~"Cry"~(12)
(Nuovo capitolo, allora voglio ringraziare le ragazze che mi hanno cercata e dedico questo capitolo a loro!
Shippate i Riley?
E di Dylan che ne dite?
E Rox?
Khalil?
O la dottoressa?)
"Ti regalerò una rosa, una rosa bianca per cancellare i tuoi dolori"
Pov Riv
I genitori di Hailey se ne sono andati e la dottoressa Lerman mi ha permesso di entrare nella sua stanza.
Lei è stesa nel letto, bianca come la neve di sicuro anche gelida come essa.
Le prendo l'indice tra le mie dita e sento le nostri pelli scottare a quel minimo contatto.
Io so che non può sentirmi e pure ho così tanto bisogno di far finta che lei mi senta, che lei sia con me.
<Io mi dispiace così tanto> dico prendendole tutta la mano.
Cosa sono i miei "mi dispiace" in confronto al suo viso scarno in questo lettino?.
<Sei stata la prima ragazza dopo mia madre che io abbia mai rispettato.
Sei stata l'unica ragazza che io abbia mai baciato in quel modo.
Sei stata l'unica ragazza di cui mi importa.
Cazzo se mi importa.
Sei stata l'unica ragazza che ha cercato di non cambiarmi.
Sei stata l'unica ragazza che ha cercato di fingere un sorriso anche se dentro l'avevo ferita al tal punto di essere qua,ora.> dico e non riesco a continuare a causa di una pallina invisibile che si trova in questo momento nel mezzo della mia gola, sto forse trattenendo le lacrime?.
<Io...> cerco di continuare ma i miei occhi vengono riempiti dal quel liquido pieno di dolore o di gioia o di entrambi i sentimenti che fuori esce dagli occhi quando le emozioni ci esplodono nel corpo.
Odio piangere e non lo faccio dal funerale della mia famiglia.
Ti si chiude la gola, hai gli occhi gonfi e sai che da un momento all'altro quelle maledette emozioni usciranno dai tuoi occhi.
E quando le emozioni sono forti e riescono ad uscire, il respiro si spezza e i nostri cuori o si spezzano o si aggiustano.
Quando piangi di gioia, senti le lacrime che ti scendono dal viso come se fosse dell'acqua di mare, salata, fresca e meravigliosa.
Quando piangi di dolore, le lacrime sembrano lava bollente che ti solcano il viso, che ti brucia tutto il viso, la gola, gli occhi, il naso e una volta che cominci non riesci a fermarti e quando ci provi i singhiozzi si fanno più forti più insistenti e il nostro cuore?
Il nostro cuore è così pesante, ricordo che mia madre quando mi sporgevo dalla finestra esclamava.
"La testa pesa più di tutto il corpo non sporgerti troppo" beh.
Ma lei sapeva quanto pesa un cuore tra le lacrime?
Pesa quanto tutto il dolore che hai dentro e per questo io non voglio mai e dico mai piangere, perchè odio sentire il peso di tutto il dolore che ho.
Mi ricorda sempre quanto si può soffrire di nuovo, perchè quando piangi butti fuori il dolore passato e quello presente.
Butti fuori la parte nera della tua anima che pur andando via e sempre là ad aspettare che le tue lacrime escano.
<Io Hailey, sono uno stronzo, un pezzo di merda, un idiota ma sono soprattutto un bugiardo.
Un fottuto bugiardo, perchè non è vera nemmeno una fottuta parola di ciò che ho detto.
La verità è che mi importa troppo di te e che quei baci era più di un semplice passatempo, molto di più.
Io per favore perdonami> dico con le lacrime nel mio viso, la guardo forse nella speranza che mi guardi e mi dica "Pensi che io abbia creduto alle tue cazzate?
Siamo su scherzi a parte."
Ma questo non succede, la guardo e lei è ancora bianca come la neve, il suo battito è ancora debole e le mie lacrime escono ancora di più.
Pov Dottoressa Lerman.
La stessa ragazza a cui l'altro giorno mi sono rivolta male, tanto male, ora è qua all'ospedale nel reparto intensivo.
Ho permesso a Riv di entrare nella sua stanza, è troppo distrutto non l'ho mai visto così nemmeno quando è arrivato drogato e orfano.
Non riesco a non pensare a quanto l'altro giorno ero nervosa.
