~"Lady and Gentleman"~ (6)
~"Weird people on the dance floor"~
<Sei arrivata prima?> sento una voce da dietro.
<No Riv, oggi è Martedì sono venuta per fare delle mie cose, tu che ci fai qua?> chiedo curiosa.
<Io abito qua> dice semplicemente facendo spallucce, cosa abita qua?.
Non ha una famiglia da cui tornare il giovedì dopo il corso?.
Non deve importarmi...
<Ah capisco> affermo facendo finta di non essere scioccata da questa confessione.
<Ti va di fare un giro?> mi chiede e mentre sto per rispondere, qualcuno mi interrompe.
<Ley possiamo andare > mia madre mi urla e mi sta per raggiungere, Oh no.
<Piacere, io sono la mamma di Hailey> si presenta mia madre porgendogli la mano.
Dio mio, ora comincia ad organizzare il matrimonio.
<Piacere sono Riv> dice Riv porgendole la mano.
Non va per niente bene.
<Va bene tesoro io vado appena finisci chiama> dice facendomi l'occhiolino e andandosene velocemente.
<Mamma> urlo ma lei chiude lo sportello dell'auto, stronza.
<Simpatica tua madre> borbotta Riv ridendo.
<Da morire> rido anch'io.
Mi piace la sua risata.
<Allora ti va di fare uno scherzetto?> mi chiede mentre camminiamo verso non so dove.
<Che genere di scherzetto? > domando curiosa.
<Non lo so, che ne dici di allagare il pavimento di una stanza?> ribatte cercando di convicermi.
<Okay, ma la stanza di chi?> chiedo ancora più curiosa.
<Della Dottoressa Lerman, che mi rompe il cazzo ogni giorno> che finezza.
<Ci sto coglione> dico felice di divertirmi un po' e onestamente non vedo l'ora di vedere il viso di Cenerentola.
<Sei sempre così gentile Hailey> dice mettendo il broncio.
<Il broncio? Voglio ridere> lo prendo in giro ridendo.
Sembra un bambino a cui si toglie il lecca lecca.
Anche se il lecca lecca forse non è l'esempio più giusto...
<È la prima volta che mi chiami per nome> farfuglio bassa voce tra me e me.
<Si, perché?> mi chiede e, io che speravo non mi sentisse.
<Così> mento, bugiarda.
Mi piace come il mio nome esce dalle sue labbra.
<Allora andiamo nel bagno dei maschi> dice e accellera il passo.
<Che gentiluomo> esclamo e anch'io accellero il passo.
<Preferisci quello delle donne?> mi chiede.
<Si> gli rispondo.
<Bene, tanto lo conosco bene quanto quello dei maschi> afferma ridendo e girando corridoio.
<Sei squallido e sei un porco> dico facendo il segno del vomito.
<Oh andiamo, è sesso è naturale è come fare cacca> continua ridendo.
<Sei penoso> dico schifata.
<Ho solo un pene> ride.
<Non ci credo che tu l'abbia detto> dico ridendo.
<Sei un idiota di professione>.
<Hai letto i promessi sposi?> mi chiede ridendo per l'offesa che gli ho fatto.
<No, perchè vorrei informarti del fatto che era "Arrogante di professione"> dice facendo finta di spolverarsi le spalle.
<l'ho modificato solo per te> rido mandandogli un bacio volante.
<Onorato> ride toccandosi il petto nel punto dove si trova il cuore.
<Allora leggi per davvero> dico stupita.
<Già e non ho solamente letto le scene di sesso in After> ride.
<è quello il bagno?> chiedo puntando il dito in una porta rosa, che orrore, sembra una di quelle stanze che trovano nella parodia del film "Il mondo di Narnia" o qualcosa del genere.
<Si andiamo> esclama prendendomi il polso e correndo.
<Vai piano idiota> urlo ma lui mi sbatte alla parete e mi tappa la bocca.
<Shh> sussurra ma non riesco a capire e i miei battiti accelerati non mi aiutano di certo.
Dopo secondi sento dei tacchi a contatto col pavimento e vedo la Dottoressa Lerman passare.
Lo guardo negli occhi e mi rendo conto che lui mi stava già guardando.
<Grazie> dico.
<Per cosa? > sussurra.
<Per essere stato più attento di me e non aver rovinato il nostro scherzo> sussurro a mia volta.
<Di niente> dice e si stacca, io sono ancora incollata all parete.
Sento Paolo Bonolis che dice "Resti alla parete farà guadagnare punti alla sua squadra".
Si gira verso di me e mi guarda.
<Allora andiamo?> chiede guardandomi con le sopracciglia aggrottate.
<Si scusa> borbotto andando dietro di lui.
Gli ho davvero chiesto scusa?
Svegliati parte stronza di me.
<Allora questo è il tuo secchio> dice portandomi un secchio.
<Ma da dove lo hai preso?> chiedo guardandomi intorno.
Ha la borsa di Mary Poppins?.
<Ricordati che è casa mia> dice ridendo e prendendo il suo secchio.
****
Stiamo riempiendo i secchi ma al genio viene l'idea di schizzarmi.
