Capitolo 8
Arya
"Come è bello attirare tutti in un piccolo e innocuo luogo." - Arya guarda per bene la sfera - "Ah, ma guarda un po' chi vedo. Regulus Black, Alexa e Blaise Zabini e... Il biondo platino chi è? Non l'ho mai visto. E, a dir la verità, non è che mi freghi più di tanto." - Poggia sul tavolo un timer che segna le venti - "Allo scadere dei venti minuti, tutti ritorneranno come prima." - Riguarda per bene la sfera e ascolta per bene il dialogo.
"Io e Draco stiamo qui." - Dice Regulus.
"No." - Nega Alexa.
"No?" - Domanda Regulus confuso.
"Tu starai con Blaise qui. Draco viene con me giù." - Ordina Alexa.
"Perché? E sotto la mia supervisione." - Domanda Regulus alterato.
"Questa è la mia operazione, se non è una minaccia... non ci saranno problemi." - Dice Alexa.
"Ovvio che è una minaccia. Ricordati la sua prima missione-" - Cerca di dire Regulus.
"Va bene." - Dice Draco rassegnandosi alla cosa - "Puoi fidarti di me. Capisco che la fiducia vada guadagnata e me la guadagnerò."
Regulus guarda Draco quasi sbalordito - "Perché la gente di cui non ti puoi fidare dice sempre: fidati?" - Guarda Alexa - "Guardalo al posto mio."
"Ci vediamo a missione finita." - Dice Blaise riferendosi ad Alexa.
"Ah si... giusto." - Dice Arya ricordando i tempi di Hogwarts - "Draco Lucius Malfoy. Quello che al primo anno è andato in punizione perché spiava Potter e company. Quello che al secondo anno ha combattuto al Club dei Duellanti contro Potter, e ha perso. Quello che al terzo anno è stato ferito 'gravemente' da un Ippogrifo. Quello che al quarto anno è diventato un furetto. Quello che al quinto anno ha fatto parte della Squadra Inquisitori della Umbridge. Quello che al sesto anno è diventato Mangiamorte per uccidere Silente, che poi è stato ucciso da Piton in realtà. E, cosa più importante, che al settimo anno, quel due maggio del 1998, il giorno della battaglia di Hogwarts, ha ucciso parecchi nostri compagni di scuola, tra cui la Sanguemarcio Granger. E soprattutto, Draco Lucius Malfoy è quello con cui ho perso la verginità durante il quarto anno, dopo il Ballo del Ceppo." - Fa scomparire la sfera - "Si, mi ricordo ancora di lui, purtroppo. Ho detto bene, Pansy?" - Domanda Arya voltandosi verso di lei.
Pansy è super confusa. È molto impaurita. È legata e non può andare da nessuna parte. Ha una benda nella bocca che non la fa parlare. L'unico modo che ha per comunicare qualcosa sono con gli occhi.
"Ah, giusto." - Dice Arya nel mentre si avvicina a Pansy.
Le toglie la benda e Pansy comincia a respirare meglio. Ma subito Pansy la guarda con occhi glaciali è arrabbiati.
"Tu, traditrice!" - Urla Pansy, cercando di liberarsi.
"Oh, guarda... Mi ha già stancato." - Arya tocca con i due indici e medi delle mani la fronte di Pansy - "Legimens!"
Sono nella Sala Grande di Hogwarts. Al centro della tavolata dei Serpeverde. Sia Pansy che Arya si stanno bevendo del buon succo di zucca. Si sentono i chiacchiericci delle altre persone che entrano ed escono dalla sala.
Si sentono i gufi arrivare per portare la posta ai ragazzi. Lettere, pacchi... È la stessa cosa. Si vedono i professori che parlano sulla lunga tavolata, e al centro c'è Albus Silente.
"Dopo, potremmo andare ad Hogsmeade." - Dice tutta felice Pansy - "Andiamo a fare un po' di shopping prima che i prof inizino a rompere con compiti e interrogazioni."
"Oppure potremmo cambiare luogo." - Dice Arya che sta finendo di mangiare - "Sempre Hogsmeade. È una palla assurda."
"Dici così perché odi quel posto."
"No, non lo odio. E solo che..." - Arya pensa a cosa dire - "Sempre li. Sempre gli stessi negozi. Mielandia, il negozio di scherzi. E sempre con gli stessi oggetti che vendono. Ci fosse stato un nuovo negozio, vorrei pure andarci."
"Almeno possiamo andare ai Tre Manici di Scopa, beviamo e ritorniamo qui ad Hogwarts tutte e due ubriache." - Dice Pansy ridendo.
"Va bene... Mi hai convinto." - Dice Arya con un ghigno.
