5
AJ
Le sue labbra sono morbide e calde, le nostre lingue si cercano e giocano tra loro.
Esploriamo i nostri corpi, poi le mie mani stringono i suoi capelli, tirandoli un po'.
" ti voglio AJ"
Le sue mani sfilano le mie mutandine bagnate.
Il suono della sveglia interrompe il mio sogno.
Allungo la mano per prenderla dal comodino ma faccio cadere tutto il mondo che c'è sopra.
Smoccolo come uno scaricatore di porto a fine giornata.
"Ma che palle, la giornata stava iniziando così bene!" Mi lamento con me stessa mentre mi alzo per andate in bagno.
Finita la doccia ( fredda, molto fredda), indosso i vestiti per andare in officina.
Una semplice tuta grigia con una maglietta rosa.
Mi guardo allo specchio e mi osservo con uno sguardo a punto interrogativo.
Inizio a parlare con me stessa.
"Ok, non sono altissima ma arrivo al ripiano delle Nutella in cucina e quindi direi che la mia altezza è ok.
Si, forse dovrei farmi crescere tutti i capelli...ma poi mi darebbero fastidio al lavoro o dentro al casco"
Mi giro di fianco e mi do' una pacca sul culo.
" lui è bello sodo e le mie tette... beh a me piacciono."
Mi rimetto faccia a faccia con me stessa, mi guardo dritta negli occhi " e allora perché Cameron non mi guarda neanche per sbaglio?"
Ecco, ora la mia giornata sta peggiorando... era partita così bene.
Sbuffo e mi faccio una coda alta.
Prendo il cellulare e trovo un messaggio di Lucas:
"Buongiorno splendore, ci vediamo a pranzo"
Nessun messaggio di Cameron.
Fanculo.
"Ti aspetto" rispondo.
Esco dalla mia stanza e mi avvicino alla porta di Cam.
Nessun rumore.
La apro piano anche se dovrebbe essere sveglio.
La stanza è immersa nel buio, entro ma è vuota e il suo letto intatto.
Ecco, ora la giornata è decisamente rovinata.
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
Cameron
Con gli occhi chiusi cerco il cellulare per spegnere la sveglia.
Allungo la mano per prenderlo ma non c'è.
Non c'è neanche il comodino in realtà...
Apro gli occhi e mi tiro su con uno scatto.
Mossa sbagliata perché in testa ho qualcuno che non smette di prendermi a martellate.
Non è la mia camera.
Le lenzuola si muovono alla mia destra, mi giro con il cuore a mille.
E questa chi cazzo è?!
Mi alzo cercando di non fare troppo rumore.
Indosso solo i vestiti di quando sono nato.
Raccatto le mie cose sparse per la stanza, mi vesto e scappo fuori da questa casa.
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
Aj
Sono in pausa, sto litigando con il condotto di aspirazione della mia macchina, quella che uso per il mio divertimento, quando arriva Lucas.
Cameron lo guarda malissimo e neanche lo saluta.
Gli altri sono fuori a mangiare.
"Ciao bellezza, ho portato il dolce" si avvicina, sta per baciarmi sulle labbra ma mi giro per dargli la guancia.
"Grazie, ne avevo bisogno" gli rispondo sinceramente.
La mattinata è stata strana, mio padre e gli zii avranno detto tre parole in croce mentre Cam neanche mi ha rivolto la parola.
"A cosa stai lavorando?" Mi
chiede Lucas sbirciando la mia auto.
"Niente di che, qualche controllino generale." Gli faccio l'occhietto ma resto sul vago.
Non lo conosco ancora bene, siamo usciti un paio di volte e la sera che l'ho incontrato era la prima volta che lo vedevo ad una corsa.
Ci sediamo in giardino, Cameron ogni tanto ci guarda facendo finta di nulla.
Addento la fantastica bomba ripiena di Nutella.
Il ragazzo già mi ha capita in fatto di dolci, peccato che non sono attratta da lui. Purtroppo il mio cuore è già impegnato.
"Grazie per il dolce" gli dico con la bocca ancora piena.
"È stato un piacere" risponde guardandomi negli occhi e avvicinandosi sempre di più.
Un colpo di tosse interrompe questo momento.
"AJ, tuo padre ti vuole in ufficio " mi dice Cameron con le braccia incrociate ma resta lì e non accenna a muoversi.
"Ok arrivo. Grazie ancora Lucas, la tua sorpresa è stata molto gradita." Gli dico alzandomi.
"Figurati è stato un piacere che vorrei ripetere presto."
Mi risponde mettendomi le mani sui fianchi.
"AJ sbrighiamoci " insiste Cameron con un tono che non ammette risposta negativa.
"Scusa, non ricordo il tuo nome... che problemi hai?"
Sbotta Lucas rivolto a Cam.
"Nessuno che tu riguardi"
Risponde ma basterebbe un passo di uno dei due per far toccare i loro petti.
"Ok basta.
Lucas ti chiamo dopo. Cameron muoviti, cammina." Lo prendo per un polso e me lo trascino dietro.
"Che cazzo succede Cam?
È? Che cazzo succede?" Gli urlo dandogli delle spinte sul petto con entrambe le mani.
