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Capitolo 58

BACHECA

Los Angeles.
È assurdo come in realtà mi sia mancata.
Scendere dall'aereo mi ha fatto venire i brividi, per un secondo ho ricordato la prima volta che sono arrivata, l'ansia e l'eccitazione nel vedere la bandiera americana.
Però quella che atterra a LA è una persona diversa, nuova, più forte e di nuovo sola.
No, non proprio sola.
Davanti a me, mentre tiro la valigia rosa cipria intravedo due maschi sorridenti e differenti fisicamente.
Uno è alto, muscoloso, vestito con dei pantaloni Nike della tuta grigi, una maglia bianca a maniche corte e dei palloncini in mano, almeno sei di colori pastello come il giallo, rosa e azzurro.
L'altro invece è più basso e magro, con dei jeans strappati, una maglia nera e una felpa uguale, in mano tiene un foglio con scritto "PER LA NOSTRA AMICA".
Scoppio a ridere e prima che mi vedano inizio a correre sui tacchi, la gente esausta mi fissa senza riconoscermi ed io sembro l'unica felice di essere qui.
Lo so che sono le 5 del mattino ma non posso essere contenta? Almeno per una volta nella mia vita mi sveglio così, di solito a quest'ora fingo di non odiare tutti e tutto.
Salto letteralmente addosso a Cameron, mi è mancato così tanto, mi solleva da terra senza farmi cadere, ride e annuso il suo profumo che mi ero dimenticata. Mi ero dimenticata dei capelli ribelli, il sorriso smagliante, le braccia lunghe e più forti di quello che sembrano.

<<Mi sei mancata!>>urla facendomi girare.

Scendo e gli stampo un bacio sulla guancia, è assurdo come mi sia sembrato lontano ma allo stesso tempo è come se non ci fossimo mai lasciati, forse perché ci siamo scritti e chiamati ogni giorno da Boston.
È come avere la certezza che domani ci sarà.
Poi sorrido e mi lanciò ad abbracciare Nate, le sue braccia muscolose mi circondano, mi accarezza i capelli dolcemente e posa un bacio sul mio orecchio, anche lui mi è mancato. Non lo vedo da un mese, da New York precisamente, da quando tutto andava nel verso giusto.
Mi stacco e gli prendo la faccia tra le mani, ha i capelli più lunghi e un po' di barba, è cambiato nonostante sia passato un mese.

<<Hai un aspetto diverso>>mormoro alzando le sopracciglia.

<<L'amore fa questo effetto>>ride Cam.

Nate fa una smorfia e calpesta forte il piede del suo nuovo amico ballerino, rido ma è una risata apatica, che non prova niente.

<<Scusa, lo so che l'amore è tabù per te..>>

<<Solo perché sono single e ho il cuore sfracellato non vuol dire che non sia felice per te. Come si chiama la fortunata?>> chiedo.

<<Valery, l'ho conosciuta sul Set. È carina, divertente e forte, fa parte della troupe della scenografia>>

<<Aspetta..cosa vuol dire che sei single? Zac Figaccione Efron non è il tuo ragazzo? Ieri mi hai detto così!>>esclama Cameron mentre Nate prende la mia valigia e io prendo i palloncini.

<<16 ore fa ci siamo lasciati>>annuncio senza alcuna tristezza, so di aver fatto bene.

<<Cioè prima di partire? Ma lui lo sa?>>

<<Si che lo sa>>alzo le spalle ridendo<<Lo abbiamo deciso insieme>>

<<Non pensavo fosse possibile, lasciarsi di comune accordo>>spiega Nate mentre ci giriamo per andare vero l'uscita.

<<Siamo adulti. Ha capito che non lo amo, è stato indolore e siamo buoni amici. Lo siamo sempre stati>>

<<Solo che limonavate>>ride Cam prendendomi per mano.<<Aspetta, siete arrivati in 3° base?>>

<<Traduco : avete fatto sesso?>>continua Nate.

<<Gesù, siete incorreggibili e impiccioni. Si, lo abbiamo fatto, una volta>>

<<È così pessimo a letto? Non sembra>>dice Cam mentre attraversiamo.

