Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

27 - Plot

Elizabeth mi fece cenno di seguirla e, a passo felino, la seguii, Thomas dietro di me.

Ci rifugiammo in uno dei bagni della cascina.

«Che cosa diavolo è appena successo?» sussurrò Thomas.

«Cosa sai di tuo padre?» domandò invece Elizabeth, pragmatica.

Scossi il capo. «Nulla. Non ho la più pallida idea del motivo per cui lo stiano cercando.»

La mia amica ragionò sulla strategia migliore da adottare, mentre lo sguardo di Thomas rimbalzò dall'una all'altra di noi, confuso.

«Devi contattare il tizio che ha cercato di proteggerti. Peter vuole solo salvare Maddie e Steve... Non saprei, non avrei mai pensato che fosse in grado di complottare con qualcuno contro di te. Ma quel rapitore non stava mentendo, era troppo spontaneo.» rifletté a voce alta.

Annuii. Era giunto il momento di esigere delle spiegazioni da parte di Eric. Se insisteva tanto nel proteggermi, significava che la minaccia era sufficientemente grande da dovermi preoccupare.

Pescai dalla clutch il bigliettino su cui aveva scritto il numero a cui potevo contattarlo e lo composi, sperando che fosse fuori dalla portata del rapitore, in quel momento.

Elizabeth, nel mentre, telefonò alla polizia e specificò che era in corso un'emergenza assoluta.

«Pronto?» mi rispose Eric.

«Eric... Cos'è successo fuori dalla cascina poco fa?» domandai.

Udii un sospiro dall'altro capo del telefono.

«Sì, nonna... Adesso vado a dormire, sono solo uscito un attimo a prendere aria. Come dici? Oh, aspetta... Arrivo, ti racconto la storia della buonanotte che piace a te.» finse abilmente, allontanandosi da qualsiasi punto in cui fosse.

«Vieni nel primo bagno del pianoterra, a destra, in fondo.» istruii.

Eric cominciò a inventarsi una storia, venendo sovrastato dalla musica all'ingresso nella cascina. Trovò il bagno senza problemi e bussò.

«Chi è?» domandò Elizabeth.

«Colui che avete chiamato.» rispose lui.

Quando aprì la porta e lo vidi, mi venne il magone. Mi era mancato immensamente.

Elizabeth ci guardò con un certo scrupolo.

«Non abbiamo molto tempo.» esordì Eric.

«Lo sappiamo. Infatti, ho chiamato la polizia.» replicò la mia amica, ovvia.

Il mio ex fece spallucce e tornò a focalizzarsi su di me.

«Queste persone vogliono vendicarsi di tuo padre usando te, Chloe. Da quando io e tuo padre abbiamo appreso che ti stavano spiando, ho cominciato a sorvegliarti. Tralasciando per un attimo le questioni sentimentali, sono sparito per un po' proprio per rielaborare il piano, dal momento che non riuscivo ad incastrarli, e sono tornato per capire cosa non stesse andando per il verso giusto. Ci è voluto un po', ma poi ho ipotizzato che fosse proprio il tuo caro Steve a fare da spia interna... Solo che ho creduto che ti amasse troppo per consegnarti a quei criminali.» mi spiegò, rapido.

«Steve? Perché mai dovrebbe consegnarmi a dei criminali?» storsi il naso.

Elizabeth e Thomas si scambiarono uno sguardo confuso.

«Mi poni una domanda alla quale non so rispondere. Quello che so è che dobbiamo portarti via da qui e trovare il modo di salvare la tua amica.» riassunse Eric.

«La polizia arriverà entro lo scadere del tempo e, quando sentiranno le sirene, se ne andranno.» ricordò Elizabeth.

«Sì, con Maddie in ostaggio. E un piano da riprogrammare in totale libertà.» obiettò Eric.

In quel momento, Steve e Peter cominciarono a cercarmi. Udii il mio nome urlato un po' di volte, finché non si furono avvicinati anche al bagno dove eravamo tutti nascosti.

Eric scattò verso di me.

«Ti dobbiamo nascondere. Non mi fido di Steve.»

«E Peter darebbe via chiunque pur di riavere indietro Madison illesa.» osservò Elizabeth.

Annuì.

«Davvero mi consegnerebbe così, senza porsi due domande in più? Non è da lui.» obiettai.

«In una situazione di emergenza, ognuno pensa a salvare solo ciò che gli sta a cuore. Per quanto tu sia un'amica straordinaria, non puoi reggere il confronto con la ragazza che ama.»

Thomas cambiò tipologia di sguardo nei confronti di Elizabeth, che aveva appena parlato.

«Miss Irraggiungibile... Credo che sia arrivata l'ora di fare la nostra parte. Fingi che ci stiamo dando da fare e renditi un po' disordinata, così nessuno oserà sospettare che non siamo soli.» suggerì.

«Ottima idea! Mi piace come ragioni.» lo appoggiò Eric.

Dall'espressione della mia amica, non riuscii a capire se le potesse risultare difficile o meno, ma fu troppo tardi per le discussioni.

Quando sentimmo i passi avvicinarsi, Thomas batté qualche colpo contro il muro, simulando di fare sesso con Elizabeth. Lei, dal canto proprio, emise un paio di gemiti inequivocabili. Eric passò dalla mia parte, dietro la porta, cosicché non fossimo visibili nel caso in cui si fosse aperta.

«Chloe! Chloe, sei qui?» chiamò Steve.

