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Capitolo 13

SCOOBY-DOO RICONOSCE
I MOSTRI MEGLIO DI ME

Chris

Ho sempre avuto dei bei ricordi di Halloween, quando ero bambino festeggiavo facendo dolcetto e scherzetto coi miei fratelli.
Scott rubava tutti i dolci grossi, io il cioccolato, Shana le caramelle e Carly si prendeva quello che restava.
Ogni anno ci travestivamo insieme ai nostri cugini, era divertente farlo anche con gli amici, spaventavamo le ragazze.
Al collage non ci si travestiva davvero, si andava alle feste per rimorchiare, non che io avessi molto successo ma ho perso il conto di quante volte mi sono ubriacato.
Ma di fatto è una festa che amo, si trova nella mia stagione preferita e la gente fa cose folli ad Halloween, molto più che a Natale.
Ho avuto costumi davvero strani, però non mi pento di nessuno di loro, per un attore è fantastico entrare ogni anno in un nuovo ruolo.
Ed è questo che voglio per Ray, voglio che faccia cose folli, che si diverta in una festa che non ha mai festeggiato. Ho suggerito a Robert di fare un party di Halloween, qualcosa di grande, pazzesco dove tutti potevamo sbizzarrirci, un minuto dopo aveva già un piano.
Appena Ray ha saputo della festa è andata fuori di testa, era così felice che mi sono sentito meno in colpa per le mie bugie. Voglio che sia sempre felice, eccitata e dopo gli haters ha cercato di fingere che tutto andasse bene ma non le credo, si sta immergendo nel lavoro ed è brava ma a volte credo che mi stia nascondendo qualcosa di più.
E' solo una mia teoria, un presentimento e una parte di me sa che è impossibile, solo perché le ho mentito su tutta la mia famiglia non vuol dire che lei stia mentendo. Sto annegando nelle mie menzogne, più provo a dirle tutto più non ci riesco, più si aggiungono bugie.
Il telefono squilla, Ray è sotto la doccia ed io volevo raggiungerla ma appena leggo il nome di Jean, la moglie di mio padre, ci rinuncio. Vado sul balcone e chiudo la porta finestra, odio comportarmi così.

<<Pronto, Jean?>>

<<Chris, tesoro. Ti disturbo?>>risponde dall'altro campo la moglie di mio padre, la reputo la mia seconda mamma.

Loro hanno venticinque anni di differenza, mi ha aiutato molto quando avevo dei dubbi sull'età di Ray, non ho mollato grazie ai suoi consigli. <<No, tranquilla. È successo qualcosa?>>

<<No, va tutto bene. Sono passata a casa tua per vedere come procedono i lavori, sta venendo tutto davvero bene. Quando sarete qui sarà quasi finita, mancano solo i mobili e alcune cose>>mi informa.

La nostra casa a Concord non era del tutto finita, in queste settimane io e Ray ci siamo adoperati per iniziare i lavori. Non potendo andare sul posto Ray crede che mia madre e le mie sorelle, insieme a Scott, controllino i lavori che abbiamo dato alla ditta di Joseph, mio cugino. Lui è un ingegnere edile e sta facendo dei lavori davvero grandiosi dalle foto che vediamo.
Progettare una casa insieme è più complicato di quanto immaginassi, dico solo questo, non so neanche di cosa parla Ray per tutto il tempo ma lei pare un'esperta. Joseph era meravigliato dalle sue idee e della percezione dello spazio che ha, nonostante non abbia visto la casa. Secondo Scarlett è perché ha giocato troppo a The Sims da bambina.

<<Grazie, per il Ringraziamento la porterò lì e sceglieremo tutto con calma>>

<<Chiamerete un arredatore d'interni?>>

Soffoco una risata, non conosce Ray o almeno la conosce in base a come gli ho raccontato di lei<<No, non dirlo neanche. Ray ha sempre sognato di fare tutto da sola, le ho detto che la villa è enorme ma continua con la sua strada. Hemsworth le dà pure corda, mi sono arreso alla sua ossessione per Ikea>>

<<Non si può dire che sia una donna che fa annoiare, ha le idee ben chiare, questo è buono. E poi Ikea è fantastica>>la sento ridere, poi però torna seria.