Tiro indietro la testa scoppiando a ridere<<Cameron!>>

Nate apre lo sportello della sua jeep aperta gialla, nessun tettuccio. Il cielo è colorato di arancione visto l'ora, vado dietro  attaccandomi alla sbanda davanti a me, i sedili neri sono morbidi.

<<Siamo solo interessati, siamo maschi>>sottolinea Nate, si conoscono da un'ora e sono già così amici?

<<Siamo arrivati in 3° base e Zac è magnifico come vi immaginate. Solo che è stato diverso, sbagliato. Non so perché l'ho fatto, ma non avrei dovuto.>>sospiro.<<Sono le cinque del mattino, dobbiamo per forza parlarne?>>

<<Si, perché sono rimasto sveglio per te>>mormora Nate accendendo l'auto, me lo sta davvero rinfacciando.

<<Io mi sono svegliato alle 4>>

<<Va bene, beh, è stato diverso. >>ripeto.

<<Diverso?>>esce dal parcheggio.

Metto la testa tra i due sedili e appoggio il capello nero sul sedile, mi accorgo di non essere stanca, problema del fuso orario, a quest'ora è giorno a Melbuorne.
Accendo il telefono e arrivano molte chiamate, Scott di nuovo e...non voglio vedere chi mi ha chiamato.
Scrivo un messaggio a Crispy dicendo che sono salva e decido di spegnere il cellulare, non voglio pensare ai mille problemi.

<<Abbiamo riso, siamo caduti dal letto, è stato dolce, premuroso, mi sono sentita a mio agio. Finito?>>chiedo rossa in viso.

<<Mentre le tue altre esperienze sono state più profonde?>>chiede Nate.

Nella mia vita ho fatto sesso solo con due persone e onestamente non penso sia negativo, neanche positivo forse perché non sono un esperta ma perché lamentarmi?

<<Diverse>>ripeto mettendo una mano sulla spalla di Cam.

<<Vuol dire più intense>>risponde Boyce.

<<Non ne voglio parlare. Io e Zac non siamo  innamorati, era attrazione fisica, ed io avevo bisogno di quello in quel momento. Ma siamo più verso l'amicizia che l'amore.>>

<<Bene, ora abbiamo capito>>commenta Nate virando.

<<Dove stiamo andando?>>

<<A fare colazione, mica alle cinque del mattino siamo qui per non fare niente>> ride Cam.

<<Mi sembra giusto>>

Tiro fuori gli occhiali da sole per nascondere il mio viso, raccolgo i miei capelli biondi mettendoli di lato, devo cambiarmi.

<<Non giratevi>>li avverto.

<<Non c'è neanche il tettuccio!>>

<< Spogliarello?>>chiede Nate mentre alza il volume della musica.

Rimango zitta, mi ricordo di come Tyler avesse detto la stessa parola quando ero salita in macchina con "Lui". Otto mesi fa.
Sospiro e apro la valigia sul sedile di fianco a me, prendo una gonna di cotone marrone non troppo aderente con una serie di bottoni in mezzo. La passo sotto il vestito nero e prendo una maglia scura, abbasso la parte sopra rimanendo in reggiseno, con un movimento imbarazzato e veloce mi sistemo la t-shirt. Sono pronta, sistemo tutto e mi alzo in piedi tenendomi alla sbarra mentre Nate parcheggia, metto la maglia nella gonna e poi alzo gli stivali estivi fino al ginocchio scendendo.
Cameron fischia ed io rido lasciando il telefono in macchina, non ho intenzione di avere pressioni.

<<Gnocca a ore 12>>mi guardo alle spalle<<Parlo di te, Ray>>

Scuoto la testa ed entro nella tavola calda, solo una volta dentro mi accorgo di dove sono. La stessa tavola calda in cui ho conosciuto Nikki e Hayley, il giorno in cui ho scoperto della comparsa Marvel.
Cristo Santo, sto vivendo nel passato o quello mi perseguita.
Ero una'altra persona allora, avevo i capelli castani e non biondi, ero terrorizzata e volevo solo avere una vita e fare l'attrice senza distrazioni.
Ci sediamo in un tavolino con le poltrone morbide, la cameriera che mastica una cicca con aria esausta prende le nostre ordinazioni.
Nick sarebbe orgoglioso di me, prendo dei pancake ma non ho finito, bacon e uova con spremuta d'arancia.

