§ 9 §
Cammino per i corridoi di Hogwarts con una candela in mano per farmi luce, stranamente non riconosco quell'ala del castello, può darsi sia stata costruita e messa a nuovo dopo la grande guerra magica. Sono spaesata, mi sento a disagio proprio come se qualcuno mi seguisse; percepisco una presenza dietro di me, sento un'ombra oscura che mi studia per poi impadronirsi di me dopo aver carpito ogni mio più piccolo particolare. Inizio a correre ma non sento più le gambe, si fanno sempre più pesanti non vogliono sostenere il mio corpo e si staccano. Il mio tronco cade a terra con un tonfo, sento i quadri che bisbigliano fra loro e qualcuno va a chiamare aiuto. D'improvviso una fortissima luce bianca si para davanti a me e il mio tronco viene sollevato da due braccia muscolose, credo di riconoscerle, si credo siano le stesse che mi hanno salvato dal gradino del treno alla fermata.
"Granger, Granger svegliati! Che hai?" "M-Malfoy dove sono le mie gambe?" "Ma che cazzo hai bevuto a cena? Aspettami qui, ti porto un bicchiere d'acqua fresca" Hermione si tolse le coperte e scoprì, senza il minimo stupore, di essere completamente nuda. Si sfregò gli occhi e iniziò a toccarsi le gambe per fare chiarezza su quanto accaduto nel suo incubo; ancora convinta di essere solamente un busto parlante provò ad alzarsi, cadendo rovinosamente con la faccia sul pavimento. Il biondo sporse la testa dalla porta del bagno e corse verso di lei per aiutarla a sedersi: "Granger non sono uno che si spaventa, ma sinceramente mi stai preoccupando molto... cos'è, ti ho scopata troppo forte prima?" Il ragazzo provò a provocarla per capire in che stato fosse la ragazza, la quale non proferendo parola fece scattare nella serpe un campanello di allarme. Fra mille imprecazioni e bestemmie contro grifondoro si decise a rivestirla e la fece sdraiare vicina a lui, con la testa sul suo petto. L'avrebbe tenuta in osservazione per quelle ore, sperando vivamente che la grifona si riprendesse per la mattina seguente.
Hermione si addormentò velocemente, non prima di aver cambiato lato del letto per sfoggiare un incredibile ghigno degno del signore lì presente: era riuscita a metterlo alla prova, era curiosa di capire se davvero il suo cuore fosse una pietra o se riuscisse a provare un minimo di compassione verso un altro essere umano che non fosse lui col suo ego smisurato. Malfoy non riuscì a dormire, al minimo colpo di sonno riapriva gli occhi di soprassalto; era come se dentro di lui, in un profondissimo angolino del suo cuore, si sentisse in dovere di vegliare su quella creatura angelica accanto a lui, forse per paura che perdesse le sue ali.
Ecco che la mente del biondo ossigenato cominciò a vagare senza sosta: i neuroni erano invasi da costanti e fastidiosi stimoli che si collegavano in pensieri sempre più articolati, presto tutto ciò diede vita ad un profondo monologo interiore. "Cosa possiamo mai avere in comune noi due? Cristo se solo sapesse tutto quello che ho passato, effettivamente ne ha passate tante anche lei e potrebbe essere stata colpa mia. Comunque non mi sembra tipa da conversazione, poi che cazzo di figura farei a raccontarle tutta la mia cazzo di vita, sembrerei un puro idiota. Non posso non essere duro con lei, lo faccio per non abbassare le difese con me stesso perché so in cosa potrei incappare. Cupido potrebbe farmi uno scherzo di merda."
In quel preciso momento Draco sentì battere il cuore di Hermione più forte, come se nel sonno la grifona avesse sentita tutto e avesse capito davvero le intenzioni e i sentimenti che il biondo tiene chiusi in una gabbia arrugginita. Spaventato si mise giù, spense la lampada da notte accanto a lui e lei si girò verso di lui ma sempre ad occhi chiusi. Ringraziò mentalmente Salazar Serpeverde, se avesse visto gli occhi di quella ragazza aperti si sarebbe sotterrato dalla vergogna; iniziò a guardarla meglio, ad osservare ogni minimo respiro, ogni dettaglio del suo volto. Un brivido di freddo la invase e subito la coprì, l'espressione della riccia si distese in un lieve sorriso; cominciò a giocare con un boccolo che le ricadeva morbido sulla guancia, poi si addormentò ed entrambi rimasero lì, con cuore e fiato sospesi verso gli incubi peggiori, verso la realtà da affrontare da soli senza via di scampo.
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Capitolo di passaggio verso una fase successiva della storia che porterà tanti dubbi ed incertezze ai due e anche a voi. Non è un granché ma sarà l'inizio di un nuovo momento della storia che darà una svolta al racconto. Per ora è tutto, Ali ;)
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