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Era passata una settimana dalla partenza dal sistema solare terrestre e l'Arcadia si era appena fermata in un sistema solare binario.

"Questo sistema ha solo 5 pianeti gassosi, vuoi vedere che almeno uno di questi non abbia un satellite ghiacciato?" disse Joseph "Statisticamente è improbabile che non ci siano satelliti ghiacciati" Jo sospirò, forse era arrivato a conclusione di quella discussione che andava avanti da 20 minuti "Ma comunque non è impossibile" concluse Alice con un sorriso "Parliamone con il capitano allora" supplicò Jo "Va bene andiamo". Joseph si alzò dal letto e si diresse verso la porta "Forse e dico forse, ti conviene metterti almeno le mutande" ridacchiò Alice mentre gli lanciava le sue mutande.

Ero tranquillamente seduto sulla mia poltrona, mentre aspettavo che i meccanici di Joseph facessero un controllo generale sui sistemi della nave: non volevo sorprese quando saremmo stati a portata dei sensori degli alieni. "Signore, posso parlarle?" alzai un sopracciglio sorpreso, non abituato, dal suo tono formale "Certo, mi segua nel mio ufficio" lo condussi nell'ufficio confinante con la plancia: era un'ufficio semplice, oltre alla mia scrivania, su un lato, c'era un tavolo che poteva ospitare una riunione con gli ufficiali. "Dimmi Jo" dissi mentre mi sedevo "Stavo pensando che con le scorte d'acqua che abbiamo dovremo rifornirci al massimo fra due settimane, esattamente al centro del confine con la specie 011, non sarebbe molto sicuro" per rifornire le scorte dell'Arcadia la nave si doveva fermare o in orbita intorno a un satellite ghiacciato oppure vicino a una catena di asteroidi e far sbarcare molti uomini e molte navi trasporto truppe, lasciando inevitabilmente la nave molto scoperta"Cosa proponi quindi?" "Ci sono parecchi pianeti gassosi, forse potremo trovarne uno ghiacciato ed estrarne dell'acqua" "Ottima idea e credo che c'è ne siano in abbondanza" "Sicuro?" chiuse con il sorriso sulle labbra "Direi di si, almeno è quello che dicono i sensori" dissi mentre gli lanciavo il Tablet con l'analisi dei sensori "Scegline uno e guida la squadra per riempire i nostri serbatoi" "Signorsì" mi rispose scattando sull'attenti.

La scelta che aveva fatto Jo era stata fantastica, aveva scelto il pianeta gassoso centrale e l'estrazione dell'acqua sarebbe avvenuta contemporaneamente sui due satelliti del pianeta, ci avremmo messo la metà del tempo. Dagli schermi della plancia potei vedere i 50 trasporta truppe e i 20 caccia che decollavano, rispettivamente dall'hangar 1 e 3, per raccogliersi in formazione compatta davanti alla prua della nave "Permesso di procedere con la missione ammiraglio" mi trasmise Jo "Permesso concesso, buona fortuna e non metteteci troppo". Mentre aspettavo lessi i rapporti dettagliati sui due satelliti: il più piccolo catturò la mia attenzione perché aveva il nucleo in magnetite e questo risveglio nella mia memoria qualcosa che avevo sentito a esogeologia "Tenente come avete effettuato i rilevamenti sul satellite beta?" mi rivolsi al tenete che dirigeva la squadra dei sensori "Dato che il satellite ha un nucleo di magnetite che interferisce con le analisi abbiamo attuato, come da protocollo, l'analisi visiva" "D'accordo e l'altra faccia del satellite come l'avete analizzata? Perché sicuramente l'avrete analizzata in qualche modo se no non avreste scritto nel rapporto che il satellite era sicuro" il tenete iniziava a sudare freddo rendendosi cont dell'errore che aveva fatto "Ho ritenuto che dato che un faccia era sicura anche l'altra lo era" "Riteneva male, tenente penseremo dopo a un'adeguata punizione. Timonieri avviciniamoci al pianeta gassoso non voglio che la squadra corra qualsiasi tipo di rischio" avevo ricevuto dei rapporti, provenienti dal centro di comando, riguardante l'attività di pirati in questo settore.

