9:41, Era del Drago

Solas. Orgoglio. Come ciò che determinerà la tua fine.

Il sussurro lo segue mentre percorre l'Oltre in cerca di risposte. Non l'Oltre, l'Oblio. Ora lo chiamano così.

Come ci si sente a essere diventato ciò che un tempo i tuoi nemici dicevano che fossi?

È da un paio di mesi che questo demone lo perseguita nel sonno. Solas scuote la testa. Ecco un'altra sua colpa: la creazione del Velo ha costretto gli spiriti a risiedere solo nell'Oblio. Non sono più abituati alla realtà. E così, ogni volta che vengono in contatto con essa, rischiano di esserne corrotti. È così che talvolta gli spiriti diventano demoni. È così che Scopo è diventato Dubbio.

E così il Temibile Lupo è giunto nell'Inquisizione con umile veste. E così li tradirà tutti. Anche lei.

Davanti a lui, le ombre dell'Oblio prendono forma: una giovane dalish dai corti e ricci capelli neri sorride timidamente, abbassando a terra lo sguardo ambrato in un moto di imbarazzo.《Non ora》ordina Solas. Ma il demone continua ad aggiungere dettagli all'apparizione: le lunghe ciglia, un vago rossore sulle guance. Il vallaslin di Ghilan'nain.
《Basta!》urla questa volta, sforzandosi di cancellare l'immagine di lei dalla mente.

Forse i dalish hanno ragione. Mi sovviene una loro antica maledizione: che il Temibile Lupo ti colga! È questo che stai facendo con lei? Coglierai tutto ciò che lei può darti e poi la abbandonerai al suo dolore?

Di nuovo, il demone plasma l'Oblio a suo piacimento. La vede, svenuta, mentre lui stesso cerca di capire come recuperare l'Ancora dalla sua mano e riunirla alla sua sfera. La vede tentare di approcciarsi a lui, impacciata. La vede prendere la decisione di baciarlo per la prima volta, proprio nell'Oblio. E vede sé stesso ricambiare, avvolgendola in un abbraccio fatale.《Sto cercando i miei amici spiriti, demone. Lasciami in pace》dice in un ringhio. Dubbio sogghigna, accompagnato da una risata femminea.

Ma come? Te ne vai proprio ora, sul più bello?

Lei gli appare di nuovo davanti, questa volta negli abiti che indossava a Halam'shiral. Inizia a spogliarsi, sfilando lentamente un capo alla volta. I guanti, la fusciacca, la giacca, la cintura, le calze, le brache, la camicia. Rimane nuda davanti a lui, gli occhi che brillano innamorati e speranzosi. Sente il demone del Desiderio ridere alle sue spalle mentre lei fa un passo verso di lui, tendendogli una mano.《Solas》dice e solo quella parola, detta con la sua voce, rischia di distruggerlo.

Lei ti desidera. L'ho visto nei suoi sogni. È giovane e inesperta, mentre tu sei vecchio. Eppure vuole aprirsi per te. Ma tu continui a respingerla, a tenerla lontano, pur volendola tu stesso. Tuttavia, harellan, il tempo è poco. Ti conviene soddisfare le tue voglie prima che sia troppo tardi.

Davanti a lui, la pelle dell'elfa si riempie di rughe, i suoi capelli diventano bianchi e infine il suo corpo si tramuta in polvere. Solas sa che è solo un sogno ma non riesce a trattenere un gemito. Oh vhenan... È solo un sogno, ma è quello che succederà: un'altra conseguenza della creazione del Velo è la perdita dell'immortalità elfica. È stato lui solo, nella veste di Fen'harel, a decretare la fine degli Elvhen. Non gli umani, come pensano i dalish. E in qualche modo, i discepoli rimasti degli Evanuris sono riusciti a tramandare solo storie orribili su di lui, storie in cui usa l'astuzia e la crudeltà per sconfiggere i suoi avversari. Non c'è alcun accenno alla sua ribellione, ai suoi nobili ideali. Anche il suo amore per Noliari è stato trasformato in qualcosa di orribile.

Noliari la fanciulla del fiume saltava fra i sassi... Non è sublime l'ironia della sorte?

Come fai a sopportare la vista del vallaslin di Ghilan'nain sul suo volto?

Questa è forse la cosa peggiore di tutte: i dalish hanno dimenticato il vero scopo dei vallaslin. Non sanno che servivano per marcare gli schiavi. Pensano che onorino i loro dei perduti. Banditi da Fen'harel, l'astuto e crudele Fen'harel.

Prima o poi scoprirà chi tu sei veramente, continua Dubbio. Lo scoprirà e rimarrà inorridita. E poi Disperazione la consumerà. Ha già visitato i suoi sogni: oh, quanto soffre la giovane elfa, scaraventata all'improvviso in un mondo crudele, la tua Ancora che la consuma lentamente, il suo clan sterminato e... un amante che sembra respingerla. Povera piccola!

Solas non può vedere i demoni ma li percepisce sorridere, nutrirsi dei suoi dubbi e dei suoi desideri. Deve controllare le sue emozioni o non se ne libererà più.
《Basta!》urla voltandosi, lasciando che il suo potere prenda la sua vera forma: un lupo nero gigantesco dagli occhi rossi, il cui ringhio riverbera per tutto l'Oblio. È così spaventoso che i due demoni scappano via.
《Solas?》
Solas gira su sé stesso sorpreso, la sagoma del Lupo sparita.
《Ma vhenan...》
In qualche modo, lei lo ha trovato nel sonno. Ah, la sua concentrazione indomita. Ha l'aria vagamente assente, non è completamente cosciente di star sognando. Lei sorride e avanza verso di lui, lo abbraccia stretto. Solas non può fare altro che stringerla a sé. Un dolce calore lo pervade. Non era così felice con qualcuno da... da Noliari.
Lei alza lo sguardo, tenendo il mento appoggiato sul suo petto.《Ar lath ma》gli dice.
《Ti amo anch'io, ma vhenan》le risponde, stringendola ancora più forte. Come se potesse evitare il doloroso futuro che li attende.
Ha dormito per più di mille anni e si è svegliato in un incubo. Un incubo che lo sta portando sempre più a fondo e da cui non potrà più sottrarsi per una sua stessa scelta. Ha condannato il suo popolo a un millennio di sofferenza: il suo destino è di soffrire altrettanto.