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•6•

Non feci molto caso al ragazzo seduto sotto l'albero.
Appena lo vidi aumentai il passo.
Non volevo averci niente a che fare.
Mi dispiaceva vederlo così, ma non potevo farci niente.
Arrivato a casa, mi preparai qualcosa di veloce per cena, feci lo zaino per il giorno seguente, e dopo essermi messo il pigiama, andai a dormire.
Mi svegliai presto, e mentre facevo colazione, pensai alla giornata che avrei trascorso.
Mentre pensavo che mia madre sarebbe tornata dall'ospedale, mi tornò in mente il ragazzo seduto sotto l'albero.
Era molto triste e mi dispiaceva tanto per lui, ma cosa posso fare io per aiutarlo? Niente.
Non potevo fare niente.
Ognuno a i suoi problemi, e io non voglio immischiarmi in cose non mie.
Finito di fare colazione, mi preparai e, preso il cellulare e lo zaino, uscì di casa.
La strada per arrivare a scuola fu molto tranquilla.
Arrivato a destinazione, cercai i miei amici.
Vidi Jaemin e Jeno abbracciati su una panchina di fronte a scuola a coccolarsi. Loro non nascondevano la loro relazione, tutti sapevano di loro due.
Mi girai dall'altra parte, e vidi Chenle e Jisung che ridevano e scherzavano. Dicevano che tra di loro non c'era altro che una grande amicizia, ma sappiamo tutti che in realtà si amano tantissimo.
Mentre li guardavo, sentii qualcuno chiamarmi.
"Ehi Haechan."
Mi girai e vidi Renjun con Lucas.
Anche loro due nascondevano qualcosa che non volevano rivelare.
Alla fine, io ero l'unico single.
Ma non ci pensavo, non mi importava.
Aspettai con loro -anche se mi sentivo di troppo- che la campanella suonasse.
Quando il suono della campanella, che annunciava l'inizio delle lezioni, risuonò per tutta la scuola, mi affrettai ad entrare.
Posai le cose inutili nell'armadietto, e mi incamminai verso la mia classe.
Entrai, e mi incamminai verso il mio banco.
Arrivato lì mi sedetti, e aspettai i miei compagni.
Vidi entrare Jaemin e Jeno tenersi per mano, per poi sedersi ai loro posti.
E poco dopo sentii la voce di Lucas e Renjun salutarsi, e in poco tempo quest'ultimo entrò in classe e si sedette al suo posto.
La classe si popolò di ragazzi della mia età in poco tempo.
E quando entrò la professoressa, e iniziò a spiegare la lezione del giorno, automaticamente iniziai a pensare a cose a caso e insensate.
Passai così le prime due ore di lezione.
Quando sentii la campanella che annunciava l'inizio dell'intervallo, mi alzai e uscì felice.
Entrai in bagno e vidi due ragazzi seduti per terra a parlare.
Non mi avevano notato.
Uno dei due era il ragazzo che avevo visto la sera prima al parco.
Stavano parlando a bassa voce, ed erano molto seri.
E sentii cose che non avrei voluto ne dovuto sentire.



Continuai a guardare le foglie secche, anche quando Haechan se ne andò.
Mi venne presto sonno, ma non volevo andare a casa, quindi decisi di chiedere ad un mio amico se potevo passare la notte da lui.
Fortunatamente i suoi genitori erano fuori per lavoro. Lui era sempre a casa da solo. Quindi mi disse che potevo fermarmi per la notte da lui.
Mi incamminai verso casa sua. Era tardi, e faceva abbastanza freddo.
Arrivato davanti a casa sua, suonai il campanello. Poco dopo aprì la porta.
"Ehi Mark, entra pure."
"Ehi WinWin, grazie per ospitarmi 'sta notte."
"Massì tranquillo, mi fa piacere aiutare."
"Beh... Allora, come stai?" Chiesi.
"Io bene. E tu? Perché non vuoi tornare a casa?" Mi chiese un po' preoccupato.
"I miei vogliono farmi trasferire in Canada, e io non voglio. Ma a loro non interessa la mia opinione..."
"Oh... Mi dispiace, vedrai che si sistemerà tutto presto." Mi disse con un mezzo sorriso.
"Lo spero..." Dissi con un filo di voce.
"...Vabbè... Andiamo a dormire allora?" Mi disse sorridendo.
"Sì, andiamo." Dissi sorridendo a mia volta.
"Va bene, ma dormiremo nello stesso letto."
"Cosa!?"
"Perché? Non voi dormire con me?"
"Non è quello, ma poi Taeyong non si ingelosisce?"
"Ma lui non deve saperlo per forza." Mi disse con uno strano sorriso.
"Sì... Vabbè andiamo."
Mi svegliai con un profumo in resistibile proveniente dalla cucina.
Mi affrettai a scendere le scale, per arrivare a quel profumo che tanto mi attirava.

