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Capitolo 21

UN CUORE
INNAMORATO

Un cuore innamorato deve sopravvivere a molte cose.
Un cuore innamorato lotta ogni istante, smettendo di vivere, dedicando la sua esistenza a qualcun altro.
Un cuore innamorato è capace di sopravvivere a ciò che non credeva possibile, può arrivare oltre ogni limite e può essere controllato.
Perché l'amore non è forse come un auto? Accelerare è più facile di frenare, al punto che i freni sembrano rotti.
La persona che si ama ha una sorta di potere, mantiene il controllo su ogni battito, su ogni pensiero dell'altro.
Una parola, uno sguardo e quel ritmo continuo aumenta, rallenta o cede.
Ma soprattutto un cuore innamorato può smettere di battere, sopravvivere significa evitare la fine, ma a volte la fine arriva lo stesso.
La eviti, cerchi di resistere ma è davvero la fine. E fa un male cane.
Fa male ma non riesco a percepirlo, a provarlo, è come se fosse qualcosa che so e basta.
So che fa male, so che il mio cuore è esausto per tutti questi colpi.
Il mio evanescente, rattoppato e masochista cuore mi sta supplicato di farla finita con questo solito copione; vuole che io impari ad amare me stessa e che alla fine batta solo per amor mio, non quello di altri.
Tanto tempo fa, un realtà nove mesi fa, ero nella stessa casa in cui sono ora.
Chris stava dormendo ed io ero felice, ero felice come una bambina a Natale.
Ma anche allora anche il mio cuore si prese gioco di me, iniziai a ragionare e ricordare la mia stanza dei vetri.
Volevo che fosse lui, che Chris, mi trovasse dai miei riflessi danneggiati, dalle schegge.
Volevo disperatamente che mi salvasse.
E solo ora, dopo tanto tempo, mi rendo conto di quanto fossi ceca.
Non ho mai avuto bisogno che lo facesse qualcun altro per me, è stato solo comodo lasciare che accadesse.
Adesso sono stanca, di un sacco di cose, al punto che non mi rendo conto nemmeno di star piangendo.

<<Cazzo>>sussurro.<<Basta piangere>>

Ma non cambia nulla, i lacrimoni sono pesanti e paiono scavare sulle mie guance,
come un aratro su un campo da seminare.
Dopo la cena a casa di Richard sono tornata qui, voleva che rimanessi nella sua camera degli ospiti ma la verità è che volevo stare da sola.
Ovviamente non ho dormito, gli incubi mi spaventano.
Sto incassando il colpo, con un ritardo preoccupante.
Chris mi ha mentito ed io ho risposto con la rabbia, così come sull'aereo e con Leggenda.
Il potere della furia è implacabile, soprattutto di una donna con grandi aspettative e non mi va più di essere delusa dal mondo.
Lui vuole che io sia la stessa persona che si aspettava, di cui si è innamorato e questo significa che non posso essere chi sono. O forse chi voglio diventare, ormai non so nemmeno io quale riflesso è il mio.
È davvero così che vivrò il resto della mia vita? Lottando per scegliere chi sarò?
Non so se posso farlo.
È come aprire un'armadio con un'infinità di vestiti, devi prendere quello giusto ma cosa è giusto è sbagliato è difficile dirlo.
Viviamo in un mondo in cui non esiste oggettività, tutti hanno pensieri unici, opinioni e ragioni soggettive.
Quindi ciò che per me è giusto può essere sbagliato per qualcun altro, per Hayley, per Lisa o per Chris.
Mi rifiuto di essere io a dirlo, ad imporre agli altri cosa va bene oppure no.
È il momento di pensare a me, è solo che...perché sento che questo mi rende la cattiva?
Perché mi sento in colpa a volere una vita a forma di me? Perché, innanzitutto, devo fare per forza una scelta?
Mi strofino le guance, infiammandole e la stanchezza cerca di trascinarmi giù.

<<Cristo Santo, smettila, smettila di pensare>>mi ordino in italiano<<Smettila di provare tutto!>>

Nell'ultimo periodo qualcosa è cambiato, è come se maturare fosse stata una fase più emotiva che intellettiva.
Una volta una psicologa mi disse che avrei vissuto secondo degli stadi, non le credetti ma ora inizio a vedere i sintomi.
L'emotività instabile, l'impulsività degli ultimi tempi, poi la totale apatia, improvvisamente tanta rabbia e insoddisfazione, infine una catastrofica crisi di pianto e depressione.
Non può essere la mia vita, non posso condannarmi a vivere in una ruota di emozioni amplificate.
Leggenda ha ragione, ma non voglio essere salvata da qualcuno che devo pagare, voglio farlo da sola.
Preferisco risparmiare, anche sul dolore.
Almeno finché non sento il campanello suonare, chi diavolo è?
Mi alzo e mi affretto per arrivare al citofono, guardo dalla telecamera e per un secondo mi aspetto di vedere Chris.
Me lo immagino con due trolley blu, il capello blu sui capelli lunghi e gli occhi rossi.
Ma lui non c'è.
Apro immediatamente il cancellone e d'istinto corro alla porta, spalancandola anche se indosso solo una vestaglia nera.
Liam Hemsworth è lì, una maglia sudata e un paio di jeans neri. Ha dei sacchettini in mano e le cuffiette gli corrono lungo il collo.
Sono abbastanza confusa.

