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I nostri caccia avevano fatto un lavoro egregio: avevano abbattuto 20 caccia nemici e resi inutilizzabili altri 6, soltanto 4 caccia erano riusciti a scappare; tutto questo al prezzo di 5 caccia distrutti e fortunatamente i piloti avevano avuto il tempo di eiettarsi. Come da prassi prima di ritirarsi i miei caccia recuperarono le navi nemiche e più resti possibili di quelle abbattute. Purtroppo l'Arcadia era una nave molto lenta sub luce dato la sua enorme massa per cui non potemmo intervenire durante lo scontro, ma nell'arco di circa due ore fummo a portate delle difese orbitanti. "Su gli scudi" ordinai alla plancia "Date energia alle batterie da 1 a 30 a tribordo e da 40 a 70 a babordo" le batteria a disposizione della nave erano dei cannoni ionici che non necessitavano di munizioni, ma avevano un tempo variabile di carica: più si caricavano più il colpo avrebbe fatto danni. "Cambio di rotta: 90 gradi a babordo, tre quarti di velocità sub luce" la nave cambio rotta e rallentò leggermente. Stavamo offrendo il fianco alle difese orbitali, ma questo ci avrebbe offerto di scaricargli addosso una trentina di colpi diretti, mi avrebbe sorpreso parecchio che non venissero distrutte. Eravamo entrati nel raggio di fuoco della prima e sentimmo i primi colpi colpire il nostro scudo, rischiavo di addormentarmi: mi sembrava di essere tornato bambino ed essere a casa mia in Italia ad ascoltare le goccia di pioggia che colpivano il tetto di casa, mi sentivo al sicuro paradossalmente. Tutte le 30 batterie del fianco destro avevano inquadrato la base difensiva nemica "Appena ritiene che i cannoni siano abbastanza carichi faccia fuoco, Elen" "Sissignore" conoscendo la potenza di fuoco della nave preferii sedermi perché quando quei cannoni sparavano si sentiva un bel contraccolpo. Fui contento i averlo fatto, perché vidi quei poveri sfortunati che erano in piedi al momento dello sparo cadere come birilli "Prima base distrutta signore" "Bel colpo. Condizione degli scudi?" "Sono ancora al 99%" mi rispose sempre Elen "Cambio di rotta: rotazione di 360 gradi a babordo, massima velocità sub luce "Non sentimmo nessuna accelerazione grazie agli smorzatori di inerzia. Raggiungemmo il raggio d'azione delle armi della seconda stazione e dovemmo aspettare neanche 3 minuti che tutti i cannoni avevano mirato le difese orbitali "Alice, i sensori ci hanno fornito qualche altra informazione sul complesso a terra e la nave?" "Il complesso a terra è enorme e con..." la interruppi "Passa queste informazioni al generale dimmi della nave " "Purtroppo non so dirle molto, so che la sua velocità sub luce è simile alla nostra e ha capacità di superluce, in questo momento sta decollando dal pianeta" annuii "Date energia alle batterie di prua da 1 a 70. Fare fuoco sulla stazione spaziale" sentimmo il contraccolpo, ma meno persone caddero a terra fortunatamente: avevano imparato. "Cambio di rotta: rotta di inseguimento per la nave massima velocità sub luce. Fate decollare i bombardieri e 100 caccia come scorta e appena decollati mettetemi in contatto con i rispettivi capi squadriglia". "Voglio 5 caccia per ogni bombardiere, così evitiamo sorprese spiacevoli" comunicai al capo squadriglia dei caccia "I bombardieri devono annientare completamente qualsiasi difesa a terra e aprire 4 varchi nelle mura del complesso scegliete voi dove" dissi al capo dei bombardieri "Sissignore" risposero in coro entrambi. L'inseguimento ci aveva allontanati dal satellite e anche dal pianeta gassoso: ci stavamo allontanato dal piano longitudinale dei pianeti. "Signore stanno dando energia ai motori superluce vogliono scappare" "Siamo a portata delle armi?" chiesi a Elen "Non ancora mancano pochi minuti" "Li abbiamo?" chiesi ad Alice "Forse, dipende dai loro generatori" tutta la plancia sentiva l'adrenalina dell'inseguimento: volevamo prendere quel maledetto cilindro con alla fine i motori che ci stava facendo penare "Siamo a portata" urlò entusiasta Elen "Fuoco con tutti i cannoni" riposo sorridendo io. Avevamo sopravalutato il nemico perché gli scudi cedettero dopo pochi colpi e non mettemmo fuori uso i motori, li distruggemmo, e insieme a quello anche tutto il sistema centrale di distribuzione dell'energia. "Chiami il capo dei bombardieri" ordinai all'addetto delle comunicazioni "Avete abbattuto le difese?" "Certo signore, senza sorprese" "Aspetto con ansia il suo rapporto" chiusi la comunicazione "Avverta il generale che ha il permesso di sbarcare".

