Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

~" Kill Them With Love "~ (13)

(Questo capitolo è dedicato alla tragedia di Orlando)

"Come vorrei che la voce dell'amore,
Corresse più veloce delle pallottole,
nei campi dove si combattono le guerre"
-Un frammento della poesia "Se tutti ascoltassero" di joseph_croix .

****
Pov Hailey

Cerco di aprire gli occhi ma un forte dolore alla testa mi ferma, come quando sei sveglia dopo una sbronza di quelle forti, mugolo dal dolore e sento una voce che adesso non riesco a distinguere.

<Ley amore, apri gli occhi> sento la voce di mia madre e nel momento in cui apro gli occhi mi ritrovo tra delle pareti di un bianco accecante con la puzza dello spirito.

Mi alzo di colpo e me ne pento subito dato il dolore alla testa.

<Perchè sono qua? > chiedo e il panico si impossessa del mio corpo.

<Hai avuto un calo di valori e sei svenuta, tranquilla Hailey> mi dice la dottoressa Lerman ma quando è entrata?

<Io...Non ricordo> dico e loro mi guardano con sguardo torvo.

<Non ricordo perchè sono svenuta> chiarisco e loro sospirano sollevati.

Potevo fargli uno scherzo!

<Hai avuto una discussione con Riv> dice mio padre e in quel momento è come se la mia mente sapesse già tutto.

<Ah> dico e mio fratello si avvicina per abbracciarmi.

<Ehi piccola peste> dico stringendolo ma sento solamente un suo singhiozzo.

<Mi hai fatto morire di paura Ley> dice stringendomi ancora più forte.

<No tesoro non è successo nulla> spiego e lui si toglie asciugandosi gli occhi.

Piccolo mio...

<Le ore di visita sono finite> dice la dottoressa Lerman e non dà neanche il tempo ai miei genitori di andarsene come se dovesse fare qualcosa di urgente.

<Hailey ora viene Riv> dice e io la guardo.

<Non voglio nessun Riv nella mia stanza> dico e lei mi guarda con gli occhi sgranati.

< Hailey ma lui sta male>cdice guardandomi come se fossi io la cattiva della storia.

<Non mi importa, non voglio vederlo> ribadisco e mi giro di spalle facendo finta di dormire fino a quando non chiude la porta alle sue spalle.

Non voglio vederlo, non ora.

****

Pov Riv

Mentre sto cercando su Internet "Come farsi perdonare da una ragazza" la dottoressa Lerman entra velocemente.

<Si è svegliata> e io quasi urlo prendendo il mazzo di rose che le ho preso e saltando dalla sedia.

<Vado> dico ma lei mi ferma.

<Sono di fretta> dico cercando di togliere la sua mano.

<Non vuole vederti Riv> dice e sento il mio respiro bloccarsi.

<Cosa?> chiedo sperando che abbia capito male.

<Non vuole vederti> ribadisce abbassando lo sguardo.

<Io...okay> dico posando le rose e scrivendo qualcosa in un bigliettino.

<Puoi portarle queste rose domani mattina?> chiedo e lei annuisce guardandomi dispiaciuta.

Ho visto troppe volte quello sguardo.

Quando ha saputo che la mia famiglia è morta.

Quando ha saputo che mio zio mi stava lasciando in ospedale.

Quando ha saputo che sono un tossicodipendente.

E ora non voglio vedere più quello sguardo, farò di tutto per farmi perdonare anche rivestirmi da pizza.

****

Pov Juliette

Joshua mi sta baciando, ancora non riesco a credere che lui sia il mio ragazzo, che ci baciamo, che dormiamo insieme.

Sento la sua mano al di sotto della mia maglietta.

Stiamo insieme già da sette mesi.

<No Joshua> dico mettendo le mie mani sul suo petto e lui mi guarda un po' scocciato.

<Cosa Juliette?> chiede accarezzando il mio viso.

<Io devo dirti una cosa> dico e lui si siede nel mio letto.

<Dimmi> dice prendendo la mia mano.

<Io, ecco, stiamo insieme da sette mesi> dico non trovando le parole e cominciando a giocare con le sue dita.

<Lo so Juli> dice rassicurandomi.

<Siamo andati di corsa, ti ho dato tutto di me come tu mi hai dato tutto di te, però non siamo mai andati oltre questo, siamo una coppia ma io incomincio a provare molto di più di un semplice volere> dico e non ho il coraggio di guardarlo negli occhi.

<Juliette guardami.> dice e io alzo lo sguardo verso i suoi occhi che mi guardano con un espressione dolce.

Sa quanto è importante per me.

<Ti amo anch'io> dice e io lo guardo stordita.

<Non mi stavi dicendo questo?> chiede sbiancando.

<Certo che ti stavo dicendo questo idiota> dico saltandogli addosso e riempiendolo di baci su tutto il viso.

Lo guardo negli occhi.

<Ti amo>.

<Ti amo anch'io> e mi bacia.

****

Pov Hailey

Mi sono appena svegliata e c'è un mazzo di rose accanto a me.

Ma sono troppo fifona per guardarle, anche se le sto fissando da circa trenta minuti, però sono appena sveglia eh.

Una rosa è rossa, una rosa è rosa e una è bianca e via via così.

Le prendo e vedo un bigliettino sopra.

Ti regalerò una rosa.
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa.
Una rosa rosa per ogni tua lacrima da consolare e una rosa bianca che ti serva per dimenticare ogni tuo piccolo dolore.

È una canzone.

Credo che non ci sia nulla meglio di questa canzone per descriverci, ogni volta che c'è una rosa in giro c'è lui, è inevitabilmente inevitabile.

Sento bussare alla porta.

<Chi è?> chiedo curiosa e sento una voce simpatica che non aspettavo di sentire.

<Sono Lucas il ragazzo della scuola> dice e io ridacchio.

<Puoi entrare> dico sistemandomi il camice.

Vedo il suo ciuffo spuntare dalla porta ed ha una margherita in mano.

<Come stai? > chiede porgendomi la margherita.

<Bene e grazie per il fiore- dico alzando lo sguardo verso di lui che mi sorride- come hai fatto a sapere della mia presenza qua? > chiedo e lui fa spallucce.

<La vice preside ha spiegato il perchè della tua assenza e dato che mi hai aiutato il mio primo giorno di scuola ho pensato di venirti a trovare > dice con tono dolce.

Che carino.

<Oh grazie> dico e riguardo La margherita è grande, rotonda e bianca.

Ovvio, sono un genio.

<Come mai sei qua?> chiede e vedo il suo sguardo vacillare.

< Ho avuto un calo di valori e a causa del mio cancro al seno devo stare ricoverata per farmi controllare ventiquattro ore su ventiquattro > dico semplicemente, oramai sono abituata a dirlo e a guardare le loro espressioni stupite.

Ma alzo lo sguardo e lui mi rivolge solamente un sorriso.

Perchè non scappa?

<Capisco, sai sento come se mi fidassi di te> dice e io lo guardo senza capire.

<Sapevo che eri speciale fin dall'inizio> continua e credo che i miei occhi siano ormai a cuoricino.

<Quindi per favore non guardarmi con quell'espressione adorante perchè sono Gay> sbotta e devo ammettere che tra i due oggi ho io l'espressione stupita stampata in viso.

<Non ti stavo guardando con espressione adorante> borbotto io in risposta e lui ride.

<Quindi col ragazzo biondo?> chiede e io sbuffo.

<È un coglione> ammetto.

<Sono sue le rose?> chiede eccitato e forse ora noto questa sua parte come dire...Gay?

<Si> dico annoiata cercando di trattenere un sorriso.

<È cotto ragazza, completamente cotto> dice e io scuoto la testa.

<Insomma quale ragazzo non cotto di te ti manderebbe un mazzo di rose> dice con gli occhi spalancati.

<Fidati di me> continua ridendo.

<Io non lo so...>.

<Perchè dovrebbe essere cotto di me?
Sono petulante, gelosa insomma non sono per lui, come lui non è per me>.

<Siete così ciechi> dice.

<Perchè sei venuto nella nostra scuola?> chiedo cambiando discorso e lui si muove a disagio sulla sedia.