<<Jean, cosa c'è? Vuoi parlarmi di qualcosa, lo sento>>

<<Cosa accadrà al Ringraziamento? Obbligherai tuo padre a continuare a mentirle o farai qualche recita?>>ecco il tono da mamma nervosa.

So bene che ha ragione<<No, ho un piano. È un miracolo che nessuno dei nostri amici abbia mai tirato in ballo la verità, neanche RDJ, penso che nessuno di loro si sia accorto della mia bugia ma non posso andare avanti, prima o poi lo scoprirà. Perciò glielo dirò quando verremo lì, il giorno prima del Ringraziamento e le parlerò di tutto, così festeggeremo tutti insieme. E' bel piano, no?>>

<<Okay ma esattamente come hai intenzione di dirle che le hai mentito per quasi un anno? Tipo "Ehy, sono un bugiardo, mi dispiace. Perdonami e andiamo a mangiare il tacchino con tutta la mia vera famiglia">>

<<Non userei proprio queste parole ma grazie per il conforto, Jean>>sbuffo.

<<Scusa, tesoro ma è vero. Tutti ti copriamo perché siamo una famiglia, facciamo così ma penso che neanche tu sai perché hai fatto tutto questo, non ce n'era bisogno>>

<<Te l'ho detto, ne ha passate troppo con la sua famiglia. Non pensavo che ci saremmo innamorati, la conoscevo appena e volevo farle una buona impressione, ho fatto una stronzata enorme. L'ho capito>>

<<Va bene. Lei come sta? La vostra fama è indomita. Ho comprato sei copie di tutti i giornali con voi sopra o le vostre interviste. Siete usciti così bene, così belli!>>esclama divertita, ha il garage pieno di cose con sopra la mia faccia.

<<E' più stressante di quanto immaginassimo. Tra il set, in più i giorni in cui abbiamo i pannelli per le foto e le interviste siamo esausti, non abbiamo più neanche tempo per divertirci o parlare>>ammetto<<Mi manca la normalità che avevamo>>

<<Vedrai che tra un anno nessuno si ricorderà di voi e continuerete la vostra relazione da dove l'avete lasciata, prima dell'Australia e di Jenny.>>aggiunge dolcemente, la sento camminare, probabilmente è in casa a guardare i giardinieri. <<Ne avete più parlato?>>

Rimango in silenzio e abbasso gli occhi sui miei jeans, il mio costume è davvero imbarazzante per la mia età ma a me piace fin troppo, io e Ray abbiamo deciso di sorprenderci a vicenda. Ho scommesso con Hemsworth e Holland che sarà Hermione Granger, secondo il biondo sarà qualcuno di più forte mentre per Tom qualcuno della Disney <<No>>

<<Perché lei non vuole o tu non vuoi?>>

<<Non lo so, entrambi. A Los Angeles, due mesi fa, ci siamo promessi di andare avanti ed io voglio dimenticare, in più non sono migliore dato che ho mentito spudoratamente.>>

<<Sto parlando di Zac Efron, Chris.>>

Lo chiamo l'Innominato, anche se è stato un nome creato da Shana. Cioè nessuno pronuncia il suo nome, ho esteso quest'informazione anche al cast.

<<Non siamo pronti, non voglio sapere come e perché. A me basta che entrambi mi abbiano detto che è stato uno sbaglio. Sono già stato tradito ma questo non è un tradimento, perché non stavamo più insieme>>

<<Ne sembri convinto ma sei sicuro che lei stia bene? Hai detto che è cambiata, forse si sente in colpa. Sarebbe normale>>

Alzo le spalle<<Ray è tante cose, Jean ma non è normale. E' sotto pressione, il lavoro, la popolarità, Leggenda che le sta addosso 24 ore su 24, tutte queste nuove proposte lavorative che ci stanno arrivando...siamo stressati ma a gennaio torneremo come una volta. Come quando ci siamo innamorati a Los Angeles>>

La sento sospirare, so che vorrebbe contraddirmi ma non lo fa, mi supporta sempre e ho già mia madre che non fa che dirmi che sto facendo l'idiota a mentire. Lo fa da mesi, odia mentire alla cognata che ha sempre desiderato.