<<Pensavo dormissi, dovresti essere a letto>>

Inclino la testa<<Allora tu non dovresti essere qui>>

Alza un sopracciglio<<Gentile, Pupa>>

Poi sorride e viene verso di me, mi abbraccia prima che io possa fare qualcosa e la mia testa finisce nel suo petto duro.
Odio che alcuni ragazzi abbiano un bel profumo anche quando sono sudati, io puzzo e basta.
Mi bacia la fronte ed evito di piangere.

<<Scusa>>mi schiarisco la voce<<Non volevo essere brusca. È che credevo fossi a Los Angeles per dei casting>>

<<Si ma ho finito presto e poi preferisco stare con te.>>

Lo dice con un sorriso che contrasta la sua voce. Ma riesce a scaldarmi, apprezzo davvero la sua ceca amicizia. Anche se inizio a pensare che stia solo cercando di stare lontano da Miley.

<<Ne sei sicuro?>>

<<Sei la gioia in persona, Ray>>mi sorpassa, entrando in casa con confidenza<<Scherzo, sono io la tua gioia>>

<<Sì, ecco, non mi va>>lo seguo.

Lui ride e mette le cuffiette in tasca<<Ho visto il tuo video e onestamente è stata la cosa più pazzesca che io abbia visto, a parte mio fratello Chris vestito da donna! Hai fatto il culo a quel clone di Trump, non avrei saputo fare di meglio>>

<<Nemmeno di questo mi va di parlare>>

Ruota gli occhi mentre appoggia i sacchetti sul bancone della cucina<<Per questo ho portato un incentivo>>

<<La colazione?>>

Tira fuori una due tipi di ogni brioche che mi viene in mente, dai cornetti al cioccolato, alle ciambelle, ai krafen ai muffin.
A questo il mio cervello si risveglia, cosa che vorrei che facesse. Mi dirigo verso

<<Piccola Ray, oggi è il Ringraziamento!>>

Mi metto le mani in faccia, me n'ero dimenticata<<Oh Maremma>>

<<Continuo a non capire quella parola ma...noi due passeremo la giornata insieme, ad odiare il mondo o a riderci su!>>

<<In realtà credo che presto Leggenda mi chiamerà, gli ho chiesto di trovarmi grandi incarichi e devo lavorare per prepararmi a dei provini...>>

<<Forte ma non volevo parlare di questo>>mi interrompe<<So che ti piacciono i soldi ma il cibo di più, quindi per ogni dolce voglio un tuo pensiero e non riguardo al lavoro. Chiaro?>>

Lo squadro, prima lui e poi queste opere d'arte fresche.
Merito di sfogarmi in qualche modo e dato che non posso uccidere nessuno, forse è giusto a volte uccidere i propri demoni con i carboidrati. Solo per questa volta, lo prometto.

<<Limpido>>

Prendo una ciambella con la glassa viola mentre lui accende la macchinetta Nespresso, poi lo faccio accomodare, preferisco preparare io.

<<Allora, vuoi iniziare a dirmi che come sei finita su quell'aereo? Se lo chiede il mondo intero>>

Ho spento il telefono stanotte, non ho risposto a nessuno e non è per cattiveria.
So che coloro che lavorano per me mi stanno odiando ma non ho davvero una risposta da dargli.
Liam non è mai stato dalla parte di Chris, è rancoroso e ho scoperto di esserlo pure io. Ma c'è una differenza, posso odiare chi mi ha fatto male per sempre ma non posso farlo con l'uomo che amo, lui è l'eccezione.
E forse odio questo, non poterlo odiare.

<<Da dove inizio?>>

<<Be', con te bisogna sempre partire dall'inizio!>>

Racconto tutto sul viaggio, sulla telefonata di Bob e il mio primo pensiero, arrivo alla lite dopo l'arrivo di Jean e lui resta in silenzio. Mi ascolta facendo diverse smorfie, Crispy farebbe lo stesso.

