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•8•

Haechan:

Mi svegliai sentendo la sveglia sul comodino, e decisi di alzarmi.
Dopo essermi vestito, andai in cucina.
Mia madre non si era ancora svegliata, quindi decisi di preparare io la colazione.
Finito di preparare la colazione e il tavolo, decisi di andare a svegliarla.
Salì le scale e, prima di aprire la porta, bussai e chiesi il permesso per entrare.
Ovviamente non ricevetti risposta, ed entrai comunque.
Mi avvicinai, la guardai mentre dormiva tranquilla. Era felice e serena.
Appena la vidi, mi comparì un sorriso a 32 denti.
Era bellissima.
Guardarla così, mi rallegrò e mi tranquillizzò.
Ero felice di sapere che stava bene.
Mi dispiaceva svegliarla, ma dovevo per forza, sennò la colazione si sarebbe raffreddata.
"Mamma.
Mamma.
Mamma svegliati." Le dissi mentre le scuotevo il braccio.
"Mhm..." Ricevetti come risposta.
"Dai mamma, ti ho preparato la colazione." Le dissi per incoraggiarla ad alzarsi.
"Mh... Ok... Adesso mi alzo..."
Rispose.
"Sì, ma muoviti eh." Dissi prima di uscire dalla sua camera, e dirigermi in cucina.
Mentre aspettavo mia madre, iniziai a mangiare.
Appena arrivò, io avevo già finito.
Andai in bagno a prepararmi e, dopo aver finito, andai a salutarla.
"Ciao mamma, io vado. Ci vediamo oggi pomeriggio." Le dissi.
"Sì- aspetta un attimo Haechan, devo dirti una cosa."
"Sì...?" Non avevo la minima idea di cosa dovesse dirmi.
"Ho intenzione di parlare con tuo padre e, di farti conoscere il tuo fratellastro."
"... Perché?" Chiesi semplicemente.
"Perché è giusto così. Tu hai un padre e un fratello, ed è giusto che tu li conosca, e loro conoscano te." Mi rispose con tranquillità.
"Va bene, se secondo te è giusto, allora mi va bene. Io mi fido di te, mamma." Dissi sorridendo.
"Va bene, ci vediamo oggi. Fai il bravo." Mi disse premurosa.
"Sì, mamma. Ciao ciao." Dissi dandole un bacino sulla guancia.
Mentre andavo a scuola mi sentivo molto bene. Non so perché, ma stavo alla grande. Mi sentivo energico e felice.
Salutavo tutti quelli che incontravo, anche quelli che non mi stavano troppo simpatici.
Arrivai a scuola, cercai i miei amici.
Li trovai vicino al cancello.
Mi avvicinai.
"Buongiorno mondo." Salutai sorridendo.
"Ehi." Mi salutarono Chenle e Jisung.
"Buongiorno a te." Mi salutò Jaemin.
"Ciao." Mi salutò Jeno.
Mi girai verso Jeno, iniziai ad osservarlo, e poi gli sorrisi. Lui mi sorrise di rimando, ma era abbastanza evidente che non capiva il perché del mio comportamento.
Non riuscivo a credere che fosse vero.
'Davvero siamo fratelli!? Ma se non ci assomigliamo per niente! Va be'.'
"Ma Renjun?" Chiesi, notando la sua mancanza.
"È con Lucas e i ragazzi più grandi." Mi rispose Chenle.
Suonò la campanella, e ci dirigemmo ognuno alla propria classe, e al proprio banco.
Quando vidi Renjun entrare, e lui si accorse di me, si sedette al suo banco.
"Non hai detto niente a nessuno, vero?" Mi chiese.
"Buongiorno anche a te, Renjun." Risposi.
"Dai Haechan, sai che è importante."
"Sì sì, stai tranquillo. Non ho detto nulla a nessuno." Risposi alzando gli occhi al cielo.
"Ok." Rispose soltanto.
La mattinata passo velocemente.
Quel giorno ero riuscito a prendere appunti e a stare attento in classe, cosa che non succedeva spesso, per colpa dei mille pensieri che in quel periodo mi tormentavano.
Arrivato a casa, andai in camera.
Mi cambiai e poi andai a guardare la tv in soggiorno.
Quando arrivò mia madre, la vidi felice e contenta.
"Ehi mamma." La salutai.
"Ciao Haechan. Questa sera vengono a trovarti due persone importanti, quindi preparati. Metti a posto la tua stanza. Cenano qui, dovrebbero arrivare per le 20:00." Mi disse felice.
"Va bene, allora vado a mettere a posto camera mia." Dissi alzandomi.
Arrivato in camera, guardai il mio cellulare, che avevo lasciato sul comodino.
Un messaggio non letto.
Numero sconosciuto.
'Ma chi è?' pensai.
Ehi Haechan. Vorrei parlarti. Vieni domani alle 16:00 nel parcheggio dietro la scuola.
Non capivo il motivo del messaggio, o da chi potesse provenire. Ma decisi lo stesso di andarci.
Tanto, non penso succeda qualcosa, di pomeriggio, in un parcheggio.
Mentre mettevo in ordine la mia camera, non riuscivo a smette di pensare a quel messaggio.
'Chissà... Cosa succederà​? Chi incontrerò?'
Continuavo a pensarci, non riuscivo a smettere di pensare a quel messaggio.
Non so perché, ma associavo il messaggio con l'appuntamento, a Mark.
Continuavo a pensare a Mark.