«Non credo, ho sentito che... Insomma, c'è qualcuno che si sta divertendo là dentro.» fece Peter, credendo alle simulazioni spinte di Elizabeth e Thomas.

Steve rimase in ascolto ed Elizabeth emise un suono ancor più acuto. Si scompigliò i capelli e smosse un po' l'abito, si sbavò di proposito il trucco.

«E se fosse qui con Eric? Quel pezzo di merda... Se li becco qui, lo pesto a sangue. Gli devo restituire il pugno dell'altra volta.»

Bussò prepotentemente alla porta, tanto che Thomas, disordinato anche lui, fu costretto ad aprire un briciolo.

«Che c'è?» rispose, scorbutico.

«Ah, scusa... Stai... ?» si sorprese Steve.

Elizabeth fece capolino con aria scocciata e finse di sistemarsi il vestito.

«Mmh... Andate a rompere le scatole altrove, per favore. Mi state rovinando la serata.» si lamentò.

«Hai visto Chloe?» domandò il mio fidanzato, senza demordere.

Lei sbuffò, facendogli pesare ogni istante della sua permanenza lì davanti alla porta.

«No. E adesso vattene.» lo cacciò, chiudendogli la porta in faccia.

«Dove eravamo rimasti?» aggiunse Thomas, per rendere la scenetta più credibile.

Continuarono a gemere e battere colpi al muro per qualche minuto, finché non fu sicuro che se n'erano andati.

Li ringraziai sottovoce.

«Bene, adesso pensiamo a come sfruttare il tempo che ci resta.» annuì la mia amica.

Sospirai.

«Andrò là fuori. Maddie non c'entra niente con questa storia ed è giusto che sia io a sacrificarmi.» presi coraggio.

«No. Chloe, tutti gli sforzi che ho fatto sono stati finalizzati a salvarti. Non buttare via tutto così. Ho rinunciato ad amarti sotto la luce del sole e a rivendicare il posto che hai regalato a Steve per la tua sicurezza. Dimmi che vale qualcosa.» obiettò Eric.

Fu Elizabeth, tuttavia, ad avere un'idea brillante.

«Che stupida! Ho sempre avuto lo spray al peperoncino in borsa e non ho minimamente pensato che potesse tornarmi utile. Ascolta, Chloe, tu devi fuggire. Rimarrò io a fingere di essere te e userò lo spray per liberarmi. Qualcuno di voialtri rimarrà qui ad aspettarmi per consentirmi di scappare.»

«E se tu non riuscissi a liberarti? Lizzie, non voglio neanche pensare a cosa potrebbero farti.» mi spaventai.

Lei mantenne una linea molto determinata.

«Fa parte del rischio. E poi, pratico Jujitsu da anni.» mi fece l'occhiolino.

«Sono armati, Elizabeth. Rispetto il tuo coraggio e la tua intraprendenza con tutto me stesso, ma se ti accadesse qualcosa fallirei comunque la mia missione.» osservò Eric.

«Tu illustrami quali armi hanno, dove le tengono e che tipo di corpo hanno. La prendo come una sfida personale.»

Quella presa di posizione non fece che incrementare la mia agitazione.

Cominciai a tremare.

«Non sei tu a dover combattere questa battaglia, e nemmeno Maddie. Devo essere io a tirare fuori il coraggio e affrontare la situazione. Si tratta di mio padre.» insistetti.

«Un padre che non hai mai conosciuto. E, oltre ad essere totalmente disarmata, non conosci l'autodifesa. Lascia che io ti aiuti. Se mi gioco bene l'effetto sorpresa, posso farcela.» mi rincuorò Elizabeth.

«Penso di avere anche la mia parte da fare.» si intromise Thomas.

Gli rivolgemmo tutti quanti un'occhiata dubbiosa.

«Avviserò Steve e Peter che tu, Eric, ti sei occupato della faccenda. Steve vorrà assicurarsi che consegnerai Chloe, ma a trattenerlo ci penso io, anche con la forza, se necessario. Per quanto riguarda Peter... Elizabeth, devi metterlo al corrente del nostro piano, tanto non gli interessa chi si sacrificherà per Maddie, per lui conta solo che sia libera e al sicuro. Dopodiché, Peter ti esporrà prendendosi il merito di aver trovato la famosa figlia di Nicholls... Che a questo punto, penso sia tuo padre, Chloe. Eric, tu ti occuperai di assistere Elizabeth nell'ombra e di portarla a casa.» schematizzò.

«Io cosa devo fare, nel mentre?» domandai.

«Annunciare che la festa è finita e mischiarti con gli altri uscendo, per poi nasconderti nella macchina di Peter, che porterà a casa sia te sia Maddie.» aggiunse Thomas.

Rimasi stupefatta dalla sua capacità di riassumere e chiarire ogni punto del piano, ma immaginai che ci fosse veramente un motivo per cui detenesse il titolo di capitano della squadra di football. A discapito di come normalmente fossero visti i giocatori, per salire in cima ci voleva capacità direttiva, prontezza di riflessi, gestione delle risorse, cura dei particolari e un'efficace prospettiva generale.

Eric batté le mani e diede il cinque a tutti.

«Abbiamo un piano, allora. Forza, ragazzi, dimostriamo a quegli arroganti con chi hanno a che fare!»

__________

Se doveste assegnare a ciascun personaggio un segno zodiacale, quale scegliereste e perché? Personalmente, darei ad Elizabeth un deciso elemento di terra 🙈

Baci 💙

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro