Capitolo 1
QUESTO LIBRO È DEDICATO A CHI
AMA PIÙ DI QUALSIASI COSA QUALCUNO CHE NON POTRÀ
MAI AVERE.
A CHI OGNI GIORNO AFFRONTA
SFIDE CHE SEMBRANO
INSORMONTABILI.
È PER VOI, I VERI EROI.
UN NUOVO INIZIO
Frank Lloyd Wringht una volta disse
"Ribalta il mondo di lato e tutto quello che non è fissato finirà a Los Angeles", io ho ribaltato tutto il mio di mondo e sono qui, su una panchina di metallo alle otto di sera a Los Angeles, in un parco di nome MacArthur.
La mia conclusione per Wringht è che tutto e tutti sono attaccati al pavimento perché sanno qual è il loro posto, sanno cosa vogliono dalla vita e la ottengono. Solo io sono finita qui perché non conosco il mio futuro, non so quale sia il mio posto nel mondo e se ne ho uno, è più complicato di quello che sembra.
Avere un lavoro, qualsiasi professione non definisce chi sei, fare la cassiera non fa di te qualcuno, avere legami, amare da morire qualcuno o amare il proprio mestiere ti lega al suolo e ti dà un posto.
Io non ho legami, ho rotto tutti i ponti, non mi sono mai innamorata e anche se fosse non so se avrò mai quel tipo di amore, un amore inspiegabile. Mi immagino ciò che voglio da quando sono nata, nella mia testa sembra essere tutto così raggiungibile ma la realtà è che sono piuttosto lontana da dove vorrei arrivare.
Ho lasciato tutto perché sentivo di essere nata nel posto sbagliato, mi sento bene qui, ora riesco a respirare senza avere la sensazione d'annegare ma non ho una stabilità e i soldi che ho non voglio usarli tutti.
Eppure i miei sogni non sono l'ultima cosa a cui dovrei pensare, prima devo trovare un appartamento decente. Non che i motel siano brutti ma... in effetti non sono un granché. E poi devo avere un lavoro temporaneo, ovviamente in nero, che mi permetta di fare i provini per diventare attrice.
Sono qui con il visto da turista di tre mesi.
Sono arrivata in questa bellissima città tre giorni fa, in tre giorni ho fatto sei casting e ho visitato dodici case, ovviamente non è andato bene niente. Siamo solo a gennaio.
L'ultimo appartamento che ho visitato oggi è stato tremendo, era sporco e un cinquantenne in carne, ubriaco e con i denti gialli ha cercato di chiudermici dentro, menomale che la porta fosse tanto vecchia da spezzarsi sotto il suo corpo una volta perso l'equilibrio, sono scappata.
Sul giornale tutti gli annunci sono troppo costosi, su internet anche o gestiti da persone strane ma c'è ne ancora uno.
Uno che mi dà speranza, il sito dice che è giovane, benestante, single, ha 24 anni, lavora e affitta una stanza a 350 dollari al mese, per ora mi sembra il più ragionevole visto quanto è grande e pazzesca la casa. Devo solo uscire da questo parco e sarò lì.
Se c'è un Dio, ti prego, dammi una sola possibilità!
Sospiro e mi avvio tirando la mia grande valigia, non ho portato molte cose da Firenze, voglio iniziare una vita nuova anche se il mio visto da turista non lo sa.
Passano almeno cinque minuti quando Google Maps mi dice di essere arrivata, mi fermo e alzo lo sguardo sulla casa, è una palazzina di mattoni di due piani con ai lati due palme altissime, grandi finestre dai lineamenti neri.
Vado verso il citofono, torno a guardare il telefono, Tyler Venables. Non è un cognome che ho già sentito, suono e spero che qualcuno risponda, l'orario sul mio smartphone dice che è giusto ma sono piuttosto sfortunata e ho tutta la voglia di arrendermi.
<<Chi e'?>>una voce metallica risponde, faccio un salto e sorrido.
<<Sono venuta a vedere la camera in affitto, mi chiamo Rachel Sebalfino>>
<<Okay, entra pure. Secondo piano, porta a destra>>
Apre il portone e sollevo la valigia mentre salgo le scale di marmo, c'è anche l'ascensore. Mi piace per adesso, busso alla porta a destra e dopo qualche giro di chiave essa si apre.
Davanti a me appare un ragazzo, occhi verdi, alto almeno 1.75, castano, spalle larghe, braccia allenate, sorriso bianco, sopracciglia folte, un pelo di barba ai lati del viso magro, indossa una maglia azzurra, delle vans e dei boxer da bagno. Appoggio la mia valigia sorridendo, lui allunga la mano e me la stringe, deve allenarsi molto, sembra sicuro.
<<Ciao, sono Tyler Venables.>>la sua voce è gentile, mi studia da capo a piedi. Mi sento a disagio con i miei jeans skinny, una maglia rosa e le mie vans.
<<Ciao, sul sito c'era scritto di venire verso quest'ora>>
<<Hai fatto bene, prima di farti vedere l'appartamento devo farti delle domande.>>
Mando giù la saliva annuendo e spero di sembrare adeguata alla situazione, forse non vuole donne? No, sennò non mi avrebbe fatto entrare, forse non vuole aspiranti attrici? Non sarebbe la prima volta.
<<Non voglio sembrare scortese ma non ho ancora trovato un coinquilino non strano. Hai un ragazzo?>>
<<No, sono arrivata da tre giorni in America>>rispondo.
<<Capito, sei una che fa feste? Tante feste con alcol o cose simili?>>
<<No, in realtà non ho mai dato una festa in vita mia. Bevo poco, non mi capita spesso di farlo>>
<<Quindi nemmeno droga? Erba o altre stupefacenti?>>
<<No, ho provato tre anni fa a fumare una semplice sigaretta ma non mi ha fatto sentire niente>>commento alzando le spalle, lui sorride.
<<Sembri una brava ragazza. Entra, la prendo io la valigia>>
Continuo ad annuire, non solo perché è la persona più gentile e normale con cui ho parlato per un appartamento nelle ultime 72 ore ma perché ho la netta sensazione che questa sarà casa mia per un po'.
Non sentivo un aria così positiva da tanto, devo smetterla di volere tutto subito, devo andare con calma.
L'entrata subito mi stupisce, i muri sono come all'esterno, mattoni rossicci, è una specie di loft.
Sulla sinistra c'è una grande libreria all'interno del muro piena di libri che non vedo l'ora di guardare attentamente, davanti a quella due poltrone marroni di cuoio e un divano bianco a due posti.
Il soffitto sopra quella zona è pieno di lucine ed è più basso a causa di un secondo piano collegato a una scala verniciata di bianca, più al centro dove c'è un altra finestra è presente una tavolo di quercia e il soffitto sembra molto più lontano. Sotto le grandi vetrate ci sono molte piante, sembra che gli piaccia la natura e tra esse c'è un amaca a sedia sospesa a forma di palla di vimini. Ci sono molte lucine in realtà, a destra c'è un letto matrimoniale con un piumino leggero bianco, sotto dei cestini sintetici e un tappeto morbido che mi ricorda il pelo di un orso polare. Sopra la testata c'è un quadro dei Queen, a destra un armadio chiaro di legno e appeso al soffitto un grande ramo unito da molte radici.
<<Qui dormo io>>indica il letto<<Ma metterò un paravento davanti al letto, così se devi uscire prima non ci saranno problemi>>
Sta parlando come se questo appartamento fosse già mio, non ho intenzione di interromperlo e di fargli cambiare idea.
<<Quella>>indica la cucina di metallizzata con un bancone<<E' la cucina totalmente attrezzata, io cucino o almeno amo fare la pasta per lavoro>>
Con la coda dell'occhio guardo il prezzo sul mio telefono e mi accorgo di un piccolo ma enorme problema, c'è scritto da 350 dollari. Non ho letto "DA."
Sono ancora in tempo per scappare ma non voglio, questa è l'unica mia occasione, non posso continuare a cercare e sono stanca di letti rumorosi e di ragnatele negli angoli, erano quelli meno costosi.
<<La porta bianca a destra è il bagno, c'è ne uno, c'è spazio anche per le tue cose, non ti preoccupare. C'è sia doccia che vasca, due lavandini e degli armadietti>>annuisco pensierosa<<Ora ti porto nella tua stanza.>>
Saliamo le scale mentre con i suoi muscoli lascia la valigia in cima alla rampa, è una camera aperta. Ci sono tre muri, uno dove c'è la finestra, l'altro davanti al letto e uno dietro esso, nessuna porta e una ringhiera colma di altre lucine che si affaccia al centro della casa dove c'è il tavolo da pranzo.
Il letto è come il suo ma le coperte sono verdi acqua, un armadio di legno bianco, un tappetino blu notte, uno specchio, una sedia a dondolo dall'aria vecchia ma pulita, di fianco una pianta grassa piena di spine e la cosa mi spaventa. C'è una scrivania sotto la finestra nera, una piccola mensola dove mi piacerebbe mettere i miei libri, un comodino con una lampada di pizzo e dei portafoto vuoti.
<<Ti piace?>>mi domanda.
<<E' bellissima>>
<<Beh, puoi già stare qui. Per la paga, puoi pagare alla fine del mese, non mi interessa la caparra>>
<<A proposito dell'affitto. Questa casa è un paradiso, sono stata in posti terribili ma con affitti bassissimi, dove però sono letteralmente scappata. Non ho ancora un lavoro ma lo troverò e sul sito ho appena visto che c'è scritto " Da 350 dollari...>>
<<Non ti preoccupare, Rachel. Lo capisco, cancella quel " Da">>
<<Mi stai dicendo che va bene sono se pago solo 350 al mese?>>sorrido.
<<Si>>commenta con le mani sui fianchi<<E per il lavoro posso aiutarti>>
<<Davvero?>>
<<Io lavoro con mia zia Meredith, lei è la proprietaria di un servizio di Catering. In realtà facciamo anche corsi per coppie o anziani, giovani che vogliono imparare a cucinare e così via, io mi occupo di fare i primi, pasta e cose così. Ti pagherebbe in nero fino a trovare una soluzione per cambiare il visto in lavorativo. Preferisci servire o cucinare?>>
<<Cucinare, senza dubbio.>>
<<Sei italiana, giusto?>>
<<Vengo da Firenze>>
<<Potresti insegnarmi qualche ricetta!>> esclama entusiasta<<Sai cucinare altro?>>
<<Si, in realtà si. Sono brava nei dolci e non me la cavo male con il salato>>
<<Domani mattina vado al lavoro, che ne dici di venire con me?>>
<<Si, certo! Grazie! Sei un miracolo!>>lo abbraccio d'istinto e lui mi circonda con le sue braccia sorpreso, mi stacco subito dopo imbarazzata<<Scusa, scusa!>>
<<Oh, no, Rachel. Non ti scusare, davvero. Non è un problema, mi fa piacere>>
<<Sono leggermente fuori di testa, forse dovevo dirtelo prima>>
<<Che gusto c'è ad essere normali?>>mi domanda alzando un sopracciglio.
<<Non c'è ne>>sorrido.
Scuote la testa e annuisco, credo che mi piacerà stare qui. Tyler sembra un bravo ragazzo e sta cercando di aiutarmi, cosa che trovo così speciale perché di solito nessuno mi offre il suo aiuto. Ma posso fidarmi?
<<Che ne dici di conoscerci meglio? Siediti, ti piace la limonata?>>
<<Si, molto>>mormoro mentre mi siedo sul divano bianco, è morbido.
Va in cucina e versa la bevanda in due bicchieri lunghi e stretti, torna da me mentre io mi guardo intorno, alla mia destra c'è una televisione.
Come può un ragazzo così giovane permettersi tutto questo?
La mia testa elabora mille teorie, prendo tra le mano il liquido freddo e assoporo ogni attimo, sta davvero succedendo?
Ho una casa per davvero? È stato veloce.
Si, ed è la più bella casa che avrei mai potuto desiderare.
Tyler si sede nell'altro angolo del divano e mi fissa con i suoi occhi verdi.
<<Posso farti una domanda?>>mossa audace da parte mia.
<<Certo, coinquilina>>
<<Come mai costa così poco l'affitto? Come puoi permetterti questa casa? E come mai non ha già un coinquilino?>>
<<Avevi detto una domanda, sono tre>>ridacchia<<Posso permettermi questa casa per via del divorzio dei miei, mio padre è un avvocato importante. Molti soldi e molte case, nella divisione dei beni mia madre ha avuto questa casa e alla fine, a 18 anni l'ha ceduta a me. Lei vive a Seattle adesso. E con il mio lavoro mi pago le bollette ma è troppo grande solo per me ed è costosa da mantenere, prima c'era un altro coinquilino : il mio migliore amico ma ora vive più vicino al suo lavoro, lo conoscerai sicuramente, ti piacerà>>
Sorrido, magari, per la prima volta avrò degli amici. Amici veri, questo mi provoca delle nervosismo! Rachel! Non ti azzardare a fare l'asociale!
Dovrei smetterla di farmi illusioni, non devo aspettarmi niente e le cose belle arriveranno.
<<Mi dispiace per i tuoi genitori>>
<<Non dovresti. Sono del parere che quando l'amore è finito è inutile continuare a torturarsi per stare insieme. Non credi?>>
<<Non mi sono mai innamorata, non ne ho idea>>
<<Beh, nemmeno fidanzata?>>chiede.
<<Si, c'è stato un ragazzo ma non ero innamorata di lui. È una vecchia storia>>
Chiudo il discorso subito, a disagio nel parlare di me con una persona che conosco da venti minuti ma che mi sta cambiando la vita.
Prende il mio bicchiere vuoto e sospira come per pensare a qualcosa.
<<Voglio conoscerti bene, Rachel Sebalfino>>
<<Anch'io, Tyler Venables.>>
<<Ma prima credo che ti abbia bisogno di cambiarti e di rinfrescarti. Ho visto che hai portato ben poco, dovremo fare compere>>
<<Sarebbe divertente.>>
<<Così ti faccio conoscere i miei due migliore amici>>
Mi alzo<<Come dovrei vestirmi per fare buona figura con tua zia domani?>>
<<Hai un vestito estivo non elegante? Tipo a fiori o cose così?>>annuisco<<Bene, mettilo. Ti sveglio alle nove, io ora devo uscire>>
<<Grazie, Tyler.>>
<<Buonanotte>>
<<Notte.>>
Vado in cima alla scale mentre lo sento accendere la televisione, apro la valigia mettendo tutto sulla scrivania e mi tolto velocemente i vestiti mettendomi il mio pigiama a pantaloncini verdi.
Mi chiedo come si sentissi colui che viveva qui, sembra che domani lo conoscerò e potrò chiederglielo di persona.
Prendo la mia borsetta da bagno e la poso sul comodino, tutti i miei trucchi e le cose necessarie, infondo alla valigia prendo la foto mia e di mia nonna.
La poso sul comodino lanciandomi sul letto, è grazie a lei se sono qui.
Con la sua morte ho ricevuto tutto ciò che aveva, per la mia famiglia è stato un colpo, nessuno si aspettava avesse cambiato il testamento.
La mia vita era prefissata, dovevo diventare una maestra d'asilo ma quei soldi mi hanno cambiato la vita, la lettera anche.
Diceva che dovevo fare ciò che era giusto, dovevo seguire i miei sogni e il mio cuore.
L'ho seguito, il mio è in America.
TRAILER
ANGOLO AUTRICE
Il primo capitolo.
Ci credete che per postare questo capitolo ho dovuto farmi convincere da altri che hanno letto alcune parti?
Ci tengo, questa non è sola una storia per me ma molto di più e vorrei che lo fosse anche per voi.
Ogni venerdì aggiornerò!
So che vi aspettate Chris, pensavate ci fosse già qui ma ho scelto di fare le cose con calma. Di spiegarvi la sua scelta di vivere in America, il suo voler essere attrice, alcune amicizie comuni e piccolo spoiler CHRIS ARRIVERÀ NEL CAPITOLO 3 e poi non andrà mai via!
Troverete ogni attore Marvel, altri invece più famosi ed altri con un grande cuore ma senza fama ma mai dire mai, non tutte le amicizie durano.
Spero che la trama vi sia piaciuta!
Andate su Instagram, lì posterò le News dei capitoli o le immagini di outfit che saranno anche qui, le immagini delle case reali, Photoshop ed altro.
Spero che vi piaccia anche se siamo solo all'inizio.
Un bacione!!
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