Two.
Come faccio a spiegarti che oramai
non ti odio più?
-Coez
«Malfoy!» il mio meraviglioso nome mi giunge alle orecchie come un terribile ringhio, nemmeno fosse il peggiore degli insulti. E conosco fin troppo bene la sola persona che ancora osa chiamarmi in quel modo.
Riemergo dalle bolle di schiuma in cui mi ero tuffato donando a Potter la perfetta visuale dei miei pettorali «Che ci fai tu qui? È possibile che non sai resistermi nemmeno quando faccio il bagno?» domando facendo il finto infastidito «questi sono il lati negativi del mio fascino...»
«Che ci fai tu qui! Il bagno era prenotato da Cedric» sbotta, e solo ora mi rendo conto che indossa solo un misero paio di boxer scarlatti che mettono in risalto il suo amico dei piani bassi, contrastando la pelle chiara nuda. Sicuramente non è un fanatico del suo aspetto, al contrario di me, e non andandosene in giro con maglie attillate o direttamente a petto nudo non mi sarei certo aspettato questo fisico così niente male, non che lo reputi carino, assolutamente...e ad ogni modo, il mio è mille volte meglio. «E soprattutto, come diamine hai fatto a liberarti di Mirtilla Malcontenta?» gesticola rimettendosi gli occhiali che fino a poco fa erano rannicchiati sul pavimento con il resto della divisa, e a dire il vero lo preferivo senza, l'aspetto sbarazzino che quei cosi gli negano lo rendono decisamente più eccitante. Non che comunque io lo ritenga eccitante...per favore.
«Una domanda alla volta Potter.
Uno:si dia il caso che il prefetto qui sia io, e l'intruso saresti tu»
«Cedric mi ha ceduto il suo posto Malfoy, e tu me l'hai appena soffiato» non mi lascia nemmeno continuare che ribatte.
«Due:Mirtilla non mi importuna più da quando le ho chiesto di farmi un pompino»
La stramba espressione scioccata che la sua faccia assume non ha prezzo, ed io non resisto e scoppio a ridergli in faccia.
«Sto scherzando...Salzar che schifo!» mi trattengo la pancia dalle risate scompigliandomi i capelli biondi che ancora sgocciolano «Dovresti vedere la tua faccia, e comunque non credo i fantasmi possano divertirsi così, ma fortunatamente è una delle poche ragazze della scuola innamorata di te e non di me. Ma tanto meglio...una volta mi ha detto che mi reputa arrogante come mio padre ai suoi tempi, guarda te...mio padre era già un vero signore all'epoca, ma lei non l'ha fatto risuonare come un complimento.»
«Godric che idiota patentato che sei!» sbotta scocciato incrociando le braccia e fissandomi con un acciglio.
«Ma se proprio ci tieni al tuo bagno potrei concederti l'onore di farti un po' di posto...la vasca è abbastanza grande per entrambi» ammicco maliziosamente nella sua direzione.
Lui sbuffa alzando al cielo gli occhi smeraldo, dietro le lenti dei suoi occhiali rotondi su cui si riflettono i bagliori di luce del candelabro in oro sulle nostre teste.
«Però credo che prima dovresti togliere quelli» continuo puntando lo sguardo sui suoi boxer, che non nego stessi fissando già in precedenza.
Vedo le sue guance colorarsi dello stesso rosso acceso delle mutande, cosa che mi porta istintivamente a ghignare.
«Ti piacerebbe Malfoy»
«Mh...» rido scrollando le spalle, tentando di rimanere vago «rilassati Potter, non ce l'hai solo tu.»
Vedo il bordo delle sue labbra sottili premere per scattare all'insù accennando una risata «Touchè»
Mi mordo un labbro sapendo di averlo messo a tappeto, ma credo che dopotutto quest'intrusione si possa trasformare in qualcosa di divertente, e non mi arrendo.
«Dai sono serio sfregiato, se la tua giornata è stata pesante come la mia un bel bagno caldo con il sottoscritto è quello che ci vuole per alleviare lo stress, non credi?» sorrdido «E lo capisco sai, ho dovuto passare la mattinata a rassicurare Pansy per il suo nuovo appuntamento con Higgs...la rende davvero paranoica, non l'ho mai vista così suscettibile, ma io mi sono rotto il cazzo di fare il cupido della situazione sinceramente...e a me chi pensa?»
E non so cosa, forse il mio sorriso suadente, ma giuro di aver visto il suo allargarsi a dismisura per un istante prima di ritornare serio «Ora però sei tu che mi stai chiedendo di fare il bagno con te, e non di certo per altruismo.» mima le virgolette con le dita, e non posso far altro che cogliere la sfumatura maliziosa nel suo sguardo famelico, proprio come il mio. In fin dei conti ci capiamo.
Continua a ciondolare allegro prima di posare gli occhiali con il resto dei vestiti ed avvicinarsi a bordo piscina «Questi però me li tengo,» ammicca prendendo l'elastico dei boxer e tirandolo «con te non si sa mai...»
«Come vuoi. Ma me lo aspettavo più piccolo, lo sai?» Mi allontano di qualche passo quando immerge le gambe nell'acqua, permettendogli di entrarci, ma a quanto pare a lui non interessa avere il suo spazio perché si precipita subito verso di me.
«Stai dicendo che ce l'ho grande Malfoy?»