<Questa è guerra> rido prendendo il secchio e buttandoglielo addosso.
<La mia era una goccia, Viziatella> dice portandosi i capelli all'indietro.
Che Gran figo.
Contieniti Hailey.
<Ops> esclamo e corro verso uno dei bagni per chiudermi lì dentro, ma eccolo che mi prende.
A fine giornata avrò il polso nero.
Chiudo gli occhi aspettandomi l'acqua addosso, ma... ma mi arriva l'acqua ghiacciata addosso.
<Sei uno stronzo> urlo cominciando a boccheggiare come un pesciolino.
Sarò ridicola in questo momento.
Ma poi riecco la sua risata e non posso far a meno che ridere anche io.
<La mia acqua era calda> mi lagno.
<Tieni piccola> dice tirandomi una tovaglia addosso.
<E non chiamarmi piccola, coglione> esclamo tamponandomi i capelli.
<Okay, allora ora andiamo a fare lo scherzo?> chiede scocciato.
<Oh ora sei tu quello scocciato, te lo hanno mai detto che soffri di bipolarismo? > chiedo prendendo il mio secchio e riempiendolo di nuovo.
<In tanti> risponde mettendosi al mio fianco e riempiendo il suo di secchio.
<Allora andiamo?> domanda prendendo il suo secchio senza la minima fatica.
<Continua a fare il gentiluomo e a prendermi il secchio> affermo tragica.
<Oh andiamo per oggi faccio il gentiluomo> dice prendendo il mio secchio e il suo insieme.
Riassumiamo:
Lui, due secchi.
Muscoli.
Lui bagnato.
Okay.
<Grazie > dico soddisfatta.
<Prego lady> esclama teatrale.
****
<Questo è il suo ufficio> afferma poggiando i secchi per terra.
<Non ci credo che si chiama Lucrezia> rido.
<Che nome orribile> esclama ridendo a sua volta.
<Siamo d'accordo su una cosa> dico orgogliosa.
<Già Viziatella> prende il suo secchio.
A mia volta prendo il mio.
<Al mio tre, apriamo e lanciamo l'acqua a terra, okay?> chiede guardandomi con gli occhi spalancati.
<E dopo che facciamo?> chiedo curiosa.
<Corriamo, veloce!> dice girandosi.
<Uno>.
<Due>.
<Tre.>
Ma la porta si apre prima che la apri lui, e noi lanciamo lo stesso l'acqua.
<Hailey e Riv> di nuovo una Cenerentola che urla come una sclerata, sempre con me e Riv.
<Che diavolo fate> continua ad urlare.
Neanche le bambine de "La casa" urlavano così.
<Seguitemi ora> ordina col mascara che le cola.
Che mascara di merda, il mio Pupa Vamp non si toglie neanche sotto le cascate del Niagara.
Arriviamo davanti a degli infermieri e io e Riv non ci siamo ancora neanche guardati una volta.
<Potete mandare nel mio ufficio qualcuno per far asciugare l'acqua nel pavimento per favore?> chiede gentilmente, ripeto.
G-e-n-t-i-l-m-e-n-t-e.
Come cazzo fa?.
<Voi due nella stanza del corso con me> dice dedicandoci un'occhiata veloce e camminando con un passo veloce.
Spero che anche questo sia tutto "veloce".
Apre la porta e ci fa sedere nelle due sedie.
<Allora Hailey io sto chiamando i tuoi genitori.> afferma severa guardandomi.
Ma conoscendo i miei, rideranno con me.
<Riv, con te cosa dovrei fare?> urla.
<Devo forse chiamare tuo zio? No perché quell'uomo è stanco dei tuoi guai!> continua ad urlare.
Mi sento in colpa per lui.
<Entrambi farete due volte a settimana tra cui il sabato, le pulizie dei bagni di ogni piano, e sono sei piani quindi divertitevi> urla e io la guardo stralunata.
<Cosa?> chiedo alzandomi e urlando anche io.
Non è un cazzo di nessuno è solo la mia dottoressa.
<Hai sentito> dice peperina.
Sono pane per i tuoi denti, Cenerentola.
<Questo è abuso di potere> ribatto.
<Il tuo è vandalismo> ribatte lei.
<Era acqua non petrolio> dico io.
<Nel mio ufficio non nella tua stanza> esclama lei.
Sto per ribattere quando mia madre entra nella stanza, ovviamente.
Non ci sarà una volta in cui non spunti così.
Ripeterò fino alla mia morte che ha lo stesso carattere di Dory, il pesciolino.
<Ley che hai fatto?> chiede guardandomi con una nota di divertimento negli occhi.
<Ho allagato l'ufficio della dottoressa> affermo sedendomi.
<Per la precisione con lei c'era Riv e hanno bagnato anche me come può ben vedere> dice Cenerentola tragica.
<Oddio cosa posso fare per risolvere?> chiede mia madre.
Ora viene la parte divertente.
<Ho detto ad entrambi che verranno il sabato e un altro giorno a parte quello del corso a pulire i bagni> esclama lei severa.
Save me, Mamma.
<Ha ragione, dottoressa> concorda mia madre prendendole la mano.
Cosa?.
