CAPITOLO I - rincontri
{ALESSANDRO}
Sono appena arrivato in via Tiburtina e non riesco neanche ad ammirare la grandezza di tutti questi studi uniti insieme che aprono i cancelli p r farci entrare all'interno della parte di "Amici".
Entrati ci fanno stare nella sala di danza, visto che è molto grande e noi siamo in tanti.
Noto già molti ragazzi e ragazze e mi sembrano tutti super bravi; oggi ci sono solo i cantanti, ai ballerini faranno fare i casting domani.
Mi dirigo ad un gruppetto di 6/7 ragazzi e ci presentiamo.
Vicino a noi c'è un gruppetto di ragazze e anche loro si stanno presentando.
Ad un certo punto sento uscire dalla bocca di una delle ragazze del gruppetto un nome che avevo già sentito, me lo ricordo bene perché é un nome particolare, provo a capire di chi si tratta scrutando con la coda dell'occhio le ragazze.
No! Non ci credo! Ma é proprio...
{GIORDANA}
Ed eccomi a tentare a ancora la sorte
A tentare la sorte.
Mi viene in mente un brano di Vasco Rossi: "io sono ancora qua... E già... É già..."
Ha proprio ragione.
Forse sto solo perdendo tempo perché so che non verrò presa e tra i cantanti che provano a realizzare il mio stesso sogno ne ho già sentiti 3 in sala relax che ripassano le loro canzoni e sono tutti fantastici. Livello altissimo.
Vedo delle ragazze e mi avvicino per presentarmi a loro.
«ciao. Io sono Ellynora» dice togliendosi le cuffiette dalle orecchie.
«piacere mio, sono Giordana»
«io invece sono Noemi»
Vicino a noi ci sono dei ragazzi che avranno 20 anni o pochi di più.
C'è un ragazzo che mi sta osservando, cambio visuale e torniamo parlare con le ragazze, finché non sento ancora degli occhi puntati addosso, allora lo guardo un attimo e ha un viso che mi sembra familiare.
Mi si avvicina e lo guardo attentamente.
«Giordana... Angi?»sgrana gli occhi
«Alessandro Casillo. Sei davvero tu?»
Ci fiondiamo subito sulle braccia dell'altro.
«non ci credo. Non ti vedo da quando avevi 15 anni, com'eri piccolo» non riesco a trattenere la gioia.
«già, sono passati 7 anni ormai. Hai cambiato look vedo. Molto rock»
«esatto. Appena fatti i 18 anni li ho tagliati»
«ti stano bene, mettono in risalto il tuo viso»
«-sorrido super imbarazzata- grazie»
Una strana sensazione prevale la mia mente, come se sapessi già di questo rincontro.
Perché sto provando questo?
•
«sei qui per una rivincita quindi?»
«esatto. So che questa volta ce la posso fare»
«magari avessi anche io tutta questa autostima -faccio una mini risatina di rassegnazione- sai, quando provi per anni ad entrare in un talent ma tutte le volte non ti prendono, dicendoti
che c'è sempre qualcosa che non vada; avendo visto passare davanti ai tuoi occhi persone che ora sono qualcuno, una di queste persone è pure un professore di quest'anno» abbasso lo sguardo ma sento che viene subito risollevato da una mano e mi ritrovo la faccia di Ale davanti alla mia e mi imbarazzo tanti che mi diventano rosee le guance.
«devi stare tranquilla -dice con tono rassicurante, molto rassicurante- okay?»
Annuisco leggermente e vedendolo sorridere, sorrido anche io.
«ragazzi cominciamo con i casting. Vi chiameremo uno ad uno e dovrete esibirvi davanti ai prof, se decideranno di farvi andare avanti, passerete al secondo step dove sarete in gruppetti e vi esibirete. I prof sceglieranno chi mandare alla puntata dei sabato»
Ci spiega la voce nelle casse.
Ritorniamo entrambi seri e ci mettiamo composti sul divanetto mentre continuiamo a parlare.
