Prima Decade (intro)
Comincia la prima decade di festeggiamenti dell'EKATOMERON. Dopo che la nostra testimone ha spiegato per quale motivo le persone di cui parlerà in seguito hanno dovuto radunarsi a conversare fra di loro, si racconta, sotto la guida di Delia, una storia ispirata ad una delle prime dieci novelle del Decameron selezionata per l'occasione.
Un mercoledì sera, dentro la "Taverna dell'Ecciii", frizzante saloon della mia amata Locanda, vidi confabulare tre individui in disparte. Notai un certo animo nel loro discorrere, così mi avvicinai, curandomi di non essere notata. Riconobbi chiaramente i baffetti da sparviero di messer Marchi, in arte @AndreaBaffo, frequentatore assiduo (e generoso) della taverna, la chioma corvina di donna Delia, per gli amici @deliartemisia, e il cappello di paglia di @Thesmo, spiantato saltimbanco della poesia.
Da tempo gli scrittori si riunivano qui per chiacchierare di prosa, decantare versi e confrontarsi sulle loro strane e inverosimili storie.
Portai loro del Rhum e mi fermai per ascoltare i loro discorsi.
I tre discutevano di un modo per allietare le claustrofobiche giornate nell'abisso pandemico. Il Marchi parlava di coinvolgere un po' di gente in un progetto nel quale ognuno narrasse la propria parte di un racconto ricollegandosi alle parole dell'altro, vaneggiava di una sorta di "alveare letterario". Thesmo fece notare che, per quanto brillante, l'idea non fosse originale e che altri autori si fossero già addentrati in iniziative simili, peraltro non mancando di ostentare immotivato sussiego:
- Alcuni scrittori raggiunta la fama si credono così importanti da non rispondere a gentili messaggi in cui si cerca un confronto o una collaborazione.
@AndreaBaffo che per natura era un uomo paziente e tranquillo, nonchè a mio avviso uno scrittore geniale, assai pacatamente rispose:
- Non prendertela più di tanto, amico caro... purtroppo non tutti pensano alla scrittura come possibile punto di incontro tra diverse ispirazioni e noi siamo fortunati - continuò nel mentre che mi sorrise, - nel poterci ritrovare così spesso in questa taverna sì da risollevare il nostro spirito con le nostre appassionate e piacevoli chiacchierate costruttive.
@deliartemisia osservava i due e nei suoi occhi si leggeva l'amore e la gratitudine per quel momento di pura e spontanea serenità.
@Thesmo analizzò quel suo silenzio e le chiese cosa la stesse preoccupando.
- Il 2020 è stato un anno terribile e certamente anche questo non sarà un anno facile. Il Covid-19 sembra inarrestabile e mi sconvolge pensare a quanto il mondo stia soffrendo; mi sembra di rivivere gli eventi della peste del '300.
Thesmo convenne:
- È vero siamo tutti in pericolo e parrebbe logico rintanarci nelle nostre case. Il mondo sembra così spaventato, - continuò, - che è diviso tra chi vive ormai senza freni, addirittura rinnegando la contagiosità del virus e chi invece s'accontenta di sopravvivere, soppesando ogni azione.
Delia li guardò e confessò a se stessa, più che a loro:
- Si potrebbe rimanere qui alla Locanda e vivere come descrisse il Boccaccio nel Decamerone...
I due uomini si guardarono e Andrea rispose:
- Lo sai che in fondo non è mica una cattiva idea !?!
Thesmo annuì con il capo.
- Potremmo - continuò Delia, - ricalcare le orme dei dieci ragazzi, narratori di novelle.
Guardai i tre scrittori e vidi la scintilla della creatività accendersi.
Il baffetto del Marchi parve subito drizzarsi:
- Un nuovo Decameron?? Mi piace! - sentenziò.
Delia, rapita dalla frenesia per le novità, che tanto le piacciono, si guardò intorno:
- Potremmo chiedere ad altri scrittori e scrittrici di unirsi a noi! - indicando un tavolo poco lontano. @AndreaBaffo, in quel momento, con un gesto della mano richiamò la mia attenzione; mi avvicinai a lui e, afferratami per un braccio, mi sussurrò alcune parole all'orecchio...
- Sarei molto felice di offrirvi ospitalità! - replicai io - La mia Locanda vanta confortevoli stanze e il giardino con il pergolato dove potreste passare i pomeriggi più tiepidi a chiacchierare, a scrivere e ad allietarci con le vostre storie!
Andrea disse:
- Ottimo! Abiteremo in questa Locanda per i prossimi 100 giorni adottando uno stile di vita ameno. E, proprio per questo, il progetto letterario a cui daremo vita mentre alloggeremo qui dentro, si chiamerà "EKATOMERON", cioè "Libro delle 100 giornate".
Al che @deliartemisia domandò:
- Ma come le organizzeremo le nostre giornate?? Si sa che l'inattività porta alla noia e poi a cattivi pensieri.
- Scrivendo e raccontando novelle, - rispose @Thesmo, - secondo regole che stabiliremo con coloro che accetteranno di prender parte a questa folle avventura.
- Bello! - irruppe Delia - ...dunque, se ognuno di noi narrasse una novella a turno? Anzi, se ognuno fosse chiamato a narrare una novella in coppia con qualcun altro? La collaborazione potrebbe essere un'arma in più contro la solitudine e lo sconforto!
@AndreaBaffo continuò:
- Si può fare! Ogni dieci giorni, la sorte sceglierà due autori per volta che dovranno allietarci con una novella inedita.
- E i fortunati prescelti, - continuò Delia, - dovranno ispirarsi ad una novella e collaborare per crearne una tutta loro, ovviamente in chiave moderna.
- Noi sceglieremo di concerto una sola novella - spiegò Thesmo - fra le dieci disponibili per ogni giornata del Decameron, procedendo secondo l'ordine del Libro. Vogliamo rendere il giusto omaggio alla grande opera del Boccaccio.
- E le nuove storie dovranno attenersi ai concetti espressi nella novella indicata senza dover obbligatoriamente ricalcarne i contenuti, anzi! Libero sfogo alla creatività! - evidenziò deliartemisia.
- Il taglio dovrà essere goliardico, tendenzialmente ironico, magari con qualche spruzzata di eros in qua e in là - sogghignò compiaciuto Thesmo - rimanendo così fedele a uno spirito squisitamente boccaccesco.
I tre si guardarono e, dopo un gesto approvativo del capo, si diressero verso gli altri tavoli per esporre ai commensali la loro geniale idea...
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro