Capitolo 11 - Il Capitano Folle
La situazione era molto complicata, circondate da quindici guardie armate, e non guardie normali ma bensì coloro che difendono la vita del loro Sovrano e le tre ragazze con nemmeno un arma (tranne Lory che dimostrando fiuto del pericolo e furbizia, rispetto alle sue due compagne, teneva nascosti quattro coltelli nel cosciale sotto la veste).
"Per quale motivo ci arrestate Capitano? Non abbiamo fatto niente." Urlò Lilith quasi sconvolta per la situazione che si stava creando.
Il Capitano Pattion stava ridendo di gusto a quella domanda: "Avete ficcato il naso in affari che non Vi riguardano."
"Affari? Siete in combutta con quei demoni?" Chiese Lory che era pronta a fare la sua mossa, aspettava solo che una guardia si avvicinasse per entrare in azione.
"La scelta è Vivere con questi demoni e conquistare terre insieme ai loro alleati o morire come topi. Ho scelto la prima." Rispose il Capitano
"Ho scelto? Non decide il Re?" pensò Lory dopo aver udito quelle parole da parte del Capitano.
"Capitano Pattion, non può arrestare queste Signore. E poi il Regno di Gulfingard lotta per la pace e Libertà, non si unirà mai a questi mostri." Intervenne il Re con una voce con un po' di autorità e sicurezza.
Il Capitano si voltò verso il Re con un ghigno quasi malvagio che fece sbiancare il Re: "Non avete capito Altezza? Voi. Non contate... NIENTE!" Rispose il Capitano al Re urlano l'ultima parola.
"Le Termaganti sono venute da noi per un'alleanza e il Vostro stupido Padre aveva rifiutato, condannandoci a morte certa." Le parole del Capitano erano taglienti come la lama di una spada, il Re aveva quasi le lacrime agli occhi.
Reyna percepì un'altra cosa nelle parole del capitano "Le Termaganti? Sono più di una?"
"Io sono al Capo della sicurezza del Re, ma ho dovuto prendere delle decisioni al posto suo. Ho creato il mio battaglione di Mercenari, Ho parlato di Nuovo con le Termaganti e per salvare il mio Popolo ho dovuto eliminare, a malincuore, l'ostacolo....."
Tutti avevano capito cosa era successo, non c'era bisogno di altre parole. Pure il Re aveva capito cosa era successo a suo Padre. Le lacrime iniziarono a rigargli il viso.
"Ho avvelenato Il Pasto del Re e fatto sparire le prove. Sapevamo benissimo che il giovane Principe sarebbe diventato Re ma era all'oscuro di tutto, un debole è molto più facile da persuadere e quando la scacchiera era pronta, doveva decidere se condannare Gulfingard e tutto il suo popolo a morte certa o allearsi per un potere superiore." Il Capitano iniziò a ridere, una risata folle. Era completamente impazzito, la sua brama di potere e di paura per la sua vita lo avevano spinto alla pazzia. Un omicidio, aveva ucciso il Re per questa alleanza e per la sua brama di potere.
"Sei un bastardo Pattion! Guardie Arrestatelo!" Urlò il Re in preda ad una crisi di pianto e rabbia.
Le tre ragazze stavano guardando le Guardie ma loro non ascoltarono le parole del loro Sovrano, non avevano mosso un muscolo a quelle parole. E un'altra risata scattò dal Capitano Folle.
"Stupido ragazzino, credi che questi uomini ti daranno ascolto perché porti una corona? Loro sono I miei uomini, il battaglione della Difesa e obbediscono solo a ME!" Urlò il Capitano.
"E' un pazzo Capitano!" Urlò Reyna, che si era scongelata a quelle risate di pura follia.
"Le Termaganti non condividono il potere. Una volta raggiunto il loro scopo, faranno fuori I loro alleati." Continuò la Dracomante.
"Non voglio sentire un altra parola di queste tre pezzenti. Guardie portatele nelle segrete!" Urlò il capitano.
"Il momento è arrivato!" pensò Lory pronta ad agire, anche se probabilmente sarebbe Morta ma di certo non si sarebbe mai arresa ad un pazzo del genere.
"Non può farlo Pattion!" Il Re strattonò il Capitano che come reazione, diede un sonoro schiaffo al giovane Sovrano che perse l'equilibrio cadendo a terra.
Intanto una guardia del Capitano appoggiò la mano sulla spalla di Lory: "ORA!"