Mark:

Mi risvegliai con un gran mal di testa.
Ero nel letto di WinWin, mi alzai a fatica e uscii dalla sua stanza.
Andai in bagno, mi lavai la faccia e poi mi diressi verso la cucina.
Trovai Taeyong, WinWin, Yuta e Jaehyung.
Doyoung, Taeil, Ten e Johnny erano in salotto.
Dopo che salutai i ragazzi in cucina, mi sedetti al tavolo con loro.
Iniziai a mangiare quello che avevano preparato, insieme a loro.
Finito di mangiare, gli altri ragazzi se ne andarono, rimanemmo io, WinWin e Taeyong.
Eravamo in salotto a guardare la tv. Io su una poltrona, e loro due sul divano.
Ormai erano già le 10:00 passate, quindi non saremmo andati a scuola.
L'unica cosa che si sentiva, era la tv. Che venne spenta da Taeyong improvvisamente.
"Allora..." Iniziò a dire.
"Sì...?" Chiesi insicuro.
"Come mai ieri sera hai bevuto?" Chiese guardandomi.
Io continuavo a guardare lo schermo della tv spenta, ma la sensazione dello sguardo di Taeyong su di me, mi stava uccidendo.
Non risposi. Non sapevo che dire. A quanto pare, il trucchetto di mettere la birra nella lattina della Pepsi, non era servito a niente.
"Ma che dici?" Risposi, facendo finta di non sapere.
"Smettila Mark, è inutile che fai finta di niente. Si vedeva da lontano ieri notte che eri ubriaco. E poi il trucchetto della lattina lo conoscono tutti." Disse, non smettendo di guardarmi.
Ma io continuavo a guardare la tv.
"Perché l'hai fatto?" Chiese ancora.
Non risposi. A quel punto, cambiò metodo di interrogatorio.
Si alzò, e si avvicinò a me.
Si inginocchiò davanti a me. Mi prese il voto con la mano destra e mi girò il viso verso di lui.
Cercavo di non guardarlo negli occhi, ma non ci riuscivo.
"Allora Mark. Cos'hai da dirci?" Mi chiese ancora.
"Nulla." Risposi semplicemente.
"Stronzate." Disse lui.
"Taeyong! Le parole." Lo sgridò Winnie.
"Allora Mark?" Chiese.
"Ma... Niente di che..." Dissi.
"Lo sai che devi sempre dirci tutto, vero?" Si intromise Win.
"Sì... Ho solo litigato con un ragazzo... E..."
"E...? Vai avanti, dai." Mi incoraggiò Taeyong, che si era riseduto sul divano.
"E... I miei vogliono farmi trasferire... In Canada..." Dissi con lo sguardo basso.
"Oh... Mark..." Disse triste WinWin.
"Stai tranquillo, risolveremo tutto."
Mi rassicurò Taeyong.
"... Ok..." Risposi.
"Beh... Adesso cosa vuoi fare Mark?" Chiese Taeyong.
"Vorrei parlare con una persona."
"E allora vai." Mi incoraggiò WinWin.
"Sì." Dissi soltanto, prima di prendere le mie cose, salutarli e poi uscire.
Andai a casa. A quell'ora mia madre era a lavoro, quindi la casa era libera.
Mi feci la doccia, e poi mi preparai per uscire.
Gli altri ragazzi sarebbero usciti da scuola a momenti, quindi sarei andato lì. Dovevo chiedere una cosa a  Renjun.
Quando arrivai davanti all'edificio, non mi preoccupai per gli insegnanti, poiché avevo marinato la scuola. Non mi importava per nulla.
Appena vidi Lucas e Renjun, li raggiunsi.
"Ehi Mark." Mi salutò Renjun.
"Ehi." Salutai.
"Come mai oggi non sei venuto?" Chiese Lucas.
"Non ho voglia di spiegare il perché." Risposi.
Mi girai verso Renjun.
"Renjun, hai il numero di Haechan?"
"Sì, ti serve?"
"Sì, devo chiedergli una cosa."
"Uuh. Visto? Lo sapevo io che ti piace." Si intromise Lucas.
Dopo che Renjun mi diede il numero di Haechan, andai a casa di Taeyong.
Appena arrivai, lo vidi entrare.
Quando si accorse di me, mi fece entrare con lui.
Passammo un po' di tempo a parlare, e io mi ero dimenticato di scrivere a Haechan.
Poi uscì fuori l'argomento in cui c'entrava anche lui. Così mi ricordai.
Gli mandai un messaggio.
Continuavo a pensare a lui.
Se avrebbe risposto.
Se si sarebbe presentato.
Se avremmo chiarito.
Se...
Mentre pensavo, ero sdraiato sul letto di Taeyong, in camera sua.
Ad un certo punto però, mi addormentai.
Pensando a Haechan.

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