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"Timonieri puntate la prua contro la nave nemica e tenetela puntata contro di loro a tutti i costi fino a quando ve lo dirò io" quello che stavo facendo era molto pericoloso, ma ritenevo non avessimo altra scelta "Elen disattiva tutti gli scudi, reindirizza tutta l'energia che riesci a trovare agli scudi di prua e mantieni attivi solo i cannoni di prua e di babordo". Ci stavamo dirigendo a massima velocità contro la nave nemica, i cannoni di prua si caricavano molto velocemente e continuavano a sparare senza sosta, nel frattempo i cannoni di babordo avevano raggiunto la carica completa. Fortunatamente i miei timonieri erano i migliori, perché la nave aliena stava sfruttando tutta la sua manovrabilità per cercare di affiancarci e sparare, ma riuscivano a sparare soltanto sul nostro scudo frontale e ben presto ci rinunciarono dedicandosi ad abbattere i nostri caccia e a cercare di togliersi dalla nostra traiettoria. Dei venticinque caccia usciti ormai ne rimanevano veramente pochi e li ritirai dal fronte dato che il loro attacco era stato del tutto inutile, mentre rientravano comunicai alla plancia le prossime istruzioni "Alice hai individuato i vari sistemi della nave nemica?" "Non ancora i sensori hanno difficoltà a superare i loro scudi" "Devi riuscirci, ne va della sopravvivenza della nave; appena saprai l'ubicazione dei sistemi di armamento e dei propulsori comunicalo al tattico" la manovra che stavo facendo era da pazzo: volevo che sembrasse che li volevamo speronare e solo all'ultimo virare, passandogli veramente vicino, e scaricargli addosso un'intera bordata a contatto ravvicinato, aveva però un grande pericolo: se la nave nemica avesse virato nella nostra stessa direzione ci saremmo schiantati con probabile distruzione di entrambe le navi cosa che in parte volevo evitare. "Elen, quando ti darò l'ordine, scarica l'intera bordata di babordo sul nemico, devi infliggergli più danni possibile" "Ricevuto signore". Ormai sulla plancia di comando regnava il silenzio più assoluto rotto solo dai suoni dei nostri colpi, la nave avversaria anche se più maneggevole era poco più lenta di noi ed essendo molto vicini i suoi cambi di direzione non avevano effetto, gli eravamo sempre dietro. "Signore se continuiamo su questa rotta finiremo per scontrarci, devo cambiare rotta?" chiese un timoniere "Non ancora" risposi io "Ma signore rischiamo veramente tanto, siamo ormai a contatto" commentò Alec che nel frattempo ci aveva raggiunto in sala di comando "Non ancora, il tempismo è essenziale più resistiamo più saremo vicini e più la nostra bordata causerà danni" risposi io concentrato, non staccavo gli occhi dal monitor, se davo il comando in ritardo avremmo colpito la nave con chissà quali conseguenze, "Non ancora" pensai "Ancora un'attimo" pensai "Ora! Virare a destra!" gli smorzatori inerziali avevano poca potenza per cui la virata la sentimmo molto "Affiancate la nave, tenete la distanza minore possibile fra noi e loro" la virata fu effettuata a regola d'arte e affiancammo la nave che era ameno di dieci metri di noi, forse anche troppo vicina, prima di sparare avremmo dovuto affiancare completamente la nave aliena, anche se era molto più piccola della Arcadia ci mettemmo qualche minuto per far sì che tutti i cannoni potessero essere puntati. Durante questi minuti, la plancia cadde nel silenzio più assoluto, nessuno fiatava, non c'erano colpi di cannone, il silenzio era assoluto, potevo sentire i respiri dei membri dell'equipaggio. La nave avevano raggiunto la posizione più adatta per i cannoni "Fuoco!" urlai pieno di soddisfazione. "Allontaniamoci iniziamo a una rotta a cerchio intorno alla nave, voglio un rapporto sulle loro condizioni" "Motori fuori uso e armamenti non operativi" mi comunicò una raggiante Alice "Alec, prepararsi all'abbordaggio" "Certo signore" rispose con un sorriso sulle labbra. Mentre stava uscendo dalla plancia Alice comunico "Rilevo un aumento dell'energia nella nave nemica" "Spiegati" gli ordinai "Un sovraccarico intenzionale nei loro motori" la mia espressione diceva tutto: non avevo capito nulla di quello che mi stava dicendo "Si stanno autodistruggendo" "Potevi dirlo subito" in cambio ricevette un borbottio incomprensibile da parte di Alice "Timonieri rotta per la base più vicina che se non erro dovrebbe essere Black Moon Hotel". Mentre saltavamo a velocità super luce la nave nemica esplodeva.
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Dato che purtroppo la scuola è iniziata anche per me le pubblicazioni del racconto saranno il giovedì invece che il lunedì e il venerdì.
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