Capitolo 2
Sebastian
"Che palle sto bar. I drink saranno anche buoni ma non c'è niente di niente, nessuna figa in vista e sto Tiziano Ferro di sottofondo mi sta rompendo i coglioni".
"E sembri una femmina cazzo!" Antonio sa essere una palla al piede quando vuole.
Neanche a me piace questo bar. Non è Milano,ma in questo posto sperduto sembra essere l'unico buco dove bere qualcosa. Al diavolo mio padre che ha voluto che venissi con lui.
" Ma facciamoci un giro,mi sto scocciando!".
"Hai per caso le tue cose?!Hai cambiato l'assorbente?!"
"Stronzo,e cretino io che ho lasciato Cristina per seguirti in questo inferno".
E parla,parla,parla ... Ma perché diavolo l'ho supplicato di venire?! Serata di merda e invece...
"Mariooooo"
"Ragazze!'
.... La vedo.
Prima felice, poi imbronciata, arrabbiata,triste,felice,euforica e tutto nel giro di mezzo secondo. Poi dicono che le donne non sono lunatiche!. Ma il suo sorriso e i suoi occhi. Le luci nel locale sono soffuse e nonostante ciò emana più luce lei di quanto non faccia il sole in pieno giorno. Continuo a guardarla però lei non sembra essersi accorta di me. Si siedono non lontane da noi, credo proprio che siano di casa qui. La sua amica è una macchinetta,non fa che parlare; andrebbe d'accordo con Antonio.
Il barista, Mario se ho capito bene, porta loro due cocktail, saranno ottimi come i nostri. Ci sai fare Mario,però non prenderti troppa confidenza. Mi da quasi fastidio che lei gli rivolga tutte queste attenzioni mentre a me neanche uno sguardo. Ad un tratto l'amica intercetta il mio sguardo, il solito sguardo da cagna. Si sono bello lo so,non serve che tu sbavi. Quanto odio le ragazze così,ma lei è diversa,lo so.
Da quando Sebastian parli da solo?E poi Dio,per una ragazza!Le ragazze servono ad una cosa sola, punto. L'amore,i sentimenti,il fidanzamento sono sono parole,non esistono. Potrei portarmela a letto, vederla negli occhi quando viene gridando il mio nome...
All'improvviso alza lo sguardo ed io sono come paralizzato,mi sento come una falena che si è avvicinata troppo al fuoco. Non posso e non voglio abbassare lo sguardo. Ma è troppo breve il momento, per poco non cade dalla sedia. Soffoco una risata. Cazzo quella sua amica oltre che cagna è anche violenta.
" Ma mi stai ascoltando?Andiamo,ORA!"
E prima ancora di poter proferire parola,prima di poterla guardare di nuovo, Antonio mi ha trascinato fuori.
"FANCULO ANTONIO!"
E se Sebastian fosse rimasto..Cosa sarebbe successo? La storia contiuna,grazie e buona lettore. Se avete idee o altro,scrivetemi :*
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