Fin da piccolo avevo il desiderio di fare qualcosa di significativo per gli altri.

All'epoca avevo fatto tutta una lista di motivi per cui essere medico mi avrebbe permesso di realizzare il mio sogno, ma col tempo ho capito che quegli stessi sterili motivi non sono sufficienti a sostenerti nei momenti difficili, nei momenti in cui il tuo ideale si scontrerà con la realtà e la tua professione ti chiederà sacrifici che forse non avevi considerato.

Ora che il mio obiettivo è stato raggiunto e sono uno dei migliori medici del paese, posso dirvi che non è stato affatto facile.
Le rinunce, le notti insonni, la paura di sbagliare, il dolore, l'umiliazione...Oh, mi sembravano ostacoli insormontabili!

Sapete come ho fatto?
Mi sono spinto oltre i miei stessi limiti, con tenacia e umiltà.

E oggi voglio condividere con voi una piccola parte della mia storia, un frammento di quel percorso impervio che mi ha portato fino a qui.

Ma scusatemi, non mi sono presentato!

Io sono Midoriya Izuku e vi porto con me ai tempi della scuola.

Dove gli specializzandi in chirurgia sono quelli fighi, quelli tosti!

E dove noi specializzandi in medicina clinica, beh... siamo i secchioni.