Capitolo nove
Panico.
Hermione Granger era in preda al panico.
Il suo ragazzo l'aveva appena scoperta mentre si baciava appassionatamente con Harry Potter,
lo Sfregiato che odiava profondamente.
Gliel'aveva portata via.
Com'era possibile? Lui le era corso incontro per avvisarla del pericolo incombente alla quale era sottoposta,
e lei lo aveva ripagato così. Spezzandogli il cuore.
Il cuore di Draco era spezzato in mille pezzi. Non era abituato a questo,
visto che tutte le ochette che gli giravano tra i piedi, cercavano solo una notte con lui senza niente di serio.
Proprio così, Draco Malfoy, l'idolo di tutte le ragazze, non era mai stato fidanzato effettivamente con qualcuno,
al contrario di Hermione Granger.
'Draco, Draco, dove sei!?' Hermione era mortificata, era tutto un errore. L'amico l'aveva baciata mentre lei era in trappola, non poteva dire niente sulla relazione con Draco.
'Adesso penserà che sono solo una sgualdrina' pensava la ragazza, che camminava a passo svelto lungo il cortile di Trasfigurazione, e intanto una lacrima amara e piena di rimorso le scendeva lungo la guancia.
Entrò nel bagno delle ragazze.
"COSA CI FAI QUI?! VATTENE SUBITO!" sbraitò Mirtilla Malcontenta svolazzandole intorno.
"Oh, diamine, STA ZITTA!" urlò Hermione, così furiosamente che Mirtilla si dissolse all'istante.
La porta scricchiolò.
Qualcuno stava entrando.
Harry l'aveva seguita, ma Hermione era pronta a mandarlo via di corsa senza dargli spiegazioni.
Prese la bacchetta in mano e si asciugò le lacrime.
Il misterioso ragazzo entrò, e, con il suo cuore fece una rovesciata e poi smise per un secondo di battere.
Era Draco.
Il ragazzo quando la vide si bloccò, e si limitò a fissarla.
Hermione fece cadere a terra la bacchetta e altre lacrime le inondarono il viso.
Lui assunse però un espressione così dura, che per un attimo Hermione ebbe paura della sua violenta reazione,
quindi smise immediatamente di piangere.
"Draco.." incominciò lei. Ma le mani di Draco tremarono e lui le portò al volto.
Stava piangendo.
Si accasciò a terra continuando a piangere.
A lei, che non l'aveva mai visto piangere, venne una stretta così forte al cuore che corse immediatamente a terra e si catapultò su di lui.
"Perché, Granger? PERCHE' LO HAI FATTO?!" Draco cercò di urlare l'ultima frase, anche se le lacrime glielo impedivano.
"Draco.. ti prego, ascoltami! Harry, è stato lui a baciarmi! Voleva far ingelosire Ginny perché a lui piace lei!
Non è come pensi tu! Harry è solo un amico, e quel bacio non ha significato niente!" cercò di spiegare Hermione contorcendosì le mani.
"E allora.. perché lo hai baciato? Non hai minimamente pensato che visto che sei fidanzata, io ci sarei potuto rimanere molto male, sapendo che mi facevi le corna??" singhiozzò il ragazzo.
"Ma quali corna! Draco, per favore, ti ho già detto che non significava nulla! E oltretutto ero incastrata! Harry mi stava venendo addosso e io gli dicevo che non potevo, ma come facevo a dirgli il perché, se tu ed io ci eravamo ripromessi di non dirlo a nessuno che stiamo insieme?!" la ragazza, detto questo, si strozzò in un pianto silenzioso, e si voltò per non farsi vedere da lui.
Dopo circa venti secondi, delle forti braccia la strinsero da dietro in un confortante abbraccio.
La riccia si voltò, Draco la stava abbracciando con tutto l'amore che aveva in corpo e disse:
"Pensavo, che mi avevi tradito.. Pensavo, che non mi volevi più.. e invece..
Granger, io ti amo."
Hermione spalancò gli occhi nel sentire le ultime tre parole.
Guardò gli occhi color ghiaccio di Draco, un po' arrossati dopo aver pianto così tanto.
"Ti amo anche io, Draco."
Poi si baciarono. Un bacio dolce, ma pieno di passione.
Dopo lunghi istanti si separarono, controvoglia.
"Hermione" disse lui "Io ti devo dire una cosa."
—————-
"E quindi insomma.. il compito sarebbe.." il biondo si fermò.
"Sarebbe? Avanti Draco, dimmelo!" esclamò la riccia.
"..devo.. uccidere Silente." e poi singhiozzò a più non posso, poggiando il capo sul petto di Hermione.
Era sconvolta. Non avrebbe mai creduto che potesse essere quella la missione
di cui parlava Draco.
"Oh.. mio.. Dio." furono le uniche cose che riuscì a dire.
"C'è dell'altro.." riprese lui tra le lacrime amare che gli bagnavano il volto pallido
"Devo farlo per forza.. Per forza. Devo farli entrare qui dall'armadio Svanitore nella
Stanza delle Necessità. E.. se non lo faccio lui.." rabbrividì al solo pensiero.
"Lui..? Cosa farà, Draco?" disse lei.
"Lui ucciderà me, la mia famiglia e soprattutto... te." e il suo cuore ebbe un sussulto.
Hermione non era preoccupata perché Voldemort l'avrebbe probabilmente uccisa,
era più preoccupata per Draco, e per ciò che stava subendo.
"Draco, ascoltami bene adesso" prese il volto del ragazzo tra le mani
"Io non ti laserò MAI, MAI! Capito? Qualunque cosa succeda, dovessi anche morire."
"NO! Tu non devi morire per colpa mia.. perché i miei genitori sono degli stupidi Mangiamorte" protestò lui.
Hermione si meravigliò di come definì i loro gentori.
"Ma soprattutto ora.."continò Draco "..lo sono anche io"
e detto ciò, le mostrò il Marchio Nero, impresso a fuoco sul braccio sinistro.
La riccia si portò le mani alla bocca.
"Draco, non mi importa se sei un Mangiamorte, lo capisci!? E' una cosa orribile quella che dovrai fare ma..
tu non puoi morire, tu devi vivere e quindi sappi che.. io non ti fermerò, te lo lascerò fare, non lo dirò mai a nessuno. Manterrò in segreto tutto quello che mi hai detto." disse lei, convinta e decisa.
"Ho paura.." sibilò, tremando, Malfoy.
"Non devi avere paura. Mai, finché sarò con te."
Draco la strinse forte a sé e rimasero a lungo lì, in quel bagno, dove tante cose erano accadute,
e tante cose accadranno.
————————
Hermione aveva recuperato i rapporti con Ron da dopo che lui era stato avvelenato con un finto idromele barricato,
ma soprattutto da quando aveva finalmente rotto con quell'asina di Lavanda.
Harry chiese scusa a Hermione per il gesto che aveva fatto ma,
quando chiese all'amica il perché del gesto di Malfoy, lei rispose che non lo sapeva.
"Harry, ma quella è Katie.. Katie Bell!" sussurrò Hermione a Harry nella Sala Grande.
Harry si alzò e andò a parlare alla ragazza che fino a poco prima era ricoverata al San Mungo.
Poi, dalla porta d'ingresso entrò Malfoy.
Bellissimo come sempre, pensò Hermione.
Poi il ragazzo si arrestò.
Hermione si chiese il perché, poi notò che stava fissando Harry che parlava con Katie.
Poi capì. Draco le aveva rivelato che era stato lui a farle la maledizione e che aveva sostituito l'idromele con il veleno.
Le disse anche che aveva un fortissimo rimorso per ciò che aveva fatto.
Si voltò ed incominciò a camminare molto velocemente fuori dalla Sala Grande.
Harry lo stava inseguendo.
Cosa voleva fare..?
Hermione si alzò per seguirli, ma venne bloccata da Ron:
"Dove stai andando??"
"Oh, vado a prendere Aritmanzia.." disse distrattamente.
——————
Non riuscì a trovarli da nessuna parte, quindi, seppur molto preoccupata, andò in biblioteca a studiare un po'.
Circa mezz'ora dopo, Harry entrò a tutta furia nella biblioteca agitando le mani per aria, e urlando:"HERMIONE, HERMIONE! DEVI AIUTARMI, HO FATTO UN CASINO!"
"Ssssssh! Fai silenzio!" lo rimproverò, Madama Pince.
"Che è successo Harry?" sibilò Hermione.
"Il bagno.. Malfoy.. Ho fatto un casino, mi espelleranno!" era fuori di sé.
Hermione saltò in piedi e corse in bagno.
'Dio mio, Harry. Ti prego fa che non sia successo niente di brutto!' pensò la ragazza, il cuore andava a mille.
Entrò nel bagno. Un forte rumore di acqua che scorreva.
Acqua a terra. Bagnava loro le scarpe.
Superò i cubicoli giusto in tempo per vedere un Draco steso a terra con sangue che gli sgorgava da ogni dove, macchiando tutta l'acqua di rosso.
"Harry.. ma cosa.."
si bloccò, non riusciva a proseguire.
Si chiuse in uno dei bagni e rimise, disgustata e orripilata da quella vista.
Sentì, mentre rimetteva, un Piton che entrava e che mormorava parole senza senso.
Poi, uscita dal bagno, notò che Harry era andato via, e che Piton stava sorreggendo Malfoy per un braccio.
"Aiutami, signorina Granger!" disse Piton.
Hermione obbedì e si mise l'altro braccio del ragazzo attorno alla spalla.
Draco aprì appena gli occhi e vide che due persone lo stavano trasportando verso l'infermeria .Poi vide la sua ragazza e la prese per mano, intrecciando le dita con le sue.
"Her.. mio...ne.."
"Sssh. Non parlare. Non ti lascerò Draco, ora più che mai." gli sussurrò in un orecchio.
La cosa non sfuggì a Piton, la cui bocca si arcuò in un leggero sorriso.
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