E con uno schiocco di dita, entrambe si ritrovano ai Tre Manici di Scopa. Pansy si guarda intorno, nel mentre Arya la guarda ridendo. È stata lei a far trasportarle lì dentro, e Pansy non lo dovrà mai sapere.
"Ma... Come?" - Domanda Pansy sbalordita.
"Ti devo spiegare cos'è la magia?" - Dice Arya ridendo.
"No no... Tranquilla." - Ride anche Pansy - "Bastano già i professori."
Esattamente...
"Ecco qui, due grosse, fredde e deliziose Burrobirre con uno spicchio di limone ciascuno." - Dice Rosmerta poggiando i bicchieri di Burrobirra sul tavolo dove sono sedute Arya e Pansy.
"Grazie mille Rosmerta." - Dicono contemporaneamente Pansy e Arya nel mentre Rosmerta se ne va ad un altro tavolo.
"Alla salute, cara Pansy." - Dice Arya alzando il suo bicchiere di Burrobirra.
"Alla salute, cara Arya." - Dice Pansy alzano il suo bicchiere di Burrobirra.
Fanno cin cin ed entrambe bevono un sorso. Ma subito Pansy posa il bicchiere sul tavolo, dato che gli si è congelato il cervello. Non è abituata a questo tipo di bevande, e Arya lo sa molto bene, dato che erano molto amiche ad Hogwarts.
"Cervello ghiacciato?" - Domanda Arya.
"Esatto." - Dice Pansy scuotendosi da una parte ad un'altra per riscaldare la testa e per far smettere questo freddo glaciale.
"Almeno sai cos'è il cervello ghiacciato?"
"E ci risiamo con le tue conversazioni intelligenti ma noiose-"
"Sei bevi qualcosa di estremamente freddo..." - Comincia a piegare Arya - "Quest'ultimo permea l'intero palato e congela le sinapsi del suo cervello, così i tuoi pensieri vengono fissati in quell'istante."
"Dai, non può essere vero." - Dice Pansy non credendo a ciò che dice Arya.
"Vedere per credere. Prova, dai. E ricordati, qualunque cosa pensi verrà congelato all'istante." - Arya si appoggia alla sedia - "Ti farò una domanda, e non risponderai finché le sinapsi non si scongeleranno."
"Lo sai che non mi ritiro da una bella sfida come questa." - Dice Pansy con un ghigno.
Voglio proprio vedere...
Beve metà della sua bevanda e, dopo essersi sciolta un pochino, e con il cervello ghiacciato, Pansy dice ad Arya che è pronta per ascoltare la domanda.
"Dove sta Voldemort?" - Domanda Arya.
Pansy guarda Arya confusa. Molto confusa. Non riesce a dire una parola.
Le uniche parole che le escono sono - "Scusa, come?"
Arya la sorride e le prende la mano - "Visto? Ma adesso te ne faccio un'altra. Da quanto tempo siamo migliori amiche?"
"Da troppo."
Non siamo mai state migliori amiche, Pansy, Puntualizza in mente sua Arya. Solo compagne di scuola.
"Seriamente. Sai che puoi dirmi tutto." - Dice Arya facendo il doppio gioco.
"Ovvio."
"Allora perché non vuoi dirmi dove sta Voldemort?"
"Allora, sta a..." - Pansy non parla più.
Ha capito che tutti questo è un inganno ideato da Arya, la sua ex migliore amica. Arya lo nota subito, quindi sa già come cavarsela.
"Tu... La Burrobirra è una bevanda calda, non fredda. E non ci mettiamo uno spicchio di limone, ma un po' di cannella o delle gocce di cioccolato." - Riflette ad alta voce Pansy.
"Va tutto bene." - Dice Arya con la faccia più calma del mondo - "Sei solo stanca." - Fa un incantesimo a Pansy.
Imperio...
"Si... Probabilmente sono solo stanca." - Dice Pansy molto assonnata.
"Dove sta Voldemort?" - Ripete Arya.
"In una villa... La villa dei Malfoy."
"Finite Incantatem."
Arya si stacca da Pansy, si alza e dirige da Draco. Intanto Pansy è bella che addormenta. E quando si sveglierà, la sua testa sarà un caos totale.
Dopo tutti quegli incantesimi che ha fatto, Pansy avrà il cervello che non funzionerà per parecchio tempo. Nemmeno una semplice pozione la salverà, per adesso.
"Grazie mille, migliore amica. Te ne sono debitrice." - Arya si alza e si allontana - "Villa Malfoy quindi... So già dove andare e a chi puntare. Ci vediamo dopo tanto tempo, Draco Lucius Malfoy."