<Il vero motivo> intimo guardandolo e lui si arrende.

<Ho fatto il coming out ed è stata guerra, tutti hanno cominciato a prendermi in giro e i miei genitori dicevano che stavo distruggendo l'onore della famiglia così ci siamo trasferiti di qualche chilometro> dice e io non riesco a credere che ancora oggi la gente viene giudicata in base alla propria diversità, insomma a me importa che la gente vicino a me, mi vuole del bene, perché informazione dell'anno per i coglioni che non l'hanno ancora capito, sotto la loro pelle nera, gialla o bianca e al di sopra del orientamento sessuale, abbiamo tutti lo stesso scheletro ma sopratutto lo stesso cuore, siamo tutti uguali e non sopporto che al giorno d'oggi ma anche secoli fa la gente si fermi a guardare l'apparenza, la superficie, la copertina, la buccia di un qualcosa, un animale o una persona.

La pera per esempio, tutti mangiano la mela, la banana, le ciliege ma la pera mai.
Anche nei succhi di frutta viene evitata.

Un nero, quando passano dei bianchi nessuno ci fa caso ma se passa una persona di colore tutti si girano a guardarlo come se avesse un fucile carico dentro la giacca.

Un libro, davanti a tanti bei libri scegliete sempre il più colorato che si rileva la maggior parte delle volte una delusione, mentre vi aspetta un classico impolverato all angolo che vi avrebbe insegnato molto di più che come mollare il ragazzo o la ragazza.

Ci fermiamo sempre alle apparenze e non guardiamo mai l'essenza di nulla.

Questa sarà la nostra rovina.

<E ora cosa cambia?
La gente vi conoscerà lo stesso e sapranno tutto ciò che sei, i tuoi genitori di chiuderanno in qualche scantinato?>chiedo arrabbiata.

<Credo dentro un congelatore> dice ridendo amaramente.

<Sei fantastico Lucas, davvero e quando le persone diranno che in te ci sarà qualche problema incancellabile guardali negli occhi e dì a loro che hanno ragione perchè il problema incancellabile sono loro che non tengono quella fogna Chiusa> dico e lui mi guarda con gli occhi lucidi.

<Credo di aver trovato un tesoro> dice guardandomi.

<Anch'io lo credo> dico facendogli l'occhiolino.

****

<Io vado ci vediamo a scuola piccolina> dice abbracciandomi.

<Grazie per essere venuto> dico ricambiano l'abbraccio e lui mi fa un cenno di testa andando via e chiudendo la porta dietro di sé.

Eravamo così ciechi.

****

Pov Riv.

Insomma non vuole vedermi?

Sono stato un pezzo di merda ma perchè non vuole vedermi?

Ora io esco, entro e gli urlo contro, quindi teoricamente farei di nuovo il pezzo di merda.

Dio, sarà una Sindrome, la Sindrome del pezzo di merda.

Comunque sia le ho mandato delle rose, un biglietto schifosamente sdolcinato e...deve per un minimo dovermi parlare.

Quindi ora esco e vado nella sua cazzo di stanza.

Cammino per i corridoi cercando dentro di me per la prima volta la sicurezza che non ho e mi rendo conto di non avere nessuna sicurezza quando vedo quel pacco di patatine scadute di Lucas uscire dalla sua stanza.

Insomma, anche lei avrà la mia sindrome...

Ha un sorriso stampato su quel volto da coglione e cammina fischiettando.

Lo odio.

<Oh ma ciao Riv> dice guardandomi.

Io al posto suo sarei passato dritto.

<Oh ciao> dico andandomene.

<Sono andato da Hailey> dice venendo al mio passo.

<Davvero? Se non me lo avessi detto tu non l'avrei mai intuito> dico ridacchiando.

<La trovo davvero molto bella, dici che dovrei provarci?> chiede.

Mi sta prendendo per il culo?

<Se volessi avere tre quarti delle tue ossa rotte beh, provaci pure> dico guardandolo.

Che coglione.

<Oh siete fidanzati? Scusa non lo sapevo mica> dice ora impacciato.

<Non siamo fidanzati idiota ma non si sfiora lo stesso neanche con un fiore> ringhio a due millimetri dal suo viso.

