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Capitolo Finale

Kelly non si muoveva di un centimetro, nonostante gli ordinai di farsi da parte ma rimaneva li immobile con le ali spiegate per proteggere il carciofo. Davvero, che aveva questa ragazzina ora. Il suo sguardo si addolcì e chiese titubante:

-"perché sei arrabbiata con zio?"

Giusto, lei non mi aveva mai visto arrabbiata così cercai di calmarmi, e risposi :


-"Quando siete tornati, l'alito di Frederic odorava di strano, quando capì che era l'odore del gelato e mi ha confessato che ti ha portata in dietro nel tempo, non ci ho visto più. Lo sa che non puoi andarci, qualsiasi sia la ragione."

Kelly tirò un sospiro di sollievo, perché aveva reagito così? La situazione mi puzzava era strana da troppo tempo. In più questa era la prima volta che prendeva le difese di Frederic. Questa per me, fu la conferma che nascondessero qualcosa, so di sembrare paranoica però me lo diceva il mio intuito. Ma non potevo sparare sentenze a caso, dovevo trovare una prova. Mi voltai verso Damian e dissi nervosa :

_" aiuta mia figlia a tornare normale. Per questa volta lascio passare l'imprudenza del carciofo, ma che sia la prima e ultima volta!?! " dissi l'ultima frase rivolgendomi a Frederic.
 
Me ne andai assieme a Damian e Kelly da un esperto in questione, a quanto pare, da come mi spiego Damian era normale per un Dragonio rimanere bloccati in quella forma se sottoposti ad una forte emozione. Ed evidentemente la causa scatenante fui proprio io. Mi sentivo terribilmente in colpa. Dopo due ore tornò normale. Ma la questione non era ancora risolta, dovevo scusami con lei. Mi feci coraggio e la portai in un posto appartato dove poter parlare.

-"Kelly non so come chiederti scusa. Davvero. Mi dispiace da morire. Ma se mi sono arrabbiata così tanto com Frederic e perché sa che non può portarti in dietro nel tempo. Specialmente in quell'epoca." dissi mortificata.

-"Lo so mamma. Ma non è stata solo colpa sua a dirla tutta è stata solo colpa mia. Ero curiosa e lo costretto ad accontentare la mia richiesta“

A questo punto non potevo più tirarla per le lunghe. La guardai con durezza. Sapevo che mi stava nascondendo qualcosa, ma cosa?!? Così le dissi autoritaria:

-"So che mi nascondi qualcosa, non sano mica scema! E prima o poi verrò a saperlo. Ora vuoi veramente che venga a saperlo da altre forti o preferisci confessare?"

Lei si irrigidì, guardandomi a occhi sgranati. Perché aveva così paura? Di me forse? Sbuffai, addolcendo il mio sguardo e prosegui dicendo più dolcemente:

-" Perché non capisci che sono solo preoccupata per te? Kelly tesoro per favore. Se n lo dici prometto che non darò di matto!" lei mi guardò spaventata e disse:

-"Lo giuri?"

Io annuì e lei iniziò a raccontarmi tutto.

*********

Dal punto di vista di Kelly

Gli rccontai tutto, di Rick e della scelta che fece assieme a Frederic. Ovviamente mentì sul fatto che papà Damian non sapeva nulla, la loro relazione andava così bene che non me la sentivo di rovinarla. La rassicurai anche sul fatto che venni a scoprirlo per sbaglio. Mi aspettavo che urlasse, si arrabbiasse. Invece se ne stava li, a fissarmi, con uno sguardo di una donna ferita nell'animo. E senza una parola se ne andò camminando come uno zombie.

********

Trascorsero mesi e mia madre non si riprendeva. Non mangiava. Non parlava ed a stento la si vedeva. In principio pensavo che sarebbe andata da Frederic per prenderlo di botte, come avrebbe fatto normalmente. Ma non gli fece nulla, e fu una cosa che preoccupò tutti noi. Damian era distrutto, sia fisicamente che mentalmente, vedere la donna che ama in quello stato lo provò molto.
Stava andando in depressione, e il brutto che era colpa mia.
Ovviamente nessuno me ne faceva una colpa e più volte me lo ripetettero sia papà Damian che zio Frederic, però la realtà dei fatti e che era stata colpa mia, non mi dicevano niente per paura di ciò che potevo diventare, e sinceramente anch’io avevo paura di me stessa.

