2.
Dopo ben 4 ore di treno, finalmente arrivarono alla stazione di Firenze, precisamente Firenze Santa Maria Novella.
Scesero tutti dal treno,con grande fatica Chiara e Valentina presero le valigie,che a vederle sembravano vuote,ma in realtà pesavano più di loro.
Scese dal treno si avviarono verso l'ostello,per depositare le valigie e dirigersi già al primo museo.
Durante l'andate per arrivare al dormitorio Valentina continuava ad incastrare la valigia in qualsiasi buco che trova.
"Io ti farei un video,così poi lo mando a paperissima sprint" commentò scherzosamente Chiara,mentre continuava a ridere nel vedere la frenesia di Valentina.
"Amo pesa questa valigia" commentò divertita Valentina,ma sempre con lo sguardo fisso sulla strada,aveva paura di cadere.
"Amo per forza chissà quante cose inutili che ti sei portata"esclamò Chiara,con tono giocoso.
Mentre camminavano per arrivare il prima possibile all'ostello,Omar si avvicinò piano piano a Chiara,ma quest'ultima essendo rimasta male del comportamento che ebbe avuto in stazione a Trento, fece finta di nulla, lo stava ignorando.
"Come stai?" Parlò ad un certo punto, lui.
Chiara nel sentire la sua voce alzò un attimo gli occhi al cielo per nascondere la felicità,voleva fargli capire che era abbastanza offesa.
"Bene" rispose freddamente, per poi proseguire e cercare disperatamente lo sguardo della sua migliore amica.
Per tutto il tragitto Omar stette accanto a Chiara,ma quest'ultima non gli rivolgeva la parola.
"Amo,ma quindi facciamo così?" Inventò questa frase Chiara verso Vale,quest'ultima ebbe capito che fu una frase di circostanza.
"Certo amo" rispose Valentina,cercando di reprimere la risata.
"Di cosa state parlando?" Intervenne Omar. Chiara sentendo la voce di lui sussulutò e con fatica ingoiò il nodo che si era venuto a creare in gola.
"Non ti riguarda" rispose Valentina, salvando Chiara.
"Si,ma calmati" si difese Omar.
Dopodiché ci fu silenzio fino all'arrivo dell'ostello.
Appena varcati la soglia di esso, le due classe in modo rapido portarono tutte le loro valigie in una stanza,altrimenti avrebbero fatto tardi per il primo museo.
Valentina ovviamente lasciò la sua valigia vicino a quella di Chiara.
Quest'ultima,mentre appoggiava il suo bagaglio con gli occhi cercava lui.
Lei era follemente innamorata di Omar,ma non aveva mai avuto il coraggio di dirlo o fare un gesto che lui capisse,era troppo timida.
La sua timidezza negli anni l'aveva portata ad autoescludersi e automaticamente a vedere solo i lati negativi,per lei esistevano solo quelli. Nessun pregio,solo difetti.
"Aia che fai" si lamentò Chiara dopo aver ricevuto una gomitata in piene costole da Valentina.
"So che stai cercando il tuo amato. Sei talmente persa nei tuoi pensieri che ti è passato davanti, ora è seduto sulle poltroncine" parlò Valentina con un sorrisino.
"Cosa te lo fa pensare che stavo cercando lui? Magari stavo guardando quel ragazzo biondino" si difese Chiara,ma con un scarso risultato.
"Certo, se tu dici questo,allora io sono la regina" Prese in giro Valentina, per poi proseguire "dai vai vicino a lui". Così dopo questa affermazione Chiara e la sua migliore amica si avviarno verso di lui.
"Ehi ciao" parlò Omar con un sorrisino in viso.
Chiara si perse nei suoi occhi e nel sorriso,ma dovette distogliere lo sguardo prima che lui se ne accorgesse.
"Ciao" disse Chiara con un sorriso,così da non far sembrare che il suo tono di voce fosse freddo.
"Sei comodo" Prese in giro Chiara,mentre appoggiava la spalla sulla sua.
Ovviamente lui era seduto,altrimenti non l'avrebbe mai potuto fare per colpa dell'altezza di lui.
Omar per scherzare diede un piccolo morso a Chiara sulla mano.
"Aia" si lamentò lei,per poi dargli un piccola sberla,ovviamente amichevole.
Dopodiché i due ragazzi andarono avanti a giocare e a scherzare.
Chiara stava così bene con lui,tante volte avrebbe voluto dirglielo,ma in quel contesto e in quel momento aveva paura di sbagliare,ancora una volta aveva vinto il timore.
"Ragazzi" parlò il preside per attiare l'attenzione di tutti.
"Ora vi diamo la cuffietta e la radiolina per le visite al museo. Vedete di non perdere nulla,altrimenti dovete pagare" disse,per poi distribuire il materiale.
"Oh che figo" commentò nel mentre Omar,così Chiara gli fece un sorrisino,perdendosi nelle sue pozze color nocciola.
Aveva sempre avuto un debole per gli occhi color marrone, gli trovava diversi,avevano quel qualcosa in più.
Buona lettura
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