<Credo di averla toccata anche con le mani dato che l'ho abbracciata e le ho regalato anche un fiore> dice ridendo sul mio viso.

Basta ora lo picchio.

****

Pov Hailey

Ho sentito un urlo.

Siamo in un ospedale non c'è bisogno che io esca per vedere cosa è successo giusto?

O solo con me la dottoressa Lerman spunta come i funghi.

<Riv smettila> sento gridare da fuori e io spalanco gli occhi insieme alla porta.

C'è Lucas con un occhio nero e un setto nasale rotto e Riv sano come un pesce.

Corro verso Lucas e sento il suo sguardo su di me.

<Oddio, Lucas come stai?> dico prendendo la sua mano e lui mugola dal dolore.

<Sta bene> dice Riv intromettendosi.

<Vero che stai bene?> e guarda Lucas con uno sguardo non proprio piacevole.

<È colpa mia> dice Lucas e ora io mi giro guardandolo senza capire e Riv lo guarda sorpreso ciò significa che è colpa sua e non di Lucas.

<Cosa?> chiediamo io e Riv contemporaneamente e lui ridacchia, col naso che sanguina.

<Ho fatto finta di essere etero Hailey dovevi vedere la sua faccia> dice scoppiando a ridere come un folle e io con lui.

<Mi state prendendo per il culo?> chiede Riv avvicinandosi e io non riesco a smettere di ridere.

<Amico sono Gay> dice Lucas dandogli la mano e Riv tentennando un po' ricambia la stretta.

<Sei un mito> dice ora ridendo anche lui.

<Però sei anche un coglione, dio ti volevo uccidere> dice e Lucas continua a ridere.

Chissà cosa gli ha detto.

<Io vado, Ciao Lucas> dico riabbracciandolo e lui mi saluta andando via.

Senza degnare di uno sguardo Riv me ne vado nella mia stanza e sento lui che fa un sospiro frustrato.

Se lo merita.

È mattina e sto morendo dalla fame, quindi faccio l'unica cosa divertente che c'è in questa stanza, cliccare il bottone rosso per avere una persona a tua disposizione.

Lo voglio nella mia stanza con mio fratello come schiavo e non come infermiere.

Immagino già lui vestito di bianco con un ventaglio e del cioccolato a pezzi nell'altra mano con AHS in TV.

<Hai bisogno di qualcosa?> mi chiede un infermiere che è appena entrato.

<Ho fame> dico e lui annuisce.

<Ora ti portiamo la frutta> dice e io spalanco gli occhi.

Che colazione è?

<Anzi mi potrebbe chiamare la dottoressa Lerman?> chiedo e lui mi guarda stranito annuendo.

****

<Hai bisogno di qualcosa Hailey?> chiede guardandomi gentilmente, dopo le stronzate che ha detto l'ultima volta è il minimo.

<Avrei bisogno di una tazza di latte con dei cereali al cioccolato preferibilmente a pallina> dico io e lei mi guarda con gli occhi spalancati.

<Non puoi mangiare delle cose del genere > dice alzando le braccia in aria.

<I miei valori sono bassi, mi spiega lei come devo farli tornare regolari con una mela a colazione?
Una tazza di latte e cereali al giorno toglie la dottoressa Lerman di torno ed è ciò che voglio> dico e lei mi guarda sbigottita andando via.

Spero che torni con la mia fottuta colazione.

****

Pov Riv.

Gay.

È Gay, che cosa meravigliosa ho qualcuno che potrà fare il finto fidanzato di Hailey ogni volta che voglio.

Diventeremo grandi ma grandi amici, ne sono sicuro.

Comunque ora devo andare da Hailey e devo dire che il bianco del camice dell'ospedale le dona.

Entro nella sua stanza e la trovo mentre si sta sfogando su una tazza di latte e cereali.


<Che vuoi?> chiede con la bocca piena e noto il mio mazzo di rose sul suo letto con il biglietto aperto, bene.

<Voglio far pace con te> dico.

<Oh guarda ancora hai il succhiotto nel collo> dice ironicamente ignorandomi.