Quella sera provai ad andare da mamma, ma come tutte le sere da quando scoprì la verità, si chiudeva nella sua stanza senza voler sentire nessuno. Sconsolata stavo per dirigermi nella mia stanza, quando una guardia mi fermò dicendomi:

-" Signorina, c'è una persona che vuole incontrarla. Da sola!"

Io annui e segui la guardia che mi portò nella sala riunioni. Ed uscì lasciandomi sola con un vecchio signore. Mi fece cenno di accomodarmi e così feci, volevo sapere cosa aveva da dirmi:

-"Scusa l'ora tarda. In verità volevo incontrare tua madre, ma da quando ho capito in questo momento è ridotta ad un vegetale."

Sentì l'istinto di squarciagli la giugulare. Ma stetti paziente, volevo sentire cosa aveva da dirmi così gli feci cenno di proseguire e lui disse:

-" Vedi in principio tu saresti diventata ciò che diventari. Quando tua madre morirà. In pratica tua madre doveva morire per mano di una donna e....." io stufa lo interruppi dicendo :

-"Questo lo so già, me lo spiegò sia Frederic che papà Rick. Qualcuno doveva prendere il suo posto per non farla morire. Cosi Rick decise di sacrificarsi però il problema è che Rick non essendo della nostra epoca non poteva morire qui altrimenti sarebbe stata la causa di una distorsione temporale dalle conseguenze epiche. Va dritto al dunque "

Lui mi sorrise, e prosegui dicendo :

-" Bhe.... resta il fatto che tua madre prima o poi morirà. Non si può evitare, non siamo noi a decidere quando deve scadere il tempo di una persona. E se non verrà uccisa come la morte a disegnato per lei, morirà in un altro modo. Come dissi già al tempo a tua madre, questa è una cosa che non si può evitare, e quando accadrà tu distruggerai ogni umano sulla faccia della terra, compiendo un vero e proprio massacro. "

Cosa?!?! No no..... Mamma non può morire, non lei, non ora. Così chiesi scossa dall'argomento:

-" Ma mi perdoni, c'è l'orologio in grado di farci viaggiare nel tempo. Basta tornare in dietro ed evitare che muoia giusto? "

Lui scosse il capo e precisò:

-" No piccola. Vedi si possono evitare piccoli eventi. Ma evitare la morte di una persona, quella no. Non si può cambiare è una cosa che deve accadere ed accadrà."

Il mondo mi crollò sotto i piedi. Quindi io non potevo fare niente ed aspettare pazientemente la morte di mia mamma? Ma se lei moriva io avrei fatto veramente una carneficina? Rabbrividì al solo pensiero. Io non volevo deludere mia madre, era una promessa che feci a me stessa, se avrei compiuto una cosa del gene, lei non mi avrebbe mai perdonato. L'uomo non avendo nient'altro da dire si alzò e se ne andò, lasciandomi da sola nella mia confusione.

**************

Ormai era passato un anno. E mia madre stava sempre peggio. Non venne nemmeno alla festa dei miei undici anni. Provai a stargli accanto, ma ormai non reagiva nemmeno più, non riusciva nemmeno a mangiare da sola, e mentre una volta il suo corpo era bello tonico e muscoloso, ormai era ridotto ad un cumulo di ossa per quanto dimagrì.
Ero chiusa in camera mia a piangere, stavo uccidendo mia madre, era colpa mia, non dovevo dirgli niente. Ed il peggio che non potevo fare niente per evitare la cosa. A distrarmi fu un caldo abbraccio, alzai lo sguardo ed era papà Damian che mi sorrideva, ma vedevo che era un sorriso farlo. Lui intuendo il mio malessere mi abbracciò più forte per poi sussurrarmi:

-"Tesoro mio, tu lo sai che ti ho sempre voluto bene. Come se fossi realmente mia figlia." mi prese il volto con le sue grandi mani, costringendomi a guardarlo negli occhi e prosegui dicendo con un tono carico d'affetto :

-" Non ti lascerò mai da sola. Mai. Potrai contare sempre su di me. "

Le lacrime tornarono e in preda hai singhiozzi risposi :

-"Io sto uccidendo mia madre. Non dovevo dirgli niente. Ma lei me lo aveva promesso. E UNA BUGIARDA ?!?! Guarda come si è ridotta. Tutto per colpa mia." poi a denti stretti sibilai : - "Sono un mostro!"