Entrai in quella stanza, e quello che vidi mi sorprese molto.
C'era WinWin che preparava la collazione, e Taeyong che a petto nudo lo abbracciava da dietro e gli mordeva un po' il collo e un po' il lobo dell'orecchio, mentre gli sussurrava parole un po' osé.
Rimasi scioccato da quello che stavo guardando.
"Buongiorno Mark." Mi disse WinWin.
Taeyong mi ignorava completamente, era troppo occupato a stare attaccato al suo ragazzo.
"B-buongiorno... Ma quand'è arrivato lui?" Dissi indicando Taeyong.
"Ah- emh... Sì. È arrivato appena ti sei addormentato." Disse WinWin.
"Strano che non ti sia svegliato, con tutto il casino che abbiamo fatto." Disse Taeyong.
"TAEYONG! Non si dicono certe cose!" Disse WinWin imbarazzato e rosso in viso.
"O-ok...?" Dissi disgustato e stranito da quello che era successo mentre dormivo.
"Ma... L'avete fatto nel letto dove dormivo io?"chiesi non sicuro di voler sentire la risposta.
"No! Ho aspettato che ti addormentasti, e poi l'abbiamo fatto sul divano, in soggiorno." Disse WinWin.
Preparata la colazione e dopo averla finita. Mi preparai.
Aspettai che anche gli altri due finirono di prepararsi, e uscimmo di casa.
Per strada parlammo un po' di tutto, niente di importante.
Arrivammo appena la campanella suonò.
Salutai i miei amici, e dopo aver lasciato nell'armadietto il materiale che avrei usato nelle ore seguenti, mi diressi nella mia classe.
Entrai, e vidi Lucas sedersi nel suo banco, mi avvicinai e mi sedetti al banco accanto al suo, ovvero il mio.
La lezione iniziò, e dopo neanche 10 minuti, arrivò l'insegnante di Inglese, che mi chiese se potevo andare un attimo nell'altra classe a parlarle.
Io annuì, e la segui in un aula inutilizzata.
"Allora Mark, tua madre a chiamato, e a chiesto se eri qui. Io gli ho risposto sì, perché ti ho visto entrare. Ma posso sapere perché tua madre non sapeva dove fossi?" Mi chiese un po' preoccupata.
"Ieri ho litigato con mia madre, perché vuole che mi trasferisca in Canada con mio padre, e io non voglio. Ho dormito a casa di un mio amico." Dissi freddo.
"Va bene, ma se non vuoi trasferirti, parlerò io con tua madre. Va bene?"
"Sì, grazie professoressa."
Detto ciò, mi incamminai verso la mia classe, quando qualcuno mi fermò.
"Mark, vieni in bagno un attimo." Era Lucas, ed era molto serio.
Lo seguii in silenzio.
Una volta arrivati, ci sedemmo per terra, ed iniziammo a parlare.
"Ho venduto 3 grammi ad un primino. Ma credo che mi abbiano visto."
"Cosa?! Lucas ti ho detto che devi stare attento quando vendi. Soprattutto se in posti affollati o se c'è gente."
"Sì, lo so Mark. Ma nessuno è venuto a dirmi niente. Quindi magari non mi hanno scoperto."
"Lo spero. Comunque, quanti grammi hai ancora?"
"17, tu?"
"22. Dobbiamo spostarci, non possiamo spacciare sempre negli stessi posti."
"Sì, lo so."
Mentre parlavamo, la campanella suonò. E noi non ce ne accorsimo.
Ma c'era qualcuno che aveva sentito cose che non doveva sentire.

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