Un bocciolo si schiude, ombroso,
e nell'attimo breve sussurra perpetuo.
L'erba frusciante accarezza domande,
ombre danzanti tra i raggi incerti
scandagliano il vuoto, lo vestono d'oro.
Una crepa nella pietra raccoglie il cielo,
ogni attesa un mistero.

Ora corro oltre il mio stesso passo,
inseguo il domani come un miraggio,
mentre l'oggi mi sfugge, disperso,
un ticchettio ignorato tra mille rumori.
La curiosità non cerca, ma divora,
si tende al futuro, spezzando il presente.

Eppure, tra i giorni che s'inseguono,
s'annida un'eco lontano.
Non mi chiama al domani,
mi richiama al momento,
a scoprire, nel semplice, l'immenso.