Lui mi scosse e rispose:

-"No tesoro, non è colpa tua. Non sei tu che scrivi il futuro."

-"Doveva abortire. Se l'avesse fatto a quest’ora non rischierebbe di morire!" dissi arrabbiata con me stessa.

-"Smettila!" Urlò mio padre. Mi guardò con riprovero :-"Tua madre ti amava tanto. E ti ama tutt'ora. Se non ha adbortito  e perché credeva in te. Il Vecchio saggio può dire quello che vuole. Ma solo noi siamo padroni del nostro destino, se non vuoi diventare un assassina, allora fa come tua mamma, lotta. Fa vedere chi sei. Non potrai evitare la sua morte? Allora cambia te stessa, ma non abbatterti così. Devi sapere che Mia è la donna più forte che io abbia mai conosciuto, fa come lei combatti, non per me, non per tua madre, ma per te stessa "

Papà aveva ragione, starmene qui ad auto-commiserarmi non avrebbe cambiato le cose. Avevo fatto una promessa a me stessa, e l'avrei mantenuta. Mamma io non ti deluderò, sarò forte.

*********

Dopo la chiacchierata con papà, mi armai di testardaggine ed iniziai a bussare imperterrita alla porta di mamma. Ma lei non voleva aprire. Provai ad entrare ma la porta era chiusa a chiave. Cosi mi trasformai e sfondaì la porta con un calcio, se ero in quella forma ero molto più forte del normale.

Appena entrai, il mio cuore smise di battere. Mamma era senza vita sul letto. Con i polsi tagliati ed un biglietto appoggiato sul suo corpo, con su scritto:

« scusatemi, ma non c'è la faccio più. Soprattutto quando tutti mi anno ingannata. Ma in particolare da Rick, da lui non me lo sarei mai aspettata. Dalla persona che ho amato con ogni fibra del mio corpo. Non doveva farmi questo.»

Le mie urla riempirono l'intero castello ed in un batter d'occhio papà e zio furono nella stanza. Frederic rimase sulla soglia con gli occhi sgranati, pietrificato. Mentre papà si precipitò dalla mamma ormai in lacrime ripetendo :

-"Perché Mia, PERCHÉ?!?!"

Io per lo shock rimasi bloccata bloccata nella forma dragoniana. Mia madre era morta a causa mia, mi sentivo distrutta, provavo un dolore mai provato in vita mia. Non avrei mai più rivisto il suo sorriso. Non avrei mai più rivisto lei. E tutto per colpa mia. Non riuscivo a smettere di urlare. E come se non bastasse stavo facendo esplodere ogni oggetto presente nella stanza. Non sapevo come ci stessi riuscendo, non sapevo perché stava accadendo. Sapevo solo che d'ora in avanti sarei stata da sola a combattere questa guerra. Papà e Zio completamente terrorizzati, mi portarono fuori da quella stanza, cercarono di calmarmi. Mi dissero che sarebbe andato tutto bene. Ma era una menzogna, ora sarei diventata un assassina?

Mi scossi ricordando la promessa, io non deluderò mai mia madre. Anche se era morta, avrei mantenuto la mia promessa a costo della vita.

Nota autore

Per favore, piano con gli insulti XD  Prometto che farò il continuo. Ma prima di ciò devo finire anche il libro che sto scrivendo the servant of Evil. Che non manca molto. Un bacio a tutti spero che vi piaccia questo capitolo finale.

Comq il secondo volume di Dragonia partirà da quando Kelly ormai avrà vent'anni. E qui il colpo di scena. Perché la protagonista di questo libro non è Mia ma bensì Kelly. Però avevo deciso di partire dall'inizio, perché sennò non si sarebbe capito niente sul perché era nata questa guerra, o del perché Kelly doveva combattere contro se stessa per non diventare un assassina. Non vi farò aspettare molto.


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