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~"She without me"~ (21)

La foto sopra è tutto.
Ah dimenticavo, Colton è Riv.
Lalalaa

" Gridarsi 'ti odio' sorridendosi un'attimo dopo, ma si è spento il fuoco, guardami dentro e cadi nel vuoto"
-Soli (assieme)

SCENE FORTI, NON CONSIGLIATE AI MINORI DI 14 ANNI.

Seconda parte del capitolo con la mia love jenniferloreenzini, dite grazie a lei per la scena, porno, po porno *ditemicheconoscetequestacanzone*

Nel momento in cui arriviamo davanti alla discoteca ricordo di dover comprare le sigarette.
<Ragazzi io devo comprare le sigarette> esclamo seccato.

<Andiamo assieme?> domando e loro annuiscono mentre Robert va a dirlo a Greg.

<La rossa è davvero carina> esclama Robert mentre Matt annuisce vigorosamente.

<Somiglia molto a Rox> ridacchio facendo girare verso di me velocemente Dylan.

<Non metterla in confronto con quella troia> sbotta facendoci ridere.

<Hai ragione, infondo che io sappia ha scopato solo con me e altri cinque, circa> dico facendogli gonfiare la vena pulsante sul collo.

<Di sicuro Hailey non sarà di certo un'angioletto dato che ieri sera era in discoteca> cantilena lui facendomi saettare subito verso di lui.

<Che cazzo hai detto?> ringhio prendendolo per la maglietta.

<Riv lascialo stare> blatera Matt.

<Ho detto che ieri sera era in discoteca> dice provocatorio.

<A te chi l'ha detto?> indago.

Il pensiero di Hailey in discoteca, da sola.
Cristo.

<Brandon> afferma.

<Brenda cosa?> urlo stringendolo di più.

<Ho detto Brandon, Riv, è maschio e ha un pene> ride mentre la mia vista diventa nera.

<Andiamo> dico solamente lasciando Dylan e entrando al tabacchino.

****

Entriamo dentro la discoteca e vedo il viso della rossa cadaverico.

<È successo qualcosa?> chiede Dylan preoccupato.
Ma cosa gli interessa?.

Ruoto gli occhi al cielo.

<Niente> risponde il moro velocemente.

Bugie in vista.

<Cosa si beve?> domanda Miller sedendosi su uno sgabello cominciando a girare.

<Un whisky> dico al barista.

<Liscio> preciso sedendomi nello sgabello guardando le corte ma tanto belle gambe della rossa.

<Stessa cosa.> risponde non sapendo neppure cosa ho preso.

Incrocia le gambe sotto il mio sguardo e di conseguenza la sua gonna si alza pericolosamente di più mentre il moro le lascia baci nell'ultimo posto dove gli e li darei io.

I capelli, ruoto gli occhi al cielo.

Ma tu con Hailey lo facevi.

Mi ricorda la mia cazzo di coscienza.

<Grazie> sussurro al barista mentre porto alla bocca il bicchiere di vetro colorato.

Comincio a vedere già tutto più chiaro.

<Cosa diavolo è?!> sbotta girandosi verso di me.

<Whisky liscio, è troppo per te, troietta?> provoco ridacchiando.

<Non ho voglio di scherzare con te, amore.> dice enfatizzando sull'ultima parola.

Vedo Dylan venire verso di me.

<I ragazzi sono già scomparsi> sbotta incazzato.

<Rilassati> raccomando fissandolo andare via.

Dov'è la rossa?.

Vuole giocare a nascondino?
Io ci sto.

La vedo tra la folla mentre scuote i fianchi fissandomi maliziosa.

La fisso ridacchiando e scuotendo la testa mentre mi accendo una sigaretta, vediamo quanto resistere a non essere presa in considerazione dal mio corpo ma solamente dai miei occhi che bruciano su di lei.

Vedo che prende la mano di Dylan stringendolo contro di sè.