<<Hai fame, eh?>>ridacchia Nate mentre davanti a lui si posano delle uova strapazzate, caffè e bacon.<<Quando torneremo sul Set ti farò fare il triplo dell'allenamento>>

<<Dici che sono ingrassata?>>roteo gli occhi.

<<Tesoro, sei uno schianto>>mormora una nuova cameriera, è più vecchia ma ha un sorriso dolce.

<<Sono d'accordo>>inizia a mangiare Cam.

<<Io ti ho già vista!>>esclama ancora.

<<Sono venuta qui a gennaio, con altre persone>>

<<No, sono sicura di averti visto al telegiornale o cose simili!>>

<<Ha davanti Cameron Boyce e Ray Sebalfino>>le fa l'occhiolino Nate divertito e fiero.

<<Cameron Boyce, tu non hai fatto quel film comico?>>

<<Si, un weekend da bamboccioni ma ero più piccolo>>

Lei prende un Nokia dalla tasca del grembiule della divisa, poi si gira e fa una foto a Cameron che sorride.

<<Tu, ragazza? Ti ho già vista! Ne sono così sicura>>

<<Nessun film mio è ancora uscito al cinema.>>

<<Lei è la ragazza a cui il mondo ha dato la caccia>>alza la forchetta Nate.<<È sempre sulla CNN>>

<<Non sempre, a volte>>mi giustifico.

<<L'Angelo Triste!>>

<<Cosa?>>domandiamo in coro io e Cam.

<<La foto ad Atlanta, non lo sai? Ti hanno battezzata così>>risponde il mio coach.

<<Oh Madonna, ora mi chiamano anche cosi>>sbuffo.

<<Dobbiamo fare una foto, sei la persona più famosa che è entrata qui!>>
Annuisco e sorrido nello scatto, ancora non riesco a credere che lo abbia detto, non riesco ancora a sentirmi famosa.<<Le metteremo nella bacheca!>>

<<Chi altro c'è nella bacheca?>>domanda Cam.

<<Comici locali, ballerine di burlesque>>

<<Wow, ne sono onorata. Può portarmi del gelato al limone?>>

<<A quest'ora?>>annuisco<<Certo, per te tutto! Ce lo abbiamo>>

Lei se ne va con occhi sognanti e scoppiamo a ridere, tornare a Los Angeles non è male come mi aspettavo.
Per due ore stiamo lì a mangiare, a ridere, a raccontarci la nostra estate, è come se non fossi ne Ray ne Eleonora.
Queste versione di me è senza nome.
Quando usciamo rientriamo in macchina e decidiamo, alle sette del mattino, di andare in spiaggia.
Non per fare il bagno ma per correre, ed eccoci qui. Nella sabbia con già gente che ha preso il suo posto con lo sdraio, forse non è stata una buona idea visto che adesso sono "popolare", però voglio fare ciò che voglio.
Mi tolgo gli stivali e lego i capelli in una coda alta, Cameron si butta per terra e accende della musica dal telefono.

<<Facciamo una scommessa>>rido.

<<Va bene, Capo>>annuisce Nate.

<<Ricordo ancora quelle sequenze e se penso a quanto il mio corpo abbia sofferto per colpa tua vorrei urlare. Quindi ora vediamo chi è più forte>>

<<Con le sequenze? Ray, non sai combattere, fingi di farlo>>sospira togliendosi la felpa.

<<Non hai idea di cosa sappia fare quando il mio istinto di sopravvivenza vuole combattere>>

<<Sono le sette e mezza, ho ancora le uova in gola>>

<<Ha paura>>ride Cameron.

<<Hai ragione, Angelo. Ha paura>>

<<Non ho paura!>>urla.