<<Ora voglio dirti una cosa, tesoro. È facile innamorarsi di una persona complicata, la cosa difficile arriva dopo, è difficile restare. È difficile sopportare tutto ciò che ha passato e le conseguenze che si ripercuotono sul suo futuro. Una persona complicata è una persona con cui devi essere costantemente coraggioso, ci vuole coraggio non ad amarla e a non scappare, anche quando è lei a cacciarti, a mentire e questo non vuol dire che se rimani sei un santo. A volte tutto il contrario, a volte rimanendo si fanno degli enormi sbagli, ci si ferisce l'un l'altro. Sono sicura che servono i superpoteri per perdonare sé stessi>>mormora piano<<Quello che voglio dire è che state entrambi affrontando cose nuove, un cambiamento dopo l'altro e questo fa paura, perché potrebbe cambiare anche voi ma nonostante questo, nonostante tutto, non devi mollare. Scegli tu come non farlo>>

Alzo le sopracciglia, voglioso di fumare una sigaretta per calmarmi. Prima di incontrare Ray mi definivo un pessimo bugiardo, in questi mesi però ho mentito tanto che ad un certo punto quella bugia è diventata reale, mi piaceva. Mi ero immerso in quel ruolo, nella menzogna e non ne ho parlato più. Jean ha ragione, ora è tutto più difficile ed io non ho intenzione di mollare, non posso e non voglio. So che mi sono innamorato di una persona estremamente complicata ma come si dice? A cuor non si comanda.

Sento un rumore, il mio cuore perde un battito per lo spavento di essere stato beccato<<Grazie, ma ora devo andare. Ti chiamo prima di arrivare a Boston>>

Mi saluta allegramente ed io entro in camera, Ray non è ancora uscita dal bagno. Mi chiedo se Leggenda ci sarà stasera, l'ho sempre ammirato ma a volte ha uno sguardo davvero inquietante, come se riuscisse a leggere le persone. Ha un rapporto strano con la mia ragazza, è stato tremendo fin dall'inizio, non l'ho mai vista comportarsi così. A volte si danno delle risposte che fanno intimidire tutti noi, litigano spesso e anche sul set. Ray è arrabbiata con lui perché scarta molte proposte che le hanno fatto, anche prima di parlargliene.

Busso alla porta facendo un bel respiro<<Sweetheart? E' tardi, dobbiamo andare>>

<<E' meglio che non vengo!>>

Faccio una smorfia<<Che è successo? Non dirmi che non ti sei pentita del costume, sei andata a comprarlo con Hayley solo ieri>>

<<Volevo fare un classico fantasy! Sembro una versione scadente e porno>>

Trattengo una risata<<Forza, esci. Sono sicuro che stai esagerando come sempre, sarai bellissima e poi non hai visto me, sembro un'idiota>>

<<Se ridi ti uccido, Dorito!>>

La sento imprecare in italiano, amo quando lo fa o dice qualcosa sottovoce, vorrei capire ciò che dice ma alla fine mi fa comunque ridere.

Vedo la maniglia abbassarsi, faccio un passo indietro e la fessura aumenta fino a quando Ray stringendo le labbra mostra solo la testa, nascondendo il corpo dietro, è tutta rossa in viso e questo mi fa dimenticare la conversazione con Jean.
Ad un tratto Ray scoppia a ridere guardandomi, mette le mani sopra la bocca per trattenersi<<Ti sei conciato come Woody di Toy Story?!>>

Ammetto che è così, ho comprato tutto online la settimana scorsa. Stivali da cowboy di camoscio, jean, cintura con la fibbia gialla, camicia a righe senape e rossa, con il gilet a mucca. Ovviamente non mi sono fatto mancare il bellissimo cappello e la pistola finta, mio nipote Miles andrebbe fuori di testa nel vedermi così.

<<Menomale che dovevo essere io a non ridere!>>

<<Scusa, la smetto>>dice o almeno ci prova, ma fallisce.

È davvero dolce, riesco a pensare questo inizialmente <<Tocca a te, baby>>

La sua risata finisce, riesco a vedere solo il trucco molto leggero e i capelli coperti da una parrucca bianca. Fa un passo indietro, poi sospira ed ecco, sposta la porta e mi guarda imbarazzata, lo stesso sguardo di quando ci siamo conosciuti ed è caduta davanti a me.