<<Non gli hai dato molto tempo per spiegare>>

<<Scusami?>>

<<No, non fraintendermi. Io non sono un fan di Evans, al contrario vorrei che tu trovassi solo te stessa>>

Mi sporgo<<Ma?>>

<<Ma niente. Hai fatto bene ad andartene, anche se alla fine non sai perché ha fatto tutto questo>>

È vero, resta ancora in sospeso questa domanda. Forse non voglio sapere la risposta, sarebbe un colpo duro da reggere e ne ho presi troppi dalla vita.

<<Ho perso la testa, lo riconosco. Mentre litigavamo non ci ho più visto>>

<<Indole italiana>>

<<Non è vero...cioè, forse un pochino>>annuisco<<Credo di essermi infuriata di più per quello che ho immaginato.>>

<<Per il tradimento? Perché?>>chiede mandando giù un boccone, ha tutta la bocca sporca e quindi gli passo un tovagliolo.

Liam è il mio psicologo, chi l'avrebbe mai detto? <<Non mi fido delle persone, praticamente mai e questo perché l'ho imparato nella mia infanzia. Non mi sono mai fidata dei miei genitori, non abbastanza almeno e credo che la cosa fosse ricambiata. Per questo ci sono voluti anni prima che mia madre mi dicesse come si sono conosciuti>>

<<La trama si infittisce>>dice sarcastico<<Scusa, pessima battuta, continua>>

Alzo un sopracciglio<<Serve che lo faccia?>>

Dal modo in cui cambia sguardo so che ha capito, mi tocca un ginocchio<<Erano amanti. Mi dispiace tanto, Ray>>

<<Non ha più importanza ormai, sono fuori dalla mia vita>>

Si schiarisce la voce<<È ovvio che il tuo passato sia la ragione determinante per tutto ciò che fai. Lo capisco e anche Evans avrebbe dovuto, ti ha messa in una posizione impossibile.>>

Non riesco a togliermi la testa la sua espressione mentre ammetteva la verità, mentre gli dicevo che l'amore non è abbastanza.
Guardo fuori, per evitare di ricominciare a piangere.

<<Non stai bene, Ray>>dice dopo un po'.

Scuoto la testa<<<Va tutto bene, perché non mi credi?>>

<<Perché avevi detto che non sarebbe accaduto di nuovo ma ci risiamo. Ti ha ferita e fingi che non sia cosi>>

<<Non fingo. Ci sto male? Certo ma non è come l'altra volta. So di dovermi comportarmi da adulta e ci sto provando, è che ci sono tante cose in ballo e la cosa mi spaventa>>

<<Non ho capito. Cosa ti spaventa?>>

<<Stare senza di lui>>

Lo vedo sbuffare<<Non voglio vederti mai più così per lui, come a Melbourne!>>

<<Starò bene, non permetterò che accada di nuovo>>

<<Ma se ti nascondi dopo tutto questo tempo allora stai fuggendo ancora da qualcosa>>si alza dal divano e si allunga verso il mio cellulare.

<<Che fai?>>

<<Ti do una svegliata, cazzo!>>

Nel momento in cui il mio IPhone si accende sembra impallarsi, non ho il coraggio di guardare ma lui non smette di farlo. Sussurra qualcosa che non capisco ed io muovo le braccia per cercare di raggiungere il telefono, ma non ci arrivo.

<<Che stai facendo?>>

<<Non mi hai detto che il tuo personaggio Marvel dovrebbe tagliarsi i capelli>>

Scrollo le spalle<<Devo mettere una parrucca>>

<<O puoi tagliarli tu>>

<<Perché dovrei...>>mi fermo. <<È vero>>

Quando Feige mi comunicò la notizia fu accompagnata da un'altra, che ritenevo pessima, ovvero quella di avere un nuovo Manager.
Ma dopotutto non mi è andata male con Mister Fiaba, è insopportabile ma alla fine è buono come il pane.
Non ho più pensato all'acconciatura, anche se credo che Hayley lo abbia fatto per parecchio.
Non avevo valutato l'idea, li tengo lunghi da tantissimo tempo e prima erano castani.
Mi serve qualcosa di nuovo, che mi faccia sentire meno appesantita, un taglio col passato.
In effetti le donne lo fanno sempre, tagliare i capelli significa fare grandi cambiamenti.

<<Allora andiamo>>

Spalanco gli occhi, tornando alla realtà<<Aspetta, cosa?! Adesso?!>>

<<Sì, adesso. Ti conosco, o lo facciamo adesso o ci ripenserai>>

<<Tu sei fuori come un balcone, è il Ringraziamento!>>

<<Siamo ad Hollywood, lo show deve andare avanti.>>sorride.<<Tutti qui sono sempre aperti>>

Cerco un'altra scusa, è che al momento adoro questo divano<<Devo tenere un profilo basso dopo l'aereo. E poi non posso tagliarmeli senza Hayley, lei si occupa di questo ed oggi è impegnata, è in vacanza!>>

<<Stronzate, sei adulta e puoi farti tagliare i capelli da chi vuoi.>>ribatte<<O vuoi che chiami mio fratello?>>

<<Dovrebbe essere una minaccia?>>chiedo.