<<Provalo>>alzo le sopracciglia in atteggiamento di sfida.

<<Cosa vinco se ti batto?>>

<<Cosa vuoi?>>

<<Ad Atlanta andiamo a bere, tu paghi>>

<<Ci sto, coach>>

<<Non hai detto cosa vuoi tu>>

Mi guardo in giro, poi poso gli occhi sulla mia pelle e sorrido<<Dopo che ho vinto mi portate a fare un tatuaggio e tu paghi>>

<<Sei pazza, l'ho sempre detto>>

<<Io l'ho sempre saputo>>alza la mano Cameron riprendendoci.

<<Ci sto anch'io, ragazza>>

Sorrido mentre si toglie le scarpe e poi la maglia, ha un fisico perfetto e muscoloso ma nonostante io lo abbia visto mille volte penso sempre che c'è una sola persona in grado di farmi venire pensieri poco puliti. Ma lui mi ha spezzato il cuore.

<<Non uccidetevi, uno di voi ha un due film da fare>>

<<Entrambi ne abbiamo due>>sospira Nate<<Allenerò un ragazzo per un altro film d'azione, Mission Impossible>>

<<Congratulazioni>>esclamo<<Vogliamo iniziare?>>

Ride e tira indietro la testa, nello stesso momento però prova a darmi un pugno, mi abbasso disorientata.

<<Bastardo, non hai avvisato!>>urla Cam ridendo.

<<Ops, mi sono dimenticato>>

Appena finisce di parlare gli do un calcio al ginocchio.

<<Ehy!>>grida Nate.<<Segui le regole>>

<<Ops, mi sono dimenticata>>

Ed è così che lui per svariati tentativi prova a colpirmi e infatti  prendo due pugni al fianco, grido e finisco a terra, mi prende per le caviglie tirandomi, penso a Tyler, non mi sono fatta battere da quel traditore.
Ma quel giorno ho conosciuto Voldemort.
Mi giro mettendo le unghie nella sabbia e poi libero una caviglia, con quella lo colpisco al petto, riesco a farlo cadere.
Non ci penso due secondi e mi fiondo sopra di lui cercando di tenerlo fermo ma mi sovrasta, finisco sotto mentre mi tiene i polsi.

<<Sembra che mi ubricherò tra molto poco>>

Sorrido, come se avessi già vinto. I suoi occhi blu mi fissano, so che è innamorato ma Nate ha sempre avuto una debolezza per me, sin da Edimburgo.

<<Perchè mi guardi così?>>Chiede curioso allentando la presa delle sue gambe stretta tra le mie ginocchia.

<<Non mi ero mai accorta di come siamo complici, è strano ma ci capiamo subito>>

<<Siamo stati per sette mesi sempre insieme>>

<<Forse ho sbagliato modo per stare insieme a te>>dico con voce sensuale.

<<Che intendi?>>domanda arrossendo.

<<Forse è vero, le brave ragazze vanno in Paradiso ma le cattive governano l'inferno>>

<<E tu cosa sei?>>

<<Sono come Joan, una Regina e le regine vanno ovunque>>

Con questa affermazione sento che è come se ci fossi solo io, sorrido e gli do un calcio in mezzo alle gambe, nei suoi gioielli, nelle palle. Mi sono spiegata?
Tira un urlo e cade di lato, mi alzo tirando giù la gonna, faccio un inchino e Cameron in piedi, mi da un bacio sulla guancia.
Mi piego e metto gli stivali alti fino al ginocchio, sistemo i capelli e tolto la sabbia dove riesco, non mi aspettavo di vincere.

<<Lo hai distratto>>sorride Boyce.

<<Ho visto la sua debolezza e l'ho colta>>

<<Dove vai?>>balbetta Nate mentre prova ad alzarsi, ha la faccia rossa e riesco veder una vena esplodere sulla sua fronte.

<<Andiamo a fare questo tatuaggio>>

<<Ti ha battuto, amico>>ride Cameron aiutandolo.