Con la velocità di un fulmine, Lory estrasse due coltelli dai suoi cosciali e lacerò la gola della guardia che aveva osato metterle le mani addosso. Reyna e Lilith erano sorprese dall'astuzia e dalla velocità dell'assassina, dovevano immaginare che Lory preferiva morire che essere rinchiusa in una prigione.
Pure Pattion e le altre guardie erano sorprese dalle abilità dell' Elfo Oscuro.
"AVEVO ORDINATO A QUEI BRUTTI IDIOTI DI TOGLIERE LE ARMI!" Sbraitò il Capitano, il quale oramai aveva perso ogni controllo di se stesso.
Lory scagliò I due coltelli, colpendo in piena gola I due soldati vicino a Reyna e Lilith.
"Non state li impalate, razza di stolte. Prendete le armi e vendete cara la pelle!" Urlò Lory.
"Caspita!" pensò Reyna e entrambe le ragazze presero le lance e la spada dei soldati caduti.
Lory prese la spada del primo soldato caduto e con la mano sinistra impugnò un altro coltello.
Reyna ingaggiò uno scontro con due soldati vicino a lei mentre Lilith, non avendo esperienza di combattimento corpo a corpo, prese una lancia e la scagliò verso Pattion. Un soldato mise il suo corpo in difesa del capitano, venne trafitto dalla lancia come uno spiedo e cadde a terra senza vita.
"Brutta Puttana! Fermatele! le voglio vive!" Urlò il Capitano, che come sfogo diede un calcio in faccia al Re che perse I sensi.
Le tre ragazze riuscirono a difendersi, Lory riuscì ad abbattere un altra guardia, Reyna non riusciva a combattere contro più avversari, così prese il volo ed emise il suo Soffio del drago, tra i due soldati, solo uno fu in grado di mettersi in salvo, l'altro venne ustionato a morte e la sua armatura si sciolse come ghiaccio al sole. Lilith invece fu disarmata subito da un soldato che era addestrato molto meglio della ragazza, fu colpita violentemente alla nuca e cadde a terra stordita.
Lory scagliò il suo coltello verso la guardia che aveva messo la ragazzina fuori gioco colpendolo all'occhio destro. Un urlo pauroso squarciò il fracasso della battaglia e Lory lo terminò con il suo ultimo coltello che si conficcò nella giugulare. Reyna stava schivando le lance ma nulla poteva fare con una rete.
"Da dove l'hanno tirata fuori?" pensò la Dracomante che precipitò a terra e tutti I soldati la calpestarono come se fosse un tappeto.
Era rimasta solo Lory che vedendo come calpestavano Reyna pensò: "Meno male ci proteggevi Lucertolina! Diamine...devo sempre fare tutto io..."
Diversi soldati si avvicinarono a Lory che si scagliarono contro di lei.
Ella si difese con le unghie e con i denti e con un gran fendente riuscì a mozzare la testa di uno dei tre soldati. Le altre guardi però riuscirono a disarmarla e bloccarla al muro. Cercò di dibattersi con le gambe ma un soldato la colpì allo stomaco con un violentissimo pugno. Lory sentì l'aria uscire fuori dai polmoni dopo un colpo del genere, I soldati la lasciarono cadere a terra. La maschera di Lory si era spostata e ora aveva una brutta visuale, oltre alla fatica a respirare. Senti I passi di un soldato che si avvicinava e non le ci volle molto a capire che era il Capitano Pattion.
"Alzatela!" Ordinò il Capitano. Un paio di mani l'afferrarono sotto le braccia e la alzarono di peso.
"Mettete giù le mani brutti bastardi!" Disse Lory con un filo di voce, era ancora dolorante per il colpo di prima.
Il Capitano rise di gusto: "Com'è focosa questa signora! Mi Piace!"
Pattion si avvicinò, le afferrò il viso e le si avvicinò al collo. Con disgusto Lory sentì la sua lingua passare sulla propria pelle e come reazione diede un calcio alle parti basse del Capitano che si piegò In due dal dolore. Intanto un altro soldato aveva colpito con un altro pugno l'addome della ragazza ma non la lasciarono andare perchè il soldato non aveva ancora finito e scagliò un altro pugno questa volta in faccia e la mascherà si spostò del tutto, non vedeva più niente.
"Brutta sgualdrina!" Disse il capitano, che si rialzò tenendosi le parti basse.
"Questa notte, mi divertirò con te. Hai capito?" Disse il capitano a denti stretti e colpì con uno schiaffo Lory, la maschera le volò via dal volto, scoprendo il suo bel viso segnato dalla cicatrice. Un rigo di sangue usciva dalla sua bocca. Gli occhi chiusi dal dolore dei colpi. Ma per lei non era una novità esser trattenuta e torturata.