<<Cazzo>>riesco a dire solo questo.

<<Sono Daenerys Targaryen>>ammette come se non fosse abbastanza ovvio.

Ray indossa un abito celeste lungo fino al pavimento, con dei sandali dorati che salgono fino al ginocchio grazie a dei lacci. Il vestito è macchiato da delle scaglie oro che sono parte di una specie di cintura o corpetto di metallo, la scollatura è profonda ma non lo sarebbe stata se i suoi seni non fossero più grandi della taglia. Sulle spalle ha altri due ganci oro e da lì scende una spie ci mantello leggero dello stesso colore. Per non parlare del drago finto sulla sua spalla sinistra, è identica a come era la Regina nella serie in un episodio. Ha dei bracciali sulle braccia, è sexy da morire. La mia versione da quattordicenne sbaverebbe.

<<Sei mozzafiato>>

<<Sì, se voglio far prendere un infarto a qualcuno. La scollatura...>>

<<È perfetta>>la interrompo prendendole entrambe le mani<<Dico davvero, sei realistica e in più non è per niente esagerata, se lo dico io è vero. Lo sai che so essere geloso>>

Le scappa un sorriso<<Il drago finto non è inquietante?>>

<<Sarà difficile baciarti con quel coso, mette ansia, decisamente>>faccio un altro passo appoggiando le sue mani sul mio petto<<Ma per fortuna rimedierò a questa ingiustizia tutta la notte>>

Lei ride ma sa che sono serio<<Va bene, sexy sceriffo>>

<<Non hai neanche la parte più bella del costume!>>

Fa una smorfia ed io alzo le sopracciglia divertito, indietreggio lasciando le sue dita e alzo il piede per mostrarla la suola.<<No! Non ci credo!>>

Come tutti sanno sotto il piede di Woody c'era il nome di Andy, ora, per me, c'è scritto solo Ray. <<Be', così tutti sanno che sono e sempre sarò tuo>>

Si addolcisce tanto da gettarmi le braccia al collo e baciarmi, ignoro il drago che ci fissa e ricambio. La devo rendere felice, se lo merita. Sorrido sulle sue labbra<<Dimmi che sei felice>>

Fa una smorfia stranita<<Certo che sono, perché non dovrei? Ho te>>

Le accarezzo il viso<<Voglio solo che sia una bella serata, niente lavoro, solo divertimento, amici e niente pensieri negativi. È il tuo primo Halloween ma l'anno prossimo faremo di meglio, busseremo a delle porte con Stella, promesso>>

<<Sai che cosa ho fatto il mio ultimo Halloween in Italia?>>scuoto la testa<<Mi sono vista Scooby-Doo, il film. Da bambina ero fissata con quel cartone>>

<<Come mai?>>

<<Perché Scooby-Doo ti insegna che i veri mostri sono le persone>>

Rimango senza fiato per la sua risposta, non l'avevo mai in questo modo, in effetti è una possibile morale.
Scooby-Doo, un cane, sarebbe stato più bravo di me a riconoscere i mostri come Tyler e Jenny.
Mi cadono gli occhi sulla sua cicatrice, quella sul braccio, è anche colpa mia ma non solo, credo abbia visto troppi mostri in vita sua.
Ammiro la sua forza, non nasconde quel taglio, anche se ormai non è più tanto rosso, nonostante gli altri lo vedano.

<<Vogliamo andare?>>

Arriccia il naso e insieme usciamo dalla camera, la festa è qui in hotel. Una volta avremmo fatto tutto in un altro posto, proprio come al suo scorso compleanno ma da quando siamo diventati delle icone come coppia ci sono stati dati dei paletti.
Spostarci vuol dire sempre essere avvistati, fan e paparazzi dappertutto, Feige ha chiarito molto bene sul fatto che non vuole niente del genere.
Ray è molto più seria di me in questo argomento, non vuole deluderlo.
Rimango appoggiato al vetro dell'ascensore per tutto il tempo mentre lei guarda la porta, il suo sorriso non c'è più e pare neanche notare che sono qui. Succede ormai da un po', Leggenda mi ha detto che è solo stanchezza.
A volte mi dimentico che tutto questo è nuovo per lei, il mio mondo ora è il suo.