<<Non c'è nulla che non ti convinca a fare e poi ti farà una super ramanzina...>>

Crispy ama fingere di essere Freud e usa una voce bassa, è imbarazzante.
Però mi rendo conto che la maggior parte delle volte ha ragione, okay, forse la metà delle volte.
Hayley lavora per me ma è anche la mia migliore amica, complica le cose.
Ma devo imparare a dividere le cose, ora ho bisogno di professionalità, di serenità e tempo da tutto.
Voglio fare questa cosa, voglio buttarmi e lei parlerebbe fino a farmelo rimpiangere.
Sono certa che mi abbia chiamata e non è carino da me non risponderle, ma ehy, anche lei non è stata carina nel mentirmi su dove trascorrerà il Ringraziamento.

<<Va bene>>dico.<<Ma esattamente dove andiamo?>>

Lui sorride e mi offre una mano<<Oggi pensiamo alla nuova Ray, andiamo a vedere come farti vestire>>

Non sono certa che Liam sia la persona adatta, mi sarei più fidata di RDJ per il guardaroba ma sembra davvero entusiasta. Quindi lo lascio fare, è il solo che è venuto fino a qui dopotutto.

<<Non toccare l'impianto stereo di Chris!>> lo prego.

<<Lo tocco proprio perché è suo!>>

Collega il suo telefono e si connette su YouTube<<Tu scherzi, vero? Dimmi che scherzi!>>

<<Oh no, pupa! Oggi mandiamo a fanculo il mondo!>>

P!nk parte con So What, brano che io e Elsa adoriamo, ma il testo è...particolare?
Da una parte è crudele se adattato a me e Chris ma dall'altra parte è anche pieno di carica e verità.
"Non ho bisogno di te e indovina un po', mi sto divertendo di più! Ora che la nostra storia è finita, ti dimostrerò che stanotte sto bene e sei un idiota! ... Volevi tutto ma non è giusto. Ti ho dato la mia vita, ti ho dato tutta me stessa. Non eri lì, mi hai lasciato cadere. Voglio finire nei guai, voglio iniziare una lotta!"
Lui inizia a saltare e alla fine mi fa sorridere, la musica è così alta da invadere il corridoio in cui corre.
Ma cosa c'era in quelle brioche?
Per almeno un'ora guarda l'armadio che ho riempito, ci sono la maggior parte dei vestiti che ho comprato a Los Angeles, che non ho ancora portato a Boston.
E lui si diverte a lanciare tutto all'aria.

<<E datti una truccata, sembri Morticia>>si lamenta<<Dovresti fare shopping, mi vesto meglio io di te quando vado a dormire>>

<<Cretino!>>urlo in italiano.

Mi chiudo in bagno e cerco di darmi una bella sistemata, dandomi una bella mossa. Non so cosa mi aspetta oggi ma voglio essere io a deciderlo, il che è una novità spaventosa ed eccitante.
Mi trucco appena, ritornando al mio vecchio amico eyeliner e mi pettino i capelli biondi pieni di nodi.
Evito di imprecare più che posso.
Quando torno nel guardaroba trovo il caos e Liam con in mano un abito nero aderente. Ricordo di averlo comprato con Nick col mio primo stipendio, non volevo prenderlo perché lo trovavo troppo aderente ma alla fine mi aveva convinta a buttarmi nonostante i dubbi o la timidezza.

<<Mi hai appena paragonata a Morticia e poi scegli un vestito nero?>>

<<Be', sì ma questo vestito dice anche "il mio ragazzo mi ha mentito da quando ci siamo conosciuti e sono troppo sexy per restare in pigiama a mangiare gelato">>

Allungo una mano e prendo l'abito<<Seriamente, Liam, tu hai qualche rotella fuori testa>>

<<Ma è ciò che adori più di me>>

<<Forse ma sognati che discuta sulle scarpe, metterò le mie vecchie All Star.>>gli punto un dito addosso<<Sono la prima cosa che mi sono comprata a Los Angeles>>

Alla fine cede ed io sono contenta, quindi corro in bagno a cambiarmi. Di certo questo vestito andrebbe messo senza aver mangiato almeno per una settimana, non ricordavo quanto fosse scollato sulla pancia ma è comodo e morbido.
In più si vede il mio primo tatuaggio. Insieme prendo anche una borsa Guess, l'avevo comprata con Cameron.

Quando usciamo di casa andiamo verso la sua auto, un suv nero.
Liam, senza alcun pudore, si cambia la maglia con una polo scura. <<Perché hai un cambio in auto?>>

<<Per i paparazzi. Se ti beccano puoi cambiarti alla svelta e fidati che faranno fatica a riconoscerti, memorizzano più come sei vestito che la tua faccia>>

È un consiglio che non mi aspettavo ma dopotutto è diventato super famoso anche per la sua relazione con Miley, credo che questo gli abbia sempre pesato un po'.
Quando partiamo non so dove stiamo andando ma Liam continua con a mettere musica ritmata, ora è passato a Rude Boy di Rihanna.
Il mio telefono squilla e nemmeno questa volta è Chris, ma neppure chiunque mi aspettassi.
Ho mandato vari messaggi di scuse a tutti, compreso RDJ, Hayley, Cameron, Nate e Crispy dicendo che va tutto bene e sto lavorando. Ma questa chiamata mi agita.

<<Chi è?>>mi domanda Liam.

Inclino la testa<<Chadwick Boseman>>

<<Ma che fai? Rispondi!>>

Ubbidisco e metto in vivavoce, mi schiarisco la voce.<<Pronto?>>

<<Ciao, Ray! Sono Chadwick>>

Ho tenuto il suo numero dal mio compleanno<<Oh si, so che chi sei. Va tutto bene?>>

<<Sì, certo. So che sei a Los Angeles>>

<<Hai visto il video dell'aereo, vero?>>sospiro imbarazzata.

<<E' stato incredibile>>

<<Aspetta, davvero?!>>

<<Eccome, non vorrei disturbarti ma avrei bisogno di incontrarti>>

<<Incontrare me? Non ci vediamo sul set tra una settimana?>>

Lui tossisce, che brutta tosse<<Scusami, sì, ci vedremo ma devo discutere una cosa con te il prima possibile>>

<<Digli di venire adesso>>sussurra il mio amico.

<<Che hai detto?>>

<<Oh niente..>>

All'improvviso il biondo si allunga verso il mio telefono e urla<<Amico, ciao! Sono Liam Hemsworth, perché non ci raggiungi? Sempre che tu non sia impegnato in giornata>>

<<In realtà sono anch'io a Los Angeles per lavoro, ho quasi finito>>

Ma davvero lavorano tutti al Ringraziamento? Non ne sapevo nulla.<<Non sentirti obbligato>>

<<Tutto il contrario, così possiamo parlare. Dove ci incontriamo?>>

<<Ray ti manda la posizione via messaggio, okay?>>continua il mio amico.

<<Perfetto, a dopo>>

Non riesco ad aggiungere altro che Liam riattacca, lo guardo male<<Che c'è?>>

<<Sei stato un cafone! Magari voleva vedermi da sola o stasera>>

<<Stasera sarai a casa a dormire, devi recuperare un sacco di ore di sonno arretrato. In più ha detto che era importante, mentre parla io mi andrò a fare un giretto per chiamare Miley>>

<<Pensavo la stessi evitando>>

Fa una smorfia<<Nah, non mi va di parlarne>>

<<Però possiamo parlare di Chris? Così non vale!>>

<<Sì, okay, sono per la parità di genere>>mormora svoltando verso il centro di Los Angeles.<<Le cose non vanno molto bene già da un po'>>

<<Miley mi ha detto che ti sente distante>>ammetto.

<<Lo è anche lei.>>Ribatté<<E' che le persone cambiano, crescono e lei è cambiata parecchio. Spesso non la riconosco e mi dispiace, perché so che è da stronzi dirlo, ma la cosa mi imbarazza>>

Sanno tutti del cambiamento di Miley, è passata da Hannah Montana a Breaking Ball.
Per me quel video non era neppure tanto hard, adoro quella canzone ma ha mutato per sempre il modo in cui le persone la vedono e a lei non è dispiaciuto.
Siamo amiche, quindi sono felice se è felice ma so quanto è dura per Liam.
Stanno insieme da anni, prima sembrava la classica brava ragazza ed ora i bambini non potrebbero mai andare ad un suo concerto.

<<Non sei uno stronzo solo perché dici la verità. Mi dispiace ma lei ti ama e so che tu ami lei, l'ho visto da vicino.>>

<<Non è sufficiente>>ho un déjà-vu <<Penso che un giorno mi sveglierò e mi accorgerò che siamo su due strade completamente diverse>>

Adesso tutto è più chiaro<<Questa giornata non è solo per me, non è vero?>>

<<Vero, ma è più per te che per me>>continua e poi ride<<Tu sei molto più incasinata di me!>>

<<Hai rovinato il momento!>>

Liam non vorrebbe altro che una vita come Crispy, un amore genuino e una grande famiglia ma non credo si renda conto di quanto questo non possa accadere con Miley. Lei stessa me ne ha parlato, non crede di volere quel genere di vita, o almeno non al momento.
Li capisco entrambi, che palle.
Finalmente ci fermiamo e la prima cosa che noto è un fast-food<<Mi è tornata fame>>

<<Non entro lì dentro neppure in una bara da morto>>

<<Sì, lo so che sei un bischero>>sussurro in italiano.

<<Cosa?>>

<<So che sei vegano!>>

Lui ride ed io salto giù dall'auto, mi sembra familiare questa strada ma non sono sicura di...oh mio Dio.
Mi fermo davanti ad un cartello e mi rendo conto non solo conoscere questa strada ma di essermi sentita parte di essa.
Qui è iniziata la mia storia, quella di Ray, non di Eleonora. È il primo posto in cui mi sono sentita a casa, con un sogno che aveva ancora un senso.
Qui non ero nessuno ma ogni giorno mi svegliavo con la sensazione di essere sul punto di riuscirci, indossavo una salopette e non abiti firmati.
Eppure solo ora mi rendo conto quanto mi manca quel periodo della mia vita.

<<Finalmente siete arrivati!>>

Meredith Venables appare sulla soglia del cancello e fa un enorme sorriso.
Non riesco a fermarmi e attraverso la stanza correndo ad abbracciarla, com'è possibile che abbia addosso sempre l'odore di soufflé?

<<Ehy, Sognatrice, devo esserti mancata tanto>>ride.

<<Certo che mi sei mancata>>dico spostandomi.

Liam arriva e sorride ampiamento, si sorridono e io mi rendo conto della situazione. Lui si alza i pantaloni<<Che c'è?>>

<<Quando vi siete conosciuti voi due?>>chiedo<<Anzi no, non voglio saperlo>>

Meredith risponde per lui<<Il tuo amico ci tiene molto a te e io sono o non sono la cosa più vicina che hai ad una famiglia?>>

<<Sei come una madre>>ammetto.

Meredith ha cambiato la mia esistenza, senza di lei non avrei mai conosciuto Chris e non avrei nemmeno mai imparato a lavorare su me stessa. Mi ha aiutato più di chiunque altro e senza mai chiedere nulla in cambio, a parte un buon menù.

<<Ma starai lavorando...>>

<<Questo Ringraziamento sono chiusa, ho lavorato così sodo quest'anno e una vacanza me la merito>>sorride<<E poi chi altro ti avrebbe tagliato i capelli gratis?>>

<<Mi conosci troppo bene>>le prendo una mano.

<<Sì, sei una mortacciona>>continua Hemsworth col cellulare fra le dita. Deve aver cercato col traduttore dall'inglese all'italiano.

Alzo gli occhi al cielo<<Non sai nemmeno cosa vuol dire, Liam>>

<<Google dice che in italiano è la tua definizione!>>

Meredith mi tira per seguirla e io sospiro<<Buttiamola sul ridere, sennò mi butto giù dalla finestra.>>

<<Di cattivo umore?>>mi domanda.

<<L'amore, sai, è una brutta bestia>>mormora Liam.

<<Sto ancora cercando un libretto delle istruzioni sull'amore>>

Mando a Chadwick la nostra posizione e lui risponde che arriverà a breve, la cosa si fa interessante.
Devo ammettere che questo posto è cambiato parecchio da quando me ne sono andata.
Meredith ha ristrutturato la maggior parte della struttura e dell'attrezzatura, è molto meno catering locale di prima. Mi fa strano sapere che qui, solo poco tempo fa, cucinavo al fianco di Tyler. E poi Edoardo...

<<Non dovevi essere a Boston?>>mi chiede lei all'improvviso.

Annuisco<<Non so se fosse proprio un dovere ma ho deciso di dare la precedenza a me>>

<<O al fatto che Evans le ha mentito su tutto per nove mesi, che è il tempo per partorire>>aggiunse il biondo.

Io e Liam abbiamo fatto velocemente amicizia a Melbourne e solo ora mi rendo conto di quanto Crispy attutisse il colpo del sarcasmo del fratello minore.
Ma almeno mi fa ridere.
Mer è incredibile, ha già fatto una postazione con una sedia e tutto l'occorrente.
È la sola che conosco che si porta sempre con sé un phone.

<<Vuoi davvero tagliarmi i capelli?>>

<<Ho le mani più ferme di un chirurgo>>mi ricorda.<<Dovresti saperlo>>

Dopo una decina di minuti a discutere se è vero o no mi arrendo. Mi siedo e lascio che lei pensi a come comportarsi, mi sono sempre chiesta come faccia ad avere sempre i capelli perfetti e ora lo so. Mi fido di lei, anche se credevo sarei finita in un vero salone di parrucchieri.

<<Allora, Liam ha ragione? Guai in paradiso?>>

<<E' da un po' che non è più il paradiso>>rispondo.<<E' complicato>>

<<Le persone complicate non sono sempre destinate a stare insieme. Di solito quelle complicate stanno con qualcuno di semplice, così che possano aggiustarle, aiutarle e amarle per entrambi.>>

Alzo un sopracciglio<<E questo che significa?>>

<<Ray, tu sei al cento per cento complicata. Senza offesa>>mi pettina i capelli <<Hai sempre visto Chris come il migliore tra di voi, quello semplice da capire. Ma adesso non è più così>>

<<Quindi non siamo più fatti per stare insieme?>>

Liam si siede accanto a me e allunga una gamba sulla mia<<Sì>>

<<Non ho detto questo! Io resto del team CHRAY o RACHRIS>>lo fulmina lei, poi torna a guardarmi<<Ma ciò che devi capire, piccola, è ciò che vuoi. Lo ami più di quanto questo ti faccia male? E sei disposta a perdonarlo?>>

<<Io non so perdonare, non ci sono mai riuscita>>

<<Ma potresti farlo per lui?>>continua<<Vedi un futuro con lui?>>

Resto ferma a guardare davanti a me, mentre lei mi bagna i capelli e li pettina. Hayley è molto brava come parrucchiera ma Meredith è amorevole, è materna con me e questo mi fa sentire al sicuro, come se potessi per un secondo smettere di combattere e respirare.
Mi ricorda mia madre, i bei momenti vissuti.

<<Chadwick!>>esclama Liam con più confidenza di quanta dovrebbe avere.

Torno alla realtà e faccio uno dei miei sorrisi più finti, nessuno se ne accorge. Chadwick è dimagrito dall'ultima volta che l'ho visto, forse si preparare per qualche ruolo.
Fa un sorriso bianco, indossa una camicia e un paio di pantaloni verdognoli. Deve aver partecipato a qualche incontro stressante.
Faccio per sposarmi, ho un grembiule sulle spalle.<<Non alzarti, tranquilla. Vedo che ci sono grandi cambiamenti in corso, in una cucina...>>

<<Noi non siamo convenzionali>>ammette Liam, stringendogli una mano.

<<Stai bene?>>chiedo.

<<Sì, tu?>>

<<Lo capiremo se i miei capelli verranno dritti>>

<<Non mettermi ansia, tesoro>>mi sgrida l'altra<<Io sono Meredith, è un piacere, signor Boseman>>

<<Mer è come una mamma per me, senza di lei non sarei dove sono e poi devo tenere un profilo basso.>>gli spiego.

Chadwick si siede e la padrona del catering si affretta a offrire a tutti dei soufflé, a parte me per via dello shampoo. E' paradisiaco sentire le sue unghie sulla cute.
Liam si diverte e Chad è incredibilmente a suo agio, racconta di Atlanta e che sua madre era un'infermiera mentre suo padre lavorava in una fabbrica tessile e gestiva un'attività di tappezzeria.
Resto sorpresa quando racconta di praticare le arti marziali fin da ragazzo ma all'epoca voleva diventare architetto.
Il telefono di Hemsworth squilla e lui sbuffa<<Vi lascio un attimo, mio fratello vuole sapere le novità>>

<<Non farlo preoccupare, per piacere>>lo supplico con gli occhi.

Lo guardo uscire fino ad incrociare gli occhi ardesia di questo incredibile attore, lui mi sorride in modo gentile<<Ti preoccupi sempre così degli altri?>>

<<Solo quando nessuno guarda>>ridacchia Meredith, poi mi dà una pacca sulla spalla.

<<A volte credo sia una cattiva abitudine, se pensassi a me stessa ogni tanto potrei fare una notte senza incubi>>

<<Ma non potresti far sparire quelli degli altri>>

Dal modo in cui mi guarda capisco cosa intende<<Quello che è successo in aereo non mi rende una paladina della giustizia, ma solo un'essere umana. E poi sono italiana, se c'è una cosa che so fare oltre mangiare è saper litigare!>>

<<Ma l'hai salvata. Lo sai che un anno fa è successa una cosa simile e invece di fermare il bastardo razzista hanno buttato giù dall'aereo il ragazzo nero?>>mi chiede<<Tu hai impedito che accadesse.>>

