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§ 5 §


Proprio vero che Draco Malfoy, uno fra i più giovani ricchi rampolli ed eredi d'Inghilterra, non riusciva mai a svuotarsi il cuore ma solo i gioielli di famiglia. Tornava sempre in quella topaia dove viveva niente meno che il diavolo in persona, la Granger; troppo sensibile forse una volta, ma troppo volgare da quando la conosceva lui. Si era letteralmente trasformata con gli anni: la sua vita aveva iniziato a piegarsi a lei e il suo fisico si era ben formato, visino bello quanto innocuo ma animo peccatore e per niente puro, donna dai facili costumi che ultimamente si trovava sempre intrappolata fra le spire dell'unico serpente che lei voleva, questo però non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno a costo di morire...
E così, anche quel mattino, il serpente tornò nella sua tana per chiacchierare con la preda sulle modalità della sua imminente morte.

Le sfilò l'abitino con un abile giro di braccia e, ormai esperto in queste cose, non le tolse i tacchi che tanto lo eccitavano e lei lo sapeva bene, lei sapeva come giocare con lui e anche quale giocattolo regalargli. Si fermò un instante, senza però smettere di baciarla, per togliersi i pantaloni e la camicia che finirono sulla datata poltrona color lime che conosceva bene quel biondo ossigenato. Inutile dire che Malfoy strozzava la Granger con la lingua pur di non guardarla negli occhi: sapeva che quelle pozze ambrate sarebbero prima o poi state la sua rovina e non voleva per nulla al mondo essere rovinato da una simile donna, magari incappando in un matrimonio o in un pargoletto assolutamente non desiderato.
Continuò la sua opera caritatevole togliendole anche le mutandine di pizzo rosse che tanto gli piacevano, per poi dedicarsi completamente a togliere lo scudo da quell'animo peccatore: al biondo piaceva molto denudarla e privarla delle sue maschere mentre chiacchieravano, gli piaceva vederla così spontanea e aperta con lui, sentirla gemere e gridare forte il suo nome; per lui era come un gesto d'amore, come un "ti amo" mai pronunciato dall'orgogliosa grifondoro. Fece beneficenza a quell'anima oscurata dalle innumerevoli passioni, infilando la testa in quel roseto pieno di bellissime rose ma di temute spine che ormai il ragazzo sapeva come affrontare. Le si inarcò più volte la schiena, scossa da mille brividi di puro piacere mentre il biondo assaporava quella dolcezza nascosta per tutti ed accessibile solo a lui. Senza ulteriori convenevoli la penetrò con insistenza, provocandole un gemito strozzato, come a richiamare quell'agoniata durezza che da tempo riservava solo a lei.
Aumentò notevolmente il ritmo e l'asprezza con la quale richiamava il suo nome pronunciato da quelle labbra carnose e dolci, finché i loro nomi non esplosero all'unisono nell'atto finale. Entrambi i corpi scoppiarono nello stesso momento, quasi a voler denotare una certa intesa nascosta fra loro e si coprirono dei loro germogli di rose, pronti a sbocciare un'altra volta.

Si spostarono dal tavolo che con un colpo di bacchetta tornò pulito e lucido: lui stravaccato sul divano con solo gli eleganti pantaloni indosso, lei accasciata sulla poltrona ancora nuda e scoperta con la sua solita sigaretta fumante fra le dita piccole e sapienti.
"Sai Granger -disse a un tratto il biondo dal ciuffo scarmigliato- penso che questa vita a volte mi faccia impazzire." Lei si ritrovò a pensare che il biondo volesse in qualche modo attaccare bottone con lei e, disgustata dall'idea, ribattè acida "Oh Malfoy mi fa piacere tu voglia anche parlare con me e non solo scoparmi, ma preferirei godermi la mia sigaretta e riflettere sulle mie azioni in santa pace, quindi per cortesia taci."
"Anche se me lo chiedi con cortesia non cambiano i miei modi stronzetta, qui qualcuno vuole il bis? E poi io non ti sto scopando, stiamo facendo sesso." Ghignò beffardamente tanto da far alzare la Granger di scatto, permettendo così a quegli occhi ghiacciati di vedere la sua nudità in tutto il suo splendore. Senza la vergogna di quando era ancora una piccola grifona, si mise a cavalcioni su di lui e gli infilò una sigaretta fra le labbra. Gliela accese e disse "Brutto coglione presuntuoso, non ho bisogno di certo del tuo bis per stare bene..."
La giovane stronza si fermò così tanto a guardare il biondo, mentre aspirava le ultime boccate della sua sigaretta, che non si accorse del suo delicato sfilamento dei pantaloni e che, con un braccio rapido, riuscì ad entrare nuovamente in lei. Spinse finché non la sentì implorare il suo nome ma quella volta i loro sguardi erano incatenati e l'uno si era perso nell'altra. Non riuscivano più a smettere quei due, nemmeno dopo essere venuti troncarono quel contatto visivo: il membro di Draco si ammorbidì in lei per riprendersi ma ai due non importava, uno sguardo di mezz'ora, che aveva parlato dopo sette anni di insulti e menzogne sputate in faccia senza capire il perché, era bastato.
Per i due era normale, era sempre stato così e nessuno si era mai chiesto cosa sarebbero potuti essere Draco Malfoy ed Hermione Granger al di fuori di quelle maschere che non toglievano mai. E forse lei aveva sbagliato a permettere al serpeverde di spogliarla e di strapparle la maschera, di lasciarsi conoscere a fondo dal nemico. Eh si, Hermione era nella merda fino al collo perché aveva fraternizzato con chi aveva sempre disprezzato apertamente davanti a tutti, con chi le procurava un piacere indescrivibile. Proprio in quegli istanti, grazie a quello sguardo ghiacciato, la grifondoro arrivò a capire di star facendo qualcosa per puro godere e non per un preciso secondo fine.
Stava cambiando e la cosa non le piaceva per nulla; le piaceva solamente quel cazzo di biondo che la fissava, dopo averla ripetutamente fatta sua, come se fosse l'ultima donna rimasta al mondo, la sua unica donna.

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Chiedo umilmente perdono per l'attesa e non ne è nemmeno valsa la pena perché ho scritto un po' una schifezza. Diciamo che è una sorta di capitolo di passaggio per farvi capire come sta mutando la situazione fra i due super orgogliosi, ecco.
Mi sembra brutto dire buona storia perché non sta venendo bene ma lo faccio per educazione...

Vi voglio bene non cruciatemi,
Ali❤️

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