Ero a bordo del trasporta truppe di testa e avevo mandato in ricognizione 5 dei 20 caccia che avevamo di scorta: i sensori affermavano che il satellite era sicuro, ma sempre meglio essere cauti. I caccia in ricognizione avrebbero dovuto compiere un'orbita completa del satellite e poi venire a riferire, per questo rimasi sorpreso di vederli tornare dopo neanche 20 minuti li contattai via radio quando non erano ancora a portata visiva "Cosa è successo? Come mai siete già di ritorno?" "Signore siamo stati attaccati, abbiamo individuato strutture difensive a terra e un paio di difese orbitanti di tipo Lucana oltre alle navi in orbita" "Quante sono le navi in orbita?" "Non abbiamo avuto il tempo per contarle, signore, ma erano circa 30 caccia e una nave da carico civile potenziato con parecchie batterie" "Avete subito molti danni?" "Non particolarmente, solo un colpo sfortunato che ha colpito i motori di un nostro caccia lo stiamo trainando" prima di rispondergli venni disturbato da una fastidiosa sirena all'interno della cabina e con uno sguardo chiesi spiegazioni al pilota "Navi sconosciute rilevate sui sensori, vengono dalla stessa direzione dei nostri caccia, probabilmente sono le navi che prima hanno attaccato i nostri" mi sussurrò in modo che non lo sentisse il capo squadra con cui stavo parlando. "Arrivateci più vicino possibile e traineremo noi il caccia mentre ci ritiriamo verso l'Arcadia; voi insieme agli altri caccia della scorta ci coprirete le spalle, dato che i suoi amici stanno tornando per un secondo round" sentii sospirare dall'altro capo della radio "Agli ordini" "Non fate gli eroi e quando saremo già a metà strada iniziate a ritirarvi anche voi, passo e chiudo" "Mandi un messaggio all'Arcadia e spieghi la situazione" ordinai al pilota.

L'ufficiale addetto alle comunicazioni mi stava comunicando la richiesta di aiuto da parte della squadra in missione mentre io stavo già pensando a come comportarmi: prima di tutto diedi l'ordine di far decollare un centinaio di caccia per aiutare i nostri piloti che stavano proteggendo la ritirata dei trasporto truppa. Temevo che qui cento caccia fossero pochi, non avevo una visione chiara di quello che stava succedendo per colpa delle interferenze dei sensori e sapevo solo che gli avversari avevano schierato dai 20 ai 70 caccia, la parte razionale del mio cervello mi disse che avevo esagerato probabilmente. "Mi metta in contatto con il capo squadriglia" ordinai all'addetto alle comunicazioni "Gli ordini sono semplici sbaragliate i caccia nemici, ma se si ritirano NON inseguiteli, ripeto non inseguiteli è chiaro capo squadriglia?" "Limpido signore" "Passo e chiudo". Riflettei un'istante sulla mossa successiva e decisi che la mossa più saggia e meno pericolosa fosse quella di far sbarcare i marine sul pianeta dopo aver distrutto le difese orbitanti e a terra oltre alla nave "Voglio parlare con il generale" il povero ufficiale alle comunicazioni mi mise in contatto con il centro di comando dei marine e mi disse di attendere qualche istante, il tempo che Alec arrivasse e potesse ascoltarmi "Ammiraglio sono pronto agli ordini mi dica" "Stiamo affrontando un covo di pirati, ma non voglio annientarli dallo spazio per cui dopo che l'Arcadia avrà distrutto le sue difese voi sbarcherete" "Ricevuto signore, quanto è grande il complesso?" "Non ne abbiamo idea, i sensori ricevono interferenza; ha il permesso di utilizzare tutti gli uomini che vuole".

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