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Capitolo 13

"Arya Sophie Ledan, quella che chiamano tutti il Mangiamorte ribelle." - Ginny ha uno sguardo da psicopatica.

Ma come contraddirla. Le hanno ucciso il fratello maggiore, Fred Weasley. La sua migliore amica, Hermione Granger. Hanno trattato di merda lei e la sua famiglia, soprattutto il padre dato che aveva molto interesse per i Babbani. È l'unica figlia femmina di quella famiglia, e anche la più piccola. H a dovuto sopportare tanto, e il crollo emotivo ha avuto la vinta.

"Alleata con Draco Lucius Malfoy." - Continua Ginny con ancora puntando la bacchetta contro Arya - "Alleata con il Mangiamorte più potente è più famoso del mondo."

"Ginny, non è come sembra-" - Cerca di dire Arya, ma sembra che Ginny non le vuole dare retta.

È come biasimarla. Arya, anche se non le ha fatto mai niente di male, stava comunque bel gruppo di Draco, stava nei Serpeverde. Ma sembra che la ex amicizia tra Arya e i fratelli di Ginny, Fred e George, sia stata una cosa inutile.

"Non è come sembra?" - Ginny ride di buon gusto- "Ma per favore."

"Non sono alleata con Draco, voglio solo che tutto torni alla normalità, come lo vuoi tu."

"La normalità ormai è questa, e noi non ci possiamo fare niente." - Dice Ginny avvicinandosi pericolosamente ad Arya - "Non la possiamo più cambiare per quanto ci concentriamo e dopo tanti sacrifici. Ormai siamo destinati a questo, e noi dobbiamo cercare solo di sopravvivere a questa merda."

Arya guarda la finestra distrutta dove è voltato Draco, ci si butta dentro e vola via per scappare da Ginny. Non può la sconfiggere, non se sta in queste condizioni. Perché ormai Ginny è così distrutta che potrebbe distruggere tutto il treno con persone innocenti, cosa che Arya non vuole.

•••

Draco

Draco ha appena fatto un volo di cinque metri, con un treno che andava ai duecento chilometri all'ora. Si sente molto dolorato, pieno di graffi e lividi, e forse anche con qualche osso rotto. Si alza molto a fatica, e comincia a camminare lontano di li, così che si perdano le sue tracce.

Ma poi, da lontano, sente un tonfo. Si gira e vede che è Arya, anche lei caduta dal treno. Corre subito da lei e si inginocchia, senza tener conto delle sue ferite, perché adesso la persona più importante non è se stesso, ma Arya. Vede subito che ha gli occhi chiusi e il respiro molto lento. Poi controlla il polso, anch'esso molto lento.

"Arya, ti prego svegliati." - Dice Draco facendo pressione sul petto.

"Draco?" - Domanda Arya a bassa voce e aprendo un pochino gli occhi.

Draco, che tiene ancora saldo il polso di Arya, nota che il battito è ritornato regolare. Aiuta Arya ad alzarsi a mezzo busto e, non sa perché, l'abbraccia. Dopo un po', anche Arya ricambia l'abbraccio. Draco pensava che l'avesse persa, cosa che lui non voleva assolutamente.

"Draco, adesso sto bene." - Dice Arya staccandosi da lui per tranquillizzarlo - "Non sono ancora morta."

"Si, perché devo essere io l'artefice della tua morte." - Dice Draco ironicamente nel mentre si alza e tende la mano ad Arya.

"Si, come no." - Arya si alza senza l'aiuto di Draco ma subito estrae la sua spada e la punta sul collo di Draco - "Adesso, senza fare nessuno dei tuoi stupidi giochetti, dammi la bacchetta di Alexa."

"Si, dolcezza." - Dice Draco irritato cercando di calmarla.

Prende la bacchetta da una delle tasche interne della sua giacca, ma nota subito che la bacchetta non è più rovinata, anzi si è direttamente spezzata in due. Entrambi guardano confusi tutto ciò, soprattutto Arya.

"Si vede che è stata una brutta caduta." - Draco cerca di alleviare la situazione, dato che si immagina già la reazione di Arya.

"Che stronzo di merda." - Cerca di dire Arya con tutta la rabbia che prova nei confronti di Draco - "Ci hai condannati. Fottuti come... Lascia perdere."

"Magari, possiamo-" - Cerca di dire Draco.

"Non sei un uomo serio."

"Esattamente." - Dice Draco infastidito - "Sono un Mangiamorte del Signore Oscuro-"

"Sei solo un clown. Ti sei ubriacato sul treno-"

"Sono un edonista, sono fatto così-"

"Oh, lo so caro. Sono pure io così-" - Dice Arya avvicinandosi a Draco - "Molto più di te, te l'assicuro. Ma mai a scapito di una missione-"

"Oh la missione? La missione?" - Dice Draco avvicinandosi a lei - "Per cosa? Per i tuoi gloriosi propositi? Ma dai. Non puoi batterli."

Arya guarda incazzato Draco, comincia a camminare avanti. Poi, ad un certo punto, urla come se si volesse togliere qualcosa, come se hanno trafitto qualcosa in una qualsiasi parte del corpo. Un urlo agghiacciante, seguito da una piccola scossa che ha creato con i suoi poteri.

Poi, si siede su un masso lì vicino, si mette le mani dei capelli, fa dei grossi respiri e cerca di calmarsi. Draco, ancora scioccato da ciò che ha visto e da ciò che ha fatto Arya, si avvicina lentamente a lei. Si è appena reso conto di aver fatto una cazzata, e anche bella grossa. Arrivato, si siede vicino a lei e la guarda. Ma Arya non ricambia lo sguardo, anzi guarda di fronte a lei.

"Quell'urlo ti ha fatta stare meglio?" - Domanda Draco per rompere il ghiaccio.

Arya lo guarda con disappunto - "Si, esatto. Dovresti farlo qualche volta."

Già l'ho fatto, fidati...

"E adesso?" - Continua a domandare Draco.

"Non lo so, Draco. Hai rotto la bacchetta di Alexa, la nostra unica fonte di uscita da qui-"

"Beh-"

"Siamo in mezzo al nulla, Draco. Con nessuno che ci possa venire ad aiutare."

"Si, ma-"

"Si, ma, cosa?"

Vengono interrotti da milioni di passi pesanti in avvicinamento da dietro di loro. Vedono Ginny, Harry, Ron e George in prima linea e poi centinaia di Auror dietro loro quattro. Della loro età, più vecchi, maschi, femmine, chi più ne ha più ne metta.

Sia Arya che Draco si alzano di scatto. Arya dà il pugnale che gli ha tirato Draco a lui, poi estrae la sua spada puntandola verso il gruppo di Auror.

"Le bacchette contro spade e pugnali?" - Dice Harry deridendo Arya e Draco - "Ma fatemi il favore."

"Consegnatevi a noi, e non vi faremo niente." - Dice Ron facendo un passo verso Arya e Draco - "Scappate, e vi uccideremo con un semplice Avada Kedavra."

Sia Arya che Draco indietreggiano lentamente. E più loro indietreggiano, più tutti gli Auror fanno passi avanti. Arya prende la mano di Draco e inizia a scappare, lo stesso fa Draco. Ma, intanto, iniziano a correre anche Harry, Ron, Ginny e George, seguiti dai loro colleghi.

Intanto, gli Auror lanciano incantesimi per bombare, annientare, ferire o uccidere Draco e Arya, anche se la maggior parte dei colpi è più per Draco che per Arya. Arya nota ciò, e si mette dietro Draco.

"Che cazzo fai?" - Domanda Draco vedendo cosa ha fatto Arya.

"Puntano a te, non a me." - Spiega Arya con il fiatone per la corsa che stanno facendo - "Tu corri e non fermarti per nessuna ragione."

"Ma così prenderanno te."

"Meglio me che te."

Draco, non accettando ciò, nota che c'è uno svincolo dove sia lui che Arya si possono nascondere. Guarda Arya, le prende la mano e la porta verso quello svincolo. Appena girano, Draco la prende con un braccio intorno alla vita, e l'altra mano che le copre la bocca per non farla urlare.

Per la stanchezza, Draco scivola a terra, con Arya stessa su di lui, anche lei stanca da questa corsa. Draco si affaccia per vedere se li trovano o no. Appena gli Auror arrivano, si guardano intorno.

"Dove diavolo sono andati?" - Domanda Ginny incazzata - "Fino a qualche secondo fa erano qui."

"Ginny-" - Cerca di dire Ron.

"Un cazzo." - Urla Ginny - "Dividiamoci. Ron e George continuate avanti, io ed Harry restiamo qui. Il resto, vedete dove volete andare."

E si sentono passi andare via, e passi restare negli intorni dove sono Arya e Draco. Entrambi sono al culmine e vorrebbero solo riposare, ma sanno che non possono perché alla prima distrazione potrebbero essere beccati.

•••

"Niente, Ginny." - Dice Ron avvicinandosi alla sorella dopo cinque ore a cercare inutilmente Draco e Arya.

"Merda!" - Predica Ginny.

"Forse è meglio se vediamo domani." - Consiglia Harry.

"Si, così che scappano più lontano." - Gli risponde Ginny in modo scontroso.