Trainammo la nave nemica in orbita intorno al satellite e venni contatto scoprendo che avevano tutti i sistemi in corto e chiedevano aiuto, gli mandai una squadra di ingegneri scortati da dei marine. Sul pianeta la battaglia fu leggermente più complicata, le truppe incontrarono molta resistenza, ma quando scoprirono che avevamo catturato la loro nave si arresero immediatamente. In fin dei conti non avevamo subito troppe perdite una ventina di uomini erano in infermeria e purtroppo tre erano in obitorio. Quando fu abbastanza sicuro volli sbarcare sul satellite per parlare con il loro capo "Quindi lei è il comandante della nave" disse, squadrandomi da capo a piedi, quando entrai nella stanza "Si e lei è il capo di questa feccia pirata" mi tratti male e io rispondo a tono, il capo nemico rise e ricevette in cambio un colpo con il calcio del fucile nelle costole da parte di un mio marine, smise di ridere, stranamente. "Le spiego come funziona questo piacevole colloquio, io faccio le domande, lei risponde e io decido cosa farne di lei e della sua gente, compresi tutti i bambini e le donne sulla nave". Vidi la paura attraversare gli occhi del pirata "Cosa vuole sapere?" sorrisi "Prima di tutto siete degli strani pirati, cosa fate qui?" "Non siamo pirati, siamo civili che non eravamo d'accordo sulla politica terrestre e abbiamo deciso di scomparire e fondare una colonia all'insaputa di tutti qui. Io faccio parte della seconda generazione di coloni" "Quindi dovrei credere che voi non centriate nulla con le scorrerie dei pirati contro le navi mercantili che passano in questa zona" "Esatto" "Non ci credo" "Creda a quel che vuole, ma noi non centriamo nulla, non abbiamo nemmeno la forza per affrontare una nave mercantile, avevamo circa una trentina di caccia con tecnologia sorpassata è una nave mercantile con qualche batteria in più per cercare di difenderci meglio" non ero del tutto convinto, le sue argomentazioni erano valide, ma il mio istinto mi diceva che c'era qualcosa che non tornava "Noi dobbiamo rifornirci di acqua, staremo in orbita un giorno, nel frattempo perquisiremo la nave e la città, poi riferiremo con il centro di comando". Mentre i marine perquisivano la base e Jo faceva rifornimento d'acqua io requisivo il parco centrale e mi dedicavo a una piacevole passeggiata immerso nella natura . Riuscii quasi a dimenticare di trovarmi su un satellite ghiacciato. "Signore il generale vorrebbe farle vedere qualcosa" un marine mi strappo dalla piacevole passeggiata e mi condusse attraverso dei corridoi in una piccola stanza, ben protetta "Perché mi hai fatto chiamare?" "Signore credo che questa console non sia di fabbricazione terrestre" mi soffermai a guardarla e effettivamente aveva ragione era certamente aliena "Portate qui il pirata". "Questa cos'è?" chiesi al capo di quella comunità "È una console di comando" "Fin qui lo capisco da solo, ma perché l'avete voi?" "L'abbiamo trovata" fece vago, feci un segno a un marine che assestò un pugno nel l'addome al prigioniero "Mi sembra inutile chiederle dove, quindi o mi dice come ne è entrato in possesso o la faccio picchiare, scelga" mi fissò negli occhi senza aprire bocca "Contento lei" passai i restanti 20 minuti a osservare dei robusti marine picchiare un'uomo, alla fine cedetti "Vedo che non ne usciamo quindi cambiamo approccio" sorrise "Se non mi dice quello che voglio sapere, farò tornare i miei meccanici, che in questo momento sono sulla sua nave, a bordo e poi potrà scegliere se vuole veder morire quelle persone, che deducono siano le vostre mogli e figli, di soffocamento perché il sistema di riciclaggio dell'aria è in corto oppure bruciati vivi dall'esplosione della nave provocata da una bordata da parte dell'Arcadia" "Non credo che lo faresti veramente, sei troppo giovane" sorrisi freddamente.

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Tribordo=fianco destro guardando la prua
Babordo= fianco sinistro guardando la prua

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