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Easter Eggs

Louis sbuffò alzando lo sguardo verso il cielo sereno e il sole che splendeva in esso.
Abbassò poi lo sguardo infilando a bacchetta nel piccolo contenitore per le bolle di sapone, lo tirò fuori pochi istanti dopo e soffiò in uno dei due cerchi e subito uscirono una decina di bolle che volarono via poco lontano da lui per poi scoppiare.
A Louis piaceva fare le bolle di sapone, lo rilassavano.
Le scuole elementari erano una tortura e ogni tanto aveva bisogno di prendersi una paura per sé stesso.
E stare sulla sua casa sull'albero posta sul gigantesco albero di quercia posto nel giardino di casa sua era perfetto.
Non era grandissima e nemmeno molto attrezzata ma gli piaceva.
Non ci faceva salire nessuno.
Nemmeno le sue sorelle.
Solo lui e Harry potevano salirci.
Harry.
Harry era il suo migliore amico dalla prima elementare, dal primo giorno di scuola erano diventati inseparabili e compagni di classe e di avventure.
La loro era un'amicizia molto forte e profonda, nessuno aveva mai osato metterlo in dubbio.
Le loro famiglie erano amiche e quindi non avevano problemi quando i due bambini volevano vedersi fuori da scuola per passare del tempo insieme a giocare o a fare i compiti.
Erano così uniti che Louis aveva dato a Harry l'immenso privilegio di salire sulla sua casa sull'albero.
Le sue sorelle spesso si lamentavano perché volevano salire anche loro ma Louis era categorico.
Solo lui e Harry potevano salirci.
Nessun'altro.
Louis soffiò nuovamente e dal cerchio sbucò una bolla di sapone enorme che volò verso il basso rispetto alle altre che aveva fatto in precedenza.
Non ci diede peso.
Non era la prima volta che succedeva.
Harry: ahia!
Louis sobbalzò e guardò sotto di lui.
Sulla scaletta di legno che portava alla casetta sull'albero c'era il suo migliore amico e si strofinava gli occhi infastidito.
Louis: Harry, che fai?
Harry: te e la tua mania delle bolle di sapone, la tua ultima bolla mi è scoppiata in faccia e mi è finito del sapone nell'occhio..ma che intruglio hai fatto?
Louis: acqua, sapone, detersivo per i piatti e un pochino di zucchero, papà dice che è un modo infallibile per fare le bolle di sapone
Harry: sarà
Harry arrivò in qualche modo in cima all'albero sedendosi accanto a Louis che gli diede dei fazzoletti di carta imbevuti di acqua per asciugargli gli occhi.
Solo in quel momento Louis notò che Harry aveva con sé una borsa a tracolla di Hello Kitty.
Probabilmente l'aveva fregata da sua sorella.
Louis: va meglio?
Harry: decisamente sì
Louis: come mai quella borsa?
Harry: ma dai! Non te lo sarai dimenticato?
Louis: che cosa?
Harry: oggi è Pasqua! E sai la nostra tradizione?!
Louis: ovvio, aspettami qui
Louis si alzò ed entrò nella casetta, appoggiò il boggettino per le bolle di sapone su un tavolino di legno preso all'Ikea e prese un sacchetto di plastica che aveva portato su in precedenza e tornò da Harry.
Louis: uovo di Pasqua al rapporto
Harry: anche il mio, e ho fregato dei cupcakes a forma di carota del coniglio pasquale dalla pasticceria di mamma
Louis: non ti facevo ladruncolo
Harry: era girata, non se n'è accorta, allora, prima i cupcakes o le uova?
Louis: le uova naturalmente!
In poco tempo le uova vennero scartate e rotte rivelando le sue sorprese.
Louis ci trovò dentro un set di Superman di plastica di cui si innamorò a prima vista mentre Harry nel suo ci trovò dentro un peluche a forma di cagnolino e degli sticker con cuoricini e arcobaleni.
Louis: sei sicuro che sia il tuo e non di tua sorella?
Harry: nah, nel suo ci ha trovato una bambola gonfiabile di una Winx....mi pare Tecna
Louis: ah okay
Harry: se mi prendi un giro per le mie scelte dell'uovo di Pasqua io me ne vado e non mi vedi fino alla fine delle vacanze
Louis: non lo farei mai
Harry sorrise e Louis ricambiò.
Il resto della giornata lo passarono lì, sulla casa sull'albero, a giocare con le loro sorprese, a mangiare i cupcakes e il cioccolato e a fare scoppiare le bolle di sapone.
Ed erano felici

************

Anni dopo....

