Scia
"Non capisco perché tu debba andartene."
Il tono di Bella era preoccupato e infastidito.
"Non è per antagonismo nei suoi confronti, Bella, è soltanto più semplice per entrambi. Non mi allontanerò. Sarai al sicuro."
"Non è questo che mi preoccupa."
Edward l'abbracciò. Bella non capiva quanto gli costasse fatica lasciarla sola con Jacob e quanto sarebbe stato ancora più pericoloso se lui e il lupo avessero condiviso l'ambiente. Non era questione di antagonismo. Beh, forse lo era, ma non era quello il punto. La tribù di Jacob e il clan dei Cullen non avevano mai avuto un buon rapporto e il fatto che Jacob fosse innamorato di Bella non rendeva la cosa più semplice.
"Tornerò presto." le promise e sorrise sapendo che il lupo avrebbe annusato l'odore di vampiro fra i suoi capelli. Per certi versi era stato un gesto molto animalesco: aveva marcato il suo territorio. Edward corse sull'albero dietro la casa da dove era solito osservare casa Swan. Si sedette sul ramo e rimase in attesa che il cane arrivasse. Cercò di non preoccuparsi, convincendosi che al minimo sentore di pericolo per Bella si sarebbe fiondato in casa e avrebbe dato a Jacob una lezione. Eppure, in fondo al suo animo sapeva che non era per quello... Non temeva che Jacob le facesse del male, ma che ne facesse a lui. Aveva paura che Bella, alla fine, decidesse di stare con il lupo.
Un lamento di Jacob gli fece tendere le orecchie.
"Merda! Che male!", diceva Jacob.
"Oh no, Jacob! Oh merda! Tieni avvolgila con questo!"
Edward rise. A quanto pareva, Bella aveva attentato alla vita del lupo.
"Andiamo", disse Bella. "Ti porto al pronto soccorso."
Il vampiro scosse la testa divertito: Bella non aveva ancora capito cosa significasse essere diverso. In effetti, la ferita si era già del tutto rimarginata ed Edward non trattenne un moto di stizza: gli sarebbe piaciuto vedere una bella cicatrice sulla sua zampa.
"Bleah! I tuoi capelli puzzano."
Finalmente il cane aveva sentito il suo odore su Bella.
"Uno dei rischi di fare amicizia coi vampiri", disse Jacob, "è che ti fa puzzare."
Edward ringhiò. Se solo Jacob avesse avuto una vaga idea del puzzo che lui emanava...
Sentì i due salutarsi e poi una domanda che gli fece stringere la mascella.
"Ti va di venire a La Push stasera? Facciamo una festa attorno al fuoco. Ci sarà Emily, potrai conoscere Kim... e anche Quil vorrebbe vederti. È molto seccato che tu abbia saputo la verità prima di lui."
"Chiederò." fu la risposta di Bella.
Edward si rabbuiò: non gli piaceva passare per il suo guardiano e, soprattutto, non gli piaceva dare a Jacob motivi per infangarlo. Il lupo non aspettava altro: mettere in cattiva luce Edward per poi proporsi come valida alternativa. Crack! Uno dei rami si spezzò sotto la stretta furiosa del vampiro.
Edward calmati, si disse. Sentì Jacob uscire e si fiondò accanto a Bella. Fare del sarcasmo sulla ferita di Jacob gli sembrò un buon modo per guadagnare tempo e cercare di riprendere il controllo. Da quando aveva rimesso piede in quella casa cercava di non pensare a Bella che andava a La Push, ma sapeva che non avrebbe potuto né dovuto impedirglielo. Non amava l'idea di lei in mezzo al branco, ma non amava neppure il fatto che lo potesse vedere come un despota geloso.
"E ora...", disse cercando di sfoggiare il suo sorriso migliore. "Sbaglio o hai da chiedermi qualcosa?"
"Io?"
"O forse no. Non avevi promesso a qualcuno che mi avresti chiesto il permesso per passare una specie di serata fra licantropi?"
"Hai origliato di nuovo?"
Edward sorrise. "Solo un po', verso la fine."
"Non te l'avrei chiesto." rispose Bella abbassando lo sguardo.
"Vuoi andarci?". Fare quella domanda parve più pesante che sentire l'olezzo di Jacob in tutta la cucina.
"Non è importante. Non preoccuparti."
Edward sentì il cuore di Bella accelerare. Era chiaro che le avrebbe fatto piacere andare a La Push.
"Non devi chiedermi il permesso, Bella. Non sono tuo padre, grazie al cielo."
"Charlie dirà di sì. Lo sai."
Sì, lo sapeva. Charlie non avrebbe mai impedito a sua figlia di vedere Jacob per il semplice motivo che non sapeva cosa fosse. Se avesse saputo dei licantropi... Tuttavia, Edward non poteva permettersi di passare per un fidanzato geloso e possessivo. Jacob sembrava parecchio in vantaggio da quel punto di vista e lui lo sapeva. Doveva essere il fidanzato perfetto: solo così avrebbe potuto battere gli stratagemmi puerili del lupo.
"Bella, ti ho detto che sarei stato ragionevole e che mi sarei fidato del tuo buonsenso. Dicevo sul serio. Se tu ti fidi dei licantropi, non mi preoccupo di loro. E Jacob ha ragione, per lo meno su una cosa: un branco di licantropi è sufficiente a proteggerti per una sera."
"Ne sei sicuro?". C'era sorpresa nella voce di Bella.
"Certo. Solo ti spiacerebbe prendere qualche precauzione? Permettimi di accompagnarti fino al confine e porta con te il cellulare, così saprò quando venire a prenderti."
Accompagnare Bella fino al confine non fu piacevole. Edward era pieno di sentimenti contrastanti: un conto era fare la cosa giusta, un altro esserne felice. Ma sapeva che stava correndo su un confine sottile e che non poteva permettersi passi falsi. Quel Jacob sapeva il fatto suo, ma il vampiro poteva contare su un'esperienza quasi secolare. Non lo avrebbe colto in fallo, questo era certo. Se quel cane voleva sottolineare ogni sua mancanza, allora Edward non avrebbe mancato in nulla. Sarebbe stato il fidanzato ideale e Jacob... Beh, ogni famiglia felice ha il suo cane da compagnia, no?
N.d.A
Lo so, lo so... Sono una frana in fatto di puntualità. Vi ringrazio per la pazienza!
Ah, a proposito: Buon Natale!!
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