All'improvviso si aprì una porta ed entrarono tre soldati vestiti con armature Nere. Il Capitano vide I primi due e urlò: "Ehy voi, dove diavolo era-" si ammutolì vedendo il terzo che era Enorme. L'armatura era infatti messa a pezzi e il capitano non ricordava di aver arruolato un soldato così grosso.
"Tu chi sei soldato?" Chiese il Capitano ma venne interrotto da un altro soldato che arrivò correndo.
"Scusate il ritard-!." il soldato, correndo, aveva sbattuto all'angolo della porta come se quell'angolo non ci fosse stato. Ruzzolò a terra perdendo l'elmo e il Capitano notò che questo soldato aveva una coda da lucertola e guardandolo attentamente notò che era un sauriale.
" Ma che diavolo...." Urlò il capitano.
Lory riconobbe il Sauriale e quindi arrivò alla conclusione di chi potevano essere gli altri, fece un piccolo sospiro di sollievo.
"Ottimo, addio alla missione in incognito!" Disse uno dei due soldati che ebbe come risposta dall'energumeno un bel rutto che sembrava un tuono.
Il sauriale lanciò da terra una boccetta ma colpì in pieno la testa di un soldato che teneva Lory, la boccetta cadde sul piede di quest'ultima senza spaccarsi.
"Accidenti alla miopia!" Urlò Lacer.
"All'attacco!" Urlò l'altro soldato dopo un sospiro, era Pinguino.
Draco sguainò le due spade, e per farlo, uno spallaccio saltò via troppo piccolo per lui, si scagliò contro I tre soldati che avevano catturato Reyna e li uccise tutti in pochi secondi, amputando arti e mozzando teste.
Pinguino si scagliò volando contro il soldato che puntava la lancia contro Lilith.
"Fai un altro passo e lei è morta!" Minacciò il soldato. Pinguino lo guardò e con calma disse: "Non lo metto in dubbio soldato... ma c'è un problema...."
Il soldato lo guardò confuso. Pinguino fece un piccolo movimento con la mano e il soldato si sollevò da terra.
"... il problema è che hai incrociato la mia strada." Terminò pinguino, che con un altro movimento della mano scagliò con violenza il soldato dall'altra parte della stanza, impattando violentemente il muro con la testa. Il punto dell'impatto ora era colorato di rosso sangue con un po' di materia grigia.
Tyranus scagliò una scarica elettrica verso I soldati che tenevano Lory, ma non riuscì a centrarli.
"Bella mira... maghetto..." Disse Lory con un piccolo sorriso, mentre si era accasciata per terra, non aveva più molte forze.
"E' questo stupido elmo!" Rispose urlando Tyranus, togliendosi l'elmo. "...Non ci vedo!" e lo scagliò contro uno dei soldati centrandolo in testa. Il soldato venne stordito dal colpo e Tyranus fu in grado ora di prendere la mira e concentrarsi molto di più e al posto di una scarica elettrica dalla mano destra un potente fulmine colpì un soldato folgorandolo. Il corpo cadde per terra fumante.
"Wow! Questo deve far male! " Pensò Lory, un po' sorpresa e colpita dalla nuova potente magia del Necromante.
"Ti ammazzo stregone!" Urlò un altro soldato che si scagliò contro il Necromante, ma egli fu più rapido che, con un gesto con la mano sinistra, lacerò il collo del soldato che cadde a terra, morendo dissanguato in pochi istanti
"NECROMANTE!" Il capitano Capì subito che tipo di magia era e vide anche l'ultimo dei suoi soldati cadere per mano del Sauriale, trafitto dalla spada di Lacer.
"Bene le pozioni fumogene sono state totalmente inutili!" pensò il Sauriale, ma non era così. Nella confusione il Capitano folle prese la boccetta che era rimbalzata sul piede di Lory. Sapeva cos'era.
Entrarono dei soldati in armatura argentata questa volta e uno di loro vide lo scempio.
"Che cosa sta succedendo ?" Urlò la guardia che era intervenuta.
"Si sono infiltrati per uccidere il Re. Arrestateli e giustiziateli in Piazza!" ordinò Pattion.
"MENZOGNE!" Urlò qualcuno dietro di lui, era il Re.
"Soldati, arrestate il Capitano Pattion! Ha tradito e ucciso il Re per brama di potere alleandosi senza chiedere consiglio con le Termaganti e al loro esercito di Mostri!".
"Brutto bastardo!" Urlò Pattion, vedendo avanzare molti soldati verso di lui, saltò sul tavolo ridendo.