•••
Draco
La bomba è arrivata a zero. La bomba, collegata alle bacchette, si sta attivando. È così potente che fa spegnere tutte le luci del pub. Le uniche luci che si vedono solo le punte delle bacchette. La luce emana un colore rosso fuoco. Incantesimo di distruzione.
Draco però, nel casino, riesce a liberarsi da quelle piante. Si alza e cerca di andare in direzione di Arya. Ma lei, con le mani, fa comparire un passaggio dove lei andrà via per salvarsi. Saluta con la mano Draco e lo attraversa.
Ma Draco non può permettersi di lasciarla andare così. Deve scoprire il perché di tutto ciò. Deve scoprire perché fa tutto questo e come è arrivata a fare quello che ha fatto. Sta per andare ma la voce di Regulus che lo chiama, lo ferma per un attimo.
Adesso Draco ha una scelta. Stare con Regulus o andare da Arya per dare risposta alle sue domande. Per cercare di far convincere Arya di stare dalla parte sua così da poterla catturare. Così da aiutare anche Regulus in questa missione.
"Draco aspetta!" - Continua a gridare Regulus, nel mentre corre verso Draco insieme a Blaise e Alexa.
Ma Draco, a malincuore, ha scelto già. Corre verso il portale che Arya ha creato e ci si butta dentro. E, appena lo attraversa, il portale scompare.
Draco si ritrova in un luogo che lui già conosce. Casa sua. Più di preciso, fuori la sua villa, vicino al cancello. Corre subito lungo la strada per arrivare alla porta d'ingresso.
Per la strada, vede tanti Mangiamorte atterrati, alcuni circondati dal loro stesso sangue. Arya è stata qui e li ha uccisi, ma questa volta, ha lasciato le bacchette.
Nota che uno di loro ha il pugnale che gli aveva consegnato Regulus prima di andare al pub Testa di Porco, ma che sua moglie ha ripreso perché non si fidava di Draco. Lo prende, così nel caso Arya lo dovesse attaccare e la cerca.
Segue la scia di sangue e di cadaveri che ha lasciato Arya. Puntano dritto verso la villa di Draco. Sale gli scalini e nota che la porta è già aperta. Così, piano piano, cerca di capire dove sia potuta andare Arya.
La prima cosa che gli viene in mente è il seminterrato, dove c'è la stanza dove c'è Voldemort. Cammina piano, a passo lungo, verso il seminterrato. Appena scende il primo scalino, sente un combattimento in corso.
Corre e vede Arya che sgozza un Mangiamorte che faceva la guardia alla stanza dove si cela Voldemort, con una spada d'acciaio.
Draco punta la bacchetta verso Arya - "Ho alcune domande."
Arya si gira verso di lui - "Non hai proprio niente di meglio da fare?" - Dice irritata alla sua presenza.
"Scortese la ragazza." - Draco si avvicina ad Arya - "Sicura di essere la stessa Arya che ho conosciuto ad Hogwarts?"
"Mi sei d'intralcio."
"Tu lo sei." - Ribatte Draco puntando il pugnale le verso Arya.
Ma Arya colpisce il pugnale con la sua spada, e inizia un duello tra spadaccini.
"Avremmo potuto lavorare insieme." - Dice Draco che stava per cadere.
Arya sa che sta mentendo, così tira un calcio sullo stomaco di Draco, che ovviamente cade sulle scale. Alza la testa poi tutto il busto.
"Ma vedo che manca di lungimiranza." - Dice Draco, cercando di far distrarre Arya.
Ma Arya non sta al suo gioco. Anzi, è molto infastidita da Draco. Primo, perché per lei è un intralcio Draco. Secondo, perché odia sentire la voce di Draco.
"Sai quanto cazzo me ne frega." - Dice Arya, intenta ad andare alla porta della stanza.
Draco si alza e si dirige verso di lei - "Quindi, o verrai di tua volontà..." - La prende sa sotto il braccio e la blocca - "O non verrai. Ma è così che ti catturerò."
"Ma la finisci di parlare?" - Chiede Arya molto scontrosa, nel mentre si libera dalla presa di Draco facendolo cadere a terra.
"Ehi!" - Dice una voce dietro di loro.
È Alexa, seguita da due Mangiamorte. Hanno le bacchette puntate su Arya. Così Arya prende Draco e gli avvicina la sua spada al collo di Draco
"Avvicinatevi e lo uccido." - Minaccia Arya.
"Quando vuoi." - Dice Alexa, avvicinandosi a Draco e Arya.
Draco si libera dalla presa di Arya e, dopo aver scaraventato a terra Arya, prende la sua bacchetta, la mano di Arya e se ne vanno da quel posto, usando la smaterializzazione.
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