Ma lo ero e se lo sono ancora ora è perchè la sto cercando, la cerco da anni oramai, quel pezzo di merda di sicuro per non farmi sapere dov'è con quei soldi sporchi mi blocca tutte le vie dove io possa trovarla.
So soltanto che è una donna.
Forse anch'io dovevo essere una donna anni fa, invece sono stata una bambina, ero una bambina infondo.
<Riv, devi uscire, tra poco è l'alba e alle otto i suoi genitori saranno di nuovo qua> lo avverto e lui mi guarda quasi combattuto dal non ascoltarmi.
<Questa notte ti faccio rientrare, dormi qua, ti metto una poltrona accanto il suo lettino, okay? > gli dico piegandomi al suo fianco e lui annuisce, uscendo.
È innamorato di lei e ancora non l'ha capito.
<Riv cos'è quello?> chiedo osservando il puntino minuscolo nel braccio che sta cercando di nascondere.
<Vecchi segni> dice con nonchalance.
È rosso, troppo per essere un vecchio segno.
<È fatto da massimo due giorni Riv> esclamo.
<Senta Dottoressa Lerman.
Di sicuro è su quel lettino per colpa mia ma lei è una fottuta stronza e le voglio dire ciò da due settimane.
Mai e dico mai si deve permettere a dirle che le rimane poca vita o cose del genere, lo faccia di nuovo e l'unica che avrà poca vita sarà lei quando la vedrò piangere di nuovo.> dice e so che ciò che sta dicendo è vero ma so anche che sta cercando di scaricare la colpa a qualcuno per sentirsi meglio con sè stesso.
<Riv, so di aver sbagliato e non sarai tu a venirmelo a dire ma dato che sono una fottuta stronza in questo momento invece di farti dormire con lei ti dovrei mettere nella stanza dedicata ai tossicodipendenti, chiuso e non farti uscire per mesi.> dico ed è la verità, io dovrei chiuderlo per impedire che lui rifaccia entro i tre mesi ciò che ha fatto non ieri ma oggi.
Mi guarda e se ne va.
Io torno alle mie ricerche.
<Pronto?
Sono la signora Lerman e voglio che continuate le ricerche subito> dico e blocco.
Sono stanca di cercarla.
Vado verso la stanza e apro il cassetto dei documenti.
Il primo diceva che l'avremmo trovata entro i due anni dato che era una minore.
Il secondo che erano sulle sue tracce.
Il terzo diceva che l'avevano persa, la verità è che quello stronzo li ha pagati.
Tutti gli altri mi prendono in giro.
Io la troverò.
Pov Riv
Vado verso la mia camera, sento un vero bisogno di continuare il disegno nella parete.
Disegno la forma del suo viso, i suoi occhi grandi e mi fermo.
Quando ho un pennello, una matita, una penna in mano mi sento libero, libero di poter disegnare ciò che voglio, libero di poter esternare tutto ciò che penso attraverso l'arte.
Mi squilla il cellulare e mi viene davvero voglia di prenderlo e dargli fuoco.
<C'è la riunione se non vieni entro due minuti vengo io da te> blatera Khalil dal cellulare.
Vado fuori e metto in moto a centoventi chilometri orari, potrei anche morire in questo momento.
<Quindi?> dico entrando e tutti si girano verso di me.
<Vi dividerete in coppie che decido io e locali che decido io > dice dividendo i pacchetti con la roba.
È davvero una famiglia questa?
<Riv in coppia con Dylan> dice e sembra averlo fatto apposta.
~Flashback~
<Riv e Dylan dovete fare pace subito> urla guardandoci.
<Mi ha aggredito lui e non ne so nemmeno il motivo> urlo puntandolo e vedo la vena del collo di Dylan gonfiare.
<Bene, Dylan puoi spiegare il motivo? > dice Khalil sedendosi e guardandolo.
<Stiamo aspettando> continua.
<Questa notte ho sentito dei rumori, e c'era Riv nella nella stanza che vorresti assegnare a Rox> dice e sia io che Khalil lo guardiamo curiosi di sapere che giustificazione è.
<E quindi?> chiede Khalil accendendo una canna sia per me che per lui.
Non c'è cosa migliore di una canna tutte le ore.
<Stavano facendo sesso> esclama mettendosi le mani nei capelli e continuando a stringere i pugni.
<Rox ha sedici anni può fare quello che vuole e poi non mi sembra che sia la prima volta> continua guardandomi.