In tutta risposta rido e decido però di continuare ad indietreggiare aumentando il suo desiderio che non accenna a sparire dagli occhi verdi e brillanti. Quando però la mia schiena sfiora la parte opposta della vasca sonno ufficialmente in trappola, ed il bello è che ne sono anche stranamente entusiasta.
Potter si morde il labbro inferiore con fare suadente quando alza il ginocchio pizzandomelo in mezzo alle gambe «Oh, sei nudo» esclama stralunato.
«Andiamo Potter, chi è l'idiota che fa il bagno vestito?...a parte te intendo» rido avvicinandomi alle sue labbra.
«Hai ragione, sono un idiota» mi sussurra prima di immergere una mano in acqua e tracciare le linee scolpite dei miei addominali.
Mentre con l'altra mi prende la nuca permettendo alle nostre labbra di combaciare. Le sue dita che si infilano nei miei capelli.
Mi lasciò andare approfondendo il bacio con foga, e faccio scorrere le mani dalla sua schiena fino ai boxer, in cui si infilano stringendoli i glutei con possessività, cosa che lo porta ad ansimare sulle mie labbra. Il suono dei suoi versi imbarazzanti porta il mio amico dei piani bassi ad indurirsi notevolmente.
Lui, che a quanto pare oggi vuole prendere il comando della situazione lo nota e ride, facendo scivolare la sua mano più giù, proprio sulla mia intimità stringendola bruscamente e portandomi a lasciarmi sfuggire un gemito.
Le sue dita gli si serrano intorno muovendosi su e giù, provocandomi un piacere assurdo che sento espandersi in tutto il corpo, assieme al fruscio dell'acqua che si muove sotto di noi.
Quando aumenta la velocità mi sento già al culmine del piacere, ma non posso certo lasciargli vincere questa partita.
«Cazzo Potter, ci sai proprio fare» pronuncio con voce roca e affannata, mi stacco dalle sue labbra invertendo le posizioni, ora quello che si ritrova con la schiena contro la fredda parete in marmo della vasca è lui.
«Mai sottovalutarmi Draco» il mio nome, per la prima volta pronunciato da lui mi piace ancora di più, gli sorrido strizzandogli un occhio prima di abbassarmi fino all'altezza delle sue mutande con un intento ben preciso. Gliele sfilo velocemente e lui non fa obiezioni, principalmente perché quando iniziò il mio lavoro con la bocca l'unica cosa in grado di uscire dalle sue labbra non sono altro che gemiti soffocati. «Merlino! Draco» poi però pronuncia il mio nome, con voce così roca da mettermi i brividi, e questo basta a farmi venire soddisfatto.
Non posso godermi nemmeno il mio momento di gloria, e la sua faccia appagata che sento una voce stridula provenire dal fondo della vasca.
«Harry ho sentito che eri qui...» la voce euforica di Mirtilla Malcontenta si blocca di scatto, le mani davanti la bocca ed un espressione allibita in volto, più pallido che mai, prima di affondare di nuovo in acqua e scomparire strillando.
«Oh porco di quella buon anima di Salzar Serpeverde!»
«Non può morire perché è già morta vero?»
«Così pare...»
Pov's Harry
Ritorno in dormitorio il più silenziosamente possibile, con Draco il tempo è praticamente volato senza che me ne rendessi conto, ma poi abbiamo dovuto sudare più del necessario (come se non ci fossimo appena fatti un bagno) per raggiungere il bagno di Mirtilla e pregarla di non spifferare nulla a nessuno, specie a quel maledetto di Peeves, e non farci beccare da Gazza o dai prefetti.
Ci siamo lasciati in corridoio, lui mi ha sorriso e non so quale strano sortilego oscuro mi abbia fatto perché non riesco a levarmi questo sorriso ebete dalla faccia.
Non appena serro le mani attorno la maniglia della porta pronto ad infilarmi esausto nel mio letto a baldacchino e a tentare di non pensare alla sfuriata che Piton mi avrebbe fatto l'indomani perché in tutto ciò non sono riuscito ad aprire libro, sobbalzo quando la voce del mio migliore amico ancora sveglio mi saluta «Harry, ti stavo aspettando...vedo che sei tornato di buon umore, ma dove diamine sei stato tutto il pomeriggio?»
«Ron dovresti solo ringraziarmi,» inizio tentando di fare il vago «l'ho fatto per lasciare te ed Herm da soli...vi sto sempre tra i piedi»
«Certo Harry, che altruista...facciamo finta che ti creda solo perché sono troppo stanco» ridacchia «ma le labbra rosse e gonfie ed i capelli ancora umidi lasciano intendere ben altro...Cho vero? Fred e George mi hanno detto di avervi visti l'altra sera.»
Lo ignoro spegnendo la luce, Cho, come neppure Ginny messe insieme sarebbero riuscite a farmi provare ciò che lui mi ha fatto provare in tre ore.
«Buonanotte Ron»
Next day
Io ed i miei due migliori amici camminiamo a passo spedito verso le serre, ma mi sono trascinato a presso anche Neville, così da lasciare più spazio ai due piccioni, più volte ho incoraggiato Ron a prenderle la mano, ma per quanto io li voglia bene, il mio migliore amico è ottuso.
Cerco di ignorare Neville che mi intima di rallentare, ed il cuore che mi martella forte del petto perché stando a quel che dice l'orario dei Serpeverde, ora dovrebbero darci il cambio, e non posso permettermi di rallentare, almeno fin quando non avrò visto Draco.
Però preferirei evitare di parlare dei miei sentimenti, mi hanno sempre messo in imbarazzo, così come preferirei evitare di spiegare come ho fatto a procurarmi l'orario dei Serpeverde, principalmente perché sono un'onorevole Grifondoro, e le ventisette regole che ciò mi ha implicato di infrangere non giocano a mio vantaggio.
«Guardate, c'è Ginny» Hermione si volta di scatto, e credo che il rosso fuoco che le sue guance, intonate alla cravatta rossa e oro che indossa, siano dovute alle dita di Ron che hanno per un instante sfiorato le sue.
Sono così carini, ma lo sarebbero ancora di più avvinghiati e con le bocche spiaccicate l'un l'altra, ma cercherò di accontentarmi a prescindere.
Ron cerca di voltarsi, ma poi Hermione improvvisamente spalanca gli occhi e lo trascina via.
«Hermione! Che diavolo sta succedendo?»
Bella domanda Ron...bella domanda.
«Nulla non era lei.»
«Mi fai vedere...perché ti comporti così?»
E poi succede tutto così velocemente, Ron si gira di scatto e vede l'immaginabile.
Sua sorella e Blaise Zabini si stanno scambiando effusioni poco caste dietro un albero nascosto che comprendono Ginny con la schiena schiacciata contro il tronco in braccio a lui che ha le mani sotto la sua gonna, proprio dove dovrebbe starle strizzando il sedere.
«ZABINI INIZIA A CORRERE PERCHÉ TI FACCIO MALE!» a Ron si spalancano gli occhi dalla rabbia, il suo viso sembra esser diventato un tutt'uno con i suoi capelli rosso fuoco ed inizia a correre nella sua direzione fregandosene altamente dei richiami dei suoi amici.
Però, c'è da ammettere che la passionalità è sicuramente una caratteristica che accomuna tutti i Serpeverde...mica male.
Sta succedendo tutto così velocemente. Mi sono distratto un attimo ed ora quei babbei di Tiger e Goyle spalleggiano Zabini, e non posso far altro che chiedermi dove sia il loro 'capo' che è il mio pensiero fisso da stamattina.
Poi il mio sguardo cade un po' più in là, e finalmente lo vedo. Il problema è che quello che vedo assieme a lui non mi piace per niente, e so che non dovrei essere geloso, perché alla fine cosa siamo noi due?
Ma per quanto vorrei, non posso controllare i miei sentimenti, ne il sangue che mi si gela nelle vene e né tantomeno l'istinto irrefrenabile di affatturare qualcuno, giusto così, qualcuno a caso.
Pov's Draco
Non sono riuscito a vedere Harry per un solo giorno e già mi manca, in questo momento mi sento un tale idiota, perché mai e poi mai avrei pensato di ridurmi così per un fottuto ragazzo, e più ci penso più ci credo a quello stupido detto babbano che Goyle dopo averlo ascoltato dalla professoressa di babbanologia non fa altro che ripetermi 'chi gioca col fuoco poi alla fine va a finire che si scotta' e ieri la sua mano che giocherellava con il mio pacco mi ha dato una valida dimostrazione di ciò che significa fuoco.
Ma purtroppo non ho nemmeno il tempo di autocommiserarmi in pace e soprattutto da solo, che Pansy in preda al panico mi raggiunge di corsa in cortile, gli occhi contornati da una spessa riga di eye-liner ed i capelli corti che sferzano l'aria.
Non faccio nemmeno in tempo a liberarmi degli altri che Salzar mi manda lei.
Grazie davvero.
Ma forse me la sta solo facendo pagare per tutte le volte che ho usufruito del suo buon nome invano. Me lo merito dopotutto.
«Draco!» mi urla affannata prendendomi il viso tra le mani «non puoi capire cosa mi è successo, NON PUOI CAPIRE!»
«No che non posso capire se non me lo dici»sibilo con gli occhi grigi spalancati «Pansy, lo sai che ti voglio bene, ma così mi terrorizzi leggermente.»
«Scusa Dra» si siede sul muretto accanto a me coprendosi la faccia con le mani «Terence mi sta davvero facendo impazzire, tu lo sai che io solitamente sono una stronza bipolare, ma con lui non ci riesco e divento logorroica e...lo sto facendo ancora vero?»
«Si Pansy, si» dico affranto prendendole la mano per calmarla «ora fai un bel respiro profondo, ti calmi e mi dici che succede okay?»
«Si Draco, grazie,» sorride abbracciandomi «menomale che ci sei tu»
Ricambio la stretta accarezzandole i capelli, ma nel frattempo che inizia a parlare, i miei occhi saettano come attirati da una potente calamita su Harry ed il suo gruppo di amici sfigati che si stanno avvicinando fin troppo minacciosi ai miei amati sfigati.
E mi dispiace veramente per Pansy, ma alla vista dei suoi occhiali storti ed i capelli incasinati non posso far altro che cedere al suo richiamo, anche perché, per colpa loro non la sto più ascoltando e sarebbe decisamente inutile rimanere in questa posizione così tanto fraintendibile.
«Sei fantastica e puoi farcela okay? Ma ora quei cretini degli altri hanno bisogno di me, non posso abbandonarli così!»
«E abbandoni me, invece.»
«ti voglio bene anche io.» strillo cercando che possa capirmi perché nel frattempo mi sono già lanciato in picchiata verso il mio obiettivo.
«Che succede qui?» chiedo tentando di nascondere la sfumatura divertita dalla mia voce rivolgendomi ai miei amici.
«Eccolo, mancava solo il capobanda» righia Weasley con fare minaccioso, e se evito di sferrargli un pugno in quel ridicolo viso lentigginoso è solo perché ho altro in mente. Ed il bello deve ancora venire.
«Osi mancare di rispetto a me ed i miei amici deficente?» sibilo glaciale lanciando una veloce occhiata d'intesa a Potter, e dal sorriso malandrino che gli è appena spuntato in volto credo proprio abbia compreso le mie intenzioni, di fatti lo vedo avvicinarsi con aria minacciosa.
«Scusa idiota, come hai chiamato il mio amico?»
«Ragazzi non c'è bisogno di scaldarsi» fa la piccola Weasley scagliandosi davanti a noi separandoci, ed è vero, non l'ho mai sopportata, ma mai l'ho odiata come lo sto facendo ora. Mai.
Continuo a fissarlo nei suoi occhi verdi nebulosi, percependone la delusione dietro le lenti rotonde, specie quando Weasley lo trascina via strattonandogli il braccio «Andiamo Harry, non vale la pena far perdere ulteriori punti a Grifondoro dopo l'ultima di Fred e George.»
Per fortuna però, ci pensa Blaise a riaccendere la situazione senza che io faccia il minimo sforzo, uscendosene con un:«Andiamo Weasley, sappiamo che non ne hai le palle» di troppo, non a caso è il mio migliore amico.
E dopo questa, sicuramente il professor Piton ci affatturerà (come minimo) ma perlomeno sarò sicuro ne sarà valsa la pena.
«Che hai detto Zabini, eh?» sbraita avvicinandosi a lui con aria minacciosa «ti faccio vedere io chi non ha le palle brutta viscida velenosa serpe»
E poi succede tutto così velocemente, Weasley li sferza un pugno dritto nei denti, e Blaise imprecando reagisce di conseguenza dando inizio ad una vera e propria rissa. Con le preghiere a Merlino e tutto il suo ordine della Granger e la sua amichetta rossa, che devo ricordarmi di ringraziare. In fin dei conti è solo colpa sua se ora mi ritrovo ad avanzare verso Harry con fare minacciosa. Perché si sa, un amico non si lascia mai solo. Si, certo.
La mezzosangue in preda ad una crisi di nervi tenta di trattenere Harry strillando «Ameno tu sii ragionevole Harry!» ma lui si divincola senza fatica, tirandomi uno spintone.
«Razza di coglione mi hai fatto male davvero» sibilo tentando di sembrare minaccioso al suo orecchio, ma lui non si decide a togliere le mani dal mio petto, e tutto ciò non aiuta, specie perché mio cuore sembra sul punto di schizzarmi via talmente i battiti accelerati, e sono troppo impegnato a sperare che non se ne accorga per capire come diavolo ho fatto a finire sotto di lui, l'erba fresca che mi accarezza il viso e la visone paradisiaca del suo sorriso malizioso.
«Ben ti sta Malfoy, ora perché non stai zitto e mi dici che cos'avevi in mente?» annuncia solenne, il tono autoritario che lo rende ancora più sexy.
«Oh...siamo già ritornai ai cognomi Potter?» rido ad un soffio dalle sue labbra schiuse «peccato, perché Harry stava quasi iniziando a piecermi, e credo anche il mio, visto come lo urlavi ieri»
Lo vedo mordersi un labbro prima di alzare gli occhi smeraldo al cielo e sbuffare «D'accordo Draco, ma datti una mossa ed andiamocene di qui,» soffia sul mio viso, provocandomi una
scia di piacere «muoio dalla voglia di baciarti»
«Mh, ora sì che iniziamo a ragionare Harry.» un ghigno beffardo si allarga sul mio volto, allungo la mano sotto il suo mantello stringendoli un gluteo con eccessiva possessività, prima di invertire le posizioni e ritrovarmi a cavalcioni su di lui, ma dura solo un attimo, perché poi, per allontanarci da possibili occhi indiscreti iniziamo a rotolare giù per la ripida collina accanto la serra.
Sento il suo corpo schiacciato contro il mio combaciare perfettamente, le sue mani che si tengono forte alle mie spalle, i suoi capelli neri più incasinati che mai che mi solleticano la fronte e la sua risata fragorosa che mi fa bene al cuore.
L'atterraggio però è più morbido del previsto considerando che sono sopra su di lui, che a quanto pare non la pensa come me visto il suo sonoro "porca Morgana" ed il cespuglio di viole che sembra mangiargli i capelli. Ma non gli do molta corda, non la smette di agitarsi, le nostre intimità si sfiorano ripetutamente, e sento il suo rigonfiamento dei pantaloni premere con forza contro il mio in un modo quasi fastidioso, ma prima che qualcuno si possa accorgere della mostra scomparsa mi affretto a scompigliargli i capelli, levandone i residui di fiori.
«Io mantengo sempre le promesse» e lo bacio.
Pov's Ginny
Ho sempre adorato la professoressa Sprout, principalmente per la sua estrema calma e dolcezza, il suo timbro di voce non ha mai lontanamente sfiorato quello della McGranitt da incazzata, che purtroppo sono costretta a subirmi per colpa di Harry e dei miei fratelli scalmanati, ma purtroppo devo ricredermi quando allibita ci viene incontro separando i ragazzi, cosa che ne io ne la mia migliore amica messa insieme siamo riuscite a fare, ma una volta che mi tappo le orecchie con le mani va tutto nuovamente bene, e quasi la capisco. È pur sempre una Tassorosso, ed il suo motto: "pace e amore" verrà sempre prima di tutto.
Poi però Hermione mi tira una gomitata, e sono costretta a soffrire nuovamente.
«Ginny!» mi strilla, come se la Sprout non bastasse.
«Scusa Herm, ma già è bastata la McGranitt sta mattina, Fred e George hanno rovesciato il succo di zucca in testa ad un primino...le mie povere orecchie non reggeranno così»
«Hai ragione» ride lei «ma la professoressa ha detto che ha visto anche Harry e Malfoy picchiarsi...si può sapere dove diavolo sono?Sono seriamente preoccupata... non mi fido di Draco e nemmeno delle tecniche di combattimento di Harry»
«Tranquilla, non lo ammazzerà...credo.
Comunque a loro penso io...credo averli visti rotolare da quella parte » le indico il punto oltre l'orizzonte dietro le serre «tu pensa d occuparti di mio fratello. Poverino ha un labbro spaccato e credo proprio che un bel bacino lo aiuterebbe»
E prima che possa infilzarmi con la sua bacchetta scappo oltre la discesa.
Ma forse un cenno di dolore mi aiuterebbe in questo momento, perché non posso credere ai miei occhi. Prima la Sprout, poi questo...magari sto solo sognando e non me ne sono resa conto.
Però a quanto pare non è un sogno, perché la voce imbarazzata di Harry mi procura la pelle d'oca, e gli impercettibili peli sulle mie braccia si drizzano sul serio.
«Oh Ginny...ciao» mi fa un cenno con la mano che ha appena sfilato dai pantaloni di Malfoy.
Di Malfoy!
«H-Harry...ehm...t-tu...voi...insomma...Piton e la McGranitt vi aspettano nel loro ufficio» sibilo ancora troppo scossa non riuscendo a trovare parole sensate da dire, lasciando prevalere le mille domande «Quindi voi...da quanto tempo poi? E mio fratello lo sa?»
Harry si passa una mano tra i capelli corvini scompigliandoseli pur di evitare il mio sguardo «Ti spiegherò tutto Ginny, ma ora dovremmo andare, Piton già mi odia, se poi lo faccio attendere, lo sai...» fa per levarsi Malfoy da sopra ma lo blocco, perché non sarebbe proprio il caso che li vedessero in questo stato.
La divisa sudicia, i respiri affannosi, le labbra e le guance rosse e bollenti e soprattutto il rigonfiamento dei loro pantaloni.
«Ehm...Harry»
«Si?» annuisce.
«Credo che fareste meglio ad aspettare un po'» dico accennando alle loro evidentissime erezioni, cercando di non apparire troppo sfacciata, ne imbarazzata, anche se le mie guance, che sicuramente avranno assunto il colore dei miei capelli non aiutano per niente, ed il che è comprensibile considerando che si tratta del mio ex, nonché migliore amico di mio fratello e del loro peggior nemico e al tempo stesso migliore amico del mio attuale ragazzo. Anche se credo mi odi, in tutta onestà.
Godric, tutto ciò è così imbarazzante.
E così presa dal panico scappo via.
Immagino che anche loro abbiano bisogno della loro privacy.
Pov's Draco
La professoressa McGranitt entra nell'ufficio di Piton sbattendosi la porta alle spalle, e ci squadra dall'alto in basso.
Ho un cattivo odore, sono ricoperto di fango, ho un aspetto terribile e sono disgustoso, ma non posso far altro che sorridere come un ebete perché sono felice. Lui mi rende felice, qualsiasi cosa faccia.
Ed ecco che ora, oltre che disgustoso mi sento anche patetico, ma per quanto vorrei, non posso farci nulla ahimè.
Dannati sentimenti.
Dalle sottili labbra della professoressa continuano ad uscire parole, più simili a dei ringhi, che però ho smesso di ascoltare dopo il:«Una rissa nelle ore di lezioni? Ma scherziamo? Sono profondamente delusa, soprattutto da lei signor Potter»
Poi però è arrivato il turno di Piton, nonché mio capo di casata, e quindi mi è toccato ascoltare, sempre non sollevando gli occhi dai grossi vasi di vetro sugli scaffali, contenenti ogni genere di oggetti rivoltanti e discutibili, per evitare il suo sguardo gelido.
«Malfoy, sono sicuro che Potter e Weasley vi abbiano incastrato. E giuro che se è un altro trucchetto per saltare le mie lezioni-come è già successo- io vi...»
«Severus, sono solo studenti!
Per favore tieni a bada i tuoi istinti da avvelenatore»lo interrompe la McGranitt. E per un attimo, solo uno, mi sento al sicuro, e lancio un occhiata divertita ad Harry accanto a me, ma poi la stronza continua: «Perlomeno a fin quando dovranno scontare la loro punizione»
E a dirla tutta, in tutti questi anni non ricordo di averli mai visti più in sintonia di così.
Stronzi al quadrato.
«Giusto Minerva,» ghigna altezzoso sistemandosi il colletto del suo ridicolo abito che lo fa sembrare un monaco di clausura «siccome i vostri colleghi hanno avuto perlomeno la decenza di presentarsi ad un orario adeguato, e non in ritardo come voi due, non mi sembrerebbe corretto farvi unire a loro per lucidare i trofei. No, assolutamente no, anche perché otto mani sono già fin troppe. Credo che sarebbe meglio farvi catalogare l'intero reparto degli antichi manufatti in Biblioteca...la povera madama Prince non ce la fa da sola, le farebbero bene due braccia possenti come le vostre. Decisamente» annuncia, non sforzandosi nemmeno di nascondere un sorriso puramente divertito.
Sadico del cazzo.
«Sono d'accordo Severus, mi sembra un ottima idea» la McGranitt gli batte una pacca sulla spalla «Così avrete tempo, molto tempo per riflettere sulle vostre azioni, e non pranzerete finché non avrete finto.
Buon lavoro.»
Di fronte ai loro volti compiaciuti le uniche parole che mi frullano in testa sono due: Fottuti stronzi.
➳ ➳ ➳
Durante il tragitto dai sotterranei alla biblioteca ho pensato una cosa: sarebbe stato davvero allettante rimanere solo noi due in una stanza vuota, per fare chissà cosa, magari continuando la nostra avventura di stamattina, ma senza però contare che quell'avvoltoio denutrito di Madama Prince vive praticamente tra la puzza di muffa degli scaffali della biblioteca.
Sbuffo schiacciandomi contro lo scaffale impolverato degli antichi volumi lasciandone scivolare accidentalmente uno ingiallito e putrido dalle mie mani, avranno come minimo seimila anni, ed è evidentemente non vengono nemmeno puliti da seimila anni.
Santo Salzar che schifo! Sempre per colpa di Harry il mio rispettabilissimo cognome e la mia dignità se ne stanno andando a puttane.
«Draco!» Harry intento a scrivere strani nomi impronunciabili sulla pergamena sobbalza per tonfo rumoroso e mi rimprovera alzando gli occhi al cielo «Già questi volumi sono fin troppo raggrinziti di loro, ora non metterciti pure tu! Li distruggerai e poi Madama Prince distruggerà noi, con l'aiuto di Piton»
«Dai non fare il solito esagerato. Perché non molli quella dannata piuma e vieni qui? Mh?» sibilo malizioso leccandomi il labbro superiore.
«Ho lo stomaco che minaccia di esplodermi per quanto brontola, prima finiamo prima possiamo andare a mangiare, e se tu muovessi il culo e mi aiutassi invece di blaterare, finiremmo molto prima!» sbraita scorbutico, evidentemente la fame gli sta davvero dando alla testa, e lo capisco considerando che oramai sono quasi arrivate le tre del pomeriggio. Ma io non mi arrendo così, preferisco morire di fame che di noia.
«È vera la storia del trucco per saltare le ore di Pozioni?» dico annoiato tanto per fare qualcosa «Perché non me la racconti?»
«Perché non dovrebbe essere vera scusa?» Lo vedo scuotere la testa esasperato, ma non può fare a meno di trattenere un mezzo sorriso, e detto sinceramente, preferiscono di gran lunga il suo sorriso al suo muso lungo «Mi credi davvero così innocente Malfoy?»
«Cazzo Potter, questo lato di te mi eccita da morire, lo sai?»
Lo vedo levarsi gli occhiali rotondi e stropicciarsi gli occhi, per un attimo penso che non mi abbia sentito, ma poi continua: «Dai Draco! È mai possibile che non riesci a tenertelo nei pantaloni per più di qualche ora quando sono nei paraggi? Lo so che ti faccio questo effetto ma potresti perlomeno aspettare a quando Madama Prince se ne va prima di saltarmi addosso?»
Inutile dire che questo ragazzo mi alletta sempre di più, riesco a cogliere la sfumatura bramosa di desiderio nei suoi occhi smeraldo, cosa che porta a spalancare i miei.
«Peccato che quella vive praticamente qui, ma apprezzo la tua prudenza Potter, mi sto già rompendo fin troppo le palle qui, non sarei pronto ad un altra punizione.»
Poi però lo vedo ridere, ridere di me, e la cosa non mi piace, affatto.
«Che c'è ora?»
«Chiaramente Malfoy, la tua ignoranza non ti permette di saperle certe cose, da quanto tempo non venivi in Biblioteca?»
«Mi stai per caso insultando Potter?» sbuffo aggrottando le sopracciglia.
«Si» sorride beffardo «Ma non è questo il punto. Madama Prince, scende a pranzare nelle cucine ogni giorno intorno alle tre e un quarto, quando è sicura che nessuno possa servirsi della biblioteca»
«Ottimo» mi stritolo un labbro tentando di non apparire troppo famelico, ma rimedio subito «Ma io cosa ne so scusa? Non sono un topo da biblioteca come te. Di solito sai, faccio altro per divertirmi»
«Altro tipo chiedere pompini ai fantasmi?» ride «E poi non sono un topo da biblioteca, andiamo...semplicemente vivo con Hermione»
➳ ➳ ➳
Mezz'ora dopo sussulto sentendo la porta aprirsi e la voce acuta della vecchia squallida perforarmi un timpano «Sarò via per qualche minuto, ho bisogni urgenti da sbrigare, voi mascalzoni continuate a fare ciò che stavate facendo, vi chiudo dentro così non vi verrà in mente la brillante idea di scappare.
Guai se ne combinate un'altra delle vostre.»
«Qualche minuto...certo,» Mi volto verso Harry intento a sghignazzare «non tornerà prima di un'ora fidati, una volta io Ron ed Hermione abbiamo avuto tutto il tempo di leggere un libro della sezione proibita»
«Ah si? Non ti facevo così insofferente alle regole Potter»
«Ho fatto cose che nemmeno ti aspetteresti, Malfoy» mi fissa deliziato «una volta sono perfino entrato nella tua Sala Comune sotto forma di Goyle...al secondo anno mi pare»
Rido, ma la mia risata non risuona come qualcosa dì divertente, bensì riflette il mio evidente panico «Stai scherzando, vero?»
Lui senza rispondere scolla le spalle, si affretta a scendere dalla sedia e raggiungermi tra gli scaffali poggiando i palmi sul mio petto «Abbiamo un'ora a disposizione» sussura con voce talmente bassa e roca da mettermi i brividi.
«E cosa suggeriresti di fare in quest'ora?» soffio sul suo orecchio afferrandolo dai fianchi ed avvicinandolo al mio bacino.
«Io pensavo di continuare quello che avevamo iniziato stamattina» si lecca le labbra, e non posso far altro che pensare a quanto quella lingua starebbe meglio tra le mie labbra e non tra le sue «e magari anche concludere.»
«Concludere eh? Mi sorprendi sempre di più, Potter»
«E non immagini quanto ancora posso continuare a farlo.»
«Merlino, non ti resisto più» gemo prima di catturare le sue labbra con le mie.
E poi in un attimo la passione prende il sopravvento e mi ritrovo con la schiena schiacciata contro la scrivania di Madama Prince con le sue mani che vagano senza meta sul mio corpo.
«Harry, seriamente?»
«Perché no?» sghignazza «È l'unico posto decente da farci star su entrambi»
«Cazzo» rido sorpreso «Ascolta, per te è la prima volta?»
«La prima volta?» ride scuotendo la testa.
«Beh sai non vi ci vedo proprio te e la Weasley a letto»
«Secondo te sono stato solo con Ginny quindi?
E poi, perché mai dovresti immaginarci a letto?»
«Beh, viso i tuoi versi imbarazzanti nel bagno dei prefetti...» ammicco giocoso, ma lui però non deve averla presa come uno scherzo perché con le ginocchia sale sulla cattedra salendo malamente a cavalcioni su di me ed inizia a sbottonarmi la camicia con foga.
Sento le sue dita fredde bearsi del calore della mia pelle bollente, che freme come infuocata per il disperato bisogno di più contatto.
Si sporge in avanti e mi bacia. Sento la sua lingua spingere e cercare la mia con irruenza, facendosi travolgere da tutta l'impetuosità del momento. Ed io ne approfitto per fare lo stesso con la sua di camicia, lanciandola chissà dove.
Con una mano gli accarezzo la schiena, dei brividi si fanno strada sulla sua spina dorsale, impossibili da ignorare, cosa che mi spinge a continuare. E con l'altra afferro i suoi capelli corvini tirandoli leggermente.
A lui però sembra non bastare, volerne sempre di più, mi morde un labbro con forza, sento le sue mani scendere fino al cavallo dei pantaloni, su cui si struscia portandomi ad ansimare, e maneggia freneticamente con la mia cinta.
Invaso dal piacere inarco la schiena permettendogli di tirar giù i pantaloni, e fatto ciò inverte le posizioni per permettermi di fare lo stesso.
I nostri respiri affannosi che rimbombano tra le mura degli scaffali.
Continua a leccarmi le labbra, ed io le sue, sobbalzo quando infila le mani nei miei boxer con impulsività e mi stringe i glutei con forza.
Mi sembra di star sfiorando il paradiso con le dita, perciò quando si stacca dalla mia bocca, mi sfugge un ringhio.
«Harry,» ansimo «che fai? Continua»
Lui però sembra aver le sue idee chiare in mente, che non comprendono più le sue labbra sulle mie, bensì sul mio collo, in cui mi ci lascia anche un morso.
Se fosse un vampiro gli lascerei succhiare il mio sangue all'infinito.
L'unica parola che mi frulla in mente è una questa volta: eccitante, eccitante, eccitante.
Sento la sua bocca umida lasciare una scia di baci incontenibili e frettolosi su tutto il corpo, e la sua lingua che si insinua con regolare impetuosità nel mio ombelico.
«Cazzo Harry, cazzo» gemo.
Lo sento ridere, e la sua risata non fa altro che farmelo indurire ancora di più.
«Voglio farti stare bene come tu hai fatto con me» sussurra abbagliante, prima di scendere dal tavolo e sfilarmi i boxer.
«Fammi quello che vuoi»
E non se lo fa ripetere due volte. Sfiora la mia coscia con le labbra lasciandomi un bacio tutt'altro che casto ad un soffio dalla mia intimità, prima di prenderla in bocca.
Il piacere arriva al culmine, ed ora sono mie le urla imbarazzanti che boccheggiano nell'aria.
Stringo i suoi capelli con le dita accompagnando i suoi movimenti, sentendolo aumentare la velocità.
E solo a lavoro finito si ferma per compiacersi dell'espressione di pura goduria che ho in volto.
«Ora però tocca a me» lo spingo per scendere dalla scrivania e spingere lui con forza, tanto da farmi insultare.
«Tranquillo Potter, che fra poco dalla tua bocca non usciranno che venerazioni verso il sottoscritto»
«Sta zitto e muoviti» mi ordina, la voce strozzata e la pancia che aderisce perfettamente alla superficie liscia del banco ed il culo all'aria, su cui non riesco a trattenermi e tiro uno schiaffo, sentendomi nuovamente preso a parolacce.
Rido tirandogli via le mutande, divaricandogli leggermente le gambe e piazzandomi tra di esse, per poi entrare in lui con una spinta secca.
«Merlino santissimo!» lo sento gemere.
«Te l'avevo detto Harry»
«Vai Dra, più veloce!» e lo accontento entrando ed uscendo da lui sempre più fugacemente.
Sento un senso di piacere espandersi per tutto il corpo, ed il basso ventre come andare a fuoco, come penso anche lui.
Oramai ci muoviamo sincronizzati ad un ritmo sempre più complesso.
Ci fermiamo stremati per riprenderci dalla fatica, i fianchi sulla cattedra, le braccia avvinghiate sui nostri busti e le fronti imperlate di sudore.
Rimaniamo così a lungo, finché poi rendendoci conto dell'ora siamo costretti a staccarci e rivestirci.
«Sono esausto e puzzo di adolescente dopo il Quiddich» si lamenta Harry.
«A chi lo dici, ci siamo combinati malaccio oggi, non posso permettermi di farmi vedere così. Perché ora che non c'è non sistemiamo tutto con la magia e ce ne andiamo a farci una doccia? Insieme?»
«Per quanto allettante sia la tua proposta indecente Draco, se se ne dovesse accorgere saremmo spacciati, lo sai» dice allacciandosi la cintura.
«Dai guardaci...non si può dire che non abbiamo faticato» rido.
«Beh se la metti così...» mi sorride voltandosi verso di me, gli occhi verdi che brillano sotto la luce che filtra dalla finestra.
«Mi piaci sul serio, stupido» mi lascio sfuggire, il suo sorriso continua ad allargarsi ed in un istante me lo ritrovo con le braccia che mi stringono il collo, in una stretta quasi soffocante, ma che cerco di ricambiare come posso serrando le mie braccia attorno al suo busto. Non sono mai stato abituato a questo genere di cose.
Poi però sibila un:«Anche tu, idiota»
E sono felice finalmente.
➳ ➳ ➳
«Arriva Harry!» strillo allontanando l'occhio dal buco della serratura «Hai fatto?»
«Si» soffia appena in tempo rimettendosi la bacchetta nella tasca dei pantaloni che Madama Prince entri tutta soddisfatta. Perché la stronza ha mangiato, non come noi poveri comuni mortali affamati e in punizione.
«Oh Potter, e tu...biondino...?»
«Malfoy» annuncio con fierezza. Tutti dovrebbero conoscere il mio nome, ma da lei lo accetto visto che non metto piede in Biblioteca dal terzo anno circa.
«Malfoy...tutto bene ragazzi?» ci squadra critica dalla testa ai piedi «Vi vedo stanchi»
«Abbiamo finito tutto Madama» dice Harry torturandosi le mani. Se ci fa scoprire non immagina cosa gli combino.
Rido. Sono un fottuto pervertito.
Ora è lui a dover colpire me.
«Lo vedo ragazzi, e se non aveste questo aspetto orribile, quasi dubiterei di voi.»
E faresti bene vecchia ritardata.
«Bene.» batte le mani spingendoci fuori dalla porta «Allora potete andare, avvertirò io i vostri professori.»
Già percepisco il sapore di libertà e della labbra di Harry quando però ci richiama dubbiosa.
«Un momento ragazzi.»
Ci voltiamo all'unisono sorpresi. Lei continua a fissarci scettica, ed ho capito che siamo due bei bonazzi, ma sta diventando un tantino troppo, anche perché a me piace Harry, non le vecchie.
«Potter, non eri tu il Grifondoro? Perché la tua cravatta è diventata verde e argento?»
Bella merda.
Fine.🔐
Heilà! Rieccomi.
Alla fine ho deciso di fare la Drarry a parte distaccandola dagli immagina, perché effettivamente non c'entra molto.
Ho pensato di concluderla così, la visto le richieste, se va bene potrei anche continuarla, ma massimo altri due capitoli perché non voglio diventi una storia lunga. È nata esclusivamente come One-shot ma alla fine siccome stava diventando troppo lunga l'ho divisa in due. Se ci saranno un tot di richieste continuerò con piacere. Sarebbe interessante vedere come si evolvono le cose magari anche parlando della loro storia ai loro amici e vedere le loro reazioni.
Ho voluto sperimentarla viste le numerose richieste, e seguito i vostri consigli e ho fatto durare la parte rossa di più uscendo totalmente dagli schemi, anche con i personaggi.
Ho reso Draco molto più simile si libri, stronzo e menefreghista, e personalmente l'ho amato. Così come anche Harry, che nei libri è sicuramente molto più sarcastico e con carattere. Fatemi sapere ovviamente cosa ne pensate anche voi!
In oltre, vi è piaciuto questo cambio frequente di punti di vista?
A me personalmente è piaciuto molto, ma aspetto di sapere anche la vostra opinione! E lasciate una stellina se vi è piaciuto!💗✨
Shippate Drarry? E qual è la vostra ship preferita?
Mi sono già dilungata troppo come sempre, vi lascio degli sfondi e delle fan art stupende a tema.
Alla prossima, L. 🐍✨
Fan art
By instagram: @uptheillart
Sfondi✨
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