<<Ma stai zitto, mi ha ingannato!>>

Nate si riveste mordendosi le labbra dal dolore, mi sento poco in colpa. Il calcio nelle palle lo vorrei dare a qualcun altro ma non posso, non ci riuscirei.

<<Scusa, ma non eri innamorato di Valery?>>

<<Che c'entra lei? Il mio amico non può essere controllato>>

<<Il tuo amico?>>chiedo.

<<Il mio uccello>>

<<Nate!>>urlo scoppiando a ridere.

<<Scusa, pene. Il mio pene.>>

Scuoto la testa e salgo in macchina, dietro. Per mezz'ora vaghiamo cercando un tatuatore aperto e mi ricordo di Andy. Per questo motivo scendiamo, alle otto, davanti al suo negozio.
Non dovrebbe essere aperto ma chissà, magari si.
Busso alla porta di vetro vedendo che è chiusa, però ci sono delle luci.
Faccio per girarmi e la porta si apre, tutti e tre fissiamo la ragazza bionda che sbadiglia.

<<Ray!>>

<<Ciao, Andy>>

<<È così strano vederti dal vivo di nuovo, dopo averti seguita via social e telegiornale.>>

<<Sono anche bionda, come te>>

<<Tu sei più bella>>

<<Siamo qui per un tatuaggio>>taglia corto gentilmente Nate.

<<So che è presto, non ho un appuntamento ma ho vinto una scommessa e vorrei una cosa piccola>>

<<Per te, Ray, non c'è orario. Entrate>>

Il negozio è caldo, andiamo in un 'altra saletta, mi sento più felice per questo.
Cam e Nate si siedono su due sgabelli a rotelle ed io inizio a raccontare ad Andy cosa desidero.

<<Ali d'angelo>>ripete Cam<<Perchè?>>

<<Mia nonna, senza di lei non sarei mai venuta in America. È morta e ha lasciato la sua eredità a me>>

<<Solo a te?!>>domanda Nate solo aver fischiato.

<<Si, la mia famiglia, cugini e zii, i miei genitori, solo io ho avuto tutto. Lei mi ha amata anche se non era tenuta a farlo come tutti gli altri, non mi ha mai mentito e sapeva che stavo male. Era strana, non era la tipica nonna di Up, beveva, fumava, bestemmiava a volte, però mi ha insegnato che essere diversa non è un male>>

<<Cerco dei modelli e te li porto>>

Per venti minuti guardiamo il raccoglitori delle ali e alla fine ne trovo uno. Dove farlo è stato difficile, sulla caviglia? Sul polso?
Alla fine dietro il collo.
Mi fa togliere la maglia e sollevo i capelli più che posso mettendomi a pancia in giù, Cam mi tiene la mano a destra e Nate a sinistra.

<<Come sta C..>>

<<No!>>dicono in coro i due maschi.

<<Cosa?>>domanda lei con in mano l'ago.

<<Scusaci, solo non parliamo e non diciamo il suo nome>>

<<È solo "Lui" o Voldemort>>mormora Cam alzando le spalle<<È una legge universale>>

<<Va bene>>sospira Andy con una smorfia confusa.

<<Bene, visto che io ho perso la scommessa e dovrò pagare, ora tu soffrirai e questo vuol dire che potrai dire qualsiasi cosa>>

<<È vero, puoi dire tutto sotto questa tortura>>annuisce Cam.

<<L'altro tatuaggio è in ottimo stato, brava Ray>>sorride la tautattrice.<<Cos'è successo?>>

<<Giusto, Rachel. Cos'è successo?>>

<<Nate, sei uno stronzo>>commento stringendo le mani dei due, fa male.

<<Lo faccio per il tuo bene>>

<<Non siamo in un film, non siamo in una favola, avrei dovuto capirlo>>mormoro a me stessa.

<<A cosa ti riferisci?>>domanda Andy.

