyeliner argento e il mascara, ovviamente.
Megan invece, dopo non poca indecisione aveva optato per un un vestito color cipria aperto sulla schiena, come le scarpe aveva scelto di indossare dei sandali bianchi e una clutch, anch'essa bianca.
Come accessori aveva scelto delle collanine di diverse lunghezze, un bracciale con dei ciondoli pendenti che formavano la scritta "Chanel", l'orologio e un' anello in pendant, concludendo il look con il trucco, un gloss trasparente, un leggero velo di ombretto rosa, una riga sottile di eyeliner e il mascara.
Finite di prepararci abbiamo preso le nostre rispettive borsette, la mia, bianca con delle piccole perline argento a decorarla e la sua, nera con una catenina oro, e abbiamo raggiunto i nostri genitori in cucina e abbiamo assistito alla loro solita scenetta comica, mia madre commossa e mio padre tra l'indifferente e l'addolorato per vedere le sue bambine uscire di sera, cosa che succedeva spesso anche a San Francisco specialmente d'estate...
"Bambine mie, siete bellissime!" Esclamò la mamma appena ci vide.
Noi le rivolgemmo un sorriso per poi vedere papà raggiungerci e rimanere esterrefatto.
"Quando siete cresciute così tanto, ieri eravate ancora delle nanette che correvano in giardino..."
"oh Jas, le nostre nanette sono diventate delle giovani donne ormai" Gli disse la mamma sorridendo e abbracciandolo.
"Ora parliamo di cose serie, io di Erick e Noah mi fido, ho già fatto a loro la ramanzina quindi siamo apposto, l'unica cosa che vi chiedo è di stare attente e di non fare tardi, abbiamo stabilito un orario preciso e vorremmo che voi lo rispettaste, sapete che potete uscire e divertirvi e noi ci fidiamo di voi, ma in caso contrario noi non lo faremo più." Ci disse papà e mamma annuì, completamente d'accordo.
"Tranquilli, lo sappiamo" Sorrise Meg e proprio in quel momento suonarono alla porta...
"Deve essere per noi" Urlò lei, emozionata.
La mamma, a cui non sfuggiva mai nulla mi chiese sussurrando: "Tutta questa felicità si deve alla festa o a chi ha suonato alla porta?" Sul suo viso comparve un piccolissimo ghigno accompagnato da un risolino che le uscì dalle labbra.
"Mamma" Le dissi io, avvicinandomi alla porta d'ingresso "Hai già capito tutto" Dopo quella frase di conferma mia madre mi guardò ma non disse nulla, solo un bellissimo e grandissimo sorriso aleggiava sulle sue labbra.
Quando Meg aprì la porta incontrò Noah in tutta la sua bellezza, indossava dei jeans neri, molto semplici, una maglietta bianca e una camicia di jeans, indumenti davvero molto basilari ma che facevano risaltare i suoi occhi nocciola e il sorriso dolcissimo.
Appena Noah vide mia sorella una scintilla illuminò i suoi occhi, le rivolse un sorriso enorme e si complimentò con lei per la sua bellezza, poi entrò in casa.
Si rivolse a mia madre e le fece il baciamano poi strinse quella di mio padre, che lo catturò in un abbraccio.
Si spostarono dall'ingresso per far passare anche Erick che rimase bloccato con lo sguardo su di me un po' troppo a lungo tanto che Noah gli assestò una piccola gomitata al fianco.
Si schiarì la gola, mi sorrise e ripetè il baciamano fatto poco prima da Noah con mia madre e mia sorella e anche lui strinse la mano a mio padre che abbracciò anche lui in segno di equità.
Dopo aver ricevuto anche io i complimenti sul vestiario non potei non soffermarmi sulla figura snella di Erick, indossava dei jeans anche lui neri e una felpa molto semplice con il logo di Dolce & Gabbana, il loro sponsor per quell'anno.
Nonostante fosse appunto lo sponsor la felpa era molto bella e su di Erick ovviamente stava da dio. Terminati i saluti ci dirigemmo tutti verso l'auto di Erick, un Audi Rs3, Noah ci aprì la portiera convinto di farci salire dietro ma venne preceduto dall' amico che mi fece cenno di seguirlo e sedermi vicino a lui, io sorrisi e feci ciò che avevamo già programmato di fare.