"Sorellina, non ci possiamo fare niente." - Dice George con uno sbadiglio - "Io sono stanco, come si è potuto vedere. Tu sei stanca. Tutti noi siamo stanchi. Ascoltiamo Harry, andiamo a dormire e vedremo di prendere Draco e la ragazza mora quando il sole starà abbastanza alto per far vedere tutti e tutti."

Ci sono secondi di silenzio, secondo in cui sia il cuore di Draco che quello di Arya battono all'impazzata per l'ansia.

"Va bene." - Dice Ginny nel mentre si allontana, seguita anche dagli altri.

•••

Il sole sta sorgendo e in queste cinque ore, Draco e Arya sono rimasti in quella stessa posizione e si sono anche addormentati. Draco si sveglia di colpo, sente che non c'è più nessun rumore di passi e si affaccia a capire cosa è successo.

Vede che ne Ginny, ne Ron, ne Harry, ne George e nemmeno gli Auror che li stavano inseguendo. Nota anche che Arya sta dormendo e che gli piace in questa situazione. Draco le dà un bacio in fronte e le toglie la mano dalla bocca. Poi, le accarezza la guancia. Deve ammettere che gli era mancata.

"Draco..." - Dice Arya, ancora con gli occhi chiusi, ma con un grosso sorriso.

"Arya..." - Dice Draco con un sorriso.

"Se ne sono andati?" - Domanda Arya ancora assonnata.

"A quanto pare si." - Dice Draco dando un'ultima occhiata.

"Perfetto." - Dice Arya stendendosi per bene su Draco.

Anche se a Draco pare molto strano il comportamento di Arya, comunque toglie l'imbarazzo per godersi questo momento solo e insieme a lei.

Draco sorride - "Non dovremmo andare?" - Domanda come se gli desse fastidio, anche se gli piace.

"Hai fretta?" - Domanda Arya aprendo gli occhi e guardandolo - "Tanto siamo bloccati qui, in attesa di un salvataggio che non arriverà mai."

"Già..." - Ma poi Draco pensa - "Arya."

"Dimmi."

"Riesci di nuovo a creare il portale?" - Domanda Draco con un piano già in mente.

"Penso di sì..." - Dice Arya alzandosi per rivedere Draco meglio - "Ma dove potremmo andare?"

"Ritorniamo a Godric's Hollow."

"Draco, hai sbattuto la testa da qualche parte?" - Dice Arya non capendo il suo ragionamento.

"Si, prima cara." - Draco si siede per bene - "Comunque, ascoltami per bene. Andiamo a Godric's Hollow, ci facciamo prendere dai Mangiamorte che ci porteranno alla mia villa-"

"Così che tu torni beatamente a casa, ed io posso fuggire per uccidere il Signore Oscuro." - Guarda Draco e si alza - "Allora crei piani geniali alcune volte."

Draco si alza - "Vaffanculo."

"Prima le signore." - Dice Arya stuzzicandolo per poi andare in un posto più spazioso.

Draco la segue - "Sai, credo di non aver mai corso tanto in vita mia.

"Nemmeno quando Alastor Moody ti ha trasformato in un furetto?" - Dice Arya ridendo.

"Basta con questa storia del furetto." - Dice Draco irritato.

"Te lo porterai fino alla tomba questa storia, Draco. Non c'è verso."

"Ah, perché?" - Dice Draco fermandola - "Anche tu hai tante storie divertenti da raccontarmi. Da quando c'è stata la battaglia ad Hogwarts, non ti sei fatta più vedere. Nemmeno per "l'ottavo" anno. Tu sai tutto di me, ma io non so più niente di te."

"Un vantaggio che vorrei per vincere la partita."

"La partita dove mi ucciderai?" - Dice Draco con un sorriso beffardo - "Non so, quando arriveranno i Mangiamorte."

"Sei preoccupato?" - Domanda Arya.

"Vorrei sapere solo se posso fidarmi." - Dice Draco guardando Arya in attesa di qualcosa.

Sarà strano a dirlo, ma ti puoi fidare di me, Arya.
L'ho fatto fin dal primo momento.
Solo e unicamente con te.

Arya guarda Draco per qualche secondo - "Ok, va bene. Cosa vuoi sapere?"

"L'Imperio senza bacchetta."

"Allora, bisogna stabilire una connessione e poi impossessarsi della loro mente." - Spiega Arya.

"Come?" - Domanda Draco.

"Dipende dalla mente." - Spiega Arya - "Molte sono fragili e posso conquistarle all'istante. Con le altre, quelle più forti, diventa complicato. Ho il controllo ma ci sono anche loro lì. Per mantenere una connessione, devo creare una fantasia usando i loro ricordi."

"E poi dai a me del Mangiamorte con dei poteri aggiuntivi." - Dice Draco ridendo.

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