Era incredibile ma erano passati anni e anni da quel giorno.
All'incirca dieci anni.
Harry e Louis erano cresciuti, e anche il loro legame.
Avevano finito insieme le elementari e le medie.
Harry scelse di seguire il suo sogno di diventare pasticcere mentre Louis voleva diventare un calciatore.
Molti, soprattutto i loro genitori, erano convinti che si sarebbero separati per le loro scelte.
E invece no.
Si promisero di non lasciarsi mai.
E così fecero.
Non riuscivano a vedersi tutti i giorni ma si messaggiavano sempre.
Ogni giorno.
Avevano fatto nuove amicizie nelle loro rispettive scuole ma avevano creato un bel gruppetto insieme a loro.
Molti li chiamavano "One Direction" perché andavano tutti nella stessa direzione in fatto di amicizie.
E in un certo senso era vero.
Ma in quel gruppetto a cinque le cose cambiarono prima che se ne accorgessero.
Liam e Zayn, amici di Louis, si erano innamorati e fidanzati mentre Niall, amico di Harry, aveva intrecciato una relazione con la sua cotta Amelia.
E tutti sapevano che Harry e Louis fossero cotti l'uno dell'altro.
E un giorno Louis si dichiarò a Harry, scoprendo di essere ricambiato e si scambiarono il loro primo bacio.
I loro amici ovviamente impazzirono e le loro famiglie non furono da meno quando lo seppero.
Ora i due avevano finito la scuola e si erano diplomati.
Ma la loro tradizione era rimasta intatta.
La casa sull'albero di Louis reggeva in piedi e ogni anno, a Pasqua, Louis faceva le bolle di sapone e aspettava Harry che arriva con una borsa a tracolla di Hello Kitty con dentro un uovo di Pasqua e dei cupcakes.
E Louis lo accoglieva sempre con un bacio e un "ti amo" sussurrato appena.
Come se fosse un segreto.
Come sempre, anche quella volta, aprirono per prime le uova.
Louis ci trovò dentro una macchinina che si appuntò mentalmente di regalarla al fratello Ernest più tardi mentre Harry nel suo ci trovò un pupazzo a forma di polpo double face e un anello di plastica giallino a forma di corona della principessa.
Come quelli che si trovavano nelle patatine.
E mentre mangiavano i cupcakes e il cioccolato, Louis guardò l'anello abbandonato sul legno della casa sull'albero e, spinto da un coraggio che mai aveva pensato di avere, lo prese e girò Harry in modo che lo guardasse.
Harry: Lou, che fai? Stai bene?
Louis: ecco...stavo pensando.... Harry....da quanti anni ci conosciamo?
Harry: non lo so....ma so che sono tanti...ma.. perché me li chiedi? E che vuoi fare con quell' anello?
Louis: forse sto per fare una pazzia, forse è troppo presto per te ma... Harry....vorresti...sposarmi?
Harry era basito.
Non se l'aspettava proprio.
I suoi occhi divennero lucidi in un attimo e lasciò che il pezzo di cioccolato che aveva ancora in mano gli scivolasse e si buttò addosso a Louis continuando ad annuire.
Louis: lo prendo per un sì?
Harry: sì, è un dannato e fottuto sì Lou, ti amo!
Louis: ti amo anch'io
Harry poi si alzò e lasciò che Louis gli mettesse l'anello con le loro mani che tremavano per la felicità e l'emozione e i loro occhi che divennero lucidi cercando di trattenere le lacrime.
Louis: dopodomani andrò a cercarti un anello migliore, fino a domani tieni questo okay?
Harry: no, non ne voglio uno migliore, questo è perfetto e lo terrò per sempre
Louis: sei sicuro?
Harry: sicurissimo
Louis: e se si dovesse rompere?
Harry: romperemo un altro uovo di Pasqua, e se si romperà voglio tenerlo come ricordo e lo mostrerò ai nostri figli
Louis: vuoi dei figli?
Harry: uno, due, tre...quanti ne vuoi
Louis: sarebbe bellissimo, e trasmetteremo loro la nostra tradizione di Pasqua
Harry: sarebbe stupendo, ti amo Lou
Louis: ti amo anch'io Haz
E poi si baciarono sotto la luce del sole che filtrava tra le foglie della quercia in quel soleggiato giorno di Pasqua.

The End

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