Quando Haechan si risvegliò, si ricordò del giorno prima, vedendo lo stato in cui era messa la sua camera.
Era lunedì mattina, ma Hyuck non aveva nessun intenzione di andare a scuola quel giorno.
Non uscì dalla sua stanza finché non vide, attraverso la finestra, i suoi genitori andarsene.
Appena se ne andarono, il ragazzo uscì da camera sua.
Iniziò a cercare qualcosa con cui pulire camera sua, quando fu interrotto dal suono del campanello di casa sua.
Insicuro sul perché e chi potesse essere, andò ad aprire.
Appena aprì la porta, vide Mark con un dolce sorriso sulle labbra.
"Ma-Mark?!" Riuscì solo a dire Haechan, vedendo Mark.
"Ehi! Ehm... Sì. Volevo vedere come stavi..." Disse Mark abbassando leggermente la testa timidamente.
"Oh. Ecco... Vieni, entra." Lo fece accomodare Haechan.
"Come mai niente scuola oggi?"
"Potrei chiederti la stessa cosa, sai?" Rise il Canadese.
"Già, hai ragione." Rise il minore.
"Beh, che stavi facendo a casa tutto solo?" Chiese il maggiore.
"Niente di importante." Rispose Haechan alzando le spalle.
"Ehi... Perché non mi mostri camera tua?"
"Ehm... È tutta in disordine. Quindi, non-"
"Dai, ti prego!" Lo pregò il maggiore.
"Ok, se ci tieni tanto. Ma sappi che non è sempre così disordinata! Io sono un ragazzo molto pulito e ordinato." Disse Haechan, andando in camera con Mark.
Appena entrarono, Mark iniziò a guardarsi intorno, a guardare tutto ciò che c'era nella stanza. Sembrava un bambino in un negozio di giocattoli.
"Senti, Haechan..."
"Cosa?" Chiese il minore.
"Hai delle valige?"
"Perché?"
"Sai... I-io ho due biglietti di sola andata per il Canada. E volevo chiederti se ti sarebbe piaciuto se- ah! Vabbè... Lascia stare!"
Dopo che Mark fece quella proposta a Haechan, si pentì e si girò per andarsene. Ma Haechan lo prese per il braccio, fermandolo.
"Sì. Ti prego... Salvami. Tu, che sei l'unico che può salvarmi davvero..." Ammise Haechan, abbassando la testa timidamente e col viso rosso.
Mark si girò, e quando lo vide con la testa bassa, si avvicinò di più al minore. Gli alzò la testa dolcemente e, mentre si guardavano negli occhi, Mark si avvicinò ancora di più.
Unì le loro labbra in un bacio speciale.
Un bacio che sigilla l'amore di due ragazzi.
Un bacio vero.
Non un sogno.
Non un incubo.
Non finzione.
Un bacio sincero.
Pieno di significato.
Pieno di verità.
Il loro primo bacio.
Un primo bacio.
Un bacio.
Il loro bacio.