DYLAN'S POV

Driiiin!!! 

Mi stavo godendo degli attimi di pace prima di scendere per cenare con quell'antipatica di mia madre e mio padre quando uno squillo ruppe quel sottile velo che in quel momento mi ricopriva. Mi alzai dal letto e pigramente mi avviai alla scrivania dov'era poggiato il cellulare.

Appena vidi il contatto che chiamava, accellerai verso la scrivania e in un secondo risposi.

<<Pronto?>>

La voce era proprio la sua. Niente segretarie. Era proprio LEI. 

<<Hey Dylan, come stai?>>

<<T-tutto bene, Jennie. Tu?>>

<<Bene, grazie>>.

Mi guardai allo specchio e decisi di buttare un asso che avevo nella manica: era una ragazza comunque carina e dovevo provarci: almeno avrei scoperto se potevo interessarle o meno.

<<Cara, mi hai chiamato perchè da quando me ne sono andato non smetti di pensare a me, vero?>>

Jennie esitò, ma se la conosco bene, mi sa che aveva alzato gli occhi al cielo.

<<No... Beh veramente volevo chiederti se ti andava di uscire... Non ho nulla da fare stasera, come sempre... Tu?>>

Mi riguardai allo specchio alzando il sopracciglio destro. Ero convinto di aver fatto colpo.

<<Ti pare che io abbia qualcosa da fare? No ahah, certo che vengo con te, dove andiamo?>>

<<Ehm... Non so, possiamo passeggiare o magari andare in quel centro commerciale aperto tutta la notte... Ti va?>>

<<Sisi, va benissimo, alle 9>>

<<Alle 9>>.

<<Ci vediamo dopo bambolina... Ciao>>

<<Ciao Dylan, a dopo, e non chiamarmi bambolina>>

Chiusi.

OH SI. Avevo fatto colpo anche stavolta. D'altronde, chi può non resistere a questo bel faccino?

Ci stava proprio un post. Pensai ad una posa carina. Poi alzai il telefono e...

Pronto per te bambolina...

Sì: le si addiceva il soprannome "bambolina", perchè in fondo, lei, così delicata e pura, sembra fatta di porcellana, così fragile ma fortissima dentro. 

Pensai che per fargliela vedere l'unico modo era lo stato di WhatsApp. Così la postai lì e bloccai la visione a tutti i contatti tranne che a lei. Poi provvidi a cambiare il suo nome da Jennie a Bambolina.

 Aspettai un po'.

Ancora non l'aveva visto.

Pensai quindi di prepararmi per la serata, per poi escogitare un piano per uscire e rientrare qualche ora dopo inosservato.

Mi stavo allacciando una scarpa quando finalmente arrivò una notifica.

Bambolina

Ahahah, certo, pronto per me eh? Allora porta anche dei contanti, potrebbero servire alla tua "bambolina" : )

Ahahah, no scherzo. Comunque anche io sono pronta...

Devo trovarti un soprannome.

Guardai l'ora. Erano le 20:50. Pensai che il momento di evadere era arrivato.

Facendo attenzione a non far rumore, scesi cautamente le scale e mi avviai verso la porta.

I miei non c'erano: non erano in casa. C'era un bigliettino sulla porta: Papà ha una cena di lavoro ed io devo riordinare gli archivi e risolvere questioni economiche. Torniamo tardi. La signora Lu arriverà a momenti e ti preparerà la cena. Vai a letto presto. Non fare cavolate. Notte. Mamma.

<<Perfetto!>> urlai.

Chiamai la signora Lu e le dissi che non doveva più venire. Fatto ciò, misi il mio sorriso migliore e corsi dalla mia bambolina. 

Non ci credo, l'ho detto davvero? Mia bambolina?