<<Solo perché sono stata riconosciuta>>

<<A volte, se sei il solo ad avere delle armi è giusto che sia tu a sparare>>commenta.<<Ho conosciuto attori giovani, come te o più grandi che non avrebbero mosso un dito per paura di compromettere la propria carriera. Ma io ho visto quel video, tu non ci hai pensato due volte e hai usato quel potere per fare del bene>>

Non sono certa del perché ne stiamo parlando, ma ho davvero voglia di scoprirlo.<<Chadwick, è un piacere vederti, davvero. Ma perché sei qui? Cos'è che devi dirmi?>>

Abbassa il capo e fa un sorriso imbarazzato, non ne capisco il motivo.
Chadwick ha conosciuto da giovanissimo Denzel Washington, che diciamolo, è impossibile non esserne fan.

<<Vorrei creare qualcosa che viva più a lungo di tutti noi. E' un progetto a cui penso da tanto, voglio creare una fondazione>>mi guarda negli occhi ora.

<<Una fondazione per cosa?>>

<<Per tutto. Oggi ci prende in carico solo di determinate persone con determinati problemi, uno alla volta. Me Too parla delle molestie alle donne...>>

<<Me Too è un movimento, Chadwick>>gli faccio notare e Meredith annuisce, apprezzo che non si intrometta.

Annuisce e sorride<<Lo so e io voglio quella risposta mediatica. Al mondo ci sono moltissime persone che soffrono e vengono etichettate. Voglio creare una cosa che aiuti tutti, divisa in dipartimenti ma con lo stesso nome>>

<<Di che categorie stai parlando?>>

<<Vittime di razzismo, di genere, di omofobia. Ma anche di più, ragazzi che non possono permettersi l'università. Un fondo per senza tetto, orfani, immigrati, persone con malattie terminali e quelle che non posso permettersi di pagare le cure.>>spiega<<Questa fondazione avrebbe più sedi nel paese, così da poter aiutare chiunque negli stati>>

<<Creerebbe anche posti di lavoro>>rifletto.

<<Moltissimi posti di lavoro, ci sarebbe ogni sorta di équipe e potremmo collaborare con centri di alloggio. Aiuterebbe il settore privato come quello pubblico e col tempo si potrebbe riuscire a promuovere delle leggi che arrivino al governo>>

Oh Boia! Le sue idee sono grandiose, rivoluzionare e mi lasciano senza parole.
È un sogno e io sono sempre stata una grande amante di ciò che pare impossibile.

<<È meraviglioso>>

<<È impegnativo.>>ribatte<<I soldi non sono il problema ma tutto il resto sì, l'organizzazione richiede anni e un aiuto legale e sociale, moltissimi collaboratori>>

Ed ecco che smonta il mio entusiasmo.
Ha ragione da vendere, più che una fondazione è come creare un'azienda.
C'è da scegliere la struttura, i dipendenti, lo scopo, il capitale da mettere, il costo della pubblicità e del tempo da metterci.

<<È un'impresa>>

<<Sì, per questo ti vorrei al mio fianco>>

<<Perché io?>>domando<<Perché vuoi me?>>

<<Perché tu hai speranza, hai avuto il coraggio di alzare la voce. E ho bisogno di questo, voglio te come socia>>

<<Sarebbe un onore>>gli prendo una mano, mi ha convinto in fretta. Poi mi viene in mente una cosa <<"Ci sono solo due errori che si possono fare nel cammino verso la verità: non andare fino in fondo e non iniziare.">>

<<Questo chi l'ha detto?>>chiede.

Sorrido sarcastica<<Un amico di Chris, Buddha>>

Chadwich ride sollevato e così anch'io, Liam rientra confuso<<Mi sono perso qualcosa?>>

<<Sei arrivato giusto in tempo>>Meredith poggia uno specchio davanti a me e mi sorride, mettendo la testa di fianco alla mia. In mano ha una forbice argentata<<Allora, Sognatrice, iniziamo?>>

<<Iniziamo>>

ANGOLO AUTRICE

Ci ho messo un'eternità a scrivere questo capitolo ma almeno ve ne ho regalato uno lungo e con vari ospiti a sorpresa!
È tempo di cambiamenti e credo che Ray abbia bisogno di questo, deve capire chi è e tagliare via il passato. Ci riuscirà?
Nel prossimo capitolo, LO GIURO, tornerà a parlare Chris.
Vedremo come sta passando il suo Ringraziamento senza essere grato di molto! Ma tranquilli, presto si rincontreranno.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, so quanto tenete a questi personaggi e cerco di fare del mio meglio come nel primo romanzo, dato che questo sarà quello finale.
Commentate, votate, seguitemi su Instagram e YouTube.
Un abbraccio, Doritos!

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