<Assolutamente no> esclamo.
<È una nostra sorella non può portarsela a letto> grida lui.
<Riv come te, Rox e tutti gli altri può far ciò che vuole> dice Khalil.
<Quindi posso scoparmi Rox> dico e vedo lui girarsi verso di me e prendermi per il collo.
<Ti conviene lasciarmi> dico con calma.
<Tu non ti scopi proprio nessuno> dice continuando a stringere il mio collo.
<È innamorato> esclama Khalil e Dylan mi lascia in un modo fulmineo girandosi verso di lui.
<Assolutamente no> dice arrossendo.
<Oh mio Dio, sei incazzato perchè sei geloso?> dico io guardandolo.
<Rox viene a letto con me di sua volontà non la costringo mica!
Quindi non incazzarti con me anzi esci le palle e diglielo> dico io e Khalil annuisce.
<Ora fate pace, i fratelli non litigano, mai> esclama e Dylan mi porge la mano.
<Pace fatta> dico e esco dalla stanza.
I fratelli non restano in collera tra loro, mai.
~Fine flashback~
Dopo quella volta ho cercato di non andarci più a letto ma lei si siede sopra di me e mi provoca e capita che ci cado ancora oggi, insomma sono passati due anni e lui non si è ancora deciso a dirle la verità.
<Dovete andare al Roxy Bar> dice e ci da le chiavi di una delle macchine.
<Guido io> dico e lui annuisce, nel momento in cui si siede sul sedile metto in moto.
<Mi dispiace> dico e lui annuisce di nuovo.
<Mi ha letteralmente infilato le mani nei pantaloni Dylan, quando glielo dirai?> chiedo e lui gira il viso verso di me e mi guarda negli occhi.
<L'ho già fatto> dice e si rigira.
<Cosa? Quando glielo hai detto?> esclamo e lui annuisce.
<Due mesi fa> dice con tono piatto.
<Mi ha risposto che lei non sa amare, non sa cosa sia neanche il volere bene per una persona e che se volevo potevo semplicemente andarci a letto> dice cominciando a gesticolare come un pazzo.
<Dimmi che le hai detto di si> dico speranzoso anche se sò già la risposta.
<Ovvio che no!
Mi sono incazzato come una bestia, le ho detto che non ha rispetto per sé stessa e per il suo corpo e lei sai che mi ha risposto?> chiede nervoso girandosi verso di me e io scuoto la testa.
<Mi ha risposto "Bene andrò a cercare un uomo che mi porti a letto"> dice imitando la sua voce.
<Un uomo che la porti a letto?
Io voglio viziarla, trattarla come una principessa, dormire con lei, abbracciarla e lei vuole uno che la scopi e che se ne vada mentre dorme> dice e io accosto la macchina.
<Beh falle vedere che tu sei l'uomo che può portarla a letto, falla diventare debole, mettila in soggezione> dico io e lui chiudo lo sportello.
<Non funzionerà, lei è così fredda, bella,incantevole con quegli occhioni verdi e quei capelli rossi> dice e io roteo gli occhi.
<Che sdolcinato> dico prendendolo in giro e lui mi dà una spinta.
<Io...scusa per ieri> dice e io annuisco.
<Non ci andrò più a letto, promesso> dico e lui ridacchia.
<Nemmeno se ti infilasse le mani nei pantaloni?> chiede.
<Possiamo già annullare la promessa?> chiedo io ridendo e lui mi guarda male.
<Ei amico> sento qualcuno da lontano e vedo il fratello di Joshua.
So già cosa fare.
<Dammi un po' di roba> dice avvicinandosi a me.
<Non posso> dico e vado avanti.
<Te lo ha detto quel coglione di mio fratello?> chiede spintonandomi e vedo Dylan da lontano che mi guarda preoccupato.
<No te lo dico io, non voglio venderti nulla> esclamo ricominciando a camminare.
<Dì a mio fratello e alla sua troietta che non si devono intromettere nella mia vita> dice e io mi incazzo, ho imparato a conoscere Juliette in questi mesi ed è un angelo.
<Non chiamarla così> esclamo e lui ride.
<Sei geloso? La dividete?> chiede bevendo un altro bicchiere.
<Ne voglio un po' anch'io > esclama ridendo.
<Senti vattene a fanculo Roger> dico e vado via.
Sarà una serata molto lunga.
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New capitoloooo
All the love .M.
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