Noah guarda stranito Erick ma salì vicino a Meg che si posizionò abbastanza nervosa sul sedile posteriore.
"Allora, ragazze siete davvero bellissime!!" Esclamò Noah per rompere il ghiaccio.
"Assolutamente" Gli diede ragione Erick e mi guardò di sfuggita facendomi l'occhiolino.
Arrossi d'istinto ma mi ricomposi subito ricordandomi della sua situazione e dell'impegno del nostro piano.
Noah e Megan si guardarono per pochi secondi per poi voltarsi imbarazzati accorgendosi di essere fin troppo vicini.
Cercai di non pensare alla mia situazione e concentrarmi sull'obiettivo della serata ascoltai Megan, Erick e Noah scherzare per tutto il viaggio fino al Burger King, diciamocelo siamo adolescenti, potevate aspettarvi un ristorante di lusso sul mare a base di ostriche e champagne? No grazie! Molto meglio un chicken bacon king!
Dopo aver ordinato e prelevato i vassoi con i nostri panini ci sedemmo ad un tavolo da quattro e iniziammo a mangiare e chiacchierare.
"Diteci qualcosa delle sorelle Moore che ancora non sappiamo" Ci chiese Noah dopo aver dato un morso al suo panino, ma rivolgendosi principalmente a Meg che le sorrise e iniziò a parlare allegramente.
"Bene, vediamo... A me piacerebbe studiare moda a New York appena finita la scuola, lo so che ho ancora tre anni davanti a me, ma è stato un mio sogno fin da piccola, fare la costumista o la truccatrice!" Gli disse mia sorella.
"Invece a me piace la fotografia, la scrittura e amo viaggiare e conoscere nuove culture e tradizioni, così unendo tutte queste passioni credo che vorrei fare giornalismo!" Continuai io.
"Ora tocca a voi, avete sempre sognato di fare i cantanti?" Chiese Meg rivolgendosi a Noah, ovviamente, appena mi accorsi di ciò le colpì il fianco per farle capire che non era un'uscita a due ma a quattro, così le sussurrai: "Se vuoi ce ne andiamo" facendo andare su e giù le sopracciglia, Erick se ne accorse e scoppiò a ridere facendo arrossire mia sorella.
Noah sospirò facendo finta di nulla.
"Noah volevi dire qualcosa?" Gli chiesi io, facendomi spuntare un ghigno sul volto.
Erick scoppiò a ridere più forte di prima trascinando anche me, subito dopo aver visto Noah arrossire.
"No, nulla, comunque per rispondere alla tua domanda, il mio sogno fin da bambino è stato il canto, poi però ci sono stati parecchi problemi economici quando i miei genitori si sono lasciati e quindi mi sono trasferito qui a Miami per aiutare come potevo mia madre, un giorni ho visto i manifesti dello show e spronato da lei ho deciso di iscrivermi ed ora eccomi qua!" Ci raccontò Noah ma il suo sorriso si affievolì notevolmente.
In quel momento mi sentii un pò triste per lui ma gli sorrisi facendoli capire che non lo compativo, anzi lo ammiravo molto.
Inconsciamente Meg appoggiò la mano su quella di Noah e la strinse per dargli forza, lui alzò la testa e le sorrise in modo dolce.
In quel momento realizzai: era il momento di attivare la fase due, guardai Erick, lui si voltò verso di me e capì, era ora.
Ci alzammo e andammo a pagare...
Ciao a tutti!
Ebbene sì, sono tornata come annunciato questa mattina su Instagram, dopo tantissimo tempo!
Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con una stellina o un commento!
Inoltre volevo ringraziarvi enormemente per non esservi dimenticati di me e della storia, mi dispiace tantissimo non riuscire a pubblicare come avevo programmato all'inizio, spero che con la fine della scuola che si avvicina sempre di più avrò più tempo libero per riuscire a scrivere.
Ora vi lascio perchè devo studiare, ma prima volevo informarvi che ormai la storia ha 1,6k di visualizzazioni e sta crescendo sempre più, nonostante io mi sia un pochino fermata, quindi vi ringrazio enormemente per il vostro appoggio!
Emma ha indossato:
Megan ha indossato:
Noah:
Erick:
Vi ricordo di seguirmi anche su instagram: backystonstories
A presto!
Backystone
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