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~"Like a storm"~ (9)

LEGGETE LO SPAZIO FINALE SENNÒ VI UCCIDO.❤
"Amo l'estate perchè mostra quello che amo di te, il tuo sedere, il tuo seno , i tuoi fianchi e d'inverno mi manchi."
Pov Hailey
Quando sono tornata a casa tutti continuavano a domandarmi cosa fosse successo e perché fossi a un'ora di casa.

Ricordo di essere salita nella camera senza dir nulla, la stessa camera dove sono chiusa da ventiquattro ore, la stessa camera che ora devo lasciare perché devo andare a scuola.

Mi alzo e vado in bagno, guardo il mio riflesso allo specchio e sono davvero orribile, sono distrutta..

Il pensiero che lui sta morendo mi distrugge dentro come un uragano.
Perché vuole uccidersi? Perché e come è morta la sua famiglia?.

Ci sono troppe domande a cui non riesco a darmi una risposta anche se ora capisco perché ha una stanza all'ospedale.

Non ha una casa, non ha una famiglia.

E io mi sono arrabbiata con lui perché dovevo giudicarlo, per una sua scelta di vita, anche io morirò quindi perché dovrei ostacolare la sua morte?
Vado all'interno della doccia e sento l'acqua calda bagnare il mio corpo, quando va a contatto con la mia pelle sento sollievo ma dopo scivola e va via, tutto passa, passano le risate, passano i pianti, passano le azioni che hai fatto e passa anche la vita.

Ma pur passando sono cose che rimarranno sempre nel ricordo del posto da dove erano partiti e io non credo di poter far passare Riv così velocemente nella mia vita per far spazio solo al suo ricordo.

Dio faccio pensieri così depressi.
Non posso buttare tutto così.

<Mamma Vado a piedi> dico uscendo di casa senza dargli la possibilità di parlare, aumento il mio passo ogni volta che mi faccio più vicina e quando arrivo mancano cinque minuti al suono della Campanella e sono tutti presenti, trovo il suo motore con lo sguardo e seduta nel motore dove ero seduta io il giorno prima c'è Holland con lui spalmato addosso che la bacia.

Lui che la bacia.

Lei seduta nel suo motore.

Nel nostro motore.

Loro che si baciano.

Figlio di troia.

Incomincio a camminare facendo un rumore assordante col tacco dello stivale e sculettando.

Guarda ciò che perdi, coglione.

Sono incazzata nera e mi sento così stupida, io ero la sua migliore amica o almeno credo e sono stata stupida a credere ad un bacio ricambiato da un bambino pieno di ormoni sballati.

<Ei tu> vedo un ragazzo coi capelli castani e gli occhi color ghiaccio.

<Dimmi> dico cercando di controllare il mio tono di voce.

<Sono nuovo potresti dirmi dov'è la terza C?> chiede sorridendo.

Devo ammettere che è figo.

Vedo Riv guardarci.

<Certo sei nella mia stessa aula, vieni pure> dico prendendolo per il polso e vedo lui avvicinarsi e mettermi un braccio nelle spalle, in altre circostanze glielo avrei tagliato con piacere ma ora anche se sembra brutto da sentire, mi serve.

<Allora da dove vieni?> chiedo guardandolo.

<O sono sempre stato di queste zone ho semplicemente cambiato scuola dato che andavo ad un classico> dice.

Bello e intelligente.

Dopo un po che parliamo inizia a toccarmi i capelli e a mordersi il labbro.

<Hai per caso bisogno di un pugno?> qualcuno di non gradito mi rovina il momento.

<Cosa?> chiede Lucas, si chiama Lucas.

<Dico hai bisogno di un pugno o vuoi che ti stacchi entrambe le mani dato che entrambe la stanno toccando> dice Riv avvicinandosi a Lucas.

Mi stacco da Lucas e gli dò la mano.

<Sei mio padre? No.
Mio Fratello? No.
Un mio amico? No.
Il mio fidanzato? Assolutamente no.
Quindi non fare abuso di potere e togliti dai coglioni Riv> dico guardandolo.

Forse ho esagerato ma la scena di lui spalmato su quella troia è impressa nella mia mente.

<Credo che dovremmo parlare> dice Riv e sono stupita dato che mi aspettavo un sacco di parolacce urlate a raffica.

<Non ho niente da dirti> dico e sento Lucas staccarsi da me.

<Io dovrei andare> dice andando via.

<Hai un punto in più > urla Riv verso di lui.

<Coglione> dico e mi giro per andare, ma mi sento afferrare.

<Non mi toccare non ne hai il diritto> dico fredda staccandomi.

<Hailey so di aver sbagliato non dicendoti che intenzioni avessi per la mia vita> dice da dietro di me mentre io cerco qualcosa di inesistente nell'armadietto.

<Hailey rispondi> dice ora incazzato sbattendomi negli armadietti facendomi chiudere anche il mio, mi fa male la schiena.

<Lasciami ora> dico scandendo ogni parola per bene.

<Non fare la cazzo di tragica, okay?> dice urlando e facendo sporgere la vena nel suo collo.

