Ancora era buio, la mattina si stava facendo aspettare. Lungo il sentiero sterrato una figura umana tentava di illuminare i ciottoli con una torcia tascabile. Quel risveglio fu veramente difficile per Marie, rischiò di cadere o slogarsi la caviglia svariate volte. Era stanca e provata dalla fatica. Non si era praticamente allenata per queste condizioni "estreme".

       - Chi me lo ha fatto fare - pensò - sarei dovuta andare a Nizza e fregarmene del bastardo.

Era appena uscita da una storia fallimentare di due anni che oltre alla dignità, le aveva tolto gli amici e tutti gli svaghi.

Neanche lei sapeva perché si trovava lì, però voleva tornare a sorridere di nuovo. Doveva essere veloce quella mattina per poter raggiungere una collega che stava facendo il cammino, ma che si trovava a quasi un giorno di distanza.

Il sentiero scendeva vicino Nájera. Terminava su una stradina secondaria che sicuramente veniva usata dai contadini della zona. La stradina intersecava con la fine del sentiero. Anche se in teoria quest'ultimo doveva continuare giusto dopo un grande cespuglio.

Non c'era alcuna indicazione, e Marie si sentì smarrita:

       - Sarà a destra o a sinistra? - si domandò a voce alta - non ho proprio voglia di proseguire sul sentiero, e se mi dovessi perdere? Non ti preoccupare, mi dicevano... è tutto segnalato da frecce gialle, perdersi è da idioti.

Decise di inoltrarsi nel bosco e seguire quell'accenno di sentiero. Sentì lo scroscio di un torrente di medie dimensioni e il verso di un uccello in lontananza. Il sole iniziava a salire lentamente ma ancora necessitava la torcia per illuminare il cammino. Dopo aver passato due alberi vide un ponte più avanti. All'improvviso le foglie dei cespugli alla sua destra iniziarono a muoversi come se qualcuno o qualcosa si stesse avvicinando a forte velocità. La sua mente si annebbiò e il suo organismo iniziò a pompare adrenalina. Il rumore dei cespugli diventò più forte e vicino. Cadde all'indietro in preda al panico rimbalzano sullo zaino. Sgattaiolo per un metro e riuscì ad alzarsi correndo a perdifiato cercando di sganciare lo zaino sul davanti. Dal terrore non si voltò e raggiunse il ponte perdendo l'equilibrio di nuovo e colpendo con forza uno dei parapetti; Si accasciò dal colpo che aveva ricevuto allo sterno; Sentì la ghiaia scricchiolare con ferocia, non fece in tempo a voltarsi e avvertì una forte spinta; si ritrovò a mezz'aria fissando le grandi rocce che si trovavano sul letto del torrente. Passò una frazione di secondo ed era caduta giù; La roccia più appuntita lacerò sia la maglietta che indossava sia il suo piccolo torace come un coltello da pescatore. Il peso dello zaino fece il resto: i suoi organi furono praticamente "rigurgitati" sul greto del torrente colorando l'acqua di salmone. 

Spazio SantiagoWarre

Salve a tutti, questo è un altro capitolo. Lo userò sicuramente all'inizio del Libro.

Che cosa ne pensate?

Non cerco stelline ma solo commenti (vorrei capire se sto prendento "el camino" giusto.

Grazie!

Santiago