<<Stai bene?>>

<<Cosa?>>si volta<<Sì, stavo pensando alla prossima scena del film. Sarà facile mettersi a piangere quando Tony morirà>>

Per un istante non le credo ma poi pare convincente. Le porte si aprono e mi volto prima di lei, in quel momento vedo i nostri amici, persino Elsa con i suoi tre figli.
Sono tutti mascherati ma tra di loro c'è qualcuno che si guarda in giro, lo riconosco subito.
Zac Efron è qui ed è vestito da 007.
Lui ci vede prima che Ray si sia girata, faccio qualcosa d'istinto, per mostrargli la semplice verità, cioè che questa è la mia donna, la mia ragazza.
Prendo il viso di Ray di scatto e la bacio, per la sorpresa rimane rigida inizialmente ma poi ricambia, si stacca da me ridendo.

<<E questo per cos'era?>>sorride.

Le voci nella hall si fermano e Ray si volta notandolo, la vedo subito piantare gli occhi su Efron. Non sorride più.
Troy Bolton ovviamente è a disagio, tutti ci fissano nei loro strani costumi e Hemsworth, vestito da mietitore con tanto di falce, mi guarda male sapendo il perché del mio gesto.
Ray si gira verso di me, gli occhi spalancati.
Bravo, Chris, sei un coglione.

<<Cazzo>>dice in italiano, ne ho imparato il significato dato che ama le parolacce. Ella esce dall'ascensore con il passo lungo, la seguo prima che le porte si chiudano. Si ferma per un secondo verso Zac e la famiglia, poi solleva una mano<<Mi dispiace>>

La bambina di Hemsworth urla il suo nome mentre Ray fa qualcosa che non mi sorprende affatto: scappa dalla parte opposta della festa.
Maledizione, perché scappa sempre? Perché non riesce a restare?

<<Ray!>>

Le sto per correre dietro quando vedo che anche Efron ha intenzione di seguirla, mi fermo davanti a lui. <<Dove pensi di andare?>>

<<Evans, ti prego>>mi riprende Hemsworth.

<<Vorrei salutare un'amica>>

Scuoto la testa<<Lo hai già fatto>>

<<Non fare lo stronzo>>

Stringo i pugni, come vorrei dargli un pugno in bocca. Pensare che le sue mani hanno sfiorato il suo corpo mi manda al manicomio, potrei ucciderlo.
Quella chiamata a Los Angeles, mesi fa, non ha sistemato le cose.

<<Oh, lo stronzo>>faccio un ghigno amaro<<È una parola che più si addice a te, no? Volevi essere un amico quando hai approfittato di lei?>>

<<Non sai di cosa parli!>>

<<Ehi, basta fare i cretini!>>esclama Elsa<<Vai a scusarti con la tua ragazza!>>

Il suo sguardo è tanto serio che mi ricorda quello di mia madre, annuisco contrariato. Ho fatto più film mentali su come stendere questo pallone gonfiato che quando ero un adolescente con delle riveste sulle donne.
Gli do le spalle e corro verso destra, nella zona d'aspetto dell'hotel.
Mi guardo in giro togliendomi il capello e finalmente vedo Ray davanti ad un tavolino, sta mangiando delle caramelle.
Mi avvicinò ancora prima che lei mi noti, strano che le mangi, sono alla menta e non le sopporta affatto. E se la bulimia stesse tornando? No, me l'avrebbe detto.

<<Scusa, io non so cosa mi è preso>>

Alza le sopracciglia<<Te lo dico io, Christopher. Volevi fare il cavernicolo possessivo, se non hai capito te lo spiego in modo più semplice. Hai fatto quello che fa Dodger quando vuole marchiare il territorio, ma al posto di pisciare hai fatto il resto>>

<<La metafora rende l'idea, sì.>>ammetto, scuoto la testa<<Ti chiedo scusa per il gesto ma non ti aspettare che ti chieda anche scusa per quello che provo>>

<<Che diavolo vorresti dire?!>>

<<Davvero? Io ho bisogno delle metafore, non tu? Non mi importa se sei amica di Efron, potete esserlo lontano dai miei occhi. Non voglio vederlo, né in un film, né nella tua stessa stanza>>

<<Porca troia>>impreca in italiano.