<Non dirmi cosa devo fare cazzo> dico cercando di staccarmi dalla sua presa ma lui continua a stringermi e mi fa male.

<Mi stai facendo male Riv> dico con le lacrime agli occhi e il mio orgoglio mi sta prendendo a parole.

<Non me ne fotte un cazzo come non me ne fotte niente di te> dice stringendomi sempre di più.

Lacrime amare scivolano dal mio viso.

<Allora perché sei qua a farmi del male> dico guardandolo negli occhi.

<Perchè l'unico caso in cui sento dolore è quando soffrì tu e ho bisogno di sentire dolore per ciò che ti ho fatto, quando stai male tu sto male anche io> dice incominciando ad allentare la presa.

<Ma capisci che mi fai del male anche a me> dico cercando di trattenere le lacrime che continuano ad uscire e cercando di usare un tono calmo.

<Anche il bacio con Holland era per farti del male?
Perché sapevi che mi avrebbe ferito?> dico cercando di capire la sua mente contorta.

E lui annuisce mollandomi e alzando una mano verso il mio viso per togliermi le lacrime.

Mi bacia.

<Scusa, scusa, scusa> dice continuando a baciarmi e sento il mio cuore che non regge a tutti questi suoi cambi di umore.

Io non potrò sopravvivere a questi suoi cambi di umore.

Siamo fronte contro fronte.

Occhi dentro occhi.

Anime dentro anime.

<Amici?> chiedo e lui annuisce.

<Sempre, per quanto possa essere il nostro per sempre> dice abbracciandomi e non posso far altro che stringerlo ancora più forte.

<Io oggi voglio farti conoscere una persona> dice dondolansi sui suoi stessi talloni, siamo appena usciti da scuola.

<Di pomeriggio?> chiedo e lui scuote la testa.

<No ora> dice avvicinandosi al motore.

<Devi come minimo farlo lavare tre volte prima che io ci salga> dico guardando il motore schifata e vedo lui trattenere una risata.

<Gelosa?> chiede con un sorrisino beffardo stampato in viso.

<No semplicemente I-G-I-E-N-E potrebbe venirmi l'Aids per quanto mi riguarda> dico inviando un messaggio a mio padre dicendogli di venirmi a prendere.

<Oh andiamo uso sempre il preservativo> dice e io spalanco gli occhi.

<Sei un coglione, e poi tu lo usi e gli altri che si fa?> dico tirandogli una pallina di carta addosso.

<Che male> dice toccandosi lo stomaco fingendo.

Sento un clacson.

<Ci vediamo Riv e non lavare solo il motore lava anche te in generale> dico allontanandomi.

<Beh le labbra no giusto?> chiede da lontano e in risposta alzo il dito medio.

<Ciao papi> dico baciandogli la guancia.

<Ehi Bimba> dice partendo.

<Allora che c'è tra te e Riv?> chiede guardandomi con la coda dell'occhio.

E io divento paonazza.

<Nulla perché? > rispondo il più naturale possibile perché infondo non c'è niente, giusto?.

<Allora perché hai il rossetto sbavato> dice indicandomi e io mi guardo il rossetto di fretta, è perfetto, è quello della Mac porca la miseria.

<È perfetto> dico girandomi verso di lui e lui ride.

<La fretta con cui ti sei guardata mi dice che ti sei baciata col bad Boy> dice ridacchiando.

<Smettila> dico lagnandomi ed è come se lo avessi ammesso non solo a lui ma anche a me stessa.

<Solo sta attenta Hailey, okay? > chiede spegnendo la macchina.

<Perché mi dici questo?> gli chiedo sospetta.

<Perché tesoro, nessuno mette in dubbio che sia un bravo ragazzo ma ha avuto un passato difficile> dice aprendo la porta.

<Ti sei informato su di lui?> chiedo alzando di poco la voce.

<Si e preferirei che tu ci vada piano, non ti innamorare di lui bimba> dice guardandomi negli occhi e io mi sento morire.

<Tranquillo è solo il mio migliore amico> dico sputando quelle parole e salendo le scale.

Mi da fastidio il fatto che uno come mio padre, che mi ha sempre insegnato ad andare avanti, a non guardare le apparenze, ad aiutare la gente ora mi dice così sulla persona che mi ha fatto sentire viva in questi mesi.

Mi aveva detto di rinascere e lui è stato capace di farmi rinascere, poi non deve preoccuparsi è solo il mio migliore amico e non ho tempo per innamorarmi.

Forse è meglio dormirci su.

Pov Riv
È gelosa.

Gelosa marcia.

Però è la mia migliore amica, credo.

E non ho tempo per innamorarmi.

Sono qua sdraiato in questo lettino tra queste pareti bianche che decido ogni volta di colorare ma non lo faccio mai.

Eppure odio il bianco, io non ho nulla di bianco.

La mia vita è nera, il mondo dove vivo è nero, la mia anima è nera.

L'unica cosa bianca che abbia mai visto in vita mia, è lei.