<<Mi ha tradita, che poi non è un tradimento se non stai davvero con qualcuno. Quindi non è successo niente in realtà>>

<<Qualcosa è successo se hai il cuore a pezzi>>

<<Non importa, non mi importa più>>

<<"Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono la medesima cosa">>

<<Emily Brontë>>rispondo<<Beh, si sbagliava. Non  c'è nessuna corrispondenza d'amore, ne di fottutissime anime. L'amore fa schifo>>

<<Si, l'amore fa schifo. Ha il potere di farci male, di farci bene, è come essere drogati ogni volta che lei o lui compare davanti a noi. Ne vogliamo di più e abbiamo una fame chimica nel nostro corpo per loro, per i loro sorrisi, labbra, occhi, siamo affamati di tempo perché ne vogliamo di più. >>

<<Associ l'amore alla droga? E' una metafora strana>>scuote la testa Cam.

<<Ma è vera, quando quella persona scompare è come essere in astinenza. Ci sentiamo morire, come se niente avesse un senso e ne vogliamo ancora>>

<<Ha ragione, solo, non drogarti Ray.>>mi accarezza i capelli Nate ridendo. Che idiota.

<<Sei tu che ti fai le canne>>lo prendo in giro.

<<Non dovevo dirtelo e poi me le facevano quando avevo diciassette anni, sono cresciuto ora!>> esclama.

<<Tu stai bene?>>dico stringendo la mano di Cam, lui sposa il suo sgabello  mettendosi davanti a me. Sa di cosa parlo, solo che gli altri non lo sanno. Osservo le sue lentiggini, come una costellazione.

<<Sto bene, Angelo>>

<<Mi sei mancato>>

<<Anche tu, Scemotta>>

Non so quanto passa, forse un' ora intera o di più mentre dico parolacce, chiedo pietà a Gesù, faccio piangere Cam e Nate per il modo in cui stringo loro le mani, ridiamo e parliamo, poi conosco il fidanzato di Andy che è molto simpatico. Torno a piangere, a ridere e Andy mi domanda se facciamo una foto ma le dico che il mio IPhone è spento in macchina.

<<E' finito!>>esclama Cam. Gli mollo la mano<<Grazie a Dio, avevo la mano in cancrena>>

<<Fai piano>>mi intima Nate. 

Sorrido leggermente e mi alzo andando verso il vetro, con due specchi riesco a vedere il bellissimo tatuaggio. Le due ali spiegate delicatamente, è davvero straordinario. Poso una mano sulla bocca commossa<<E' spettacolare>>

<<Sono felice che ti piaccia, adesso lo copro e lo sistemo>>

Venti minuti più tardi fa come aveva detto, mi regala un vasetto di crema da mettere sopra e quando le dico dell'intervista dice che posso farlo respirare per mostrarlo al pubblico, in base al vestito che lo Show mi farà mettere. Mi rivesto facendo attenzione e sollevo i capelli in uno shignon, andiamo verso l'entrata e noto che sono le undici del mattino.
Nate paga fissandomi, ridiamo e lui sospira, cosa facciamo adesso? Fino a stasera, devo essere nello studio 1 alla cinque del pomeriggio e poi si trasmetterà l'episodio speciale in diretta, quindi non voglio sbagliare perché tutta l'America mi vedrà, non sono in ansia, non ancora.

<<Che vogliamo fare?>>domanda Cameron una volta saltati in macchina.

<<Non ho idee, forse dormire?>>chiede Nate.

<<Dormire, dove? Non ho una casa>>alzo le mani in aria trattenendo uno sbadiglio.

<<A casa mia, dormiamo e poi pranziamo, poi ti portiamo da Ellen. Che ne dici, Boyce? Vieni con noi?>>

<<Certamente>>sorride.

Forse non è un piano divertente ma sono stanca e sull'aereo ho dormito molto poco, ho bisogno di non avere le occhiaie in televisione e di cercare di fare qualsiasi altra cosa che non sia pensare.
Perché pensare mi uccide.

ANGOLO AUTRICE.

Benvenuti in un nuovo capitolo!
Manca così poco alla fine del libro!
Che ansia!
Cosa pensate del tatuaggio?
Di Nate e Cam? Vi aspettavate che erano loro?
Come trovate Ray?
Fatemi sapere!




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