Con Dylan, davvero?.

Mossa sbagliata, sirenetta.

Vado verso la folla e comincio a ballare fino a quando una mora non viene al mio fianco mettendosi ad ondeggiare il suo sedere proprio dove non batte il sole.

Se Hailey facesse una cosa del genere.

<Sei bello> ammette fissandomi con i suoi occhi da cerbiatta.

<Scopriamoci un po'> continua aprendo i primi bottoni della mia camicia.

****

Vedo Dylan spalancare gli occhi e lasciarla lì, sconvolta e ferita nell'orgoglio.

Rido lasciandomi andare con la ragazza davanti a me che non fa altro che toccarmi.

<Riv facciamo sesso?> mi chiede una voce stridula da dietro.

Pensavo fosse più difficile, ma allora è davvero vuota.

Una di quelle conchiglie bellissime, vuote, quelle che non appena le poggi l'orecchio sopra emettono il loro canto della sofferenza.

<Fammi pensare> dico togliendo la mora dal mio fianco.

<Non so, non è che mi verrebbe qualche malattia?> chiedo ridendo.

<Sta' zitto, puttanella.> sbotta facendo capolinea tra le mie labbra che sanno di fumo e di whisky.

La mia lingua iniziano a giocare con la sua mentre le sue mani vagano sul mio petto semi scoperto.

Audace, tanto audace.
Faccio scendere le mie mani lentamente verso le sue natiche stringendole con violenza.

<La mia macchina.> esclama lasciando un'umida scia di baci sul mio collo.

Fa così caldo.

<Okay> le rispondo con affanno cominciando ad indietreggiare fino all'uscita.

Dopo aver aperto la sua auto con la chiave che in precedenza aveva posato all'interno del suo reggiseno si trova a cavalcioni sul mio corpo, con foga mi sbottona la camicia lasciandomi a petto nudo.

<Dannazione, cosa diavolo sto facendo.> sbotta.

<I-io non posso. Zayn.> Borbotta cercando di convincere sè stessa.

Comincio ad accarezzare le sue gambe salendo sempre di più.

<Troietta?> domando alzando ancora di più la gonna arrotolandola sulla sua vita.

<Oh, fanculo.> esclama armeggiando con i bottoni dei miei jeans.

<Non dirgli niente.> afferma abbassandomi i pantaloni fino alle caviglie.

A me non me ne frega un cazzo della sua relazione con Zayn.

<Perché?> chiedo facendo toccare i nostri sessi separati da solo due strati di tessuto.

<Perché se m'importa di lui, vuol dire che ci tengo e se ci tengo quando lui crollerà io crollerò con lui.> dice parlando per l'ultima volta.

Accarezza durante il discorso la mia erezione da sopra i boxer neri ricevendo come mia risposta un gemito.

Mi è sempre piaciuto vedere le donne prendere il controllo.

Mi sfila i boxer infilando la mia lunghezza all'interno della sua bocca.
Sento la punta del mio pene accarezzarle la gola.

Sento la mia vista e il mio respiro spezzarsi e lei senza indugi ingoia tutto.

Ha le guance rosse, e i capelli attaccati alla fronte per via del sudore e le labbra gonfie, rosse e lucide.

Afferro i suoi fianchi e inverto la situazione.

Il suo capo sfiora la portiera mentre le sue gambe sono intorno al mio corpo.

<Fottimi, bambolina.> ansima desiderosa di sentire il mio membro dentro di sè.

Le mie labbra imprigionano il suo capezzolo ormai turgido, mentre le mie mani stringono possessivamente le sue natiche.

<Non ti ho sentita bene.> dico con un sorriso sghembo sul viso.

<Fottimi, ti prego fottimi.> supplica sentendo il mio membro appoggiato sulla sua entrata.

Entro dentro di lei con una spinta dura e violenta che provoca un urlo da parte sua.

La macchina venne scossa dai nostri gemiti mentre io entro ed esco dentro di lei.

Sento i tonfi che provoca il suo bacino contro il mio.
I miei sensi sono devastati, sconnessi, concentrati solo su quello che mi sta facendo.

So che non ci vuole ancora tanto prima che l'acool sparisca e Hailey torni, ma per la prima volta dopo tempo non penso piú al nero che mi circonda.

Una spinta, un'altra e un'altra ancora. Il suo viso nel mio collo, il suo respiro spezzato contro la mia gola.

Le sue gambe iniziano a tremare e capisco che è questione di secondi prima che viene.

Con l'ennesimo urlo si fa travolgere finalmente da un lussurioso e spossante orgasmo.

Io, per la seconda volta faccio colare il mio liquido biancastro sul suo ventre.
<É tardi.> afferma non appena il suo respiro diventa regolare.

<È stato divertende> ribatto cercando ossigeno dentro quell'auto.

<Già.> concorda recuperando la sua maglia.

Si sta troppo stretti.

Alzo di nuovo il boxer e il jeans al mio bacino e mi distendo un' attimo sul sedile, respirando.

Non facevo sesso da troppo tempo.

La guardo, è con lo sguardo per terra mentre si rimette la maglia e non capisco cosa non va in lei.

Apre la portiera e una folata di vento la colpisce in pieno.

Cosa diavolo ha nella schiena?
Nel momento in cui l'ho toccata ho sentito qualcosa di ruvido.
Una cicatrice, dei tagli.

<Non hai i tuoi amici da recuperare?> domanda guardandomi.

<Saranno con qualche ragazza, tranne Dylan> rido fissandola.

<Che hai nella schiena?> domando.

<Cicatrici.> sussurra.

< Promemoria.> continua giocherellando con una ciocca dei suoi capelli.

<Mi servono per ricordarmi che ovunque io vada, non posso nascondermi, lui è sempre con me.> spiega accennando un sorriso, un sorriso che fa spesso, un sorriso vuoto.

<Capisco> dico senza voler sapere altro.

Ho già dei miei problemi e non m'importa dei problemi altrui, infilo la mano nella mia tasca destra e prendo il pacchetto delle sigarette, lo apro e sono di nuovo 19 sigarette.

Di nuovo.

~Inizio Flashback~

lasciandomi il pacco di sigarette nel comodino, mi avvicino e leggo il nome "Malboro" e il pacchetto è rosso lo apro e all'interno ci sono 19 sigarette.

L'inizio di tutto.

~Fine Flashback~

<Puoi non fumare nella mia macchina?> domanda notando il pacchetto di sigarette che stringo tra le mani.

<Ci abbiamo appena scopato> esclamo ridendo e rigirando il pacchetto di sigarette tra le mie mani.

<Cosa diavolo hai contro le sigarette?> borbotto accendendola e sputandole il fumo in viso.

<Ho sempre creduto che ci siano modi migliori per uccidersi.> afferma sventolando la sua mano davanti al suo viso.

<Sei un fottuto idiota.> dice tossendo leggermente.

<Non credo ci sia modo migliore per morire che fumare e drogarsi...o almeno credevo così> ammetto anche a me stesso, abbassando la sigaretta e girando il viso verso il finestrino dell'auto.

<Morire per mano di una dipendenza è la cosa peggiore che ti possa succedere, non importa se questa sia l'alcool, il fumo, la droga, l'amore. Morire per mano di una dipendenza vuol dire perdere se stessi, essere deboli, e non tutti hanno la fortuna di poterselo permettere.> esclama giocherellando con una ciocca dei suoi capelli.

<Non quando la debolezza ti viene contro come un pugno in faccia, un calcio sullo stomaco o un urlo durante la pioggia, non quando la tua debolezza diventano due occhi che non potrai mai avere> sbotto fumando.

<Allora il bimbo ha un cuore.> si mette a constatare divertita incastrando i miei occhi nei suoi.

<Anche tu hai un cuore> affermo incatenando i suoi occhi ai miei.

<Hai un cuore per come hai evitato di fargli fare una brutta figura al moro con me.
Hai un cuore per come ti lasciavi baciare i capelli.
Hai un cuore per aver fatto andare via Benjamin.> elenco.

A me non può fregarmi.

<Ce l'ho sempre avuto un cuore, ed è stata questa la mia condanna. Amare troppo gli altri mi ha portato nella merda. Sto cercando di spegnere un'incendio con gli sputi.> annuncia appoggiandosi all'auto.

<Io ho da poco un cuore, e mi sta portando nella merda> esclamo aprendo lo sportello.

<Ti ci abituerai, io l'ho fatto.> Annuncia con una scrollata di spalle.

Allunga la mano e mi afferra la sigaretta che ho tra le dita, probabilmente si può fare sí e no ancora qualche tiro.

<Cosa diavolo fai?> esclamo guardandola.

<Hai già fatto troppe cose sbagliate oggi, vattene Riv.> dice pronunciando per la prima volta il mio nome.

Ho fatto troppe cose sbagliate.

<Come ti chiami?> domando curioso di sapere se il suo nome si adatta perfettamente al suo essere.

<Lydia, bambolina.> si presenta portando la sua attenzione sulle sue unghie.

<Non ti si addice proprio> ridacchio guardandola.

<Io ti avrei chiamato, Ariel> continuo facendola ridacchiare.

<Ariel.> ripete ridacchiando.

<É tardi, va a dormire Riv.> dice raggirando l'auto.

<A mai più> sussurro uscendo dall'auto.

<Ah, e comincia ad amarlo> le raccomando facendole l'occhiolino.

<Buonanotte troietta.> esclama
salutandomi.

Non ho mai visto una persona così tanto simile a me.

****

Busso.

<Non disturbare> sento la voce di un'uomo tuonare da dietro la porta.

Dove cazzo si è cacciato Robert?
E Matt?.

Giro l'angolo e becco Robert parlare al cellulare con qualcuno.

<Dove cazzo eri?> esclamo e lo vedo sussultare chiudendo velocemente il cellulare.

<Con chi parlavi?> domando guardandolo sospettoso.

<Una ragazza niente di ché, voleva solamente il bis> ride falsamente.

Lasciamo stare.

<Dov'è Matt?> gli domando e lui fa spallucce.

<Sarà in qualche stanza> risponde con indifferenza.

Continuo a bussare in tutte le stanze fino a quando la voce di quel cretino non mi capita sotto tiro.

<Occupato> esclama mentre sento dei gemiti soffocati da parte di una ragazza.

<Ti aspettiamo in macchina, coglione> urlo sentendolo ridere.

****

<Allora, bella scopata?> domanda Robert vedendo Matt entrare.

<Amo le ragazze di Seattle> sospira facendoci ridere.

<Anch'io> ghigno mentre tutti si girano verso di me.

<Cosa diavolo hai fatto?> chiede Dylan.

<Una sirenetta mi provocava> esclamo facendo eccitare i miei amici dai sedili posteriori.

<Sei un'idiota> urla Dylan guardandomi.

<E per tua informazione, Hailey è venuta a cercare Rox per sapere dov'eri tu> parla facendomi fermare l'auto di botto.

<Ecco perchè era in discoteca> finisce il discorso.

<Perchè non lo hai detto prima?> grido incazzato.

<Come se non l'avresti scopata lo stesso> ride.

<Non dare la colpa delle tue azioni a quella ragazza> sbotta mettendosi la cintura.

<Ora parti> ordina facendomi incazzare di brutto.

È raro vedere Dylan arrabbiato, ma quando lo fa è meglio non stargli accanto.

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La nostra Hailey non c'è :(
In compenso Riv la pensa... a volte.

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