Con quella sincerità così disarmante da far paura a chiunque, chiunque che sia un codardo e che non voglia la verità all'improvviso, qualcuno come me.

Forse per questo mi sono incazzato con lei quel giorno, quella sera.

Il fatto che lei avesse capito il motivo del perché mi drogo.

Il fatto che lei in cinque anni sia stata l'unica a sapermi leggere l'anima, a farmi ridere, mi fa paura.

Forse l'unica cosa che dovrei fare è continuare il mio stile di vita, così da farmi odiare da lei, credo che andrò da Khalil.

<Amico> dice Khalil venendomi incontro, l'unico motivo di questa ospitalità è il fatto che gli faccio fare soldi.

<La solita dose?> chiede guardandomi e io mi limito ad un solo cenno di testa.

Ricordo ancora quando l'ho incontrato per la prima volta.

Avevo quindici anni e lui era un pezzo di merda, come ora d'altronde.

~Flashback~
Sto camminando nel bel mezzo della strada, credo che mio zio mi caccierà una volta e per tutte da casa, casa mia.

Ho sentito lui mentre parlava al cellulare, era una casa famiglia.

Preferirei persino stare in un ospedale che non in quella merda.

Continuo a camminare, e l'idea di dover cambiare luoghi, di dover lasciare casa mia, mi fa del male.

Quella casa però forse mi sta facendo soffrire più di tutti.

Il fatto di dover vedere i loro vestiti ancora appesi nell'armadio, la tazza di mia sorella, le loro stanze, i CD di mio padre e tutti i quadri di mia madre, mi distrugge.

Perché non sono morto con loro?

Cosa avevo io di diverso?

Perché era la loro ora e non la mia?

<Ei tu ragazzino> sento gridare da dietro e vedo un uomo con una carnagione ambrata  pieno di tatuaggi e che fa puzza, una puzza strana.

<Si?> chiedo guardandolo.

<Sei solo?> chiede continuando a guardarmi le tasche del jeans.

Beh se vuole derubarmi ha trovato la persona sbagliata.

<Che vuoi?> dico rispondendo alla sua domanda con un'altra domanda.

<Voglio tutto ciò che hai, ora> dice guardandomi minaccioso.

<Okay> rispondo dandogli una ginocchiata nello stomaco, nel momento in cui si piega, gli un'altra ginocchiata nel setto nasale e lo butto per terra.

<Sei un dannato ragazzino intelligente> dice, beh ho quindici anni ma non sono un cretino.

<Che vuoi?> chiedo guardandolo mentre si asciuga il sangue dal naso con la manica della maglietta nera strappata.

<Beh prima volevo il tuo portafoglio ma ora voglio te> dice porgendomi la mano.

Cosa vuole? Me? Per cosa?

<Me?> chiedo stranito.

E lui mi rifà la domanda che mi aveva fatto prima.

<Sei solo?> chiede.

<Si> rispondo, tanto mio zio vuole abbandonarmi.

<Bene ora non lo sei più, ora io sarò la tua famiglia> dice guardandomi.

<La mia famiglia? In che senso?> chiedo e mi sento in uno di quei film d'azione.

<La famiglia creata da me, una famiglia tanto speciale> dice camminando verso un'auto e facendomi segno di inseguirlo.

Ha una Mercedes.

<Come ti chiami?> chiede aprendo lo sportello.

<Riv> dico.

<Lacrima, sei tu.> dice sussurando tra sé e sé come se fosse un segreto.

<Ho detto Riv> ripeto.

<Lo so> mi risponde.

~Fine flashback~

Da quel momento non ho mai capito cosa avesse detto quella sera e sono convinto che fosse drogato.

Però sono veramente entrato in una famiglia, una famiglia speciale.

Io lavoravo per lui e lui mi dava tutto ciò che volessi.

Poi ho iniziato a volere ciò che vendevo.

Quando decidi di dare l'anima al diavolo dopo lui si prenderà la cosa più preziosa che possiedi.

E forse io ho proprio dato l'anima al diavolo.

È una famiglia speciale perché tutto si basa su soldi, droga e cose di lusso.

Niente si basa su affetto, amore, preoccupazione.

Continuo a vivere all'ospedale per non destare sospetti.

<Riv ti vedo distratto> mi richiama.

<Tutto okay> dico prendendo la mia dose e andando via.

Riprendo il motore e vado verso di l'ospedale.

Appena entro nella mia stanza mi sdraio e prendo ciò che devo prendere.

Ma nel momento in cui sto per drogarmi sento un fitto dolore nel petto, perché è come se Hailey sentisse dolore nel sapere che mi drogo e io sto male quando lei sta male, si chiamano sensi di colpa.

Oppure quella Viziatella ha incominciato a macchiare la mia anima nera di bianco.

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Ciao bellissimee/ii :)
Spero che questo capitolo vi piaccia e che lo votiate :)
Detto ciò volevo dirvi che con una lettrice che non riesco a taggare abbiamo creato la ship 😍😍
RILEY ❤❤
ADORO AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAAHHAAHHAHAHA
Alla prossima.
All The love .M.

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