<<Parla nella mia lingua, Ray!>>la sgrido, fa un passo indietro<<Anzi, parlami e basta. Non mi parli più come prima, mi dicevi tutto>>

<<Non avevo idea che Zac fosse qui! Ma ora c'è. Che cosa dovrei fare?>>

Metto le mani sui fianchi, le credo ma sono anche infuriato<<Vai lì e digli di andarsene, io non me ne vado di certo dalla festa che ho organizzato!>>

<<RDJ ha pensato alla festa>>

<<No, gli ho detto io di farla per te! Volevo che avessi il tuo primo Halloween americano ma quel coglione me lo sta rovinando. Non capisci quanto sia irrispettoso che sia qui?!>>

Apre la bocca e i suoi occhi mi giudicano senza riserve<<E tu non capisci che ti comporti come un bambino? Sono passati mesi e ti ho già detto che tra e me Zac non c'è niente, nada! In quante lingue devo dirtelo?!>>

<<Non dovresti dirmelo ma dimostrarlo!>>

Fa un passo indietro, riconosco l'espressione da vittima che fa. Odio quando fa così, capisci subito quanto si sente ferita e non puoi non sentirti una merda.

<<Tu non ti fidi di me, vero?>>

Provo ad avvicinarmi ma ella mi scansa, mi guardo intorno notando che alla Hall qualcuno ci fissa. L'ultima cosa che voglio fare è una scenata o litigare ma non capisco perché le è così difficile capire il mio punto di vista.
Cazzo, ci è andata a letto ed io dovrei stringergli la mano? Non importa se mi ha detto come trovare Ray, non basta per perdonarlo.

<<Non è di questo che sto parlando.>>Abbasso la voce<<Sto parlando del fatto che so che è successo tra di voi, tu vorresti qui Jenny?>>

<<È totalmente diverso!>>urla staccandosi il drago dalla spalla.

<<Non lo è!>>ribatto<<Scegli, Ray! Se non lo fai andare via da qui io...>>

<<Cosa?>>mi ferma. <<Cosa farai, eh?>>

Non ho la minima idea di come volevo finire la frase, però mi rendo conto di non aver mai visto questa parte di lei, o almeno non così tanto profondamente.
Non ha paura delle conseguenze, è forte, ruggente, mi paralizza.

<<Come immaginavo>>sussurra.

Abbiamo avuto delle liti? Ora non le ricordo, di certo non ho fatto film mentali su questo ma comunque non mi sarei immaginato questo carattere.
Il controllo che sta dimostrando è nuovo, è come se volesse dimostrarmi di avere potere e vuole l'ultima parola.

<<Non costringermi, Ray>>

<<No, non farlo tu! Non c'è nessuna scelta da prendere, sei troppo accecato dalla gelosia e dal tuo fottuto testosterone per capirlo! Io amo te, non lui! Sei sempre tu quello da cui torno ma sei sempre e comunque tu quello che mi fa andare via>>mi lancia addosso il drago con tanta forza da dovermi spostare. <<Sei tu quello con ex sociopatiche, non io! E credi di poter fare delle pretese?! Ti do un'informazione, Chris Evans! Io non ti devo assolutamente niente!>>

Rimango catatonico alle sue parole, come se fossi incastrato nel cemento. La guardò oltrepassarmi sbattendo i tacchi a terra ma non va verso la festa, ma diretta all'uscita dell'hotel.
E di nuovo, come una certezza che mi fracassa il cuore, la vedo abbandonarmi.

ANGOLO AUTRICE

E questo è solo l'inizio!
Un po' vi aspettavate una lite? Credo fosse ora, per due ragioni: la prima è che ogni coppia litiga, secondo che dopo tutto quel silenzio prima sarebbero scoppiata.
In più lo so che vi mancava Zac, purtroppo non lo vedremo interagire con Ray!
Nel prossimo capitolo ci sarà il continuo di questa lite e ammetto che mi è piaciuto molto scriverlo! Insieme posterò un loro video in italiano!
Commentate, votate e seguitemi su Instagram! (The stories of hope).
Un bacione, miei Doritos.

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