Improvvisamente mi blocca i polsi con entrambe le mani.
I miei polsi scompaiono nelle sue grandi e forti mani.
I nostri occhi si incatenano e restiamo così.
Attimi.
Forse minuti.
Mi sono persa nei suoi occhi.
Lui, il mio tutto.
"ALLORA VI MUOVETE?"
Devo ricordarmi di uccidere mio padre nel sonno questa notte.
○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○
Siamo dentro l'ufficio.
Abbiamo chiuso l'officina subito dopo la pausa pranzo.
Mio padre seduto dietro la sua scrivania, noi tutti intorno.
"Allora, come sapere sabato prossimo ci saranno le prove e domenica la gara.
Merclledi si carica il camion e si parte. Dobbiamo arrivare ad Indianapolis, dodici ore di viaggio.
Il giovedì voglio essere ai box prima di pranzo per sistemare tutto e fare qualche giro in pista prima che arrivino gli altri piloti.
Cameron, AJ se avete qualche problema, risolvetelo prima di partire o se non ci riuscite, lasciateli per il lunedì successivo alla gara.
Non voglio distrazioni di nessun tipo e per nessun motivo
In officina per tutta la prossima settimana ci sarà il coprifuoco per gli estranei.
Chiaro per tutti? Domande?"
Il silenzio regna sovrano.
"Ok, siete liberi. Domani puntuali per favore."
Usciamo da quella stanza troppo stretta e troppo affollata.
JJ ci saluta, Ron resta con mio padre ma Cam resta vicino a me.
Faccio finta di nulla e mi avvicino alla mia macchina per continuare il mio lavoro.
Inizio a trafficare poi mi giro e lo guardo "devi dirmi qualcosa?" Gli chiedo sorridendo.
"No, posso stare qui con te?" Occhi negli occhi.
"Cam, tu sei sempre con me"
Ecco l'ho detto.
Ride con gli occhi e io rido con il cuore.
"AJ, non dirmi che è quello che penso" si blocca e mi da un'occhiataccia.
"A cosa ti riferisci?" Cerco di far finta di nulla ma intanto continuo a lavorare sulla mia macchina.
"Sai di cosa parlo, ti dice nulla Nos?" Mi guarda e alza le sopracciglia.
"Abbassa la voce! Sei impazzito?! Se ti sentono addio soldi, addio lavoro e addio macchina!" Lo ammonisco.
"Ma che ti salta in mente, sei pazza è troppo pericoloso!"
"Per favore smettila, non sono stupida e so quello che faccio" gli dico arrabbiata ma sottovoce.
"Tu non correrai"
"E chi me lo impedirà? Tu Cam?"
"A costo di legarti a letto"
"Ti piacerebbe" metto le mani sui fianchi.
"Stai sicura che piacerebbe anche a te" mi fa l'occhietto.
"Ma non ho idea sai, però potrei chiedere alla tua amichetta Ketty, Kitty o come diavolo si chiama." Quasi urlo.
"Ahah! Lo sapevo sei gelosa!" Ghigna.
"Gelosa io?! Ma figurati!
Come potrei essere gelosa di uno che neanche considero, uno che neanche mi guarda, uno che neanche dorme più a casa sua!" Decisamente urlo.
Giro la testa e troviamo mio padre a braccia conserte appoggiato al cofano di una macchina con Ron vicino che mangiano popcorn.
Vicino a loro a in piedi c'è Katy con un visibile tic all'occhio destro.
"Be', continuate no? Fate finta che noi non ci siamo. Emmett ci sei ancora vero?" Dice divertito Jack.
Cioè è al telefono con mio fratello! Sta facendo una videochiamata con mio fratello!!!
Si, devo ricordarmi di soffocarlo nel sonno.
"Cameron Anderson, cos'è questa storia che non dormi a casa? Dove sei stato?" Piagnucola l'oca che però, per una volta in vita sua ha ragione.
"Si Cam, dicci" rincaro la dose.
Ci guarda entrambe e si sente braccato.
Il silenzio è rotto solo dagli spettatori che sgranocchiano i popcorn.
"Non sono fatti vostri con chi dormo e dove dormo. Nessuna delle due è la mia ragazza e mi dispiace se avete frainteso qualche mio atteggiamento." Ci urla contro poi si gira e se ne va.
Stronzo, penso ma sono contenta per l'oca.
È rimasta a bocca aperta e di un colore rosso tendente al fragola.
Senza salutare se ne va anche lei mentre i due guardoni restano immobili continuando a mangiare divertiti.
Guardo l'ora, sono quasi le diciannove, la mia macchina è pronta, posso andare a farmi una meritata doccia.
"A dopo brutti mostri, vi hanno mai detto che siete inquietanti?" saluto i due e vado a casa.
La macchina di Cam non c'è, chissà dove ha dormito questa notte o meglio con chi.
Dopo la doccia mi infilo una tuta blu con una maglia a mezze maniche bianca. Sopra, la felpa coordinata con zip e cappuccio. Sono sdraiata sul letto a stolkerizzare il profilo instagram di Cam quando il cellulare squilla...
Mi si illuminano gli occhi.
"Dove e quando "
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro