Capitolo 24
Scendo dalla macchina con il cuore che batte a mille.
La nostra nuova casa è proprio davanti ai miei occhi, ed i genitori di Sil ci aspettano davanti all'ingresso.
So per certo che lei non sa ancora nulla, perché Matthew mi ha mandato un messaggio.
Ma solo a pensare che tra qualche minuto la vedrò, il mio cuore fa un sussulto dalla gioia.
Cerco di chiudere il più silenziosamente possibile lo sportello dell'auto, e in contemporanea il camion dei traslochi arriva.
Tutti gli scatoloni ed i mobili sono stati portati da un'aereo, e poi il camion è venuto all'aereoporto a prenderli.
Mia madre va subito ad abbracciare Susan, la madre di Sil.
Mio padre mi sorride e mi fa segno con la testa di iniziare ad avviarmi verso casa.
Annuisco in risposta e vado verso i genitori della mia ex ragazza.
«Tobias.» sussurra sorridendo Susan. «Come stai?»
Il sorriso che mi rivolge, il tono che usa, no, sembra una persona completamente diversa da quella che mi ha separato da Sil.
«Ehm... bene, lei?»
Il padre di Sil mi dà una pacca sulla spalla. «Dacci del tu, Tobias.»
Annuisco, anche se titubante.
Mentre noi siamo ancora qui, sento delle risate da casa sua. Rizzo subito la schiena, anche se non so perché.
Matthew sta venendo qui con lei?
Appena penso questo, la porta di apre e Matt esce con un bambino in braccio.
Due secondi dopo, la ragazza che sto sognando da due anni esce da casa sua.
Ha i cappelli corti, come li aveva nella videochiamata con Shauna.
È sempre la mia nanerottola, ma sono contento che non sia diventata più alta.
Si ferma appena mi vede. O appena vede i miei.
Fatto sta, ci fissiamo per alcuni secondi.
Il sorriso che aveva è sparito, ora ha la fronte corrugata ed uno sguardo sorpreso.
«Ias.» sussurra piano, ancora distante.
I nostri genitori stanno commentando la scena, ma non riesco a sentirli.
Non riesco a guardare o sentire niente oltre lei.
«Ias.» ripete con voce spezzata.
Sta per... piangere?
Annuisco piano, sentendomi in suggestione.
«Ciao, Sil.»
Qualche secondo dopo, le sue braccia mi circondano il collo e le sue gambe circondano la mia vita.
La stringo a me, mentre i suoi singhiozzi giungono alle mie orecchie.
«Sei... sei vero?» sussurra dopo qualche minuto, guardandomi negli occhi.
«Immagino di sì.» le sorrido leggermente.
Sono così felice di averla qui con me.
Sorride anche lei, con ancora le lacrime che continuano a scenderle sulle guance.
La faccio scendere dalle mie braccia, e le asciugo le lacrime.
«Hey...» dico piano. Infondo ci stanno fissando tutti. «Basta piangere, sono qui.»
«E non te ne andrai?» dice con voce speranzosa.
Rido, forse per levare lo stress.
Ero così nervoso di rivederla. Avevo paura della sua reazione, di quello che avrebbe detto.
Ha fatto quello che più speravo, però: mi ha dimostrato che ci tiene ancora tantissimo a me.
«Mai più.»
Il mio sguardo va a finire inconsciamente sul suo braccio. Quando vedo il bracciale, il nostro bracciale, non trattengo un sorriso.
Ha mantenuto la promessa, ed io ho mantenuto la mia.
Sil fa slittare lo sguardo da me ad i suoi genitori, tutti sorridenti.
Non capisco molto il senso di tutto questo: separarci per poi farci ritornare insieme.
È confusa, ma come biasimarla? Lo sono anche io, e teoricamente so di tutto questo dall'inizio.
Mentre Sil ancora cerca di capire, Matthew si avvicina con un bambino in braccio.
Matt me ne aveva parlato, il figlio di Maya, mi pare.
«Hey, Tobias.»
Gli sorrido. «Matt.»
Sil quasi spalanca la bocca. «Voi due... non vi odiate?» sussurra senza trattenere la voce sorpresa.
Matthew le circonda le spalle con un braccio, tenendo Dylan con l'altro.
Io lascio la vita della mia ex-ragazza.
«Sai sorellina, dovevamo organizzarci per questa sorpresa. Non credo che una rissa ci sarebbe stata bene.»
Si morde il labbro, poi lancia un'occhiataccia al fratello. «"Sorellina" un corno. Siamo gemelli, Matthew.»
Io rido. È bello vederli così uniti.
Neanche un secondo dopo, i miei genitori si avvicinano ai due gemelli Prior.
«Silvia, Matthew.» sorride mia madre. «È
un piacere rivedervi.»
I due sorridono.
«Anche per noi... signora Eaton.» sussurra Sil con le guance leggermente rosse.
È ancora estremamente timida.
"È ancora la tua piccola." Mi suggerisce la mente.
«Oh cara.» mia madre le sorride dolcemente. «Chiamami pure Evelyn, senza troppi problemi.»
Sil annuisce e accenna un sorriso, poi non dice più niente.
Matthew mi fa un cenno con la testa, che non capisco.
Così aggrotto le sopracciglia, per farglielo capire.
Mia madre si schiarisce dopo qualche secondo la voce. «Silvia perché non aiuti Tobias a mettere a posto la sua roba? Sono sicura che passare un po' di tempo insieme non vi dispiacerà.»
"Oh." È l'unica cosa che penso.
Ecco quello che mi voleva dire Matt: vai e passa del tempo con lei.
Intanto sorrido alla mia ex-ragazza aka futura ragazza aka vicina di casa.
«Okay.» sussurra piano, lanciandomi uno sguardo.
Dopo qualche secondo siamo già salendo le scale che portano alla mia nuova camera.
Mi si presenta, però, una morsa al petto.
E se lei non prova più amore nei miei confronti? Se lei è solo legata a me perché sono il suo ex-ragazzo?
Io non voglio questo. Non voglio che lei mi veda in questo modo.
Matthew dice che non è così, ma non ne posso essere tanto sicuro. Non perché non mi fidi, ma perché le cose cambiano.
Anche se due mesi fa mi diceva che continuava a sperare in un mio ritorno, non significa niente.
Credo che l'unica cosa da fare, a questo punto, sia farle capire quanto è importante per me e... riconquistarla.
Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato, sia ora che nei capitoli precedenti. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
Vi amo. ❤️
-sil
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