Domenica 12 novembre 2023
Entra, vestita con il mio abbigliamento che ho usato fino a qualche ora fa. Fa esattamente lo stesso effetto di una EICMA Girl. Attira decisamente l'attenzione.
Ciao a tutti, sono Jasmy.
Sì, la tipa che avete visto passare prima. E avete pensato "Dov'è che l'ho vista? In un manga hentai? In una puntata di Striscia la Notizia?"
No, forse Misano Adriatico, a reggere gli ombrellini prima della partenza della Moto2.
Ah, sì, ecco dove l'avevo vista!
Dovrò pur tirare su due spicci, che a Milano la vita mica costa poco. Mica come a Cesenatico.
Si, sono originaria di Cesenatico, non si vede? Ho preso tanto sole a Cesenatico. Cosa ride lei? Quando reggo gli ombrellini, li reggo ai piloti, mica ci sto io sotto. Loro rimangono pallidi e io mi abbronzo.
Scherzo, signore. Scherzo eh, non mi sono abbronzata così tanto a Cesenatico, Aspetta che mi è andato su il tanga... uff!
*Si sistema il tanga in una maniera un po' grossolana.
Lei non rida, non ha mai avuto una lima da ferro infilata tra le chiappe.
O almeno spero.
Purtroppo devo un po' sopportare, come diceva sempre mia nonna "'iidha kunt turid 'an tabdu jmylaan, ealayk 'an tueani qlylaan"
Osserva il pubblico atterrito.
Scusate, vi tatuate frasi in cinese, in giapponese, in runico, in latino... persino nella lingua degli hobbit. Pensavo conosceste un po' di arabo, significa «Se bella vuoi apparire, un po' devi soffrire».
E con questo tanga, beh, sto facendo la mia parte.
Ok, sveliamo le carte, non ho fatto troppe lampade, che costano. Sono semplicemente di origine tunisina.
Questi immigrati che ci vengono a rubare l'abbronzatura. Eh?
Sì, ma apprezzate che voglio anche rubarvi una risata. Ho anche questo hobby, che voglio a tutti i costi far ridere le persone, faccio pezzi di cabaret. Tra un ombrellino e l'altro.
Scherzi a parte, io oggi ero partita con il voler parlare di tutt'altro, poi ho incontrato una mia amica che ha fatto il weekend qua a Milano in fiera, è mi ha sbloccato un ricordo.
E mi ricordo che qualche anno fa un tipo mi disse «Ehi, sei carina, potresti lavorare in fiera» e io ho risposto «Ma mi ci vedi a vendere la porchetta?! Sono musulmana!»
E lui fa «No, dai sciocchina! Dicevo le fiere, tipo l'EICMA».
Io, giuro, mica sapevo cos'era l'EICMA, pensavo fosse una malattia della pelle tipo l'eczema.
In realtà ho scoperto che è più tipo le emorroidi.
Ma io non lo sapevo e ho visto che era una fiera delle motociclette e così mi sono un po' preparata: ho imparato a memoria Honda, Yamaha, Kawasaki, Suzuki, Ducati, sono andata in una agenzia che procacciava hostess, ho detto «Voglio lavorare all'EICMA, so tutte le motociclette più famose!»
E il tizio mi ha detto «Ok, ma che taglia porti di reggiseno?»
Fa una faccia stupita e delusa.
E così ho imparato cos'era l'EICMA, che poi dai, non è nemmeno così un disastro per una ragazza a cui piace essere guardata.
E fotografata.
E fotografata ai piedi.
Di nascosto.
E fotografata da vicino.
E annusata nei capelli, come se fossero dei cani da tartufo.
E fotografata guancia a guancia.
Mentre ti toccano il sedere.
Che poi li guardi male, e loro ti dicono «Eh, dai che sarà mai una carezza?»
Eh, dai, che sarà mai un calcio nelle palle, honey?