<Hailey per favore voglio solo parlare> dico e lei ridacchia.

<È il massimo che tu possa fare con me "parlare"> dice enfatizzando con le virgolette.

<Comunque se tu non l'avessi notato sto mangiando> dice puntando col cucchiaio la tazza.

<Chiedo i cereali nel latte da quando sto qua perchè a te l'hanno data> dico incrociando le braccia.

<Perchè io non ferisco la gente mentre tu si> dice e io mi avvicino mettendomi a terra per arrivare all sua altezza dato che è seduta ma lo dovrei fare anche quando è alzata data la sua altezza.

<Quindi ti ho ferito?> chiedo e lei sposta lo sguardo altrove mettendo il broncio, quanto vorrei che lei avesse ascoltato le mie parole.

<Ovvio che no> dice girandosi e posando la tazza.

<Allora perchè siamo litigati? > chiedo guardandola.

<Perchè sei un fottuto pezzo di merda> dice.

<È una Sindrome > dico guardandola e lei mi guarda come se la stessi prendendo per il culo.

<Ho la Sindrome del pezzo di merda e ferisco tutte le persone che tengono a me e a cui io tengo > dico e vedo il suo sguardo addolcirsi.

Ma sento le voci dei suoi genitori fuori.

<Oh merda Hailey devo nascondermi ora> dico e lei mi guarda confusa.

<Tuo padre mi ha proibito di vederti> dico chiudendomi dentro la doccia del bagno in stanza, grazie a dio c'è la tendina a fiori, è orrenda.

****
Pov Hailey

Ho la Sindrome del pezzo di merda e ferisco tutte le persone che tengono a me e a cui io tengo.

Devo lasciarmi addolcire da queste parole?

L'ho già fatto.

<Hailey amore come stai?> dice mio padre entrando con mia madre e Jack nella stanza.

<Perchè non viene Riv con voi?> chiedo diretta senza rispondergli e lui Spalanca gli occhi in cerca di aiuto da parte di mia madre o Jack che distolgono lo sguardo.

<Gli ho detto di non poterti vedere più > dice facendosi coraggio.

<Oh davvero, e da quando ho dieci anni?> chiedo guardandolo.

<Da quando non sai più scegliere le amicizie giuste> dice e io sbotto.

<Ti ricordo che quattro mesi fa mi hai detto tu di dover vivere >.

<Appunto di dover vivere non di doverti ritrovare all'ospedale per una stupida discussione con uno stupido ragazzino> dice e mi dispiace tanto che Riv stia ascoltando.

<Non osare> comincio ad urlare.

<O lui o noi, Hailey> dice guardandomi e io non posso credere che lo stia dicendo per davvero.

<Ley> dice mia madre guardandomi e io mi volto verso di lei che mi fa un piccolo sorriso.

<O tuo padre o io, Jack e Riv> dice ora e mio padre si gira verso di lei cominciando a boccheggiare.

<Che diavolo stai dicendo?> dice mio padre girandosi verso di lei.

<Lei è felice Xavier, non è questo che importa, sarebbe svenuta lo stesso perchè aveva i valori bassi, Riv che è stato per mesi dentro casa nostra non c'entra nulla> dice e io sono così sollevata dalle sue parole, voglio sposarla.

Mio padre ci guarda ed esce.

<Ley noi andiamo, tanto sai com'è non riuscite a stare più di un giorno litigati, crede che sia colpa sua, la verità è che è geloso e lo vuole anche bene> dice andando via.

<Ciao sorellina> dice Jack verso la porta e io lo saluto con la mano.

<E ricordati di far uscire Riv dal bagno> dice ridendo e chiudendo la porta.

Come diavolo ha fatto?

<Riv> lo chiamo ma lui era già uscito.

<Non ascoltare mio padre> dico guardandolo e lui annuisce.

<So che mi vuole bene infondo> dice ridacchiando e io gli dò ragione.

<Allora facciamo pace?> chiede aprendo le braccia e io non posso far che tuffarmici dentro.
-
-
-
-
-
-
-
Spazio Marilù:
Il mio migliore amico legge la mia storiaaaaa e lui non aveva mai letto un libro, vergogna, schifo.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro