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Capitolo sei


Era assurdo.


Le sembrava di attraversare uno strano sogno, o per qualche scherzo dell'immaginazione,


Hermione aveva la sensazione di non trovarsi nella sala comune di Grifondoro, nel suo letto.


Aprì gli occhi come quando ci si risveglia da un incubo.


Aveva ragione.


Non era nel suo letto.


Era in un letto sconosciuto.


Un letto morbido dalle coperte lisce e calde.


Con sua grande sorpresa, girandosi, si trovò davanti un Draco profondamente addormentato a petto nudo.


Era bellissimo.


I muscoli scolpiti erano illuminati dalla luce della luna.


Hermione reagì d'istinto: si alzò immediatamente in piedi, si rimise le scarpe che erano sul tappeto, e si avviò verso la porta.


Ma non mise una mano sulla maniglia della porta, che una voce profonda si levò chiedendo:


"Già te ne vai?"


Il ragazzo era seduto sul letto e si stropicciava gli occhi color ghiaccio.


"Oh, beh.." Hermione non sapeva proprio che parole usare in quel momento.


Non sapeva neanche perché se ne stava andando.


Non era quello che voleva. Affatto.


Draco si alzò e si avviò verso di lei.


"Di poche parole stasera, eh, Granger? Ti ho lasciato senza fiato?"


Hermione si calmò sentendo che l'atmosfera si stava tranquillizzando: forse ora avrebbero solamente un po' parlato,


senza il bisogno di baciarsi fino alla morte.


".. ehm. Ma quindi?" riuscì a dire lei.


"Quindi cosa?" chiese lui.


"Io e te.. noi, ecco.." fece la ragazza.


"Oh, se per te va bene, stiamo insieme..?" per la prima volta Draco arrossì, violentemente.


Hermione, senza parole, sorrise e abbracciò Draco.


"Non deve saperlo nessuno però. O altrimenti saremo nei guai!" sussurrò all'orecchio del ragazzo.


"Promesso." Concluse lui.


"Bene. E ora.. che si fa?" chiese lei, sembrando curiosa.


"Oh.. io avrei una mezza idea." disse con un sorrisetto malizioso, che si spense subito dopo.


Si avvicinò a Hermione con aria misteriosa.


La prese per la vita. Mille brividi le percorsero la schiena.


Sapeva cosa stava per accadere. Lo sapeva bene.


E infatti, Draco la prese in braccio e la gettò delicatamente sul letto.


Si tolse i pantaloni.


Hermione era come pietrificata. Non riusciva a muoversi. 


Lasciò che Draco la spogliasse lentamente.


"Posso?.. Cioé, non hai paura, vero? Sei, sei pronta.." disse imbarazzato.


"..Sì." rispose lei debolmente. Aveva paura, paura che le facesse male. Ma quella notte scoprirono qualcosa di bellissimo che solo i due poterono ricordare per sempre.



————-



"Sveglia, dormigliona!"


Hermione fu svegliata dalla voce strascicata di Malfoy.


Aprì gli occhi lentamente. Un bel ragazzo biondo che si stava vestendo la baciò dolcemente sulla fronte.


"C'è la colazione! Farai bene ad alzarti se non vuoi che Potter e il rosso ti facciano domande!"


"Umh, tranquillo. Tanto sono brava ad inventare storie." disse lei mettendosi la felpa.


"E' stato bellissimo Granger, stanotte. Lasciatelo dire, vai fortissimo!" ammise lui.


Hermione arrossì. Non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato lui a dirgli


una cosa del genere. Ma tanto, del fatto che stessero insieme lo avrebbero saputo solo i diretti interessati.


"Sai una cosa, Draco. Sono contentissima e soddisfatta di ciò che abbiamo fatto stanotte. Mi sono divertita,


 e anche se non lo verrà a sapere, non mi importa niente di quello che pensa Ron!" aggiunse Hermione.


"E brava Mezzosangue! Era l'ora che smettessi di correre dietro a quel Lenticchia!"  fece Draco.


"Ah, Draco! Lumacorno a Natale da una festa. Dobbiamo portare qualcuno.. se porto te si insospettiranno, no?" 


"Hai ragione. So io che devi fare! Invita quell'idiota di McLaggen! Così nessuno avrà sospetti!


 SONO UN GENIO!" si vantò Draco.



————-



"Mi spiace davvero, Herm." disse Harry mentre aiutava Hermione a mettere a posto i libri negli scaffali della biblioteca.


"Ma non me ne frega! E' liberissimo di baciare chiunque gli va! Non me ne può importare di meno!" disse convinta di ciò che diceva. Poi continuò: 


"Se ero convinta che io e lui saremo andati insieme alla festa di Natale di Lumacorno? Sì. Ora date le circostanze mi sono dovuta arrangiare diversamente."


"Davvero?"  disse lui, incredulo.


"Sì. Perché? " chiese Hermione.


"Beh.. perché visto che nessuno dei due può andarci con chi gli interessa veramente potremmo andarci insieme, da amici.." disse lui, un po' deluso che non l'abbia pensato lei.


Hermione voleva davvero dire a Harry, il suo migliore amico, ciò che stava succedendo tra lei e Draco.


Come da acerrimi nemici , si sono fidanzati.


Ma, se gliel'avesse detto, la magia di quella notte si sarebbe rovinata, non sarebbe andata avanti.


E questo era l'ultima cosa che sia Hermione sia Draco volevano.


Cosa fare?



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