Sul serio, a me questa cosa che stoccazzate, non la posso sopportare. Avete mai provato a toccare la frutta al mercato? Provateci, provateci con mio cugino Hamza che è sveglio dalle quattro a caricare e scaricare cassette di frutta. Toccategliele, le pesche o le albicocche, a vedere se non prendete un paio di schiaffi.
Poi provate a dire «Eh, dai che sarà mai una carezza?» con quattro o cinque denti in meno in bocca.
Perchè mio cugino Hamza è così: puoi fargli di tutto, basta che non gli tocchi il Paris Saint Germain e le pesche. Guai!
E anche se non sono Hamza, sebbene mia nonna a volte ancora ci confonde, voi potreste essere più discreti, come uno che l'anno scorso mi ha detto "Sai, ho un allevamento di lumache". Eh, avevo avuto il sospetto, dalla bava che stai facendo, bleah!
Scusate.
Finge di spolverare la tuta, sulle spalle, sugli avambracci.
Abbiate pazienza, la devo tenere bene, l'altro giorno uno mi ha chiesto se gli vendevo la tuta alla fine della fiera, la devo tenere bene.
Eh, sono soldi, io sono una ragazza povera, smettetela di ridere!
Si ferma, con una pausa piuttosto lunga, poi sorride.
Il tanga lo metterò all'asta su eBay, se vi interessa.
Si ferma, fa finta di rivolgersi a un uomo, cercandolo con lo sguardo.
Signore, scusi, non lo cerchi ora su eBay, metta via il cellulare! Non l'ho ancora messo su eBay, vede? Ce l'ho addosso! Non abbia fretta, su!
Sospira rumorosamente.
'Sti uomini impazienti.
È che siamo ragazze gentili, e in fondo siamo anche accomodanti, e non ci piace risolvere tutto con la forza o con gli urli. Ci piacerebbe che lo capiste da soli che non siete autorizzati ad allungare le mani solo perché la moglie è a casa.
E men che meno, leccarci in un orecchio!
Mima con la mano la leccata a un orecchio, poi si sposta schifata e finge di allontanarlo con le mani, minacciandolo.
Se lo fai ancora, chiamo mio cugino Hamza!
Poi torna a rivolgersi al pubblico.
Che poi, sono gli stessi che, mentre stai facendo una pausa, li senti, dietro a una colonna, con voce sommessa:
«Cara, tutto bene! Sì tutto benissimo! No, guarda, la fiera è un po' banale, mi sa che il prossimo anno non ci vengo più. No quest'anno praticamente non ci sono le ragazze sulle moto, non ti preoccupare... Ah, le hai viste in un servizio in TV? Vabbè ma non sono belle come te... Ah, mi hai visto che mi intervistavano e dicevo che le ragazze sono bellissime? No, vabbè dai, sono quelle cose che si dicono in queste occasioni, su, non ti arrabbiare, dai... Ah, mi hai visto che facevo le foto guancia a guancia?... Vabbè poi ne parliamo con calma... No, che significa divano?!»
Sospira.
No, sul serio, dico a voi: andate alle fiere senza moglie e se ne potrebbe discutere, fate le foto di nascosto e se ne potrebbe nuovamente discutere, vi scrivete i peggio commenti alle nostre foto con gli amici del calcetto e se ne potrebbe nuovamente e nuovamente discutere.
Ma.
Per favore.
Non venite allo stand.
Dicendo.
«Se non ci sei tu inclusa, la moto non la compro.»
Grazie.
Saluta il pubblico. Per l'ennesima volta penso che sia la ragazza più straordinaria che conosca.
Questo pezzo è dedicato alla mia amica Emma, la ragazza più straordinaria del mondo, che quest'anno ha lavorato all'EICMA.
Volete il suo instagram? Lei signore, smetta di sbavare, per favore.
Dicevo: volete il suo instagram? Spiacente, non ce l'ha.
È una tipa seria.
Mica come me.
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