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UN INCONTRO AGGHIACCIANTE

Le vacanze di Natale passarono molto velocemente ed Hermione non vedeva l'ora di rivedere i suoi amici.
La mattina che doveva arrivare l'Espresso per Hogwarts la riccia aveva dormito con Malfoy ed erano in ritardo.
- Muoviti Draco siamo in ritardissimo . Il treno sarà già arrivato - urló Hermione mentre Draco si infilava un maglione.
Poi su fiondarono su per le scale ed uscirono in cortile.
Il treno era arrivato da poco e una folla di studenti si salutava animatamente.
Ad un tratto Hermione vide la chioma fluente di Ginny correrle incontro e poi una marea rossa la investí stringendola forte.
- Herm ! Quanto mi sei mancata ! Davvero ! È andato tutto bene qui ? - chiese Ginny guardando maliziosamente prima Draco e poi Hermione.
- Tutto a posto Weasley . Non ti preoccupare - rispose Malfoy sorridendo.
In quel momento arrivarono Harry e Ron e dopo aver salutato Hermione entrarono tutti insieme nel castello.
Tutti e 5 si diressero in sala comune Grifondoro e anche se un po' titubante Draco entró.
- Allora ragazzi che cosa avete fatto durante queste noiosissime vacanze senza di me ? - chiese Hermione ai suoi amici.
- In realtà sono state le più divertenti della mia vita !- esclamó Ron e tutti scoppiarono a ridere.
Poi Harry cominció a raccontare delle loro vacanze e quando finí chiese ad Hermione e Draco - E voi invece ? Cosa avete fatto qui ad Hogwarts ? -
Loro raccontarono tralasciando il particolare del cugino di Draco.
- Ron-Ron ! - urló Lavanda appena entró nella Torre Grifondoro.
Si fiondó tra le sue braccia e cominció a baciarlo.
Quando si staccarono sotto gli sguardi accigliati degli altri quattro Lavanda chiese - Ragazzi avete sentito di quel ex Mangiamorte che è evaso da Azkaban . Dicono che voglia continuare la missione di Voldemort -
- Si . Aspetta come si chiamava ? - chiese Ginny pensierosa.
- Tom Lestrange - disse Ron.
Hermione rabbrividí a quel nome e sbiancó.
Per fortuna se ne accorse solo Ginny che la guardó con aria interrogativa.
- Ragazzi vado a prendere una boccata d'aria . Continuate pure - disse poi alzandosi dal divanetto.
- Vengo con te ... - provó Draco ma lei lo fermò ed uscí dalla sala comune.
Draco fece per alzarsi ma venne bloccato da una mano .
- Ci penso io - gli disse Ginny ed uscí alla ricerca della sua amica.

La trovó in giardino seduta su una panchina che si stringeva le ginocchia al petto.
Le si sedette accanto e le chiese
-Herm ? Ma che ti prende. Sei diventata pallidissima quando Ron ha nominato quel ragazzo -
Hermione le raccontó quello che era successo ad Hogsmade poche settimane prima e Ginny rimase senza parole.
- Gli avete mentito ? - chiese poi ancora scioccata.
- Si Ginny . Avrebbe ucciso me e ci scommetto tutta la Gringott che avrebbe ucciso anche Draco . Si odiano - rispose Hermione giustificandosi.
- So che avete fatto la cosa giusta ma se vi scopre... -
- Lo so Ginny non c'è bisogno che tu me lo ripeta !- disse Hermione in tono brusco.
- Scusa io non volevo ... - cominció
la rossa ma Hermione la interruppe e chiedendole scusa la abbracció.

Ginny:
Capisco perfettamente la paura che prova Hermione, in effetti lei oltre ad essere una nata babbana gli ha anche mentito. E poi, da quello che mi ha raccontato, mi è venuta paura anche a me. Se, come dice Lavanda, ha intenzione di continuare la missione di Voldemort, allora dovremmo avere paura tutti. Perché la prima cosa che voleva Voldemort era uccidere Harry, e poi pensava alla tortura e alla distruzione dei nati babbani. Ma questa volta troverà un'armata più forte a fronteggiarlo, e troverà anche una Ginny Weasley più risoluto e pronta a tutto per salvare il suo ragazzo. Sono coraggiosa, me lo dicono spesso, e questa volta più di tutte non mi lascerò scappare l'occasione di uccidere questo Tom Lestrange prima che possa anche solo sfiorare con un anatema il mio ragazzo o la mia migliore amica.

- Entriamo ? - chiese dopo un po Ginny alla sua migliore amica.
- Se vuoi vai io ti raggiungo tra poco- rispose la riccia.
Così la piccola di casa Weasley rientró nel castello lasciandola lì da sola.
- Non vedevo l'ora che se ne andasse per parlare un po' con te - disse una voce alle spalle di Hermione.
Lei si giró sapendo chi le stava parlando .
- Come hai fatto ad entrare qui ? - chiese poi terrorizzata ma cercando di sembrare la fiera Grifondoro che era sempre stata.
- Ho i miei metodi - rispose lui con un falso sorriso . Poi continuó - Come va con il tuo ragazzo Charlotte ? O dovrei dire Hermione ? Perché mi sembra che la tua amica ti abbia chiamata così -
Con uno scatto le afferró i polsi prima che lei potesse prendere la bacchetta.
- Ci hai provato èh ? -
Hermione fece una smorfia di dolore quando lui le strinse il punto in cui aveva la cicatrice.
- Non credo di stringere così tanto da farti male -
Hermione non rispose ma si lasció scappare un gemito di dolore.
- Ma che problemi hai ? - chiese Tom alzandole la manica del maglione.
Quando lesse la scritta incisa sul suo braccio capí.
- Ma tu sei Hermione Granger ! L'amica di Potter nonché la mezzosangue che mai nessuno è riuscito ad uccidere - disse con sguardo feroce - Tu mi hai tradito ? Non la passerai liscia ! - urló staccandosi da lei.
- Se non farò del male a te aspettati di vedere qualcuno a cui tieni molto soffrire . O forse sarà meglio far soffrire qualcuno che sta a cuore a mio cugino visto che anche lui mi ha ingannato - urló per poi avvicinarsi alla ragazza e fermarsi a pochi centimetri dal suo naso.
- Ci si vede alla prossima MEZZOSANGUE - e uscendo dal giardino scavalcó i cancelli e si smaterializzó .

Tom:
Non tollero le persone che mi mentono. Mio cugino e quella stupita ragazza credono di farsi beffe di me ma non co riusciranno molto facilmente. Ho già in mente qualcosa che potrebbe fargli capire chi sono veramente, e che, nonostante la mia giovane età sono disposto a tutto pur di diventare un uomo potente come lo era il mio Signore. Molti mi dicono che sono pazzo, che ho preso tutto da mia madre è che per questo merito una vita intera passata ad Azkaban, ma io so che nonostante assomigli molto a mia madre, non sono come lei. Io sono più risoluto, più coraggioso e più impavido di lei. Mia madre si diceva disposta a morire per il suo Signore, ma molte volte, quando è stata in pericolo di essere uccisa è fuggita, e quando le chiedevo il motivo mi diceva che lei era indispensabile per Voldemort, e che senza di lei noi mangiamorte saremmo stati persi. Ma ora non sono più convinto di questo. Senza di lei e anche senza Voldemort torneremo più forti di prima, e questa volta Potter e i suoi amichetti non avranno scampo.

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