<COSA?> urlo contro mia madre.
<Hai sentito Hailey> dice guardandomi severa.
Ma non era divertita?.
Guardo Riv e lui Guarda Me.
Siamo nei casini.
<Esca un attimo con me, Signora> afferma la Dottoressa e dopo avermi lasciato uno sguardo, tipico di chi ha vinto mi lascia con Riv.
<Siamo nella merda> dice Riv toccandosi i capelli e tirandone le punte.
<Concordo> ribatto andandomi a sedere.
<Sei simpatica, viziatella> ammette dopo avermi lasciato un'occhiata.
<Anche tu, coglione> dico ridendo.
****
<Hailey come fai a farti conoscere così in fretta> dice mio padre ridendo.
<Xavier non prendere ciò con leggerezza, che brutta figura che mi ha e ci ha fatto fare> blatera lei dandogli uno schiaffetto al braccio.
<Non fare l'esagerata era solo un po' d'acqua> dico io gettandomi sul divano.
<Un po' d'acqua?> domanda aprendo le braccia e urlando.
<Un po' d'acqua> concordo io, anche se credo che non lo intende in senso buono.
<Xavier era bagnata dalla testa ai piedi e il suo ufficio era diventato un lago artificiale> urla mia madre girandosi verso mio padre.
<Erano solamente due secchi d'acqua, non hai il senso delle proporzioni> rido io, salendo sopra.
Domani incomincio la scuola.
Uccidetemi.
Anzi mi sono presa anche più tempo di ciò che mi hanno prestabilito, ma dato che ho il cancro mi farebbero promossa anche senza la mia presenza a scuola.
Questa volta mi è stato utile ma odio questa cosa, non voglio che la gente mi creda fragile e non voglio che la gente mi annuisca in ogni cosa.
Voglio qualcuno che mi dica le cose in faccia, che me le urli, che mi prenda e mi sputi una ventata di vita in faccia.
Non voglio gente che mi faccia sentire già morta e sepolta.
Voglio gente che mi dia vita, vita e vita.
Sto per sdraiarmi nel mio lettone ma vedo la finestra una rosa bianca nella finestra.
La prendo ed è uguale a quella dell'altra volta.
Ha un bigliettino rosso.
"Ei Viziatella ci vediamo domani per i nostri giorni extra, questa volta non sono ubriaco.
Riv."
Non posso crederci.
E possibile che una persona che non ho sopportato per un mese in un pomeriggio mi faccia cambiare idea?
E possibile che dopo mesi che non rido col cuore una rosa data da un coglione mi faccia venire da ridere di gioia pura?.
****
Pov Riv.
<Riv cosa devo fare con te?> mi domanda per la millesima volta la Dottoressa Lerman.
<Mi cacci dall'ospedale> rispondo neutro.
La vedo con le lacrime agli occhi.
<Davvero vuoi che ti cacci? Davvero vuoi che ti tolga l'unica opportunità che hai di guarire?> domanda urlando.
<Io non la voglio questa opportunità, è lei che mi ha portato in questo posto> le rispondo, facendo uscire tutta la rabbia che trattengo da mesi.
<Perché io voglio vederti ridere! Voglio che la voglia di vivere sia di nuovo in te, non voglio fallire e trovarti sul pavimento deceduto per overdose!> urla dura ed è come se la verità che ho sempre saputo mi si sbatti ancora di più in viso.
<Riv ascolta, scusa per aver alzato la voce ma per me oramai non sei più un semplice paziente, io ti voglio bene Riv e non voglio vederti mangiare dalla droga> dice oramai in ginocchio davanti a me e piangendo.
<Dottoressa Lerman i pazienti non si devono prendere mai a cuore, soprattutto i pazienti come me> dico alzandomi e andando nella mia stanza.
Sono incazzato con me stesso, perché?
Perché questo pomeriggio ho riso, riso per davvero!
E quelli come me dopo che assaggiano un pó di felicità non possono farne più a meno.
Quindi perché non andare dalla signorina Hailey e non andargli a lasciare una bella rosa?.
Lei mi fa ridere, è buffa.
E poi l'altro giorno ho cercato Joshua per sapere se avevo davvero lasciato una rosa davanti quella casa.
E lui ha detto di sì.
Credo che lo dovrebbe sapere ora anche lei, non vorrei avere una rompi cazzo come lei sulla coscienza.
Quindi esco dalla finestra dopo aver chiuso a chiave e vado verso casa sua. Bigliettino?ce l'ho.
Rosa? Quelle di casa sua.
Guardo l'enorme casa e mi chiedo come facciano ad essere così ricchi e a non trovare una cura efficace per lei.
Scrivo due frasi nel biglietto e lo lascio nella finestra con le tende bianche.
Spero sia quella giusta.
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Spazio Marilù:
È un capitolo di 2150 parole, l'ho scritto in 4 giorni, ed è finora il mio record.
Sto aggiornando per la seconda volta in una settimana e sono felice di farlo :)
Detto questo, consigliate la storia, votate e visualizzate, non perché voglio popolarità ma perché voglio che la gente capisca diversi punti di vista di come un uomo possa vedere la vita :)
All the love .M.
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