"Voi non sapete cosa avete scatenato! Voi avete condannato questo regno a Morte e alla sofferenza!" continuò il Capitano.
"Si arrenda Capitano!" Urlò un'altra guardia. I soldati fedeli al Re circondarono il tavolo tagliando la ritirata di Pattion, ma c'era sempre una via di Fuga.
"Ci rivedremo, e tu bambolina..." Rivolse il suo sguardo verso Lory. "... aspetterò con ansia il nostro piccolo momento!" concluse Pattion, il Capitano Folle, che con un gesto spacco la boccetta sul tavolo e una grande nuvola di fumo nero invase tutta la stanza.
"Di nuovo!" pensò Lacer. Tutti iniziarono a tossire, Tyranus però vide una luce bluastra al centro del tavolo per pochi istanti e poi scomparve.
Ancora una volta fu Pinguino, che con una formula magica, spazzò via il fumo.
"Mai più pozioni fumogene!"disse Pinguino.
Al centro del tavolo non c'era più l'ex Capitano Pattion, era scomparso nel nulla.
"Per tutte le birre! Dove cavolo è andato?" Disse Drako che stava aiutando Reyna a mettersi in equilibrio.
Lacer si avvicinò al tavolo e vide una pergamena con una strana runa, ma la riconobbe.
"Uhm.. quel figlio di una vacca è astuto. Ha aperto un portale. E' scappato." concluse il Sauriale.
Pinguino stava aiutando Lilith che si stava massaggiando la testa, Mentre Tyranus vide la maschera di Lory per terra, la raccolse, si avvicinò all'assassina per consegnarla.
Lory vide che il maghetto li stava porgendo la maschera ma lui stava distogliendo lo sguardo.
"Tieni, non voglio vedere il tuo volto senza la tua volontà..." Disse Tyranus.
"Accidenti a te Maghetto!" pensò Lory che prese la maschera con un gesto repentino e se la mise con fretta. Vide sempra la mano tesa del mago e questa volta lo sguardo verso di lei.
"Dammi la mano, ti aiuto ad alzarti." continuò il mago.
Lory fece una piccola risata, sentì un dolore allo stomaco, dove I soldati l'avevano colpita: "Tck....Non ho bisogno del tuo aiuto maghetto..."
L'assassina provò ad alzarsi ma una fitta di dolore pauroso le si propagò in tutto il corpo non riuscì a muoversi, era esausta.
La mano di Tyranus sempre tesa: "So che non hai bisogno di me, ma in questo caso hai bisogno di un aiuto." Concluse il Necromante. Lory doveva scegliere se fare l'orgogliosa e aspettare qualche minuto, che poteva esser ore, e rimanere per terra o accettare quella mano da parte di uno che, sempre convinta, ha uno scopo tutto suo e che un giorno l'avrebbe, forse, portata alla morte.
Ma ora era troppo stanca e dolorante per fare l'orgogliosa e, maledicendo se stessa, accettò la mano di Tyranus.
Il Necromante l'aiutò a mettersi in piedi e trovare il giusto equilibrio. Una volta trovato, lei spintonò via l'uomo che non disse nulla: "Non aspettarti che riaccada, maghetto..." soffiò l'assassina per poi allontanarsi da lui.
La stanza era un mattatoio, chi faceva le pulizie del castello aveva il suo bel da fare.
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Covo della Termagante, Linea di Fuoco.
Il portale comparve, con la sua luce bluastra, proprio vicino alla Termagante e ai suoi demoni con le Catene che le facevano da guardia. Dal portale uscì il Capitano Pattion, che dall'effetto di vuoto del portale, Vomitò praticamente tutto quello che aveva mangiato a colazione.
"Capitano Pattion..." iniziò la Termagante: "... Vedo che avete usato il portale. Immagino che ci sono stati dei problemi." Terminò il demone.
Pattion stava ansimando: "Si Mia Signora...". Pattion raccontò tutto alla Termagante. La furia del demone stava crescendo, un ira che nemmeno lei sapeva di provare.
"Quei maledetti ficcanaso!" Urlò il demone.
"Capitano, ha altri Mercenari all'interno del castello?" chiese la Termagante.
"Certamente mia Signora! Sono numerosi e ben celati. Aspettano un mio ordine per agire." Disse Pattion con gusto.
"Attenderanno. Venite, andiamo a trovare I Nostri migliori alleati." disse la termagante, mentre un sorriso rabbioso le si formò in viso "Andiamo a trovare I Necromanti!"
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