Ho scoperto che ha fatto un libro.
•
«Alessandro Casillo, è il tuo turno» mi guarda improvvisamente
Gli tocco la guancia per rassicurarlo e penso di esserci riuscita visto che è tornato a sorridere.
Esce dalla palestra e si accende la televisione su cui vediamo le audizioni degli altri aspiranti cantanti.
Mi alzo a prendere un caffè finché non capisco che la sua esibizione è già iniziata, lo sto sentendo dal mobile vicino all'entrata e devo dire che è fantastico; ora ho si che ho ansia.
«buongiorno come sto? come stai?
Chissà se ancora tu mi pensi mai
É da un po' che non sono lo stesso, fingo di essere felice da quando ti ho perso»
Spero tanto lo facciano passare.
«e allora come stai? Come sto?
Ed il mio orgoglio ti risponde "bho"
É da un po' che nemmeno parliamo e se penso a poco fa c'era sempre un "ti amo"»
Mi ricordo che quando fecimo Sanremo Giovani fosse fidanzato, non parlavamo molto, mi bastava andare sui suoi social per capirlo.
«e dimmi pure se con lui va meglio
Q costo di poi stare sempre peggio
A costo di restare sempre sveglio
Che tanto la partita è finita in pareggio»
«e adesso che siamo così distanti,
Che siam passati da amarci ad amanti,
Che facevano invidia a tutti quanti,
Ed oggi più di ieri non voglio rimpianti.
E quello che voglio è sorprenderti e, so che è difficile ma senza te, nulla ha colore ne immagine, e se lo vorrai, perché non amici?»
Rudy si è alzato per togliergli l'asta col microfono e rimane a cantare solo con la voce non amplificata dalle casse.
L'esibizione è finita e non l'hanno fermato quindi passa al secondo step.
Non ci credo.
«complimenti Alessandro, ci vediamo al secondo step» sorrido come una deficiente
Mi siedo su un puf e mentre chiamano una ragazza per i casting.
Mi avvicino alla macchinetta del caffè dove Ale se ne sta facendo uno.
Gli circondo il collo col braccio e voltandosi capì a chi appartenesse e in un batter d'occhio anche con l'altro braccio gli circondo il collo e il mio corpo si unì con il suo in un abbraccio che definirei come, bello. Solo bello.
«lo sapevo che saresti passato»
«ora manchi tu Giordi»
«questo non so se succederà -dico mettendo fine all'abbraccio-, è difficile per me, lo sai»
«devi stare tranquilla, altrimenti non ce la farai» annuisco minuta mentre chiamano la prossima persona che dovrà fare i casting.
•
«adesso, qui davanti c'è tua figlia
Che stringe la tua mano
E prova a rompere il silenzio
Silenzio che è passato
Come l'acqua sotto i ponti
Per tutti questi anni, quanti anni
Perché non me li racconti?»
1 lacrima passa sul mio viso
«adesso che non c'è più niente da capire
Ti guardo dentro agli occhi
E gli occhi non sanno mentire
Com'erano i capelli, di mia madre da ragazza
Com'erano quei baci, sotto io sole di un bel cielo in una piazza»
2 lacrime
«quante volte ad aspettarti e tu, dov'eri?
Quante notte sveglia e tu, non c'eri...
Avrei dovuto stringerti più forte senza mai lasciarti andare
Avrei voluto un bacio a mezzanotte il giorno prima di Natale
Farti capire, che ho bisogno di mio padre»
3° lacrima
Non sono l'unica a cui scendono le lacrime, anche Stash e Rudy si sono commossi. Alex non lo so, sembra apatico.
«tu hai le palle» mi dice Stash a fine esibizione
In parte aveva ragione e in parte no.
«ci vediamo al secondo step» l'affermazione di Rudy mi riporta alla realtà; faccio un sorriso mischiato al dolore post esibizione.
Sono sotto shock, sono passata. Non ero mai andata così avanti.
Varco l soglia della porta e Ale si avvicina a me abbracciandomi in modo veloce.
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