❇38❇
I due adolescenti mangiavano la pizza seduti sul letto del maggiore guardando un programma di cucina in TV.
"A me quel tipo non piace." Disse Hyuck, scuotendo la testa in segno di negazione.
"Già. Hai visto come gli sta addosso?" Concordò Mark.
"Povero ragazzo... Secondo me vorrebbe morire in questo momento..."
"E come gli urla contro poi! Lo sta insultando neanche gli avesse ucciso il cane!"
"Sì sì, qualsiasi cosa tu abbia detto... Comunque ma quanto sta sudando quel tipo!?" Fece notare al maggiore, Hyuck.
"L'ingrediente segreto dei suoi muffin è il suo sudore! Ahahahah!"
"Ahahahah! Che schifo! Mi è passata la fame..." Rise il minore con il canadese, allontanando da se l'ultimo pezzo di pizza e appoggiandolo nel cartone vuoto.
"Ahahahah, sì." Disse in fine Mark, spegnendo la TV.
Si girò verso il minore e si sedettero l'uno di fronte all'altro, sul letto.
"Parliamo di cose serie adesso..." Iniziò il maggiore, guardando il lenzuolo stropicciato del letto, dove vi erano poco prima i cartoni semi vuoti della pizza.
Haechan era attento aspettando le parole del maggiore, in silenzio.
"C'è qualcosa di cui vuoi parlarmi?" Chiese il minore, guardando il maggiore che aveva il volto girato verso la parete della stanza, per evitare il contatto visivo con lui.
"C'è qualcosa che devi dirmi?" Chiese di rimando il canadese.
Haechan, confuso, distolse lo sguardo. Guardò la parete opposta a quella che guardava il maggiore, e osservava i poster appesi di diversi videogiochi, serie TV e anime. Si concentrò a guardare quelli, e per un attimo si dimenticò della domanda di Mark.
"DongHyuck." Lo risvegliò dai suoi pensieri, il maggiore.
"Oh? Ah, sì..." Incrociò per un istante i loro sguardi, poi abbassò lo sguardo e guardò il letto sfatto.
"Quindi...?" Insistette il maggiore.
"Spesso... Molto spesso, a dir la verità... Faccio un brutto incubo..." Iniziò.
Mark non si intromise, ascoltò silenzioso curioso di sapere cosa tormentasse il minore, eccome poterlo aiutare.
"In realtà... Non è del tutto un brutto incubo..."
Si fermò per un istante, per prendere fiato e ragionare sul sogno che tanto lo tormentava.
"Se vuoi sapere brevemente cosa sogno..."
"Se ti va di raccontarmi quell'incubo, allora raccontamelo." Lo incitò a continuare, il maggiore.
"Praticamente... Io e te non ci conosciamo- oh in realtà, tu conosci me ma io non mi ricordo di te."
Il minore prese un respiro profondo, e Mark gli strinse la mano, per confortarlo.
"Tu mi odi."
Mark rimase sorpreso, a bocca aperta. Non capendo.
"E io non capisco il perché, inizialmente. Ma poi scopro che per colpa di mia madre, i tuoi genitori si sono lasciati. E tu mi odi per questo."
Mark annuì piano, iniziando a capire qualcosa di più.
"E poi un giorno, mia madre viene coinvolta in una sorta di incidente, credo stradale, non ricordo più molto bene, e va in coma.
Io, preso dalla disperazione, mi metto a pensare a cose strane durante le ore di lezione, e poi-"
Il racconto del minore venne interrotto dal campanello di casa che risuonò in tutta l'abitazione, distraendo i due giovini.
"Aspettavi qualcuno?" Chiese Hyuck.
"No.
Ma a quest'ora chi può essere?" Si chiese Mark ad alta voce.
I due ragazzi si alzarono dal letto, un po' agitati dalla visita inaspettata di qualcuno ancora non identificato, e a passo svelto ma silenzioso si avviarono alla porta d'ingresso
Mark era davanti a Haechan, che come arma teneva tra le mani un ombrello, e aprì piano la porta.
Una volta aperta, si ritrovarono davanti tutti i loro amici.
"SORPRESA!!" Esclamarono i dei ragazzi di fronte al canadese confuso e al coreano armato di ombrello.
"Cos-?" Si chiese Hyuck.
"Abbiamo saputo tuuuttoooo quello che vi è successo, e abbiamo pensato quindi di venire qui, a farvi una sorpresa!" Informò Jeno.
"Prima che voi lo chiediate, abbiamo saputo che tutti e due eravate qui, perché abbiamo parlato con la mamma di Mark." Rispose Jaemin, alla domanda ancora non fatta, ma che i due giovani probabilmente si chiedevano.
"Non siete sorpresi...?" Chiese Renjun.
"Non siete felici...?" Chiese sotto voce Jisung.
"Oh, emh... Sì. Venite dentro, dai." Disse Mark, facendo spazio ai loro amici di passare.
Andarono tutti in salotto, e Chenle, Lucas e Jeno avevano delle gran buste con loro. Le appoggiarono sul tappeto del soggiorno e le aprirono.
"Ma quella roba...?" Chiese Mark.
"È per la festa!" Rispose felice Jisung.
Lucas dalla sua busta tirò fuori bottiglie di Coca Cola, Fanta, Tè alla pesca e al limone, Pepsi e Gassosa.
"Quindi stiamo per fare una festa?" Chiese ancora confuso DongHyuck.
"Yep!" Rispose Jaemin.
"Abbiamo già chiesto il permesso ai vostri genitori!" Disse Lucas.
"Vostri..." Bisbigliò lontano da tutti, Hyuck, mentre andava in cucina.
Jaemin si accorse di Haechan che stava andando in un'altra stanza, e decise di seguirlo.
Entrarono entrambi in cucina, ma Hyuck non si accorse di Jae.
"Vostri..." Jaemin udì flebilmente Hyuck, che ripeteva quella parola, seguita da grandi sospiri e qualche singhiozzo strozzato.
Gli mise una mano sulla spalla, spaventando il maggiore, che girandosi guardò sorpreso Jae.
"Hyuck, tutto bene?" Gli chiese con premura.
"Sì, sì, Tranquillo. Perché?"
"Non chiedermi il perché! Hai gli occhi lucidi! Sei sul punto di scoppiare a piangere..."
"Sì, lo so... Scusa... È che, quel vostri... Riferito a me e Mark..."
"Sì, Hyuck. È dura... Ma tranquillo, siamo tutti qui per te! Riuscirai a superarlo, ti aiutiamo noi!"
"Sì, lo so! È che ancora non riesco a... A..." Qualche lacrima sfuggì al controllo di Hyuck, e gli scivolò sul suo viso in modo dolce.
Jaemin gli si avvicinò e lo abbracciò, per confortarlo.
"Non riesco ancora a rendermi del tutto conto di quello che sta succedendo..." Sospirò.
"Stai tranquillo, Hyuck! Ci siamo noi, qui con te." Jae cercava come poteva e riusciva a tranquillizzare l'amico.
Qualcuno entrò in cucina.
Hyuck si girò verso il lavandino, e Jae si girò verso la porta della cucina.
"Raga... Che fate? Vi stimo aspettando di là, è già tutto pronto. Mancate solo voi!" Disse Renjun.
"Sì, arriviamo! Stiamo prendendo, emh... Cosa stiamo... Prendendo...?"
"I bicchieri!" Finì la frase Hyuck.
"Va bene! Ma non dimenticate i piatti e le forchette! Ah, e anche un coltello!" Disse Renjun, prima di uscire dalla cucina.
"Piatti... Forchette... Coltello... Ma cosa avete portato!?" Chiese DongHyuck scherzosamente all'amico.
"Ahahah! Un sacco di cose! Dai, prendiamo tutto e andiamo di là. Così vedi quello che abbiamo comprato!"
Disse Jaemin.
"Ok!" Disse Hyuck, aprendo i mobili della cucina e prendendo il necessario.
"Ah, anche i cucchiaini. Non si sa mai, magari servono anche quelli!" Disse Jae, iniziando a portare piatti e forchette in soggiorno, dagli altri.
"E anche i cucchiaini... Ahah." Sospirò sorridendo Hyuck.
Scusate se non aggiorno da molto tempo, ma non ho molta ispirazione e tempo in questo periodo. Comunque, cercherò di aggiornare più spesso e di fare capitoli sempre più decenti.
E forse forse, e ripeto, FORSE, in questa fan fiction inizierà la trama.
Perché, rileggendo i vecchi capitoli, mi sono resa conto che sono praticamente 38 capitoli di... Nulla. Perché effettivamente, la trama di questa storia ancora non è iniziata.
Anche se, prima di arrivare dov'è ora, si era già conclusa due volte.
O magari, è solo una mia impressione... Chissà.
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