Capitolo 2
Oggi è il nostro anniversario, io e David siamo fidanzati da 6-7 anni e io gli ho fatto uno splendido regalo...spero solo che David non si dimentichi di questo giorno. Mi ricordo come se fosse ieri la prima volta che ci siamo incontrati..."Stavo camminando nel corridoio della mia nuova scuola quando vidi un ragazzo che stava per essere preso a pugni da un altro ragazzo più grande di lui...forse di un anno. Mi avvicinai e gli dissi
-Senti tu! Lascia stare questo ragazzo o ti denuncierò al preside! Capito?-
-Chi sei tu per parlarmi così? Più che altro levati così rimedio la merenda-
-Io sono Dove! Dove Chant. Lascialo stare-
-E se ti dicessi di no che faresti?-
-Bhe...io...io ti prenderei a pugni in faccia!-
-We! Calmati piccola bimba! Mi fai paura!-
Disse lui per prendermi in giro...
-Ma smettila! Ti conviene tornare in classe e lasciare stare questo povero ragazzo, che forse non ha nemmeno uno spicciolo-
-Io veramente ho 1€-
-Ma allora sei scemo! Lo dicevo per farlo andare via!-
-Bene bene...molla i soldi e io mollo te!-
-Non lo fare ragazzo-
-Io non so chi sei....perché mi stai difendendo? -
-Senti ma lo vuoi il mio aiuto o no?-
-Certo-
-Allora non dargli nulla e vieni via con me-
Stavamo per iniziare a correre dopo aver staccato la presa di quel bullo quando girandoci vedemmo che ci aveva raggiunti. Quando sentì afferrarmi il braccio spinsi il ragazzo e lui scappò mentre io rimasi lì a fissare gli occhi di quel bullo...erano affascinanti...lo devo ammettere!
-Dove credevi di andare 'Dove'?-
-I...io...lasciami!-
-E no! Ora stai qui con me...-
-Cosa?!-
-Si cara...mi piaci sai?-
-Ma che vuoi? Lasciami!-
-Ok...ok...ma prima...dammi i soldi della merenda-
-Non ho niente! -
-Allora dammi la tua merenda-
-E va bene...ma tu come ti chiami?-
-Perché dovrei farti conto? Muoviti e dammi la merenda!-
-Io non ti do niente finché non mi dici il tuo nome!-
Dissi io con una merendina in mano. Lui guardò me e la merenda per un po' dopo di che mi fregò la merenda e correndo via ridendo mi disse
-David...-
Tornai in classe e stranamente non smisi più di pensare a quello strano ragazzo..."
Bhe...David non era certo il più bravo della scuola ma era semplicemente magnifico...dopo di ché mi fermava sempre per chiedermi la merenda e io, sapendolo, ne portavo due...facevamo merenda insieme e diciamo che la nostra amicizia è nata per "la merenda"...così non ci separammo più. Ad interrompere i miei pensieri fu proprio lui, aveva problemi con una scatola
-Dove! Vieni!-
-Arrivo...arrivo!-
Lo vidi con la scatola che a momenti gli cadeva sulla testa e, con una velocità supersonica, la presi
-Ecco fatto-
Ci ritrovammo faccia a faccia e lui mi diede un bacio...
-Sei molto sveglia per una che è stata in coma ed è sopravvissuta a un cancro-
-C...cosa?!-
Dopo quelle parole rimasi impietrita...non avevo la minima idea che David avesse potuto dire cose simili, poi lui sa quanto mi fa male parlarne...e il cancro poi da dove è uscito?
-Ehmmm...sei splendida quando ti arrabbi?-
-No David...cosa hai detto?!-
-Che sei splendida quando ti arrabbi?-
-No...prima-
-Ehmmm?-
-Prima!-
-Che sei stata in coma-
-E poi...-
-Che sei sopravvissuta a un cancro...-
Dopo quelle parole abbassò lo sguardo
-Come?! Stai scherzando?! Credevo che il coma bastasse, no?-
-Non sto scherzando...comunque è passato tutto, giusto?-
-No! Tu lo sapevi?!-
-Si...-
-Perché non me lo hai mai detto prima?!-
-Ecco vedi...i dottori hanno detto che lo avessi saputo saresti potuta andare in confusione e diventare depressa. Oppure andare in shock. L'ho fatto per proteggerti-
-Ma...ma noi ci eravamo promessi di...di dirci tutto-
Dissi io piangendo
-Lo so amore...mi dispiace-
-Ti prego dimmi che é solo un brutto scherzo-
-No...è vero...hai avuto un cancro o meglio una piccolissima, meglio ancora, microscopica particella del tuo cervello che ha preso un cancro e grazie al coma i dottori sono riusciti a trovarlo e poi sconfiggerlo...anche per ciò sei stata tanto tempo in coma...ma ora è tutto a posto...non hai più niente, se non si sarebbe accorto nessuno del cancro esso avrebbe invaso tutto il cervello e saresti...saresti morta ora...-
-No! No! No!-
Dissi io con le lacrime agli occhi. Stavo piangendo e ridendo allo stesso tempo...ero uscita di testa per un momento. Ero felice di non essere morta ma ero delusa da David che non mi aveva detto niente...
-Non chiamarmi amore...-
-Perché?-
-Perché non sono il tuo amore se non hai nemmeno il coraggio di dirmi le cose in faccia!-
-Ma che stai dicendo...io l'ho fatto per te...per farti stare bene-
-No! Ora lasciami da sola...-
E corsi in camera...David aveva ragione ma non riuscivo a perdonare il fatto che me lo aveva tenuto nascosto...mi sento male, veramente male...non ho voglia di vedere nessuno tanto meno David che, come al solito, è riuscito a rovinare un altro giorno speciale...
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