Il medico uscì dalla sala parto.
-È nata?- chiese con gli occhi colmi di gioia John.
-Sì. Può entrare.- rispose il dottore sorridendo gentilmente.
John non aspettò neanche un secondo ed attraversò in fretta la stanza verso il letto di sua moglie. Lì trovò Mary, semisdraiata, con la neonata stretta al petto. Aveva delle bellissime guancee paffutelle, i capelli castani un po' riccioluti e gli occhi color miele. Agitava leggermente le braccine e guardava con gli occhioni meravigliati la madre, che non smetteva di sorriderle. A John faceva pensare a qualcuno, ma non sapeva bene chi. La guardò più attentamente e capì: i capelli riccioluti. Sherlock. La tolse dalle braccia della madre e la sollevò: la piccola sorrise, per niente spaventata. Le scoccò un enorme bacio sulla guancia e la rimise in braccio a Mary. Restarono così a conversare con sguardi, sorrisi, abbracci. Erano finalmente una famiglia. John interruppe il tutto:
-Ho già pensato al nome...
-Bene, come si chiamerà?- fece Mary.
-Sherlock.- disse John piegando lievemente un lato della bocca.
-Ma....è da maschio...
John dentro di sé rise, ripensando alla sua ultima conversazione con l'amico.
-No, non è vero. È un nome da femmina.